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LA CUCCAGNA
Ovvero: come diventare ricchi con lo stipendio fisso
Tratto dal
sito: http://space.tin.it/edicola/marcalle
PRESENTAZIONE
Si sente sempre più spesso parlare, da parte dei nostri politici di "riforma dei welfare", con riferimento alle pensioni di anzianità, ritenute oramai un vergognoso privilegio dei lavoratori dipendenti (e statali in particolare) a danno dei giovani disoccupati. Viene spontaneo chiedersi a quanto ammontano le pensioni (e gli stipendi) degli artefici di tali dichiarazioni: abbiamo provato a dare una risposta raccogliendo alcuni articoli apparsi in tempi diversi su quotidiani e settimanali.
La maggior parte degli articoli è tratta da "Il Corriere della Sera" e dal suo supplemento "Sette"; altre informazioni sono attinte da "LItalia della vergogna" di Mario Guarino; vi sono poi articoli pubblicati su altri periodici a diffusione nazionale, come "La Repubblica", "Il Messaggero", "LEspresso", "Panorama", "Il Giorno", ecc. Di ogni dato è citata la fonte e/o il giorno di pubblicazione.
Questa ricerca non ha alcuna pretesa di completezza: sicuramente sono apparsi numerosi altri articoli che qui non sono presi in esame; tuttavia riteniamo che quanto trovato sia sufficiente a dare unidea complessiva della situazione.
La speranza è che questa lettura aiuti tanti disoccupati
e pensionati a riflettere con maggior consapevolezza sulla propria situazione
e sul livello del "fare politica" oggi nel nostro paese. Pensiamo
infatti sia giusto, al di là di ogni semplice qualunquismo, che le persone
per bene prendano coscienza del distacco creatosi tra i problemi e le aspettative
della maggior parte della popolazione ed i privilegi di una casta ingorda
ambiziosa e veramente trasversale, che difficilmente rinuncerà a questo
lauto banchetto completamente a carico dei contribuenti.
Nota degli Autori
Questo sito è stato attivato la prima volta nel novembre
1998; in seguito ci sono pervenute molte e-mail e form compilate dai visitatori,
alcune di consenso altre di critica. Molte chiedono informazioni sugli autori:
chi siamo, come mai abbiamo realizzato questa raccolta di articoli, cosa
vogliamo, ecc. Cerchiamo ora di rispondere: siamo due amici, entrambi insegnanti,
non legati ad alcun partito o movimento politico; lidea di questa
raccolta è nata in seguito alla lettura del libro di Mario Guarino "LItalia
della vergogna": profondamente colpiti dai dati riportati, abbiamo
dato inizio ad una ricerca di articoli sulle indennità dei Parlamentari,
al fine di avere un quadro il più preciso possibile della situazione. La
ricerca è diventata via via più interessante, e, incoraggiati anche dagli
amici che ne venivano a conoscenza, abbiamo pensato di renderla disponibile
a tutti tramite Internet. Non perseguiamo altro scopo se non quello di rendere
accessibili a tutti le informazioni che abbiamo raccolto, sia perché riteniamo
fondamentale in uno Stato Civile la trasparenza e la chiarezza sulla gestione
del denaro pubblico, sia perché speriamo che ciò sia un contributo alle
tante discussioni che si fanno sulla riforma del welfare e per una maggiore
equità sociale: per la nostra coscienza è scandaloso continuare a chiedere
sacrifici e tagli alle pensioni dei deboli in presenza di tali e tanti privilegi!
E molto importante per noi precisare quanto già
detto nella presentazione:
§
questa è una raccolta di articoli pubblicati
in diverso tempo su vari giornali: NIENTE è frutto di una nostra ricerca
su "fonti dirette";
§
gli articoli citati sono stati da noi riassunti
il più fedelmente possibile: nonostante la cura che abbiamo riposto nel
far questo, siamo consapevoli che qualunque sintesi nasconde sempre delle
insidie e qualche imprecisione: saremo grati a tutti coloro che volessero
comunicarci eventuali inesattezze, precisazioni o correzioni da apportare;
§
non abbiamo nessuna intenzione di distorcere
le informazioni o manipolare artificiosamente i dati
di cui siamo venuti a conoscenza, in quanto li riteniamo di per sé
sufficientemente scandalosi, se paragonati al tenore di vita di gran parte
dei cittadini;
§
invitiamo tutti gli interessati che volessero
approfondire largomento, a consultare direttamente gli articoli citati,
che ovviamente riportano molte più informazioni di quelle disponibili in
questo sito;
§
questa raccolta di articoli, come già premesso,
non ha alcuna pretesa di completezza: sicuramente sono apparsi altri articoli
con altre notizie più aggiornate.
