Primi interventi sulla Bacheca di PSIPOL

MMeti il 11/6/2003, alle ore 12 ha scritto:
Puoi spiegare?
Ti sarei grato (davvero) se mi spiegassi l'affermazione "Come si sa, tecnicamente non è possibile avere a disposizione oltre un certo numero di frequenze", perche davvero non lo so e non lo capisco.

Temistocle il 10/6/2003, alle ore 19 ha scritto:
Frequenze televisive
Come si sa, tecnicamente non è possibile avere a disposizione oltre un certo numero di frequenze. Come si sa, i due più importanti e colossali proprietari di tali frequenze sono, indirettamente il cittadino con le reti Rai (3), e Silvio Berlusconi che ha a disposizione altre tre reti ad personam ed è, pure lui, un cittadino. Non voglio in questa sede ricordare la mossa "geniale" della cosiddetta cassettazione che consenti al Cavaliere di aggirare le leggi nazionali per introdursi in un più ampio mercato. Quello che comunque si sa è che i pochi gestori rendono visibile che, in effetti, tra i due più grandi monopolisti esiste una sorta di trattato di non belligeranza, soprattutto ora che colui che possiede Mediaset è pure l'azionista di riferimento della RAI. La cosa, per uno come me che gradirebbe un pluralismo conflittuale, è abbastanza infastidente per non dire pericolosa. Perché dunque un monopolio? E se, ad esempio, i pochi che ci sono si mettessero a trasmettere in lingua inglese senza sottotitoli, quanti rimarrebbero in Italia disinformati? Il mio esempio è ovviamente paradossale in quanto certi mezzi parlano alle masse, tentano di "far credere" alle masse cose per raggiungere i loro scopi che sono consumistici ma, vorrei evidenziare questo paradosso come estremismo possibile che, ogni possessore può, in perfetto stile prevaricatorio, gestire i mezzi di informazione come vuole. Oggi dunque, non c'è possibilità di scampo, o mangi sta minestra o salti la finestra si dice da noi-altri. E' proprio vero la storia la scrivono i vincitori ma, forse, pure il quotidiano. Temistocle

Adamus il 10/6/2003, alle ore 14 ha scritto:
Una "bella" notizia
Gli stipendi dei parlamentari europei sono stati unificati intorno agli 8.000 euro mensili. In questo modo si e' ottenuta la riduzione della paga degli europarlamentari italiani che percepivano circa 11.000 euro al mese.I nostri parlamentari sono i piu' pagati d'Europa. In coda gli spagnoli con 2.500 euro al mese (di stipendio base). A riprova che in Italia la politica e' un bel business!

Eva il 27/5/2003, alle ore 23 ha scritto:
Ipotesi stimolante
Consiglio la lettura di: "ll nemico perfetto: terroristi che non possono essere catturati perché in realtà non esistono o perché sono di proprietà della CIA" (di John Kaminski) http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=168&mode=thread&order=0&thold=0

MMeti il 22/5/2003, alle ore 3 ha scritto:
Tabaccai e Usa
Come mai la stampa benpensante si scandalizza dei tabaccai che aggrediscono gli aggressori? I tabaccai fanno solo in piccolo quello che gli Usa stanno facendo in modo industriale....o no?

Adamus il 13/5/2003, alle ore 14 ha scritto:
Lo sapevate?
La guerra all'Iraq si sposta in Tribunale (Cacao Elefante12 maggio 2003) A Roma sono stati aperti due procedimenti: uno contro ministro della Difesa Antonio Martino, l'altro contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier italiano, inoltre, sempre a causa della guerra, e' stato denunciato al Tribunale penale internazionale, assieme a Tony Blair, Jose' Maria Aznar, Gerhard Schroeder e George W. Bush. A denunciare Martino sono stati sei parlamentari dell'opposizione, in merito al transito di 26 convogli militari statunitensi. Per quanto riguarda invece il Tribunale Internazionale, la denuncia arriva da un avvocato tedesco, membro di un'associazione internazionale di giuristi contro le armi nucleari. Elementi incriminanti a carico di Bush e Blair, per l'avvocato Joachim Lau, sarebbero gli oltre mille ordigni sganciati dall'aeronautica britannica e statunitense sulle popolazioni civili e le citta' irachene nel secondo giorno del conflitto. L'azione bellica di aggressione angloamericana, mancando del presupposto dell'autodifesa, renderebbe i due leader "criminali di guerra". Gli altri complici.

Temistocle il 12/5/2003, alle ore 16 ha scritto:
Competenze psicologiche
Cara Eva, dopo averti restituito la mela, amaro frutto per l'uomo che trovava normale la tua nudità, vorrei dirti che, non solo l'idea dei gruppi in parlamento mi parrebbe, seppur convengo possa far trapelare una certa audacia, ottimale ma anche l'idea di simulare le leggi prima della loro applicazione mi sembrerebbe un'idea da non far cadere nel dimenticatoio. In oltre, ti rammento che siamo passati da un sistema proporzionale ad uno, tutto sommato maggioritario. E' palese che, un sistema maggioritario consente decisioni più veloci ma, è anche vero che un tal sistema, rispetto al proporzionale è meno attento ai particolarismi. Ora, è chiaro che se dovessi pitturare la Casa, se ad esprimerci su di un colore fossimo in 10, e se ognuno di questi 10 esprimesse una variazione del colore rispetto ad altri senza negoziare le posizioni, è ovvio che rischieremmo l'indecisione perpetua e la stasi. Però se vi fosse una maggioranza compatta e di contro un agglomerato di eterogenee e non condivise preferenze, sarà la maggioranza coesa ad avere la meglio. Ecco perché, nella situazione in cui ci troviamo, il sistema maggioritario parrebbe l'unico modo per procedere ed avere una certa dinamica in ambito decisionale. Ma se, nel momento in cui applichiamo un certo tipo di prassi alle imprese che vorrebbero raggiungere un certo grado di Qualità nei servizi, se assumiamo come fondanti le finalità ed i sottesi valori ad esse al fine di raggiungere una cooperazione interna che permetta, attraverso la maturazione di "competenze psicologiche", il raggiungimento della Qualità delle decisioni, ebbene non vedo perché questo criterio non possa essere applicato anche alla politica e, nella fattispecie, al Parlamento. Questo porterebbe un riequilibrio operato da un sistema, il maggioritario, che opera a favore delle classi più forti, più visibili, più compatte e, corporativamente meglio rappresentate, quindi le più potenti lobbyes. Il fatto poi di porre un limite temporale alle decisioni, opererebbe una costrizione verso l'ambito cooperativo che prende le movenze lungo il sentiero della condivisione. Ogni piccolo gruppo dunque avrebbe chiara la sensazione di essere fautore, con una partecipazione attiva, di un cambiamento. Va pure detto che le materie su cui legiferare sono davvero troppe, occorrerebbe pure uno snellimento sotto questo profilo e che, le politiche nominali andrebbero abolite. Che ne pensi?

