MMeti il 11/6/2003, alle ore 12 ha scritto:
Puoi spiegare?
Ti sarei grato (davvero) se mi spiegassi l'affermazione "Come
si sa, tecnicamente non è possibile avere a disposizione
oltre un certo numero di frequenze", perche davvero non lo
so e non lo capisco.
Temistocle il 10/6/2003, alle ore 19 ha scritto:
Frequenze televisive
Come si sa, tecnicamente non è possibile avere a disposizione
oltre un certo numero di frequenze. Come si sa, i due più
importanti e colossali proprietari di tali frequenze sono, indirettamente
il cittadino con le reti Rai (3), e Silvio Berlusconi che ha a disposizione
altre tre reti ad personam ed è, pure lui, un cittadino.
Non voglio in questa sede ricordare la mossa "geniale"
della cosiddetta cassettazione che consenti al Cavaliere di aggirare
le leggi nazionali per introdursi in un più ampio mercato.
Quello che comunque si sa è che i pochi gestori rendono visibile
che, in effetti, tra i due più grandi monopolisti esiste
una sorta di trattato di non belligeranza, soprattutto ora che colui
che possiede Mediaset è pure l'azionista di riferimento della
RAI. La cosa, per uno come me che gradirebbe un pluralismo conflittuale,
è abbastanza infastidente per non dire pericolosa. Perché
dunque un monopolio? E se, ad esempio, i pochi che ci sono si mettessero
a trasmettere in lingua inglese senza sottotitoli, quanti rimarrebbero
in Italia disinformati? Il mio esempio è ovviamente paradossale
in quanto certi mezzi parlano alle masse, tentano di "far credere"
alle masse cose per raggiungere i loro scopi che sono consumistici
ma, vorrei evidenziare questo paradosso come estremismo possibile
che, ogni possessore può, in perfetto stile prevaricatorio,
gestire i mezzi di informazione come vuole. Oggi dunque, non c'è
possibilità di scampo, o mangi sta minestra o salti la finestra
si dice da noi-altri. E' proprio vero la storia la scrivono i vincitori
ma, forse, pure il quotidiano. Temistocle
Adamus il 10/6/2003, alle ore 14 ha scritto:
Una "bella" notizia
Gli stipendi dei parlamentari europei sono stati unificati intorno
agli 8.000 euro mensili. In questo modo si e' ottenuta la riduzione
della paga degli europarlamentari italiani che percepivano circa
11.000 euro al mese.I nostri parlamentari sono i piu' pagati d'Europa.
In coda gli spagnoli con 2.500 euro al mese (di stipendio base).
A riprova che in Italia la politica e' un bel business!
Eva il 27/5/2003, alle ore 23 ha scritto:
Ipotesi stimolante
Consiglio la lettura di: "ll nemico perfetto: terroristi che
non possono essere catturati perché in realtà non
esistono o perché sono di proprietà della CIA"
(di John Kaminski) http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=168&mode=thread&order=0&thold=0
MMeti il 22/5/2003, alle ore 3 ha scritto:
Tabaccai e Usa
Come mai la stampa benpensante si scandalizza dei tabaccai che aggrediscono
gli aggressori? I tabaccai fanno solo in piccolo quello che gli
Usa stanno facendo in modo industriale....o no?
Adamus il 13/5/2003, alle ore 14 ha scritto:
Lo sapevate?
La guerra all'Iraq si sposta in Tribunale (Cacao Elefante12 maggio
2003) A Roma sono stati aperti due procedimenti: uno contro ministro
della Difesa Antonio Martino, l'altro contro il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi. Il premier italiano, inoltre, sempre a causa
della guerra, e' stato denunciato al Tribunale penale internazionale,
assieme a Tony Blair, Jose' Maria Aznar, Gerhard Schroeder e George
W. Bush. A denunciare Martino sono stati sei parlamentari dell'opposizione,
in merito al transito di 26 convogli militari statunitensi. Per
quanto riguarda invece il Tribunale Internazionale, la denuncia
arriva da un avvocato tedesco, membro di un'associazione internazionale
di giuristi contro le armi nucleari. Elementi incriminanti a carico
di Bush e Blair, per l'avvocato Joachim Lau, sarebbero gli oltre
mille ordigni sganciati dall'aeronautica britannica e statunitense
sulle popolazioni civili e le citta' irachene nel secondo giorno
del conflitto. L'azione bellica di aggressione angloamericana, mancando
del presupposto dell'autodifesa, renderebbe i due leader "criminali
di guerra". Gli altri complici.
Temistocle il 12/5/2003, alle ore 16 ha scritto:
Competenze psicologiche
Cara Eva, dopo averti restituito la mela, amaro frutto per l'uomo
che trovava normale la tua nudità, vorrei dirti che, non
solo l'idea dei gruppi in parlamento mi parrebbe, seppur convengo
possa far trapelare una certa audacia, ottimale ma anche l'idea
di simulare le leggi prima della loro applicazione mi sembrerebbe
un'idea da non far cadere nel dimenticatoio. In oltre, ti rammento
che siamo passati da un sistema proporzionale ad uno, tutto sommato
maggioritario. E' palese che, un sistema maggioritario consente
decisioni più veloci ma, è anche vero che un tal sistema,
rispetto al proporzionale è meno attento ai particolarismi.