Tra i messaggi pervenuti segnaliamo in particolare quello
di un dipendente della Banca dItalia, che ci segnala gentilmente diverse
inesattezze; riletto larticolo da cui sono stati presi i dati, abbiamo
chiarito le frasi che si prestavano ad ambigue interpretazioni, cercando
di renderle più chiare possibili; occorre tener conto, comunque, che larticolo
in questione è stato pubblicato nel 1997, e che da allora i tassi dei mutui
per lacquisto di una casa sono notevolmente diminuiti per tutti. Tutto
ciò, daltronde, non altera la sostanza: che cioè un caporeparto della
carriera operaia di Bankitalia, dopo 30 anni di servizio, poteva arrivare
a guadagnare nel 1997, fino a 111.987.000 lire, cioè circa 2,5 volte quello
che percepisce oggi un professore di liceo con 34 anni di servizio!
Stipendi e pensioni dei parlamentari
Sfogliando il libro di Mario Guarino
LItalia della vergogna LASER edizioni, pubblicato
nel settembre 1995, alle pagine 163-165 scopriamo quali sono e a quanto
ammontano i privilegi dei nostri parlamentari; abbiamo:
1)
Indennità di £ 16.000.000 al
mese lordi;
2)
£ 3.950.000 al mese per lassistente;
3)
£ 3.750.000 al mese per diaria;
4)
£ 4.000.000 lanno per viaggi allestero;
5)
£ 1.000.000 al mese per laffitto di
un ufficio a Roma;
6)
Telefono gratis;
7)
Tribuna donore gratis negli stadi;
8)
Tessera per il cinema gratis;
9)
Voli aerei nazionali gratuiti;
10)
Viaggi in treno e carrozza letto gratuiti;
11)
Tessera di libera circolazione sulle autostrade;
12)
Polizza assicurativa per morte e infortuni;
13)
Permesso per lautomobile nel centro
storico di Roma;
14)
Possibilità di usare i ristoranti di Camera
e Senato;
15)
Conto corrente presso il Banco di Napoli
con lo scoperto di 20 milioni;
16)
Rimborso del 90% delle spese mediche e dentistiche;
17)
Corso di lingua straniera gratuito;
18)
Assistenza medica 24 ore su 24;
19)
Iscrizione al circolo sportivo Acquacetosa;
A tutti questi il Presidente della Camera aggiunge:
20)
£ 4.500.000 dindennità di presidenza;
21)
Appartamento di rappresentanza di 350 metri
quadrati a Montecitorio;
22)
Uso di macchina, autista e scorta, anche
a mandato concluso;
23)
Uso di un vagone di rappresentanza delle
ferrovie della Stato;
24)
Uso dellaereo di Stato;
25)
Uso delle prefetture e delle ambasciate
in occasione dei viaggi.
Alcune osservazioni: in qualche modo si comprende
che alcuni di questi privilegi sono direttamente collegati alla funzione
di rappresentanti del Popolo, ma proprio non si comprende la
necessità di avere la tribuna gratis agli stadi, o la tessera gratis per
il cinema o il corso di lingua straniera (con le evidenti difficoltà di
molti a parlare correttamente la nostra lingua
); così come è amaro
constatare che, mentre si affannano a risolvere quello che chiamano il
dramma della disoccupazione, i nostri rappresentanti non disdegnano
una partitella a tennis, sempre a spese dei disoccupati. Visto il funzionamento
del pronto soccorso, non ci stupisce lassistenza medica 24 ore su
24, anche se riteniamo che tanti casi di malasanità non si sarebbero verificati
se nostri politici fossero finiti durgenza in ospedale (possibilmente
a Ferragosto).
Ancora più sorprendente è lo scoprire che molti di questi privilegi proseguono anche a mandato concluso, quando cioè, il consenso degli elettori non è più quello di un tempo; nelle stesse pagine del libro citato troviamo un elenco dei privilegi degli ex:
1) Assegno di fine mandato;
2) Pensione di parlamentare;
3) Tessera di libera circolazione sulle autostrade;
4) Viaggi in treno gratuiti;
5) 18 biglietti aerei lanno gratuiti;
6) Utilizzo dei servizi parlamentari e dei ristoranti;
7) Conto corrente presso il Banco di Napoli con scoperto di 20 milioni;
8)
Rimborso del 90% delle spese mediche e dentistiche;
Ammirevole lattenzione che i nostri pongono
nella cura dei propri denti (con quello che mangiano!), ed il perenne legame
verso il Banco di Napoli, (e su questo evitiamo i fin troppo facili commenti,
ricordando che il Banco di Napoli è stato salvato dal fallimento dallo Stato!).