Eva Zenith il 11/5/2003, alle ore 13 ha scritto:
Tekne della democrazia
Sono convinta che la via giusta per salvare la democrazia sarebbe modificarne molti aspetti "tecnici", salvaguardando la natura. D'altronde la democrazia che sperimentiamo e' stata inventata 3/4 secoli fa ed ha bisogno di una seria "ristrutturazione". Mi piace l'idea della non rieleggibilita'. Mi sembra un po' troppo ardita quella dei gruppi nel parlamentari.

Temistocle il 9/5/2003, alle ore 22 ha scritto:
Criticherò Berlusca altrove...
Mi piacerebbe invece avere una politica di vocazione. Ad esempio, serebbe bello che il politico non fosse proiettato verso una carriera politica, per far questo si potrebbe legiferare nel senso che, una volta svolto il proprio mandato la persona che si è proposta all'elettore se ne torni a svolgere il lavoro che svolgeva prima. Oppure, visto che i piccoli gruppi autocentrati possono essere la sede del cambiamento e possono essere la sede di profique negoziazioni, mi chiedo e, vi chiedo, sarebbe possibile trasformare il parlamento in una sorta di plenaria all'interno della quale i vari sottogruppi siano chiamati a lavorare su un quesito tentando di arrivare ad consenso unanime in un dato tempo prestabilito con un trainer per igni gruppo a disposizione, quindi portare il risultato ottenuto in plenaria (parlamento) e cercare di condividerlo con gli altri sottogruppi? Se non si arriva ad alcun risultato in un dato tempo il quesito in questione decade e si passa al successivo. Ho voluto specificare questo in quanto ho l'impressione che, per l'accanimento da me mostrato verso il Cavaliere, sia percepito come un conservatore mentre da progressista mi auguro si possa inventare un sistema che abbia l'intento di redistribuire, non tanto le ricchezze, quanto il potere. Quindi contro le lobbyes e le burocorporazioni mi schiero pure io, questo lo sanno pure i politici locali di sinistra che mi tengono a distanza in quanto, come qualcuno mi ha definito, inaffidabile. Allora eviterò di parlare delle vicende discutibili del PdC, anche perché potrei rischiare una querela, e gradirei assieme a voi tentare la costruzione di un modello nuovo. Non siamo mica alla fine della Storia!

Temistocle il 9/5/2003, alle ore 21 ha scritto:
Alt! Non è proprio cosi
..e forse, se per "persone intelligenti" ti riferivi pure a me, significa che poi tanto intelligente non sono :-) Comunque, personalmente credo che assieme alla Politica tout court, partendo dal sistema elettorale, anche la magistratura debba vedere una riforma calzante. Però permettimi il "legittimo sospetto" se a riformare la magistratura non è la classe politica ma degli imputati che, questo è ovvio, sono innocenti fino a prova contraria. Se ci riferissimo al "qui" ed "ora", se contestualizzassimo il discorso, allora occorrerebbe tener presente che non è stata la magistratura a gridare alla persecuzione politica, ma imputati eccellenti, dotati di eccellenti mezzi di comunicazione, e che hanno urlato al paese di essere perseguitati da una istituzione succube di un'altra parte politica. Io non vorrei fare il gioco destra sinistra e, forse, era meglio se omettevo nelle premesse la mia appartenenza politica, né d'altro canto vorrei difendere la magistratura in maniera a-prioristica. Ho detto che è possibile che magistrati possano essere corrotti o concussi, a quanto pare Previti è risultato il corruttore di magistrati ma, poteva essere pure D'Alema ed allora andava dimostrato, certo è che io non avrei mai votato un personaggio imputato in un processo per reati cosi gravi e, da unomo di sinistra avrei chiesto a D'Alema di dimettersi da qualsiasi incarico e farsi processare come un qualsiasi cittadino, proprio come ha fatto Di Pietro, dimessosi da ministro e, un anno dopo, quando venne riconosciuto innocente tornò alla vita politica. Sono garantista da sempre, sarò anche grato a qualcuno nel momento in cui svuotando gli armadi mi dovesse far aprire gli occhi su personaggi di sinistra ma, caro Mircea, occorrono prove. Poi vorrei dire che non c'è opposizione vera, ci sono invece persone che con differenti gradi di sensibilità si oppongono a certi soprusi. Io credo che se sai perdere vuol dire che accetti le regole del gioco e mi pare che qui siano in pochi a saper perdere. Berlusconi non è credibile come accusatore dell'organo preposto al giudizio perché è palese che, pur volendo giocare, non accetta le regole del gioco. Insomma non credo possa riformare lui la giustizia. Aggiungo che io personalmente, sono di sinistra, non di Berlusconi, Amato o Ciampi, i Berlusconiani, sono solo di Berlusconi, tolto lui rimarrebbero orfani. Spero che ci sia un clima in futuro che possa permettere il dialogo, anche conflittuale, tra le istituzioni ma, non mi pare oggi possano esserci le premesse. Per i reati di opinione invece mi pare l'esecutivo si stia attrezzando. Se mi togli Berlusconi e la masnada di faccendieri insomma, posso pensarla come te e Berlusconi è innocente fino a prova contraria, purché però si faccia mettere alla prova sennò grazie al cazzo...

MMeti il 9/5/2003, alle ore 16 ha scritto:
Okkio
Duole constatare che anche persone intelligenti cadono nelle trappole retoriche della sedicente sinistra. La coporazione dei politici confligge con la corporazione dei giudici (che per la Rivoluzione francese erano tutt'uno, come se non sapessimo che entrambe giocano contro i ceti emarginati. Certo Berlusca vuole leggi a proprio favore, ma una vera sinistra se ne sbatterebbe perche' cio' che conta e' la riduzione dei poteri repressivi. Non capisce la sinistra che quello che oggi serve a Berlusconi, domani puo' servire alla vera opposizione? Cosa credete che manchi al momento in cui la coppia Bush-Berlusconi "favorira'" l'arresto per reati di opinione? In quel momento ci ricorderemo di una sedicente sinistra forcaiola, che ha tagliato le gambe all'opposizione vera! Non sono bastate le avvisaglie di Cosenza? Voglio vedere quando Berlusca invece di fare leggi truffa, procedera' a svuotare gli armadi degli scheletri lasciati da D'Alema, Prodi, Amato e Ciampi! Allora il garantismo tornera' di moda?