Ora, è chiaro che se dovessi pitturare la Casa, se ad esprimerci
su di un colore fossimo in 10, e se ognuno di questi 10 esprimesse
una variazione del colore rispetto ad altri senza negoziare le posizioni,
è ovvio che rischieremmo l'indecisione perpetua e la stasi.
Però se vi fosse una maggioranza compatta e di contro un
agglomerato di eterogenee e non condivise preferenze, sarà
la maggioranza coesa ad avere la meglio. Ecco perché, nella
situazione in cui ci troviamo, il sistema maggioritario parrebbe
l'unico modo per procedere ed avere una certa dinamica in ambito
decisionale. Ma se, nel momento in cui applichiamo un certo tipo
di prassi alle imprese che vorrebbero raggiungere un certo grado
di Qualità nei servizi, se assumiamo come fondanti le finalità
ed i sottesi valori ad esse al fine di raggiungere una cooperazione
interna che permetta, attraverso la maturazione di "competenze
psicologiche", il raggiungimento della Qualità delle
decisioni, ebbene non vedo perché questo criterio non possa
essere applicato anche alla politica e, nella fattispecie, al Parlamento.
Questo porterebbe un riequilibrio operato da un sistema, il maggioritario,
che opera a favore delle classi più forti, più visibili,
più compatte e, corporativamente meglio rappresentate, quindi
le più potenti lobbyes. Il fatto poi di porre un limite temporale
alle decisioni, opererebbe una costrizione verso l'ambito cooperativo
che prende le movenze lungo il sentiero della condivisione. Ogni
piccolo gruppo dunque avrebbe chiara la sensazione di essere fautore,
con una partecipazione attiva, di un cambiamento. Va pure detto
che le materie su cui legiferare sono davvero troppe, occorrerebbe
pure uno snellimento sotto questo profilo e che, le politiche nominali
andrebbero abolite. Che ne pensi?
Eva Zenith il 11/5/2003, alle ore 13 ha scritto:
Tekne della democrazia
Sono convinta che la via giusta per salvare la democrazia sarebbe
modificarne molti aspetti "tecnici", salvaguardando la
natura. D'altronde la democrazia che sperimentiamo e' stata inventata
3/4 secoli fa ed ha bisogno di una seria "ristrutturazione".
Mi piace l'idea della non rieleggibilita'. Mi sembra un po' troppo
ardita quella dei gruppi nel parlamentari.
Temistocle il 9/5/2003, alle ore 22 ha scritto:
Criticherò Berlusca altrove...
Mi piacerebbe invece avere una politica di vocazione. Ad esempio,
serebbe bello che il politico non fosse proiettato verso una carriera
politica, per far questo si potrebbe legiferare nel senso che, una
volta svolto il proprio mandato la persona che si è proposta
all'elettore se ne torni a svolgere il lavoro che svolgeva prima.
Oppure, visto che i piccoli gruppi autocentrati possono essere la
sede del cambiamento e possono essere la sede di profique negoziazioni,
mi chiedo e, vi chiedo, sarebbe possibile trasformare il parlamento
in una sorta di plenaria all'interno della quale i vari sottogruppi
siano chiamati a lavorare su un quesito tentando di arrivare ad
consenso unanime in un dato tempo prestabilito con un trainer per
igni gruppo a disposizione, quindi portare il risultato ottenuto
in plenaria (parlamento) e cercare di condividerlo con gli altri
sottogruppi? Se non si arriva ad alcun risultato in un dato tempo
il quesito in questione decade e si passa al successivo. Ho voluto
specificare questo in quanto ho l'impressione che, per l'accanimento
da me mostrato verso il Cavaliere, sia percepito come un conservatore
mentre da progressista mi auguro si possa inventare un sistema che
abbia l'intento di redistribuire, non tanto le ricchezze, quanto
il potere. Quindi contro le lobbyes e le burocorporazioni mi schiero
pure io, questo lo sanno pure i politici locali di sinistra che
mi tengono a distanza in quanto, come qualcuno mi ha definito, inaffidabile.
Allora eviterò di parlare delle vicende discutibili del PdC,
anche perché potrei rischiare una querela, e gradirei assieme
a voi tentare la costruzione di un modello nuovo. Non siamo mica
alla fine della Storia!