A fronte di tanti e tali privilegi, ci si aspetterebbe
un notevole rendimento di Camera e Senato, con parlamentari consapevoli
del loro compito di rappresentanti del Popolo; ed invece apprendiamo (fonte:
LEspresso) che su 439 votazioni effettuate dalla Camera dal 5 maggio
1994 al 19 ottobre 1994, le percentuali delle assenze per alcuni big della
politica sono:
1) Silvio Berlusconi: 100%
2) Giulio Tremonti: 100%
3) Gianfranco Fini: 97.72%
4) Giuseppe Tatarella: 97.49%
5) Rocco Buttiglione: 97.49%
6) Fausto Bertinotti: 96.35%
7) Clemente Mastella: 94.98%
8) Adriana Poli Bortone: 94.53%
9) Franco Marini: 91.34%
10) Vittorio Sgarbi: 89.97%
11) Umberto Bossi: 89.97%
12) Massimo DAlema: 87.69%
13) Walter Veltroni: 87.47%
14)
Antonio Martino 86.35%
15) Oliviero Diliberto 86.10%
16) Armando Cossutta: 83.82%
17) Beniamino Andreatta: 78.81%
18) Enrico Boselli: 77.44%
19) Giovanni Pilo: 76.08%
20) Miriam Mafai: 74.94%
21) Ottaviano Del Turco: 74.03%
22) Roberto Formigoni: 73.12%
23) Luciano Violante: 71.52%
24) Francesco DOnofrio: 70.84%
25) Luigi Berlinguer: 68.56%
26) Alfredo Biondi: 68.33%
27) Vincenzo Visco: 67.42%
28) Rosa Russo Jervolino: 66.28%
Si dice
che chi sta vicino al fuoco si scalda: è certamente vero se si leggono gli
articoli pubblicati dal Corriere della Sera nella primavera
del 1997 a firma dIvo Caizzi: scorrendo le interessanti tabelle che
accompagnano linchiesta, si scopre ad esempio che:
§
(CdS del 7/4/97, Supplemento Corriere
Economia, anno IX/Numero12, pag. 20) a proposito di pensioni, i politici
della Prima Repubblica incassano vitalizi fino a 200 milioni.
Non sono da meno i loro colleghi della Seconda: inquisiti, miliardari,
sindacalisti tutti retribuiti (e bene) a carico dei contribuenti; in tutto
si contano, alla Camera, 1.188 onorevoli pensionati. Tra i casi più
eclatanti citiamo quello di Bettino Craxi che, nonostante il volontario
esilio, continua ad incassare come ex deputato della Camera la pensione
di 200 milioni annui. Non è minore il vitalizio di Arnaldo Forlani
e Vincenzo Scotti; di poco inferiore quello di Gianni Prandini,
Cirino Pomicino, Gianni De Michelis, Rino Formica e
Claudio Martelli. Sempre a carico dei contribuenti sono galantuomini
del calibro dellex ministro della sanità De Lorenzo e di Massimo
Abbatangelo, condannato questultimo per lattentato dell84
al treno Napoli-Milano, per non parlare di Salvo Andò e Calogero
Mannino, coinvolti in inchieste di mafia.
Vi sono poi miliardari che hanno preteso la pensione
da ex deputato con appena due anni di mandato parlamentare, come Franco
Miroglio, ed altri del calibro di Eugenio Scalfari e Claudio
Signorile.
Per i nostri parlamentari, inoltre, è possibile sommare
la pensione con altri redditi: usufruiscono di questo privilegio, ad esempio,
Giorgio Napolitano, Marco Formentini, Giuliano Amato,
Marco Pannella ed Emma Bonino, Stefano Rodotà, Luigi
Spaventa, Pino Rauti, Mariotto Segni, Adelaide Aglietta
e Pino Leccisi (consigliere personale di Silvio Berlusconi).
Vi piacerebbe essere un ricco pensionato a 50 anni?
Sicuramente la cosa non dispiace a Roberto Formigoni, baby pensionato
pur restando in attività. Come lui, pensionati a 50 anni sono La Ganga,
Franco Piro, Vizzini, Mario Raffaelli, Giulio Di
Donato.
Sul CdS del 14/4/97, Supplemento Corriere Economia,
anno IX/Numero13, pag. 17, compare poi un altro lungo elenco di ex deputati,
vecchi e nuovi, le cui pensioni variano da un minimo di 50 milioni ad un
massimo di 200 milioni.
Ma come funziona la pensione dei parlamentari? La base
è lindennità parlamentare di £16.933.339, non soggetta a ritenute
previdenziali; si segue poi la seguente tabella.
Legislatura |
Vitalizio Mensile Lordo |
Prima = 25% dellindennità parlamentare |
4.233.350 |
Seconda = 38% |
6.434.692 |
Terza = 53% |
8.974.701 |
Quarta = 68% |
11.514.711 |
Quinta = 75.5% |
12.784.716 |
Sesta = 80.5% |
13.631.386 |
Settima = 85.5% |
14.478.056 |
Complimenti!
Nello stesso articolo di Caizzi del 7/4/97 troviamo
altri dati circa le indennità dei parlamentari; secondo il giornalista esse
ammontano:
1)
£ 16.933.399 per lindennità parlamentare
base;
2)
£ 4.125.000 per diaria di vitto e alloggio;
3)
£ 6.500.000 per i portaborse
4)
Da £ 648.841 per il segretario di una commissione
a £ 12.089092 per il presidente della Camera;
5)
Liquidazione (esente da imposte) a fine
mandato pari all80% dellindennità parlamentare per ogni anno
di servizio;
6)
Rimborso di £ 200.000 al giorno per le missioni;
7)
Contributo di £ 1.137.000 mensili per lufficio
a Roma;
ed altri ancora già citati.
