Esercizio per l'approfondimento
teorico
del concetto di gruppo
Istruzioni
Leggete con attenzione le definizioni di seguito riportate. Individuate
le principali differenze concettuali sottese ad ogni definizione
Scegliete la definizione che meglio illustra la vostra idea di gruppo.
Sanderson
(1940)
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Ogni
gruppo esiste come mezzo per soddisfare certi propositi, desideri
o interessi, per fornire ai suoi membri beni e valori |
M.
Deutsch
(1949)
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Un
gruppo esiste nella misura in cui gli individui che lo compongono
perseguono programmaticamente mete interdipendenti |
R.B.
Cattel
(1951)
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Un
gruppo è un aggregato di organismi la cui esistenza di
tutti è utilizzata per la soddisfazione dei bisogni di
ognuno |
J.
Maisonneuve.
(1973)
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I gruppi
sono insiemi sociali di dimensioni e di struttura molto diverse:
dalle collettività nazionali, fino alle bande più
effimere. Il solo carattere comune a tutti questi insiemi è
dato, contemporaneamente dalla pluralità degli individui
e dalla loro più o meno forte implicita solidarietà.
L'idea di "forza", l'espressione "raggrupparsi"
esprime bene l'intenzione di un mutuo rinforzo di individui
che SI sentono isolatamente impotenti; tuttavia questa potenza
collettiva suscita reazioni ambivalenti: rassicura e minaccia. |
W.Doise,
J.Deschamps,
G.Muguy (1977)
|
Un
gruppo è composto da un certo numero di persone in reciproca
interazione sulla base di strutture precedenti; queste persone
in interazione si percepiscono come membri del gruppo; questi
stessi individui sono percepiti dagli altri (membri del gruppo
o no) come membri del gruppo ... |
A.
Small (1905)
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Il
termine "gruppo è utile a designare sociologicamente
qualsiasi numero più o meno grande di persone tra le
quali si trovino ad esistere tali rapporti per cui occorra considerarle
assieme ... ogni numero di persone i cui rapporti reciproci
siano tali da esigere attenzione. |
G.C.Homans
(1950)
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Un
gruppo è definito dall'interazione dei suoi membri. Se
diciamo che gli individui A, B, C, D, E ... formano un gruppo,
questo comporta per lo meno la validità dei seguenti
fatti: entro un dato periodo di tempo A interagisce più
con B, C, D E ... di quanto non faccia con M, N, L,O, P ...
che possiamo considerare o come estranei o come membri di altri
gruppi. Anche B interagisce più spesso con A, C, D, E
... che non con gli estranei. È quindi possibile, proprio
contando le interazioni, costruire una mappa che distingue quantitativamente
un gruppo dagli altri. |
R.
E.. Bales (1950)
|
Un
piccolo gruppo si definisce come un numero qualsiasi di persone
impegnate nell'interagire una con l'altra durante un incontro
faccia a faccia o una serie di tali incontri, nei quali ogni
membro riceve, di ogni altro membro, un'impressione o perc ez
to ne sufficientemente distintiva da permettergli in quel momento
o in una discussione successiva, di reagire ad ognuno degli
altri come persona singola che rievoca la presenza dell'altro. |
T.
M. Newcomb (1951)
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...
l'aspetto distintivo dei gruppi sta nel fatto che i membri condividono
delle norme riguardo qualcosa. La gamma delle norme condivise
può essere maggiore o minore, ma essa deve almeno includere
ciò che è distintivo e di comune interesse per
i membri del gruppo, si tratti di politica o di poker. Devono
essere comprese, necessariamente, le norme concernenti i ruoli
dei membri del gruppo, ruoli che sono collegati, essendo definiti
in termini di reciprocità ... questi aspetti distintivi
di un gruppo, norme condivise e ruoli collegati, presuppongono
rapporti non transitori di interazione e di comunicazione |
Olmsted
(1959)
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Un
gruppo si può definire come una pluralità di individui
che sono in contatto reciproco, tengono conto gli uni degli
altri ed hanno coscienza di avere in comune qualcosa di importante. |
K.
Lewin (1951)
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Il
gruppo è qualcosa di più, o per meglio dire, qualcosa
di diverso dalla somma dei suoi membri: ha una struttura propria,
fini peculiari, e reazioni particolari con altri gruppi. Quel
che ne costituisce l'essenza non è la somiglianza o la
dissomiglianza riscontrabile tra i suoi membri , bensì
la loro interdipendenza. Esso può definirsi come una
totalità dinamica. Ciò significa che un cambiamento
di stato, di una sua parte o frazione qualsiasi .interessa lo
stato di tutte le altre. Il grado di interdipendenza delle frazioni
del gruppo varia da una massa indefinita ad un'unità
compatta. Dipende tra gli altri fattori, dall'ampiezza, dall'organizzazione
e dalla coesione di gruppo.
Dal punto di vista logico, non vi è alcun motivo per
distinguere tra la realtà di una molecola, o di un atomo,
o di uno ione, o più in generale fra la realtà
di un tutto e delle sue parti. Alla base del fatto che i gruppi
hanno caratteristiche loro proprie, che sono differenti dalle
caratteristiche dei loro sottogruppi o dei loro singoli membri,
non vi sono considerazioni logiche superiori al fatto che le
molecole hanno proprietà diverse da quelle degli atomi
o degli ioni di cui esse sono composte. Nel campo sociale e
in quello fisico le proprietà strutturali di una totalità
dinamica sono diverse dalle proprietà strutturali delle
sottoparti. |
W.
Bion (1961)
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Ogni gruppo, per quanto casuale, si riunisce per "fare"
qualcosa; nell'esplicare questa attività, le persone
cooperano, ognuna secondo le proprie capacità. Questa
cooperazione è volontaria e si basa su un certo grado
di abilità intellettuale del singolo. La partecipazione
a un'attività di gruppo è possibile solo a persone
con anni di esercizio e che si siano sviluppate intellettualmente
per la loro disponibilità ad apprendere dall'esperienza.
Dal momento che questa attività è collegata
ad un compito, essa è fondata sulla realtà,
i suoi metodi sono razionali e
pertanto, sia pure in forma embrionale, scientifici.
... Il gruppo affronta questo ostacolo elaborando una caratteristica
cultura di gruppo. Uso l'espressione "cultura di gruppo"
in modo molto estensivo: vi includo la struttura che il gruppo
raggiunge nei vari momenti, le attività che svolge
e l'organizzazione che adotta .
... L'attività del gruppo di lavoro è ostacolata,
deviata e talvolta favorita da certe attività mentali
che hanno in comune l'attributo di forti tendenze emotive.
Queste attività, a prima vista caotiche, acquistano
una certa strutturazione se si ammette che esse derivano da
alcuni assunti di base comuni a tutto il gruppo.
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