Temistocle il 9/5/2003, alle ore 21 ha scritto:
Alt! Non è proprio cosi
..e forse, se per "persone intelligenti" ti riferivi pure
a me, significa che poi tanto intelligente non sono :-) Comunque,
personalmente credo che assieme alla Politica tout court, partendo
dal sistema elettorale, anche la magistratura debba vedere una riforma
calzante. Però permettimi il "legittimo sospetto"
se a riformare la magistratura non è la classe politica ma
degli imputati che, questo è ovvio, sono innocenti fino a
prova contraria. Se ci riferissimo al "qui" ed "ora",
se contestualizzassimo il discorso, allora occorrerebbe tener presente
che non è stata la magistratura a gridare alla persecuzione
politica, ma imputati eccellenti, dotati di eccellenti mezzi di
comunicazione, e che hanno urlato al paese di essere perseguitati
da una istituzione succube di un'altra parte politica. Io non vorrei
fare il gioco destra sinistra e, forse, era meglio se omettevo nelle
premesse la mia appartenenza politica, né d'altro canto vorrei
difendere la magistratura in maniera a-prioristica. Ho detto che
è possibile che magistrati possano essere corrotti o concussi,
a quanto pare Previti è risultato il corruttore di magistrati
ma, poteva essere pure D'Alema ed allora andava dimostrato, certo
è che io non avrei mai votato un personaggio imputato in
un processo per reati cosi gravi e, da unomo di sinistra avrei chiesto
a D'Alema di dimettersi da qualsiasi incarico e farsi processare
come un qualsiasi cittadino, proprio come ha fatto Di Pietro, dimessosi
da ministro e, un anno dopo, quando venne riconosciuto innocente
tornò alla vita politica. Sono garantista da sempre, sarò
anche grato a qualcuno nel momento in cui svuotando gli armadi mi
dovesse far aprire gli occhi su personaggi di sinistra ma, caro
Mircea, occorrono prove. Poi vorrei dire che non c'è opposizione
vera, ci sono invece persone che con differenti gradi di sensibilità
si oppongono a certi soprusi. Io credo che se sai perdere vuol dire
che accetti le regole del gioco e mi pare che qui siano in pochi
a saper perdere. Berlusconi non è credibile come accusatore
dell'organo preposto al giudizio perché è palese che,
pur volendo giocare, non accetta le regole del gioco. Insomma non
credo possa riformare lui la giustizia. Aggiungo che io personalmente,
sono di sinistra, non di Berlusconi, Amato o Ciampi, i Berlusconiani,
sono solo di Berlusconi, tolto lui rimarrebbero orfani. Spero che
ci sia un clima in futuro che possa permettere il dialogo, anche
conflittuale, tra le istituzioni ma, non mi pare oggi possano esserci
le premesse. Per i reati di opinione invece mi pare l'esecutivo
si stia attrezzando. Se mi togli Berlusconi e la masnada di faccendieri
insomma, posso pensarla come te e Berlusconi è innocente
fino a prova contraria, purché però si faccia mettere
alla prova sennò grazie al cazzo...
MMeti il 9/5/2003, alle ore 16 ha scritto:
Okkio
Duole constatare che anche persone intelligenti cadono nelle trappole
retoriche della sedicente sinistra. La coporazione dei politici
confligge con la corporazione dei giudici (che per la Rivoluzione
francese erano tutt'uno, come se non sapessimo che entrambe giocano
contro i ceti emarginati. Certo Berlusca vuole leggi a proprio favore,
ma una vera sinistra se ne sbatterebbe perche' cio' che conta e'
la riduzione dei poteri repressivi. Non capisce la sinistra che
quello che oggi serve a Berlusconi, domani puo' servire alla vera
opposizione? Cosa credete che manchi al momento in cui la coppia
Bush-Berlusconi "favorira'" l'arresto per reati di opinione?
In quel momento ci ricorderemo di una sedicente sinistra forcaiola,
che ha tagliato le gambe all'opposizione vera! Non sono bastate
le avvisaglie di Cosenza? Voglio vedere quando Berlusca invece di
fare leggi truffa, procedera' a svuotare gli armadi degli scheletri
lasciati da D'Alema, Prodi, Amato e Ciampi! Allora il garantismo
tornera' di moda?
Temistocle il 7/5/2003, alle ore 19 ha scritto:
VOGLIO L'IMPUNITA' CITTADINALE
A mio parere siamo in un periodo buio, a renderlo ancora più
buio ci si è messo mezzo elettorato italiano che, seppur
abbia saputo dei capi di imputazione che rendevano dubbia la moralità
del cittadino Berlusconi Silvio, seppur fosse a conoscenza della
sua condizione di "sospettato", ha voluto ugualmente collocarlo
in una posizione che dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto.
Questa anomalia ha incattivito i rapporti istituzionali. Un esecutivo
che urla sui media di massa di essere perseguitato da una istituzione
con cui dovrebbe invece comunicare, condividere delle soluzioni,
delle scelte. Ora tutti sospettano di tutti, senza nulla offrire,
nulla di costruttivo. Io di sinistra sospetterò di un magistrato,
del suo giudizio, io di sinistra mi sentirò perseguitato
dai giudizi di destra, da un giudizio parziale. Che non esistano
leggi giuste ed inappellabili lo sappiamo, ci volle un Dio riconosciuto
e condiviso con delle "tavole" per poter usufruire di
leggi giuste e di un giusto giudizio. Ma l'Unto, e mi spiace per
gli idolatranti, non è Dio, è solo un bravo imprenditore
con vocazioni da faccendiere ed un pessimo statista. Pessimo certo,
da imputato mi risulta poco credibile nel momenmto in cui si getta
contro gli imputatori, io ho un legittimo sospetto: lo farà
per interesse personale o ha in mente una giustizia giusta per tutti.
Che alcuni magistrati siano corrotti, beh, il processo SME ne ha
dato una prova, l'ex ministro della difesa del governo Berlusconi
corrompeva e comprava i giudici ed i giudizi. Questo sentenzia il
primo grado. E' vero che la giustizia andrebbe riformata ma, è
possibile lo possa fare una classe di imputati eccellenti presentando
ora la proposta di immunità per se stessi? D'altra parte,
il sillogismo categorico afferma che: tutti gli uomini hanno opinioni,
i giudici sono uomini, tutti i giudici hanno opinioni e, le opinioni
sono, lo sappimo opinabili. Un controllo sui giudici da parte di
un esecutivo è cosa aberrante, giudici eletti dal popolo?
non mi pare una soluzione accettabile, non avremmo ugualmente uomini
con delle opinioni? Occorre prima di tutto una comunicazione tra
le istituzioni, una comunicazione costruttiva e serena che, al momento
non mi pare possibile, quindi occorre rinviare, non i processi ma
i lavori di riforma giudiziaria, altrimenti, io di sinistra, io
parziale, ho paura che pure contro di me, cittadino qualsiasi si
metta in atto una persecuzione da parte di coloro che, politicamente
mi sono avversi. Ecco perché, anche io come i perseguitati
Previti e Berlusconi, per lavorare e produrre tranquillamente e
non sentirmi perseguitato, dai magistrati di destra, dagli impiegati
dell'INPS di destra, dai finanzieri di destra, dai vigili urbani
di destra, anche io cittadino sento il dovere di chiedere per tutti
i cittadini l'immunità cittadinale. Ho paura!!