Passiamo ora ad esaminare gli stipendi dei dipendenti
di Montecitorio; un commesso, ad esempio, con una ventina danni
di anzianità, guadagna circa 5 milioni netti per 15 mensilità senza
contare altre indennità; un operaio specializzato o una segretaria
raggiungono circa 125 milioni annui, senza parlare poi dei quadri
e dei dirigenti. Inoltre, il personale di Montecitorio non è toccato dai
tagli e dalle riforme imposte dal governo ai pensionati dellINPS e
degli altri enti previdenziali pubblici. Più dettagliatamente abbiamo i
seguenti importi mensili lordi:
Anni |
Commesso/Operaio |
Operaio Specializ. |
Segretario |
Quadro |
Dirigente |
1 |
2.067.000 |
2.319.000 |
2.319.000 |
2.726.000 |
4.908.000 |
5 |
2.699.000 |
3.166.000 |
3.166.000 |
4.320.000 |
7.155.000 |
10 |
3.365.000 |
4.592.000 |
4.592.000 |
6.243.000 |
10.666.000 |
15 |
4.592.000 |
5.689.000 |
6.113.000 |
8.931.000 |
13.556.000 |
20 |
5.689.000 |
6.565.000 |
7.629.000 |
10.452.000 |
15.808.000 |
23 |
6.565.000 |
7.629.000 |
8.362.000 |
12.241.000 |
18.609.000 |
25 |
7.284.000 |
8.362.000 |
|
13.247.000 |
20.117.000 |
Ancora complimenti!
§
(CdS del 21/4/97, pag. 19) Un discorso
del tutto analogo si potrebbe rifare per i pensionati del Senato; senza
riportare le stesse tabelle viste precedentemente, ci limitiamo a qualche
nome famoso: pensionati del Senato sono ad esempio Severino Citaristi,
Antonio Gava (con quasi 200 milioni annui), Carlo Bernini,
Claudio Vitalone, Giulio Andreotti il quale non ha negato
di aver sommato la pensione da ex ministro con lindennità da
senatore a vita e con la liquidazione anticipata di una parte del vitalizio
da ex deputato, richiesta perché altrimenti non avrebbe potuto
cumulare gli introiti di Montecitorio con quelli di palazzo Madama.
Nessun ex senatore ha rinunciato al vitalizio, e lo ricevono pure miliardari come Susanna Agnelli, Umberto Agnelli, Luciano Benetton, Guido Rossi, Francesco Merloni ed altri ancora.
Anche al Senato non mancano i cumulatori di pensioni, come magistrati, generali, professori universitari ed altri ancora. In tutto il Senato paga circa 752 pensioni doro a cui vanno aggiunti 391 eredi di defunti (perché anche loro godono di privilegi per diritto ereditario).
Da segnalare anche la presenza di unassociazione di ex parlamentari, presieduta da Paolo Cavezzali, che si impegna a difendere proprio i privilegi degli onorevoli pensionati.
Per ciò che riguarda i dipendenti del Senato, oltre a poter andare in pensione (fino al 1995) con solo 20 anni di servizio (ora ne occorrono almeno altri sei, anche se versati con altri datori di lavoro: aggiungendoci i quattro anni che da sempre vengono regalati ai commessi come ai dirigenti, si arriva al minimo di 30 anni, che prevede una penalizzazione del 3%), rileviamo la seguente tabella, a cui vanno aggiunte le indennità di funzione e vari fringe benefit:
Scatti |
Commesso |
Coadiutore |
Segretario |
Stenografo |
Dirigente |
Iniziale |
3.254.000 |
3.584.000 |
3.992.000 |
5.040.000 |
6.397.000 |
3° |
3.649.000 |
6.330.000 |
8.119.000 |
||
5° |
3.960.000 |
4.330.000 |
5.080.000 |
||
7° |
4.297.000 |
||||
Assistente/capo |
5.434.000 |
6.165.000 |
7.515.000 |
9.130.000 |
11.172.000 |
3° |
6.425.000 |
7.411.000 |
10.143.000 |
11.191.000 |
13.746.000 |
6° |
7.695.000 |
||||
7° |
|
9.608.000 |
13.541.000 |
15.017.000 |
18.537.000 |
8° |
8.980.000 |
|
|||
10° |
23.286.000 |
A questo punto viene da chiedersi quanto ci costano le due Camere; senza riportare le dettagliate tabelle pubblicate nellarticolo, vediamo che i totali sono: 638 miliardi di lire per il Senato per lanno 1996, e 1.259 per la Camera dei Deputati per lanno 1997, che nel 98 diventano 658 per il Senato e 1.414 per la Camera (tratto da Sette, supplemento del Corriere della Sera, N°24-1998)
§ (CdS del 5/5/97, pag. 21) Passiamo ora ai dipendenti della Banca dItalia: possono contare su 17 stipendi lanno, ricche liquidazioni, e tanti altri fringe benefit che Ciampi o Dini non hanno mai proposto nemmeno per gli italiani più poveri.