Temistocle il 7/5/2003, alle ore 19 ha scritto:
VOGLIO L'IMPUNITA' CITTADINALE
A mio parere siamo in un periodo buio, a renderlo ancora più buio ci si è messo mezzo elettorato italiano che, seppur abbia saputo dei capi di imputazione che rendevano dubbia la moralità del cittadino Berlusconi Silvio, seppur fosse a conoscenza della sua condizione di "sospettato", ha voluto ugualmente collocarlo in una posizione che dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto. Questa anomalia ha incattivito i rapporti istituzionali. Un esecutivo che urla sui media di massa di essere perseguitato da una istituzione con cui dovrebbe invece comunicare, condividere delle soluzioni, delle scelte. Ora tutti sospettano di tutti, senza nulla offrire, nulla di costruttivo. Io di sinistra sospetterò di un magistrato, del suo giudizio, io di sinistra mi sentirò perseguitato dai giudizi di destra, da un giudizio parziale. Che non esistano leggi giuste ed inappellabili lo sappiamo, ci volle un Dio riconosciuto e condiviso con delle "tavole" per poter usufruire di leggi giuste e di un giusto giudizio. Ma l'Unto, e mi spiace per gli idolatranti, non è Dio, è solo un bravo imprenditore con vocazioni da faccendiere ed un pessimo statista. Pessimo certo, da imputato mi risulta poco credibile nel momenmto in cui si getta contro gli imputatori, io ho un legittimo sospetto: lo farà per interesse personale o ha in mente una giustizia giusta per tutti. Che alcuni magistrati siano corrotti, beh, il processo SME ne ha dato una prova, l'ex ministro della difesa del governo Berlusconi corrompeva e comprava i giudici ed i giudizi. Questo sentenzia il primo grado. E' vero che la giustizia andrebbe riformata ma, è possibile lo possa fare una classe di imputati eccellenti presentando ora la proposta di immunità per se stessi? D'altra parte, il sillogismo categorico afferma che: tutti gli uomini hanno opinioni, i giudici sono uomini, tutti i giudici hanno opinioni e, le opinioni sono, lo sappimo opinabili. Un controllo sui giudici da parte di un esecutivo è cosa aberrante, giudici eletti dal popolo? non mi pare una soluzione accettabile, non avremmo ugualmente uomini con delle opinioni? Occorre prima di tutto una comunicazione tra le istituzioni, una comunicazione costruttiva e serena che, al momento non mi pare possibile, quindi occorre rinviare, non i processi ma i lavori di riforma giudiziaria, altrimenti, io di sinistra, io parziale, ho paura che pure contro di me, cittadino qualsiasi si metta in atto una persecuzione da parte di coloro che, politicamente mi sono avversi. Ecco perché, anche io come i perseguitati Previti e Berlusconi, per lavorare e produrre tranquillamente e non sentirmi perseguitato, dai magistrati di destra, dagli impiegati dell'INPS di destra, dai finanzieri di destra, dai vigili urbani di destra, anche io cittadino sento il dovere di chiedere per tutti i cittadini l'immunità cittadinale. Ho paura!!

Adamus il 20/4/2003, alle ore 15 ha scritto:
BUSH IN GUERRA CONTRO GLI AMERICANI
Il budget per il Servizio sanitario Usa è stato tagliato di 93 miliardi di dollari. Il budget per l'Educazione dei minori è stato ridotto di circa 10 miliardi di dollari. Il giorno dell'inizio della guerra, il Parlamento ha votato una dichiarazione intitolata "supportiamo le nostre truppe". Il giorno dopo a tagliato i fondi ai veterani di 14,9 miliardi di dollari in 10 anni. Il bilancio contiene 726 miliardi di dollari di tagli alle tasse, qauasi interamente a favore dei ricchi. Il totale dei due tagli alle tasse di Bush (nel 2001 e nel 2004) si aggira sui 3 triliardi di dollari. Nel Febbraio 2001 gli Stati Uniti avevano previsto un saldo attivo del bilancio di 5,6 triliardi di dollari nella seguente decade. Nel febbraio 2003 l'attivo si è trasformato in un deficit di 1,8 triliardi di dollari, se il Congresso approva i tagli delle tasse e l'incremento delle spese proposti da Bush. Con un gesto senza precedenti, 450 economisti, inclusi 10 premi Nobel, hanno attaccato il blancio di Bush su un'intera pagina a pagamento del New York Times. Il premio Nobel Daniel Mcfadden ha chiamato il bilancio " un'arma di distruzione di massa lanciata sulla classe media". Steve Lopez ha scritto sul Los Angeles Times, "C'è uno sporco segreto [dietro questa guerra] che nessuno vi ha detto, e cioè: questa guerra non è per cambiare l'Iraq, è per cambiare l'America....L'idea è quella di portarci a minori aspettative ed a sentirci patriottici nel farlo". Nel 1990, quando l' Unione Sovietica era vicina allo sfacelo, Boris Yeltsin ha detto al governo degli Stati Uniti "Stiamo facendo qualcosa di terribile per voi. Stiamo deprivandovi di un nemico." Estratto da "MAKING CONNECTIONS: THE WAR, THE BUDGET, AND THE CRISIS IN SOCIAL VALUES ( David Stratman )