Adamus il 20/4/2003, alle ore 15 ha scritto:
BUSH IN GUERRA CONTRO GLI AMERICANI
Il budget per il Servizio sanitario Usa è stato tagliato
di 93 miliardi di dollari. Il budget per l'Educazione dei minori
è stato ridotto di circa 10 miliardi di dollari. Il giorno
dell'inizio della guerra, il Parlamento ha votato una dichiarazione
intitolata "supportiamo le nostre truppe". Il giorno dopo
a tagliato i fondi ai veterani di 14,9 miliardi di dollari in 10
anni. Il bilancio contiene 726 miliardi di dollari di tagli alle
tasse, qauasi interamente a favore dei ricchi. Il totale dei due
tagli alle tasse di Bush (nel 2001 e nel 2004) si aggira sui 3 triliardi
di dollari. Nel Febbraio 2001 gli Stati Uniti avevano previsto un
saldo attivo del bilancio di 5,6 triliardi di dollari nella seguente
decade. Nel febbraio 2003 l'attivo si è trasformato in un
deficit di 1,8 triliardi di dollari, se il Congresso approva i tagli
delle tasse e l'incremento delle spese proposti da Bush. Con un
gesto senza precedenti, 450 economisti, inclusi 10 premi Nobel,
hanno attaccato il blancio di Bush su un'intera pagina a pagamento
del New York Times. Il premio Nobel Daniel Mcfadden ha chiamato
il bilancio " un'arma di distruzione di massa lanciata sulla
classe media". Steve Lopez ha scritto sul Los Angeles Times,
"C'è uno sporco segreto [dietro questa guerra] che nessuno
vi ha detto, e cioè: questa guerra non è per cambiare
l'Iraq, è per cambiare l'America....L'idea è quella
di portarci a minori aspettative ed a sentirci patriottici nel farlo".
Nel 1990, quando l' Unione Sovietica era vicina allo sfacelo, Boris
Yeltsin ha detto al governo degli Stati Uniti "Stiamo facendo
qualcosa di terribile per voi. Stiamo deprivandovi di un nemico."
Estratto da "MAKING CONNECTIONS: THE WAR, THE BUDGET, AND THE
CRISIS IN SOCIAL VALUES ( David Stratman )
Eva Zenith il 15/4/2003, alle ore 11 ha scritto:
Da C@C@O del 15 aprile
Non e' solo l'Iraq ad aver violato, per anni, le risoluzioni dell'Onu.
I Paesi che continuamente trasgrediscono le disposizioni delle Nazioni
Unite sarebbero undici, escluso l'Iraq. Ecco la lista, pubblicata
da Lifegate. Israele: Nel 1956, 1967 e 1982 Israele ha attaccato
Egitto, Giordania, Libano, Siria, Tunisia. Nel 1982 invase il Libano
uccidendo 17.500 civili. Israele avrebbe ignorato finora 68 risoluzioni.
Sarebbe in possesso di armi di distruzione di massa comprese le
armi nucleari. Occuperebbe illegalmente le Alture del Golan (Siria),
la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Gerusalemme Est (Palestina).
Non e' soggetto a nessuna sanzione da parte delle Nazioni Unite.
Turchia: Dal 1974, con l'occupazione del 38% del territorio di Cipro,
la Turchia e' stata piu' volte richiamata dall'Onu al rispetto della
sovranita' e dell'indipendenza dell'isola, nonche' intimata a ritirarsi.
L'occupazione dura tuttora. E le trattative condotte recentemente
per l'unificazione di Cipro sono fallite. Marocco: Lo stato si oppone
con ogni mezzo all'indipendenza del Sahara Occidentale, costata
centinaia di morti. Alcune manifestazioni pacifiche sarebbero state
represse violentemente dalle forze dell'ordine. Croazia: Dal 1995,
fine del conflitto nei Balcani, si chiede al governo croato di riaccogliere
i circa 300mila profughi serbi espulsi e di rispettarne i diritti
umani. India-Pakistan: sono stati intimati a sospendere il proliferare
di armi nucleari e di missili balistici. Indonesia: Timor Est e'
illegalmente occupata dall'Indonesia dal 1975 ed esistono numerose
risoluzioni dell'Onu che chiedono il ritiro delle truppe militari
e di polizia indonesiane dal territorio di Timor Est. Fino al 2002,
anno in cui Timor Est si e' proclamata indipendente, l'invasione
indonesiana ha provocato oltre 200.000 morti su una popolazione
di 800.000 persone. Armenia: Le risoluzioni chiedono allo Stato
il ritiro immediato dal Kelbadjar e dall'Azerbaijan.