Senza entrare nei dettagli riportiamo solo qualche esempio:
- le spese di Via Nazionale relative al 1995 ammontano a 2.146 miliardi di lire per circa 9.500 dipendenti in servizio, 7500 tra pensionati e loro eredi ed un migliaio dellUfficio italiano cambi;
- un operaio neo assunto incassa circa 50 milioni annui, cioè quasi 3 milioni netti al mese, che con il progredire della carriera possono diventare anche 5 milioni al mese, (se rapportati a 12 mensilità);
- nella carriera direttiva, si parte da uno stipendio iniziale di 4,5 milioni netti al mese, fino ad arrivare a circa 10 milioni netti mensili, senza contare la gratifica annuale (alcune decine di milioni) ed altri privilegi ancora, quali ad esempio la casa concessa dalla banca (una volta ad equo canone, creando casi analoghi a quello dello scandalo Affittopoli, ora con i patti in deroga, ma sempre a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato), un mutuo a tasso agevolato, lasilo nido privato a prezzi modici, più contributi per i figli per lo studio, il tempo libero, le attività sportive, i regali della Befana, e una diaria per 15 giorni di vacanza lanno per ciascun figlio a carico; inoltre, controllo medico generale ogni anno (con 40.000 lire di ticket) e mutua integrativa. Come se non bastasse, i dipendenti possono accedere a prestiti a tassi minimi e assicurazione sulla vita a favore degli eredi. Per andare in pensione, una volta bastavano 20 anni di anzianità, riscattando gli anni della laurea e usufruendo del fondo pensionistico interno; oggi sono state introdotte penalizzazioni sul massimo e sui tempi di ritiro, mantenendo però ampie possibilità di cumulare con altri introiti.
- Non si conoscono le retribuzioni del vertice della banca: gli ultimi dati riguardano la retribuzione di Fazio (che chiede maggiore flessibilità per gli operai, in pratica stipendi più bassi e licenziamenti più facili), il quale dichiarava nel lontano 1993 quasi un miliardo annuo;
- pensionati doro e cumulatori sono ad esempio Dini, Masera, Padoa Schioppa, Mario Sarcinelli, e altri ancora. Anche Ciampi è un pensionato (con 927 milioni annui) della Banca dItalia, di cui è stato Governatore, ma (come riportato in seguito) ha rinunciato allo stipendio di ministro.
- Solo a titolo di esempio riportiamo gli stipendi lordi annui del 1997 riguardanti la carriera operaia secondo lo sviluppo funzionale (personale con veloce avanzamento per merito) e lo sviluppo professionale (personale con avanzamento per sola anzianità)
Anni Serv. |
Grado |
Sviluppo Funzionale |
Grado |
Sviluppo Professionale |
1 |
Operaio di III |
49.753.000 |
Operaio di III |
49.753.000 |
15 |
Operaio di I |
76.778.000 |
Operaio di II |
67.954.000 |
30 |
Capo Reparto |
111.987.000 |
Operaio di I |
79.005.000 |
§ (CdS del 19/5/97, pag 18) Un capitolo a parte merita Giulio Andreotti; riportiamo la parte dellarticolo che lo riguarda: Eletto alla Camera nel 46, ha maturato il vitalizio massimo degli ex parlamentari (si ottiene con almeno sette legislature), che è di 9.229.178 lire nette al mese ( ). I suoi 45 anni da onorevole valgono una liquidazione pari a 45 volte l80% netto dellindennità parlamentare lorda. In più Andreotti nel 91 è stato nominato senatore a vita dal suo collega DC ed allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Per cui da quellanno gode dellintera indennità parlamentare, più 5.250.000 lire mensili nette come diaria, più 6.500.000 lire nette come contributo per il portaborse, più i ricchi fringe benefit in denaro e servizi che i legislatori italiani si sono autoassegnati. Occhio e croce, lex DC dovrebbe ricevere circa 400 milioni annui, solo in parte pignorabili. Tra gli altri big che godono della pensione da ex ministro citiamo: Emilio Colombo, Remo Gaspari, Paolo Emilio Taviani che dopo 21 anni da ministro è stato nominato senatore a vita e dovrebbe cumulare anche con la pensione da ex professore. Professore è anche Prodi, che tra gli introiti di Palazzo Chigi e di deputato dellUlivo incamera circa 500 milioni annui.
§ Linchiesta di Caizzi prosegue analizzando gli stipendi e le pensioni doro dei magistrati (CdS del 26/5/97 pag.22), dei magistrati amministrativi (CdS del 9/6/97, pag.18), dei giornalisti di radio e tv di stato (CdS del 16/6/97, pag.23), dei manager statali (CdS del 30/6/97, pag.26).
§ Sul CdS del 13/8/97, pag.15 compare una tabella sugli stipendi dei manager delle Ferrovie di Stato: prendiamo atto che, ad esempio, lamministratore delegato Cimoli incassa un assegno di circa un miliardo annuo, seguito da vari amministratori, come Buaron, Conti e Rossi, che si fermano a 500 milioni.