Eva Zenith il 15/4/2003, alle ore 11 ha scritto:
Da C@C@O del 15 aprile
Non e' solo l'Iraq ad aver violato, per anni, le risoluzioni dell'Onu. I Paesi che continuamente trasgrediscono le disposizioni delle Nazioni Unite sarebbero undici, escluso l'Iraq. Ecco la lista, pubblicata da Lifegate. Israele: Nel 1956, 1967 e 1982 Israele ha attaccato Egitto, Giordania, Libano, Siria, Tunisia. Nel 1982 invase il Libano uccidendo 17.500 civili. Israele avrebbe ignorato finora 68 risoluzioni. Sarebbe in possesso di armi di distruzione di massa comprese le armi nucleari. Occuperebbe illegalmente le Alture del Golan (Siria), la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Gerusalemme Est (Palestina). Non e' soggetto a nessuna sanzione da parte delle Nazioni Unite. Turchia: Dal 1974, con l'occupazione del 38% del territorio di Cipro, la Turchia e' stata piu' volte richiamata dall'Onu al rispetto della sovranita' e dell'indipendenza dell'isola, nonche' intimata a ritirarsi. L'occupazione dura tuttora. E le trattative condotte recentemente per l'unificazione di Cipro sono fallite. Marocco: Lo stato si oppone con ogni mezzo all'indipendenza del Sahara Occidentale, costata centinaia di morti. Alcune manifestazioni pacifiche sarebbero state represse violentemente dalle forze dell'ordine. Croazia: Dal 1995, fine del conflitto nei Balcani, si chiede al governo croato di riaccogliere i circa 300mila profughi serbi espulsi e di rispettarne i diritti umani. India-Pakistan: sono stati intimati a sospendere il proliferare di armi nucleari e di missili balistici. Indonesia: Timor Est e' illegalmente occupata dall'Indonesia dal 1975 ed esistono numerose risoluzioni dell'Onu che chiedono il ritiro delle truppe militari e di polizia indonesiane dal territorio di Timor Est. Fino al 2002, anno in cui Timor Est si e' proclamata indipendente, l'invasione indonesiana ha provocato oltre 200.000 morti su una popolazione di 800.000 persone. Armenia: Le risoluzioni chiedono allo Stato il ritiro immediato dal Kelbadjar e dall'Azerbaijan.

Adamus il 12/4/2003, alle ore 2 ha scritto:
Tutti spariti?
Come mai tutti in silenzio? Anche voi come me vi state chiedendo cosa c'è sotto la presa "incruenta" di Bagdad?

Mircea Meti il 2/4/2003, alle ore 18 ha scritto:
Neofascismo eugenetico
Avanza il neofascismo eugenetico che, in nomee della salute, estende il proibizionismo antifumo a tutti i treni. Va bene, non andremo più in treno. Quanto manca a quando, in nome della salute, sarà proibito scopare?

Adamus il 2/4/2003, alle ore 0 ha scritto:
Domanda
Un'aggressione criminale ad opera di una democrazia è migliore di un'aggressione criminale fatta da una dittatura?

Eva Zenith il 29/3/2003, alle ore 21 ha scritto:
Presidente e vu'cumpra'
Avete notato come i nostri media parlano sempre di Saddam (familiarmente, come del cameriere marocchino) e del Presidente Bush? Un bell'esempio di colonialismo

Adamus il 29/3/2003, alle ore 21 ha scritto:
Ginevra?
Il comando USA dichiara di usare truppe senza uniforme, ma nessun giornalista si ricorda che questa e` una violazione della Convenzione di Ginevra 29.03.2003 / Di Dana Priest / Da Washington Post Il testo dell'articolo del Washington Post e` all'indirizzo http://www.washingtonpost.com/wp- dyn/articles/A44793-2003Mar28.html In sostanza, forze speciali dell'esercito e della CIA sono presenti da tempo in Iraq per missioni "covert". Queste missioni includono anche il mischiarsi fra i civili delle citta`. Il primo protocollo della Convenzione di Ginevra del 1949 proibisce la "perfidia", e la definisce all'articolo 37: http://www.the-spa.com/genevaconventions/Protocol1.html#37 In particolare, la lettera c) del comma 1 dice che e` perfidia "fingere lo status di civile non combattente". Un gruppo di combattenti che si mischiano fra la popolazione civile per compiere azioni militari spacciandosi per civili viola gravemente la Convenzione di Ginevra. Inoltre, vogliamo ricordare che gli Usa sono l'unico Paese che in epoca post-moderna ha dichiarato pubblicamente di avere attentato più volte alla vita di Saddam Hussein e della loro famiglia?

Temistocle il 29/3/2003, alle ore 14 ha scritto:
Fuggire? Che fuggano "Loro"
1)Io non mi sento un cittadino (Temistocle). E pensare che la polis nacque nella terra del "pensiero". 2)Il mondo è costruito sulla dicotomia governati-governanti, responsabili-immaturi, idoli e idolatranti. 3) Emigrare non ha senso alcuno perchè non si può fuggire da se stessi, occorre elaborare internamente e rendersi responsabili dinanzi la propria coscienza. La Micronesia è un contenitore, differisce per forma, apparentemente diversa ma, l'estetica è solo l'etica della forma. (sempre io, io straniero a me stesso. Temistocle)

evazenith il 29/3/2003, alle ore 0 ha scritto:
Varie reazioni
1)Io non mi sento italiana.....(Gaber) 2)L'Italia è un Paese di serve e lacche' governato da maggiordomi (Non ricordo di chi e') 3)Emigrare in Micronesia (consiglio personale)

Temistocle il 28/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Comunque vada....
Mi piacerebbe che, a fine guerra, gli aggressori ed i tiranni aggrediti, seggano l'uno di fronte agli altri, sul tavolo degli imputati. Il giudizio arbitrale, ovviamente, deve essere di competenza dell'ONU. Sarei curioso di vedere quale tipo di dialettica dibattimentale verrebbe ad instaurarsi. Nel frattempo, personalmente non ho ancora capito, ma sarà sicuramente un mio limite, come si pone il nostro governo nei riguardi di questa guerra. Si perchè, a sentir parlare schifani (uomo che, non so perchè, ma ha una qualche affinità col nome che porta), noi si sarebbe non belligeranti ma, a sentire i ringraziamenti di Bush al nostro governo, parrebbe che noi si abbia alcune affinità con il governo aggressore, ma a sentire altre voci gevernative non ci sarebbero distonie con il volere del Papa che, invece, condanna del tutto questa guerra, e a sentire altri ancora, sempre di orientamento governativo, parrebbe che i francesi, che si sono espressi "chiaramente" per la non belligeranza, abbiano assunto un atteggiamento riprovevole nei confronti di questa guerra. Insomma, non vi pare eccessivamente comoda la posizione assunta dall'esecutivo che, mi pare in sintonia con il suo presidente che, se andava dall'amico Putin ci informava che Saddam non aveva armi di distruzione di massa, mentre il giorno dopo, di ritorno dall'amico George ci diceva l'esatto contrario, Saddam aveva le armi di distruzione di massa. Io credo che, comunque vada questa guerra sarà un insuccesso ma, per noi italioti, ci sarà comunque una scappatoias, quella lasdciata libera ad ogni persona che non si assume mai le responsabilità perché si, noi siamo sempre stati fraintesi. Berlusconi è quindi peggio di Bush, di Blair ed Aznar messi assieme, almeno questi, seppur non condivisi, dicono chiaramente la loro opinione. Che schifo!!!! (Temistocle)

Adamus il 28/3/2003, alle ore 11 ha scritto:
Legittima difesa degli Usa?
Quelli che considerano la guerra all'Afghanistan e all'Iraq come una legittima difesa degli Usa, dopo l'11 settembre, scambiano per legittima difesa quella che è solo una barbarica vendetta. La difesa è legittima se si traduce in protezione, fuga o resistenza,NON in offesa.