Adamus il 12/4/2003, alle ore 2 ha scritto:
Tutti spariti?
Come mai tutti in silenzio? Anche voi come me vi state chiedendo
cosa c'è sotto la presa "incruenta" di Bagdad?
Mircea Meti il 2/4/2003, alle ore 18 ha scritto:
Neofascismo eugenetico
Avanza il neofascismo eugenetico che, in nomee della salute, estende
il proibizionismo antifumo a tutti i treni. Va bene, non andremo
più in treno. Quanto manca a quando, in nome della salute,
sarà proibito scopare?
Adamus il 2/4/2003, alle ore 0 ha scritto:
Domanda
Un'aggressione criminale ad opera di una democrazia è migliore
di un'aggressione criminale fatta da una dittatura?
Eva Zenith il 29/3/2003, alle ore 21 ha scritto:
Presidente e vu'cumpra'
Avete notato come i nostri media parlano sempre di Saddam (familiarmente,
come del cameriere marocchino) e del Presidente Bush? Un bell'esempio
di colonialismo
Adamus il 29/3/2003, alle ore 21 ha scritto:
Ginevra?
Il comando USA dichiara di usare truppe senza uniforme, ma nessun
giornalista si ricorda che questa e` una violazione della Convenzione
di Ginevra 29.03.2003 / Di Dana Priest / Da Washington Post Il testo
dell'articolo del Washington Post e` all'indirizzo http://www.washingtonpost.com/wp-
dyn/articles/A44793-2003Mar28.html In sostanza, forze speciali dell'esercito
e della CIA sono presenti da tempo in Iraq per missioni "covert".
Queste missioni includono anche il mischiarsi fra i civili delle
citta`. Il primo protocollo della Convenzione di Ginevra del 1949
proibisce la "perfidia", e la definisce all'articolo 37:
http://www.the-spa.com/genevaconventions/Protocol1.html#37 In particolare,
la lettera c) del comma 1 dice che e` perfidia "fingere lo
status di civile non combattente". Un gruppo di combattenti
che si mischiano fra la popolazione civile per compiere azioni militari
spacciandosi per civili viola gravemente la Convenzione di Ginevra.
Inoltre, vogliamo ricordare che gli Usa sono l'unico Paese che in
epoca post-moderna ha dichiarato pubblicamente di avere attentato
più volte alla vita di Saddam Hussein e della loro famiglia?
Temistocle il 29/3/2003, alle ore 14 ha scritto:
Fuggire? Che fuggano "Loro"
1)Io non mi sento un cittadino (Temistocle). E pensare che la polis
nacque nella terra del "pensiero". 2)Il mondo è
costruito sulla dicotomia governati-governanti, responsabili-immaturi,
idoli e idolatranti. 3) Emigrare non ha senso alcuno perchè
non si può fuggire da se stessi, occorre elaborare internamente
e rendersi responsabili dinanzi la propria coscienza. La Micronesia
è un contenitore, differisce per forma, apparentemente diversa
ma, l'estetica è solo l'etica della forma. (sempre io, io
straniero a me stesso. Temistocle)
evazenith il 29/3/2003, alle ore 0 ha scritto:
Varie reazioni
1)Io non mi sento italiana.....(Gaber) 2)L'Italia è un Paese
di serve e lacche' governato da maggiordomi (Non ricordo di chi
e') 3)Emigrare in Micronesia (consiglio personale)
Temistocle il 28/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Comunque vada....
Mi piacerebbe che, a fine guerra, gli aggressori ed i tiranni aggrediti,
seggano l'uno di fronte agli altri, sul tavolo degli imputati. Il
giudizio arbitrale, ovviamente, deve essere di competenza dell'ONU.
Sarei curioso di vedere quale tipo di dialettica dibattimentale
verrebbe ad instaurarsi. Nel frattempo, personalmente non ho ancora
capito, ma sarà sicuramente un mio limite, come si pone il
nostro governo nei riguardi di questa guerra. Si perchè,
a sentir parlare schifani (uomo che, non so perchè, ma ha
una qualche affinità col nome che porta), noi si sarebbe
non belligeranti ma, a sentire i ringraziamenti di Bush al nostro
governo, parrebbe che noi si abbia alcune affinità con il
governo aggressore, ma a sentire altre voci gevernative non ci sarebbero
distonie con il volere del Papa che, invece, condanna del tutto
questa guerra, e a sentire altri ancora, sempre di orientamento
governativo, parrebbe che i francesi, che si sono espressi "chiaramente"
per la non belligeranza, abbiano assunto un atteggiamento riprovevole
nei confronti di questa guerra. Insomma, non vi pare eccessivamente
comoda la posizione assunta dall'esecutivo che, mi pare in sintonia
con il suo presidente che, se andava dall'amico Putin ci informava
che Saddam non aveva armi di distruzione di massa, mentre il giorno
dopo, di ritorno dall'amico George ci diceva l'esatto contrario,
Saddam aveva le armi di distruzione di massa. Io credo che, comunque
vada questa guerra sarà un insuccesso ma, per noi italioti,
ci sarà comunque una scappatoias, quella lasdciata libera
ad ogni persona che non si assume mai le responsabilità perché
si, noi siamo sempre stati fraintesi. Berlusconi è quindi
peggio di Bush, di Blair ed Aznar messi assieme, almeno questi,
seppur non condivisi, dicono chiaramente la loro opinione. Che schifo!!!!