§ Da Il Messaggero del 31/8/97, pag.7 riportiamo i compensi di alcuni manager e giornalisti RAI nel 1996:
Antonio Perricone |
622.223.000 |
Giovanni Minoli |
530.371.000 |
Marino Bartoletti |
563.076.000 |
Luca Giurato |
496.947.000 |
Bruno Vespa |
468.678.000 |
Michele Lubrano |
433.655.000 |
Michele Santoro (35 settimane) |
393.632.000 |
§ Da Sette, supplemento del CdS (n°24, del 18/6/98, pag.42-48) apprendiamo che il costo complessivo di Camera e Senato per il 1998 supera i 2.000 miliardi, di cui 28,5 miliardi per affitti (?), 8 miliardi per pulizia e igiene (e pensiamo a certi ospedali), ed un altro miliardo per cure termali. Inoltre ad ogni deputato e senatore è stato fornito un personal computer portatile. Sempre a carico dei contribuenti.
§
Un articolo di Marco Dal Fior pubblicato sul Corriere della Sera del
26/8/1997 (Corriere di Milano, pag.42) ci informa sugli stipendi dei
manager delle aziende municipalizzate di Milano; scopriamo così che il Direttore
Generale della SEA ha dichiarato nel 1993 un reddito di 630 milioni lordi:
comprendiamo ora lamarezza del sindaco Albertini che considera la
sua busta paga, di soli 91 milioni netti annui, inadeguata al prestigio
del Primo Cittadino di Milano.
§ Su Il Messaggero del 12/10/97 pag.9, è indicato laumento di stipendio dei ministri e sottosegretari tecnici (cioè non eletti dal popolo): con la legge 334 del 2/10/97 a firma di Romano Prodi, lo stipendio annuo di un ministro tecnico passa da circa 98.000.000 annui lordi a circa 200.000.000 lordi lanno (che bel salto, quasi come gli aumenti delle pensioni minime!), che è lindennità parlamentare dei ministri eletti. Gli interessati del governo Prodi erano circa 20, tra cui Giovanni Maria Flick e Paolo Costa; non ne ha beneficiato invece Carlo Azeglio Ciampi che, pensionato della Banca dItalia, ha fatto sapere di aver rinunciato anche allo stipendio di ministro. (Finalmente una bella notizia!)
Che questa leggina abbia comportato un leggero
aumento della spesa pubblica, se nè accorta anche la Corte dei Conti
(CdS del 5/8/98, pag.2) che segnala nel 1997 un aumento di spesa
per il personale dellAmministrazione dello Stato del 15,75% rispetto
lanno precedente; da notare che nel 1996 la spesa era cresciuta rispetto
il 1995 del 30,11%!
§
(CdS del 30/9/99, pag.3, di Giuseppe Sarcina) Dopo questa scorpacciata
di dati e tabelle, torniamo ai nostri rappresentanti: le sorprese non finiscono
mai! Il 1999 sembra regalarci una rilevante svolta nella moralizzazione
della vita politica: il Presidente del Consiglio, Massimo DAlema,
promette che nella finanziaria ci saranno sgravi fiscali e, finalmente,
quello che viene definito con grande enfasi un contributo di solidarietà:
è una tassa del 2% per tutte le pensioni superiori ai 138.000.000 annui,
per la quota eccedente tale cifra! A conti fatti non è proprio gran che,
ma è il gesto che conta: per dirla con Moretti, finalmente qualcosa
di sinistra!. Vediamo un esempio concreto: chi ha una pensione di
£ 150.000.000 annui, subirà un prelievo del 2% su £ 12.000.000, ovvero £
240.000; è un prelievo praticamente indolore: su un mensile di £ 12.500.000
si perdono ben 20.000 lire! E come togliere 2.560 lire da un
stipendio di 1.600.000 lire. Ma questa proposta sembra scatenare un putiferio:
Dini sostiene che è incostituzionale modificare retroattivamente
i trattamenti previdenziali (ma evidentemente non cè alcun problema
per chi in pensione sta per andarci!); anche i magistrati sembrano non gradire
il contributo di solidarietà, e trovano il sostegno del ministro Diliberto.
Ma ecco che i nostri politici tirano fuori il coniglio dal cilindro: con
un colpo di scena degno del miglior romanzo giallo, scopriamo (CdS del
7/10/99, pag.41), grazie ad una lettera inviata dal Sig. Guido Hassan
a La stanza di Montanelli, che il contributo di solidarietà
non verrà applicato a magistrati e politici! Se la notizia verrà confermata
(e speriamo in una rapida smentita!) ci verrà il mal di pancia per le risate!
§ (Panorama del 11/2/1999, pag. 48, di Giancarlo Perna) Nella nostra semplicità ed ingenuità, ritenevamo che i dipendenti delle due Camere fossero ben soddisfatti degli emolumenti percepiti: ed invece non è per nulla così! Il personale amministrativo di Palazzo Madama (900 e passa dipendenti), rappresentato da ben nove sindacati (!?), è entrato in sciopero lunedì 8 febbraio, perché si sente trascurato rispetto ai dipendenti di Montecitorio.