F.Bellizzi il 27/3/2003, alle ore 17 ha scritto:
I media!
In tutti i Paesi del mondo la stragrande maggioranza della gente e' contro la guerra in Iraq, ma nelle televisioni italiane gli ospiti che discutono sono 3 guerrafondai ed 1 pacifista: quando va bene!

eva zenith il 25/3/2003, alle ore 23 ha scritto:
L'elefante e il topo
L'elefante sta cercando di schiacciare il topo e si lamenta perche' il topo mette in giro topi finti pieni di chiodi.

MirceaMeti il 24/3/2003, alle ore 17 ha scritto:
Ginevra?
Che ne dite della richiesta di Bush di rispettare la Convenzione di Ginevra? Non è troppo per chi illegamente e contro tutte le convenzioni sta attaccando un altro Paese?

Mircea il 20/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Lavoro su Forum
Sto spendendo il poco tempo che ho su Forum piu' generici, di politica per tutti. Ci sentiremo fra qualche giorno.

Temistocle il 20/3/2003, alle ore 14 ha scritto:
mbe' !! vi sarete mica arruolati?
Dove siete spariti tutti? Stranamente un forum che frequento non è agibile, qui gli agili sono strani invece. Vi siete arresi o arruolati dunque?

Temistocle il 18/3/2003, alle ore 18 ha scritto:
Spetta, dove corri?
Caro Mircea, non credi che, essendo noi una comunità si debba fare un documento congiunto al proposito e farlo circolare? Non credi sotto questa forma possa avere maggiore efficacia? Per parte mia, essendo socio di alcune locali associazioni socio-culturali, ho provveduto già da ieri a divulgare l'iniziativa via e-mail, dicendo tra l'altro che se ne faceva promotrice il Senato Magistrale di Psicopolis. Non sarebbe quindi più efficace divulgare una sorta di volantino elettronico, breve e conciso? Credo si possa fare pure in serata poi, tramite la segreteria lo si spedisce a tutti i cittadini pregandoli, nel momento in cui ne condividano i contenuti di spedirli a quanti più enti, persone, associazioni conoscono, come allegato via e-mail. Come saprete comunque il Presidente Frattini prima aveva annunciato che avrebbe dato le basi del "nostro" territorio al Governo americano, poi si è dovuto correggere e a parlato di un dibattito al proposito in parlamento. D'Amato, il presidente di Confindustria invece, ha parlato di debolezza dell'Europa che non è riuscita ad avere una posizione congiunta, per questo, sempre secondo D'Amato serve un'operazione di ingegneria istituzionale che renda certi istituti meno deboli. Che serva, serve l'opera di ingegneria istituzionale, il problema a mio parere è che la logica su cui sicuramente si fonda il giusto presupposto ho paura che sia piuttosto vecchia. Mettiamoci noi all'opera quindi.

Mircea il 18/3/2003, alle ore 10 ha scritto:
Bene! ..... e varie
Bene!! Diffondete, se potete, la proposta in rete. Due belle notizie stamattina: il Belgio ha detto no al transito sul proprio territorio delle forze militari statunitensi in caso di guerra contro l'Iraq. Intanto il governo cileno, membro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha annunciato che non appoggera' la risoluzione-ultimatum presentata da Usa, Gran Bretagna e Spagna. Infine, credso di avere capito BoloBoloblo: stamattina mi sono accorto che il condominio, dal regolamento di ispirazione goebbelsiana, del mio ufficio è coperto di bandiere della Pace!

Temistocle il 17/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
Certo che si!
Sono d'accordo. Poi però dimmi se sei, siete, d'accordo ad impegnarci per studiare modelli alternativi all'attuale sistema genitoriale. L'ONU deve funzionare? Oppure sarebbe da chiedersi se l'ONU, al pari di ciò che diciamo per gli operatori sociali, non sia solo un organo di giustificazione di politiche già prese in altri ambiti. Perchè sai, non so se arrivati a sto punto l'ONU dirà NO alla guerra. Comunque, allo stato attuale delle cose e verificandosi la guerra, sono d'accordissimo a qualsiasi sistema che serva a bloccarla, ci mancherebbe, ciò che tu proponi mi trova perfettamente concordante.

Mircea il 17/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
Ma sei d'accordo?
Temistocle, Boloblobolo non ho capito se sei (siete) d'accordo con la proposta concreta di una Forza di Interposizine Onu, da chiedere un'ora dopo che l'Onu ha detto no alla guerra.