(Temistocle)
Adamus il 28/3/2003, alle ore 11 ha scritto:
Legittima difesa degli Usa?
Quelli che considerano la guerra all'Afghanistan e all'Iraq come
una legittima difesa degli Usa, dopo l'11 settembre, scambiano per
legittima difesa quella che è solo una barbarica vendetta.
La difesa è legittima se si traduce in protezione, fuga o
resistenza,NON in offesa.
F.Bellizzi il 27/3/2003, alle ore 17 ha scritto:
I media!
In tutti i Paesi del mondo la stragrande maggioranza della gente
e' contro la guerra in Iraq, ma nelle televisioni italiane gli ospiti
che discutono sono 3 guerrafondai ed 1 pacifista: quando va bene!
eva zenith il 25/3/2003, alle ore 23 ha scritto:
L'elefante e il topo
L'elefante sta cercando di schiacciare il topo e si lamenta perche'
il topo mette in giro topi finti pieni di chiodi.
MirceaMeti
il 24/3/2003, alle ore 17 ha scritto:
Ginevra?
Che ne dite della richiesta di Bush di rispettare la Convenzione
di Ginevra? Non è troppo per chi illegamente e contro tutte
le convenzioni sta attaccando un altro Paese?
Mircea il
20/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Lavoro su Forum
Sto spendendo il poco tempo che ho su Forum piu' generici, di politica
per tutti. Ci sentiremo fra qualche giorno.
Temistocle
il 20/3/2003, alle ore 14 ha scritto:
mbe' !! vi sarete mica arruolati?
Dove siete spariti tutti? Stranamente un forum che frequento non
è agibile, qui gli agili sono strani invece. Vi siete arresi
o arruolati dunque?
Temistocle
il 18/3/2003, alle ore 18 ha scritto:
Spetta, dove corri?
Caro Mircea, non credi che, essendo noi una comunità si debba
fare un documento congiunto al proposito e farlo circolare? Non
credi sotto questa forma possa avere maggiore efficacia? Per parte
mia, essendo socio di alcune locali associazioni socio-culturali,
ho provveduto già da ieri a divulgare l'iniziativa via e-mail,
dicendo tra l'altro che se ne faceva promotrice il Senato Magistrale
di Psicopolis. Non sarebbe quindi più efficace divulgare
una sorta di volantino elettronico, breve e conciso? Credo si possa
fare pure in serata poi, tramite la segreteria lo si spedisce a
tutti i cittadini pregandoli, nel momento in cui ne condividano
i contenuti di spedirli a quanti più enti, persone, associazioni
conoscono, come allegato via e-mail. Come saprete comunque il Presidente
Frattini prima aveva annunciato che avrebbe dato le basi del "nostro"
territorio al Governo americano, poi si è dovuto correggere
e a parlato di un dibattito al proposito in parlamento. D'Amato,
il presidente di Confindustria invece, ha parlato di debolezza dell'Europa
che non è riuscita ad avere una posizione congiunta, per
questo, sempre secondo D'Amato serve un'operazione di ingegneria
istituzionale che renda certi istituti meno deboli. Che serva, serve
l'opera di ingegneria istituzionale, il problema a mio parere è
che la logica su cui sicuramente si fonda il giusto presupposto
ho paura che sia piuttosto vecchia. Mettiamoci noi all'opera quindi.
Mircea il
18/3/2003, alle ore 10 ha scritto:
Bene! ..... e varie
Bene!! Diffondete, se potete, la proposta in rete. Due belle notizie
stamattina: il Belgio ha detto no al transito sul proprio territorio
delle forze militari statunitensi in caso di guerra contro l'Iraq.
Intanto il governo cileno, membro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu,
ha annunciato che non appoggera' la risoluzione-ultimatum presentata
da Usa, Gran Bretagna e Spagna. Infine, credso di avere capito BoloBoloblo:
stamattina mi sono accorto che il condominio, dal regolamento di
ispirazione goebbelsiana, del mio ufficio è coperto di bandiere
della Pace!
Temistocle
il 17/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
Certo che si!
Sono d'accordo. Poi però dimmi se sei, siete, d'accordo ad
impegnarci per studiare modelli alternativi all'attuale sistema
genitoriale. L'ONU deve funzionare? Oppure sarebbe da chiedersi
se l'ONU, al pari di ciò che diciamo per gli operatori sociali,
non sia solo un organo di giustificazione di politiche già
prese in altri ambiti. Perchè sai, non so se arrivati a sto
punto l'ONU dirà NO alla guerra. Comunque, allo stato attuale
delle cose e verificandosi la guerra, sono d'accordissimo a qualsiasi
sistema che serva a bloccarla, ci mancherebbe, ciò che tu
proponi mi trova perfettamente concordante.
Mircea il
17/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
Ma sei d'accordo?
Temistocle, Boloblobolo non ho capito se sei (siete) d'accordo con
la proposta concreta di una Forza di Interposizine Onu, da chiedere
un'ora dopo che l'Onu ha detto no alla guerra.