Lo stesso articolo ci fa conoscere altri privilegi
(ma quando finiscono?) dei parlamentari: pare che ogni senatore sia stato
dotato di un personal computer da 8 milioni (e sembra che molti lo usino
solo come stereo), ed inoltre ogni eletto a Palazzo Madama può chiedere
il rimborso di sei paia di occhiali lanno!
§ (Panorama del 10/6/1999, pag. 24) In questa nostra rassegna sembrano essere sfuggite altre due categorie di privilegiati: i consiglieri regionali e gli europarlamentari. Iniziamo dai deputati di Strasburgo: percepiscono lo stipendio più alto tra tutti i rappresentanti europei, oltre a diverse altre voci:
- 18.400.000 lire mensili;
- 447.000 lire per ogni giorno di partecipazione ai lavori;
- 6.300.000 lire per spese di segreteria;
- un extra mensile di 24.400.000 lire per gli assistenti personali e le relative spese viaggio.
In tutto, allincirca 60.000.000 di lire al mese! Siamo senza parole!
§ (Il Giorno del 4 8/1999, pag. 4, di Alessandro Farruggia) Non se la passano male neppure i consiglieri regionali; ecco un piccolo elenco di agevolazioni:
- nella maggior parte dei casi bastano 5 anni di mandato per aver diritto alla pensione (10 anni per il Trentino): ma questi limiti devono sembrare troppo rigorosi per gli eletti del Molise e della Campania, per i quali sono sufficienti appena 30 mesi.
- Letà pensionabile è fissata a 60 anni, ma per vari motivi può essere anticipata a 55 anni per Piemonte, Liguria, Abruzzo, Friuli, Campania, Basilicata e Puglia.
- Vi è per tutti una quota di reversibilità, e non solo alla moglie o ai figli: in Friuli anche alla convivente. In Toscana, Umbria, Piemonte ed Abruzzo ne possono beneficiare anche i genitori over 65 o a carico! In Umbria e Abruzzo la presenza di più figli fa raddoppiare lassegno.
- Le pensioni sono cumulabili senza limite con qualsiasi reddito, da lavoro dipendente o autonomo, con pensioni INPS, da deputato, da parlamentare europeo, da commissario europeo, da giudice costituzionale.
-
Non contenti di tutto ciò, in estate (perché queste cose per tradizione
si fanno in agosto, possibilmente vicino al 15) la giunta dellUmbria
guidata dal diessino Bracalente, ha gratificato i manager della regione
con un aumento medio di 15.000.000 di lire annue circa, aumento reso possibile
dalla mancata sostituzione dei pensionati: cioè, chi già lavora guadagna
di più, chi è disoccupato ci rimane! Insomma, è la politica di chi toglie
al povero per dare al ricco: proprio la politica che ci si aspetta da una
giunta di sinistra. (Il Giorno del 13/8/1999, pag. 2, di Pier Paolo Ciuffi)
§ Una segnalazione particolare merita a nostro avviso il libro di Gian Antonio Stella Lo Spreco Baldini&Castoldi: in 349 pagine sono riportati sprechi, privilegi anacronistici, truffe grandi e piccole che hanno caratterizzato gli ultimi 40 anni dItalia. La lettura è coinvolgente e scorre via veloce; sono talmente tanti i dati, i fatti e le cifre riportate che è arduo tentarne una sintesi. Solo per stuzzicare, citiamo il caso di Arturo Guatelli, che è riuscito a prendere la pensione di senatore (poco più di 39 milioni netti lanno) senza mai mettere piede a Palazzo Madama: come ha fatto? Se avete fretta, procuratevi il libro! Addolorano un po i casi umani di coloro che, pur avendo rendite di tutto rispetto, non rinunciano neppure a pensioni piccine piccine (con le briciole si fanno le pagnotte!): come Carlo Ripa di Meana che riceve dallINPS ben 462 mila lire (mensili?), o Eolo Parodi che cumula le indennità con ben 272 mila lire dellEnte nazionale di previdenza dei medici.
Analoghi sono i casi degli irriducibili del cumulo, di coloro cioè, che non si rassegnano al divieto introdotto nel 1993, di sommare allindennità del parlamentare in attività, lo stipendio da pubblico dipendente (cosa che avveniva regolarmente fino a quella data): e così diversi parlamentari hanno tentato la strada del ricorso al TAR; tra essi vi sono insospettabili come Sergio Mattarella (che dopo il TAR siciliano si è appellato al locale consiglio di giustizia amministrativa), Vincenzo Visco e Mario Condorelli; riportiamo il commento del deputato-questore di Montecitorio, Ugo Martinat: Trovo vergognoso che esponenti di primo piano del governo vadano contro una legge dello Stato; stiamo combattendo tanto per eliminare i privilegi, ma vedo che cè ancora chi in Parlamento vorrebbe incassare stipendi senza aver nemmeno lavorato. Buon lavoro, onorevole Martinat. (LEspresso del 7/10/1999, pag. 52, di Primo Di Nicola).