Temistocle il 17/3/2003, alle ore 14 ha scritto:
Nuovi Modelli
Il movimento 68ottino venne delegittimato dalla lotta armata. Esso aveva in animo il cambiare il mondo. Il sesso pareva potesse essere in qualche modo sdoganato, un nuovo concetto permeava per ciò che concerne lo stare assieme, la famiglia veniva da certe parti attaccata, insomma nella confusione vi era però il desiderio di un nuovo ordine mondiale mettendo in crisi i concetti che per anni erano parsi intoccabili. La violenza, la lotta armata, ammazzò sul nascere l'embrione di una speranzosa idealità. Oggi mi pare di notare delle analogie con il 68. Arrivano movimenti spontanei che, d'apprima non intimoriscono, ma col tempo iniziano a metere piccole paure all'impero, e non perchè questi movimenti avessero idee chiare o univoche, quanto perchè veniva fuori un soggetto che cresceva per dimensioni e che, ripeto, osava la disobbedienza verso il genitore. Non dico che l'intero movimento fosse disobbediente, ma il germe della disobbedienza genitoriale si ripresentava ogni qualvolta l'impero richiedeva l'ordine ai suoi diktat. Al movimento nel momento in cui cominciò ad infastidire una parte, si avvicinò la controparte per speculazione politica ed ideologica. Ad inficiare il tutto saltò fuori il terrorismo, come sempre l'arma che l'impero usa ad orologeria. Bin Laden nel mondo è l'icona del male, Desdemona in Italia è l'icona che rappresenta i movimenti, per il regime imperante, magari folcloristici (ma è quel folclore che il regime evita di farci vedere dalla Tv pubblica perchè ne è infastidito), ma che mettono sul chi va la gli attori della scena politica e, ricordiamoci, sono gli unici che l'hanno fatto. I disobbedienti quindi, sono violenti, questo è il messaggio che il regime veicola, i no global sono pericolosi terroristi cosi come lo sono quelli vicino a Cofferati. Eppure la Desdemona ha fatto il gioco di Confindustria non certo il gioco di chi, con argomenti si opponeva alla famosa "flessibilità in uscita". Cosi come l'attacco alle torri è servito per legittimare la violenza dell'impero verso certi territori dal ricco suolo, in Italia il terrorismo è servito ai politici per delegittimare gli argomenti di una parte pacifica, folcloristica, ma che, passatemelo, rompeva un po i coglioni. Ora a questi movimenti manca un modello comune di riferimento, e non credo possano darglielo i vari D'Alema o Rutelli ma neppure Bertinotti, perchè questi sono dentro le istituzioni. Occorre invece che i modelli vengano da persone esterne, da osservatori, da gente che osa e che ritenga il suddito in grado di rendersi autonomo dal proprio genitore. Proverò quindi a proporre delle pagine in cui si possa offrire ai disobbedienti un modello che sorvoli sul modello dittatoriale, cosi come su quello delle democrazie rappresentative e osi un nuovo modello di libertà. Seguite pure i discorsi in bacheca nel senato magistrale.

Mircea Meti il 17/3/2003, alle ore 1 ha scritto:
.....E.......E.....
La mia voleva solo di striscio essere una critica. Chi vuole fare il movimento lo faccia pure -purche' non violento, perche' se e' violento porta acqua all'Impero. Voleva essere una proposta concreta e politica. Il folclore va bene se sfocia in qualche azione politica concreta. Spero che fra i politici che marciano, ce ne sia anche uno che domani si alzi in Parlamento a chiedere l'intervento dell'Onu come Forza d'Interposizione. Tutto qui.

Temistocle il 16/3/2003, alle ore 11 ha scritto:
Scacco al RE
Ragioniamo. Ho già avuto modo di affermare che, una guerra preventiva altro non è che l'imbarbarimento al processo alle intenzioni, dunque giuridicamente inaccettabile. L'impero se ne fotte, l'interesse economico è infatti il valore primo che l'impero e gli imperatori pongono all'apice seppur quasi mai venga esplicitato. Pannella l'altro ieri, nella sua cruenta campagna elettorale, attacca il "movimento", ed assieme al movimento attacca i politici che, parole sue, "hanno portato 3 milioni di persone in piazza". Come sappiamo nel mondo sono state oltre 100 milioni. Queste persone, secondo le vecchie logiche sarebbero portate, o de-portate a seconda dei punti di vista, come tanti imbecilli a sostenere quello che in fin dei conti sostiene Mircea Meti. Credo che le corporazioni burocratiche siano infastidite invece dal fatto che il movimento è oltre che abbastanza spontaneo, pure sincretico. La chiesa, buona parte della sinistra, un certo tipo di misticismo laico che deriva dalle professioni orientali, e non da ultimo i cosiddetti disobbedieti. Questo movimento mondiale, mosso da sentimenti che sottendono a forti valori, a mio parere rappresenta una nuova speranza perchè prospetta la visione di nuovi orizzonti. Se gli imperatori tergiversano e non hanno ancora attaccato, non è come sostiene Pannella perchè hanno remore a farlo, ma perchè, vuoi o non vuoi il consenso, quello che si comprano, è ora palesemente contro di loro. Il movimento quindi sta già agendo, ripeto confusamente ma, al momento ha ottenuto il rinvio. So che la guerra ci sarà, non ostante il movimento abbia costretto ad un rallentamento, la scacchiera è ancora sotto il dominio del RE, ma i fanti cominciano a vedere che, si, il RE è nudo. La Rete è un mezzo nuovo, la scacchiera è un mezzo vecchio, ma è ancora sulla scacchiera che avvengono la maggior parte dei giochi. Giusta l'idea di Mircea, ma secondo me non possiamo inficiare il lavoro di chi dissente gioiosamente, perchè quei dissensi, al pari di quelli del 68 che vedevano la speranzosa nascita di un nuovo mondo, hanno come nemici l'impero e le burocorporazioni, che a loro volta si servono del terrorismo per inficiarne i significati. I disobbedienti, le persone che manifestano in piazza, gli intellettuali, gli speranzosi, sono da molti che non li condividono considerati contigui con il terrorismo grazie alle mosse dell'impero. I giochi si ripetono ma, il movimento, ancora confuso ed in erba, con il germe della "disobbedienza" ma con gli occhi del pacifismo ed i colori dell'arcobaleno del Dio di Noè, deve vedere la scacchiera e in un continuum che parte dal vecchio segnare una nuova strada che dia "Scacco al RE". I contenuti sono gli stessi di Mircea Meti, quindi, perchè non unire i mezzi anziché contrastarsi a vicenda? (Temistocle) Ammiraglio e stratego ateniese

Mircea Meti il 16/3/2003, alle ore 1 ha scritto:
Proposta
Invece di fare poco utili marce della Pace o di esporre decorative bandiere, invece cioè di continuare la vecchia politica spettacolo, sia pure su contenuti "buoni", propongo un'azione seria. Se gli Usa attaccano l'Iraq senza il voto dell'ONU, significa che si mettono nella condizione dell'aggressore, violando non solo ogni norma etica ma anche il diritto internazionale. Essi non fanno nulla di diverso da quello che ha fatto l'Iraq in Kuwait. Con tremila bombe sganciate sull'Iraq in una settimana, non fanno nulla di diverso da quello che è stato fatto dai serbi in Yugoslavia. Quindi propongo un movimento d'opinione che chieda formalmente l'intervento di una "Forza Internazionale d'Interposizione", condotta dall'ONU e composta da tutti i Paesi del mondo non coinvolti nella guerra. I nostri Parlamentari dovrebbero chiedere una votazione formale per decidere se il Governo deve aiutare gli Usa o partecipare con l'Onu a questa Forza di Interposizione. Con una simile iniziativa otterremmo che: 1) l'Onu troverebbe una legittimazione al suo ruolo, 2) il diritto internazionale sarebbe ripristinato, 3)e il terrorismo si vedrebbe tagliata l'erba sotto i piedi. Usate il tam tam della rete, gente!