Temistocle
il 17/3/2003, alle ore 14 ha scritto:
Nuovi Modelli
Il movimento 68ottino venne delegittimato dalla lotta armata. Esso
aveva in animo il cambiare il mondo. Il sesso pareva potesse essere
in qualche modo sdoganato, un nuovo concetto permeava per ciò
che concerne lo stare assieme, la famiglia veniva da certe parti
attaccata, insomma nella confusione vi era però il desiderio
di un nuovo ordine mondiale mettendo in crisi i concetti che per
anni erano parsi intoccabili. La violenza, la lotta armata, ammazzò
sul nascere l'embrione di una speranzosa idealità. Oggi mi
pare di notare delle analogie con il 68. Arrivano movimenti spontanei
che, d'apprima non intimoriscono, ma col tempo iniziano a metere
piccole paure all'impero, e non perchè questi movimenti avessero
idee chiare o univoche, quanto perchè veniva fuori un soggetto
che cresceva per dimensioni e che, ripeto, osava la disobbedienza
verso il genitore. Non dico che l'intero movimento fosse disobbediente,
ma il germe della disobbedienza genitoriale si ripresentava ogni
qualvolta l'impero richiedeva l'ordine ai suoi diktat. Al movimento
nel momento in cui cominciò ad infastidire una parte, si
avvicinò la controparte per speculazione politica ed ideologica.
Ad inficiare il tutto saltò fuori il terrorismo, come sempre
l'arma che l'impero usa ad orologeria. Bin Laden nel mondo è
l'icona del male, Desdemona in Italia è l'icona che rappresenta
i movimenti, per il regime imperante, magari folcloristici (ma è
quel folclore che il regime evita di farci vedere dalla Tv pubblica
perchè ne è infastidito), ma che mettono sul chi va
la gli attori della scena politica e, ricordiamoci, sono gli unici
che l'hanno fatto. I disobbedienti quindi, sono violenti, questo
è il messaggio che il regime veicola, i no global sono pericolosi
terroristi cosi come lo sono quelli vicino a Cofferati. Eppure la
Desdemona ha fatto il gioco di Confindustria non certo il gioco
di chi, con argomenti si opponeva alla famosa "flessibilità
in uscita". Cosi come l'attacco alle torri è servito
per legittimare la violenza dell'impero verso certi territori dal
ricco suolo, in Italia il terrorismo è servito ai politici
per delegittimare gli argomenti di una parte pacifica, folcloristica,
ma che, passatemelo, rompeva un po i coglioni. Ora a questi movimenti
manca un modello comune di riferimento, e non credo possano darglielo
i vari D'Alema o Rutelli ma neppure Bertinotti, perchè questi
sono dentro le istituzioni. Occorre invece che i modelli vengano
da persone esterne, da osservatori, da gente che osa e che ritenga
il suddito in grado di rendersi autonomo dal proprio genitore. Proverò
quindi a proporre delle pagine in cui si possa offrire ai disobbedienti
un modello che sorvoli sul modello dittatoriale, cosi come su quello
delle democrazie rappresentative e osi un nuovo modello di libertà.
Seguite pure i discorsi in bacheca nel senato magistrale.
Mircea Meti
il 17/3/2003, alle ore 1 ha scritto:
.....E.......E.....
La mia voleva solo di striscio essere una critica. Chi vuole fare
il movimento lo faccia pure -purche' non violento, perche' se e'
violento porta acqua all'Impero. Voleva essere una proposta concreta
e politica. Il folclore va bene se sfocia in qualche azione politica
concreta. Spero che fra i politici che marciano, ce ne sia anche
uno che domani si alzi in Parlamento a chiedere l'intervento dell'Onu
come Forza d'Interposizione. Tutto qui.
Temistocle
il 16/3/2003, alle ore 11 ha scritto:
Scacco al RE
Ragioniamo. Ho già avuto modo di affermare che, una guerra
preventiva altro non è che l'imbarbarimento al processo alle
intenzioni, dunque giuridicamente inaccettabile. L'impero se ne
fotte, l'interesse economico è infatti il valore primo che
l'impero e gli imperatori pongono all'apice seppur quasi mai venga
esplicitato. Pannella l'altro ieri, nella sua cruenta campagna elettorale,
attacca il "movimento", ed assieme al movimento attacca
i politici che, parole sue, "hanno portato 3 milioni di persone
in piazza". Come sappiamo nel mondo sono state oltre 100 milioni.
Queste persone, secondo le vecchie logiche sarebbero portate, o
de-portate a seconda dei punti di vista, come tanti imbecilli a
sostenere quello che in fin dei conti sostiene Mircea Meti. Credo
che le corporazioni burocratiche siano infastidite invece dal fatto
che il movimento è oltre che abbastanza spontaneo, pure sincretico.
La chiesa, buona parte della sinistra, un certo tipo di misticismo
laico che deriva dalle professioni orientali, e non da ultimo i
cosiddetti disobbedieti. Questo movimento mondiale, mosso da sentimenti
che sottendono a forti valori, a mio parere rappresenta una nuova
speranza perchè prospetta la visione di nuovi orizzonti.