FONTI
Elenchiamo i testi e gli articoli dai quali abbiamo tratto le notizie sopra riportate: spesso sono molto lunghi e dettagliati, corredati da un gran numero di tabelle e cifre; non potendo riportare integralmente gli articoli esaminati, abbiamo operato una scelta dei dati che ci sono parsi più interessanti, cercando tuttavia di rimanere il più possibile fedeli al testo degli Autori; riportiamo lelenco degli articoli, invitando ad una consultazione diretta degli stessi.
- Mario Guarino LItalia della vergogna LASER edizioni, 1995
- Corriere della Sera del 7 aprile 1997, pag.20
- Corriere della Sera del 14 aprile 1997, pag.17
- Corriere della Sera del 21 aprile 1997, pag.19
- Corriere della Sera del 5 maggio 1997, pag.21
- Corriere della Sera del 19 maggio 1997, pag.18
- Corriere della Sera del 26 maggio 1997, pag.22
- Corriere della Sera del 9 giugno 1997, pag.18
- Corriere della Sera del 16 giugno 1997, pag.23
- Corriere della Sera del 30 giugno 1997, pag.26
- Corriere della Sera del 13 agosto 1997, pag.15
- Corriere della Sera del 26 agosto 1997, pag.42
- Il Messaggero del 31 agosto 1997, pag.7
- Il Messaggero del 12 ottobre 1997, pag.9
- Sette, Supplemento del Corriere della Sera, n°24, del 18 giugno 1998
- Panorama del 11 febbraio 1999, pag. 48
- Panorama del 10 giugno 1999, pag. 24
- Il Giorno del 4 agosto 1999, pag. 4
- Il Giorno del 13 agosto1999, pag. 2
- Corriere della Sera del 30 settembre 1999, pag.3
- Corriere della Sera del 7 ottobre 1999, pag.41
- Gian Antonio Stella, Lo Spreco Baldini & Castoldi, 2a edizione, 1998
Segnaliamo ora altri articoli che riteniamo interessanti, ma che non abbiamo ancora utilizzato per questa rassegna:
- La Repubblica del 11 gennaio 1999, pag. 8: Mille miliardi in arrivo ai partiti
- Il Borghese del 17 febbraio 1999, pag. 8 Il gigante mangiasoldi
- Panorama del 25 febbraio 1999, pag. 19 Prodi a Palazzo, costo 120 milioni
- Sette supplemento del CdS n°21/99 del 27 maggio 1999, pag.3 Quegli onorevoli pianisti
- Panorama del 24 giugno 1999, pag. 18 Parcelle doro ai furbi
- Liberazione del 26 giugno 1999, pag. 4 $alari $alatissimi
- Panorama del 1 luglio 1999, pag. 32 Quanto guadagna il tuo capo. I conti in tasca ai top manager dItalia
- Il Giornale del 4 luglio 1999, pag.6: Doppia pensione al pm Violante, ma non allavvocato Mancino
- Il Giorno del 13 agosto 1999, pag. 2 I big dei partiti? Onorevoli fantasmi
- LEspresso del 19 agosto 1999, pag. 24 Giungle di stato/ Le pensioni eccellenti
- LEspresso del 16 settembre 1999, pag. 51 Diliberto alle Seychelles e Pantalone paga
- LEspresso del 23 settembre 1999, pag. 40 Pensioni doro/ i conti in tasca ai parlamentari
- LEspresso del 7 ottobre 1999, pag.52 Il palazzo di Bengodi
-
Corriere della Sera del 21 ottobre 1999, pag.15: Lindennità
di Craxi. Gli ex azionisti dellAmbrosiano denunciano la Camera
LINKS
Proponiamo un elenco di links a siti che affrontano
in qualche misura le tematiche presentate su La Cuccagna:
1.
http://www.freeweb.org/associazioni/ANTIFISCO/
...oggi constatiamo
che siamo in piena emergenza fiscale e quindi lanciamo lS.O.S.. La
crescita insostenibile della pressione fiscale determina interventi consistenti
nella lotta manifestata, con il preciso fine di stabilire una consuetudine
fiscale che non ha nulla a che fare con i principi costituzionale attualmente
in vigore
..
2.
http://www.freeweb.org/associazioni/fiscoetico/
.PERCHÈ PAGARE LE IMPOSTE È UN DOVERE
DI TUTTI I CITTADINI, A PATTO CHE QUESTE SIANO GIUSTE, EQUE, STABILITE DA
POCHE REGOLE CHIARE E UGUALI PER TUTTI E CHE SERVANO EFFETTIVAMENTE A RESTITUIRE
POI UN SERVIZIO AL CONTRIBUENTE!
.
3.
http://www.goldnet.it/lafederazione/
Tra le varie iniziative segnaliamo: Proposta di Referendum per togliere pensione stipendio e privilegi ai Deputati e Senatori della Repubblica Italiana.