Temistocle il 14/3/2003, alle ore 17 ha scritto:
Azioni!?
Un rito è un mito espresso in azioni. Il mito della Pace, ha in questo momento partorito il rito di esporre una bandiera in un terrazzo. E' vero, non credo che la cosa possa risolvere il problema, come ovviamente non lo risolve la tua controproposta pseudocreativa, caro bolobo..etc, che invece sembrerebbe evidenziare un certo narcisismo. Sembra che, l'aver raggiunto un certo grado di autocoscienza da parte di alcuni riguardo l'omologazione, sospinga gli stessi a partorire confuse controculture omologate all'inverso, la necessità è distinguersi dal e nel sistema ma con processi retorici ed autoreferenziali. Penso ad esempio, tanto per banalizzare, a coloro che portano addosso ciondoli di culture lontane e differenti, che magari non conoscono ma proprio perchè lontane profondono una simultanea accettazione ignorante. La cosiddetta "globalizzazione", che poi sarebbe utile parlare scentemente di globalizzazioni visto che il fenomeno è complesso ed articolato e si avvia da molti punti di vista differenti è, per un certo punto di vista, iniziata nel parlante nel momento in cui cerca un territorio comune con il ricevente, va elaborata semmai, non combattuta. I tuoi ragionamenti li faceva Pasolini nel momento in cui criticava quei ragazzi tutti vestiti con il montgomery, quasi fosse una divisa, e che si contrapponevano ad un'altra divisa istituzionale, quella dei ragazzi poliziotti, con un'unica eccezione, quelle divise rivendicavano una parzialità ideologica, la bandiera della Pace invece tende ad un misticismo totalizzante, com-prendente, non ama le esclusioni. Ti appelli al senso critico che, a come scrivi apparterrebbe solo a te ed alle tue azioni, ma non ti pare oltre che presuntuoso pure illusorio il tuo omologarti ad una comoda e nascosta fattualità dissenziente che si limita a criticare l'ovvio nella stessa esatta maniera in cui gli ovvi criticano i dissensi? Tutti sanno che la democrazia rappresentativa in oltre, non è il punto d'arrivo, né credo si possa parlare di fine della Storia, ma occorre allora essere in grado di rifondare il mito e, spesso per questo è stato necessario un diluvio, quindi occorrono grandissime intuizioni che, per incapacità intellettuale non mi competono. Ricordiamoci poi che in questo momento nel mondo ci sono oltre 70 guerre altrettanto cruente. Non sarò certo io ad impedire altre "originali" iniziative che, se saranno sentite verranno portate avanti col consenso perchè, diciamocelo chiaro, il tuo post è in fin dei conti solo una personale ricerca di consenso ma che non offre illuminanti alternative. E' solo la millenaria retorica del dissenso. E' soprattutto di questa che si è nutrita l'idea omologante. Nessuno insomma è contento di queste scelte "Libere", ma da fastidio che la retorica si ponga al di sopra. Quindi proponi qualcosa di concreto anche nei riguardi della democrazia rappresentativa ed io ti ascolterò con interesse.(Temistocle)

boloboblo il 14/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
viva l'arcobaleno
Anche durante i periodi più cupi della nostra civiltà il senso di appartenenza a qualche corrente ideologica era dato dal portare la stessa uniforme e camminare in marcia con lo stesso passo cadenzato.Ok ,globalizziamo anche l'idea che la pace debba avere la bandiera color dell'arcobaleno così tutti ci sentiremo più uniti come nella allegra famiglia del mulino bianco.Il grigiore delle città è finalmente colorato dalle simpatiche bandiere della pace:intanto ci sono 300.000 marines armati fino ai denti pronti a tagliare la gola a chi osa fermarli. Poi ci sono gli italiani,popolo di poeti che eleggono LIBERAMENTE la loro classe politica :allora tutti con la loro bella spilletta con il tricolore sul doppio petto,negli anni '80 tutti con il cravattino rosso. Per me il dissenso non proviene da un simbolo,ma da un'azione concreta il più possibile in controtendenza con ciò che mi succede attorno.Dove è finito il senso crititco?Giustifichiamo tutto e tutti sempre e comunque. Ho inviato il mio pensiero "pace SOLO da tutti i balconi"alla mia mailing list .Le risposte in sintesi: "sono d'accordo ma la bandiera della pace fa parlare più di pace..","un po' di colore in queste buoie città","è una rivoluzione composta,civile..".Sono felice che voi "bandieristi"siete contenti ...questa è la cosa importante.

Temistocle il 13/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Le bandiere
Confesso che d'apprincipio la pensavo come te. Il possibile businnes dietro la bandiera, mi infastidiva, ritenevo fuorviante quel, seppur esiguo esborso che toccava concedere, per manifestare un dissenso. Poi però, andando alla ricerca della bandiera, entrai in associazioni varie, dalle giovanili, alle Caritas, ai circoli socio-culturali. Questi, per lo più, vendevano le bandiere. Li allora mi accorsi che forse l'aspetto del businnes andava messo un po in secondo piano, soprattutto nel momento in cui certi guerrafondai vedevano il businnes della bandiera ma si infervoravano nel momento in cui ti azzardavi ad ipotizzare il vero businnes che spinge in questa guerra alle armi, ed è il businnes el petrolio. Mi son comprato la bandiera, e come tutti, l'ho messa in bella vista nel mio terrazzo di casa. Confesso che ne fui fiero, ero stranamente contento e, quando camminavo per la strada e vedevo una bandiera simile alla mia sventolare in qualche terrazzo avevo un certo senso di sicurezza. C'era un'altro che come me "apparteneva" ad un'idea, e l'idea spesso, ne ho più volte avuto conferma, travalicava l'ideale politico ed era l'idea della pace. Si, la città piano piano si è riempita di colori provenienti da lontano, colori che staccano dal grigiore cittadino e che contrastano col colore della depressione, coi colori della guerra. Insomma, quella bandiera, che mi era costata 4€ era stata un buon investimento. Mi sentivo di appartenere ad una città che aveva liberamente speso dei soldi per infondere l'idea di pace. Credere assieme agli altri agli stessi simboli e miti, praticare con altri gli stessi riti da gioia, perchè un rito è un mito espresso in azioni, un mito è un rito espresso in parole. Cosi, con quella bandiera, si ha più tangibile la sensazione di appartenere allo stesso mondo. Ma questa volta, permettimi, è un mondo di disobbedienza al Potere, è un mondo fatto di autiodeterminazione, magari confuso ma, la bandiera non riguarda la nazione, non ha confini ed è infinita e soprattutto non ce l'ha regalata un Capo, è quasi come se fosse nata dal basso. Le istituzioni non la riconoscono e non l'accettano, perchè il mito che rappresenta è incontenibile, si io l'ho comprata ma proprio perchè è frutto di un mio libero arbitrio, magari condizionato ma cosa non lo è, essa è dunque libera. Temistocle

