Il T-Group per imparare a gestire i rapporti con gli altri


Noi non conosciamo mai gli altri ma il nostro rapporto con loro. Noi non investiamo mai la nostra energia sugli altri ma sul nostro rapporto con loro.


Non esiste un figlio timido, un partner affettuoso, un’amica affidabile, un vicino aggressivo. Gli aggettivi che denotano le presunte qualità dell’altro, non sono altro che riferimenti a come ciascuno percepisce lo stimolo che l’ALTRO ci trasmette emotivamente: distanza, intimità, fiducia, energia.

Questo si chiama "principio di indeterminazione psicologica". Significa che noi cambiamo sempre il nostro oggetto d’amore!

L’esperienza del T/Group aiuta a le persone a imparare a gestire i rapporti con l’ALTRO.

La dimensione del faccia a faccia, che Moreno definisce come "sala degli specchi", offre l’opportunità a chi vi partecipa di scoprire sé nell’altro in un circolo virtuoso che non trova inizio né fine.

Lo spazio e il tempo condiviso è altresì opportunità di vivere e riflettere su come le azioni di ciascuno influenzino e provochino reazioni nell’ALTRO. E l’altro nel T/Group è un Altro Plurale! Non è coppia (due) né famiglia (tre, quattro, forse cinque), ma è un dimensione plurale, di molti che simultaneamente agiscono e reagiscono.

In questo senso apprendimenti possibili dell’esperienza sono:

  • sentire gli altri come "oggetti di amore" in continuo mutamento
  • misurare gli effetti delle relazioni dentro una dimensione sociale di cambiamento
  • agire di fronte al flusso delle emozioni che guidano la rotta dei comportamenti.