boloboblo il 12/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
pace SOLO ai balconi
> Pace SOLO ai balconi > > In questo periodo ,girando per le strade e le piazze d'Italia ,si notano le innumerevoli bandiere arcobaleno che rappresentano la volontà manifesta del popolo italiano di pace.Questo composto dissenso alla politica belligerante degli Stati Uniti si traduce in una mera mercificazione.Per le strade di Milano sebra di rivivere i periodi dei mondiali di calcio :banchetti abusivi dove si possono trovare portachiavi ,bandanas,portafogli (tra un po' anche assorbenti e carta igienica arcobaleno)bandiere a partire da 5 ? al pezzo.E' diventata una moda.Al supermercato vedo persone che comprano due etti di prosciutto cotto,il vino e una bella bandiera della pace;dal giornalaio si compra il quotidiano e la bandiera arcobaleno;alcuni negozi di abbigliamento vendono le magliette che regolarmente le ragazzine indossano la domenica per le famose "vasche "nel centro città.Bimbi che piangono e pestano i piedi istericamente davanti ad un banchetto abusivo non per i pokemon (moda ancora più idiota) ma per la tanto ambita bandiera della pace da appendere al balcone.Ragazzini che snobbano i coetanei che appendono la bandiera della pace manufatta :perchè non originale.Mi sembra di rivivere il periodo degli swatch ,gli orologi di moda negli anni '80.Questo genere di manifestazione è comoda perchè è attuabile da casa non bisogna fare un corteo esposti alle intemperie :basta esporre la bandiera.La pace è diventato un piccolo business di questa italietta incapace politicamente di opporsi alle decisioni degli Stati Uniti.Non esiste una scuola pubblica autorizzata ad esporre la bandiera non esiste un palazzo comunale con la bandiera arcobaleno e gli italiani non dicono nulla .Ci accontentiamo di esporre la nostra bandierina arricchendo ancora una volta i commercianti .Tieniamo in piedi un Governo incapace di riflettere e prendere decisioni proprie ,continuiamo a pagare la benzina più dell'oro.Tutto ciò credendo di manifestare il dissenso.Propongo a chi non ha ancora acquistato la bandierina di farsela in casa coinvol > to " domenicale,creativo,animativo.Propongo alle amministrazioni comunali di indire un bel concorso per la "migliore bandiera artigianale della pace".Propongo ai singoli individui che si ritengono ancora liberi di accantonare i 5? della bandiera per spenderli in tempi peggiori che devono ancora arrivare. > > Christian Contessa 12-03-2003

eva zenith il 12/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
Vive la France!
L'iniziativa della Francia sta aprendo nuovi scenari per l'Occidente. Sta rendendo evidente la possibilità che un'Europa unita si ponga come alternativa agli Usa nella leadership dell'Occidente. Gli Usa lo temevano da tempo, ed e' anche per questo che hanno favorito la guerra contro la Yugoslavia: per minare l'unita' e l'autorità dell'Europa. Intanto l'asse Franco-Russo allontana per un po' il probabile conflitto fra Islam e Occidente: meno male!

Temistocle il 7/3/2003, alle ore 19 ha scritto:
Domande.....
E se l'Onu, in via del tutto preventiva s'intende, passando dal processo alle intenzioni per terminare nel "giusto giudizio" alle intenzioni, bombardasse gli USA che possiede e usa le armi di distruzioni di massa? Se il prezzo del petrolio al barile da 15 dollari è passato a 42 dollari, chi ci ha guadagnato? Se a guadagnarci sono stati, come mi pare ovvio poter affermare, magnati arabi e americani, io usando l'automobile posso essere considerato connivente ed indirettamente responsabile delle spese belliche? E' vero che, se inoltro formale richiesta ad un organo "riconosciuto" con regolare marca da bollo per aggredire il mio nemico, sono un essere legittimamente autorizzato ad ammazzarlo, ma se gli do una revolverata in fronte senza aver pagato la giusta tassa sono un terrorista? Che differenza c'è tra un missile intelligente che si schianta contro un edificio, ed un aereo con dentro un essere intelligente che lo dirige verso lo stesso? Perchè è riprovevole il governo iracheno che stermina curdi, ma non lo è altrettanto il governo turco quando stermina le medesime persone? Dall'ellade, l'Ammiraglio temistocle

G.Colombi il 4/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
250 mila soldati ai confini
Vorrei sottolineare che ammassare 250mila soldati armati fino ai denti alle frontiere di un Paese, si è sempre chiamato aggressione....Come si puo' chiedere all'Iraq, in queste condizioni, di distruggere le proprie armi? (Soprattutto da parte di Paesi che hanno gli arsenali stracolmi)

mircea meti 2 il 4/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Curdi, Navajos e Irlandesi
Qualcuno mi vuole spiegare la differenza fra lo sterminio dei Curdi operato da Saddam, quello degli inglese verso gli irlandesi e quello Usa verso i Navajos?

mircea meti il 4/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Interdizione
Resta inteso che se gli Usa attaccano l'Iraq senza una decisione dell'ONU, questa inviera' subito una forza di interdizione: nevvero?

Guglielmo il 19/2/2003, alle ore 18 ha scritto:
ispezioni
QUANDO INIZIANO LE ISPEZIONI DELL'ONU ALLA RICERCA DEL MATERIALE DI DISTRUZIONE DI MASSA STOCCATO IN NEVADA, ARIZONA, NEW MEXICO E TEXAS?

Nessuno può uccidere nessuno. Mai. Nemmeno per difendersi.