Se gli imperatori tergiversano e non hanno ancora attaccato, non
è come sostiene Pannella perchè hanno remore a farlo,
ma perchè, vuoi o non vuoi il consenso, quello che si comprano,
è ora palesemente contro di loro. Il movimento quindi sta
già agendo, ripeto confusamente ma, al momento ha ottenuto
il rinvio. So che la guerra ci sarà, non ostante il movimento
abbia costretto ad un rallentamento, la scacchiera è ancora
sotto il dominio del RE, ma i fanti cominciano a vedere che, si,
il RE è nudo. La Rete è un mezzo nuovo, la scacchiera
è un mezzo vecchio, ma è ancora sulla scacchiera che
avvengono la maggior parte dei giochi. Giusta l'idea di Mircea,
ma secondo me non possiamo inficiare il lavoro di chi dissente gioiosamente,
perchè quei dissensi, al pari di quelli del 68 che vedevano
la speranzosa nascita di un nuovo mondo, hanno come nemici l'impero
e le burocorporazioni, che a loro volta si servono del terrorismo
per inficiarne i significati. I disobbedienti, le persone che manifestano
in piazza, gli intellettuali, gli speranzosi, sono da molti che
non li condividono considerati contigui con il terrorismo grazie
alle mosse dell'impero. I giochi si ripetono ma, il movimento, ancora
confuso ed in erba, con il germe della "disobbedienza"
ma con gli occhi del pacifismo ed i colori dell'arcobaleno del Dio
di Noè, deve vedere la scacchiera e in un continuum che parte
dal vecchio segnare una nuova strada che dia "Scacco al RE".
I contenuti sono gli stessi di Mircea Meti, quindi, perchè
non unire i mezzi anziché contrastarsi a vicenda? (Temistocle)
Ammiraglio e stratego ateniese
Mircea Meti
il 16/3/2003, alle ore 1 ha scritto:
Proposta
Invece di fare poco utili marce della Pace o di esporre decorative
bandiere, invece cioè di continuare la vecchia politica spettacolo,
sia pure su contenuti "buoni", propongo un'azione seria.
Se gli Usa attaccano l'Iraq senza il voto dell'ONU, significa che
si mettono nella condizione dell'aggressore, violando non solo ogni
norma etica ma anche il diritto internazionale. Essi non fanno nulla
di diverso da quello che ha fatto l'Iraq in Kuwait. Con tremila
bombe sganciate sull'Iraq in una settimana, non fanno nulla di diverso
da quello che è stato fatto dai serbi in Yugoslavia. Quindi
propongo un movimento d'opinione che chieda formalmente l'intervento
di una "Forza Internazionale d'Interposizione", condotta
dall'ONU e composta da tutti i Paesi del mondo non coinvolti nella
guerra. I nostri Parlamentari dovrebbero chiedere una votazione
formale per decidere se il Governo deve aiutare gli Usa o partecipare
con l'Onu a questa Forza di Interposizione. Con una simile iniziativa
otterremmo che: 1) l'Onu troverebbe una legittimazione al suo ruolo,
2) il diritto internazionale sarebbe ripristinato, 3)e il terrorismo
si vedrebbe tagliata l'erba sotto i piedi. Usate il tam tam della
rete, gente!
Temistocle
il 14/3/2003, alle ore 17 ha scritto:
Azioni!?
Un rito è un mito espresso in azioni. Il mito della Pace,
ha in questo momento partorito il rito di esporre una bandiera in
un terrazzo. E' vero, non credo che la cosa possa risolvere il problema,
come ovviamente non lo risolve la tua controproposta pseudocreativa,
caro bolobo..etc, che invece sembrerebbe evidenziare un certo narcisismo.
Sembra che, l'aver raggiunto un certo grado di autocoscienza da
parte di alcuni riguardo l'omologazione, sospinga gli stessi a partorire
confuse controculture omologate all'inverso, la necessità
è distinguersi dal e nel sistema ma con processi retorici
ed autoreferenziali. Penso ad esempio, tanto per banalizzare, a
coloro che portano addosso ciondoli di culture lontane e differenti,
che magari non conoscono ma proprio perchè lontane profondono
una simultanea accettazione ignorante. La cosiddetta "globalizzazione",
che poi sarebbe utile parlare scentemente di globalizzazioni visto
che il fenomeno è complesso ed articolato e si avvia da molti
punti di vista differenti è, per un certo punto di vista,
iniziata nel parlante nel momento in cui cerca un territorio comune
con il ricevente, va elaborata semmai, non combattuta. I tuoi ragionamenti
li faceva Pasolini nel momento in cui criticava quei ragazzi tutti
vestiti con il montgomery, quasi fosse una divisa, e che si contrapponevano
ad un'altra divisa istituzionale, quella dei ragazzi poliziotti,
con un'unica eccezione, quelle divise rivendicavano una parzialità
ideologica, la bandiera della Pace invece tende ad un misticismo
totalizzante, com-prendente, non ama le esclusioni. Ti appelli al
senso critico che, a come scrivi apparterrebbe solo a te ed alle
tue azioni, ma non ti pare oltre che presuntuoso pure illusorio
il tuo omologarti ad una comoda e nascosta fattualità dissenziente
che si limita a criticare l'ovvio nella stessa esatta maniera in
cui gli ovvi criticano i dissensi? Tutti sanno che la democrazia
rappresentativa in oltre, non è il punto d'arrivo, né
credo si possa parlare di fine della Storia, ma occorre allora essere
in grado di rifondare il mito e, spesso per questo è stato
necessario un diluvio, quindi occorrono grandissime intuizioni che,
per incapacità intellettuale non mi competono. Ricordiamoci
poi che in questo momento nel mondo ci sono oltre 70 guerre altrettanto
cruente. Non sarò certo io ad impedire altre "originali"
iniziative che, se saranno sentite verranno portate avanti col consenso
perchè, diciamocelo chiaro, il tuo post è in fin dei
conti solo una personale ricerca di consenso ma che non offre illuminanti
alternative. E' solo la millenaria retorica del dissenso. E' soprattutto
di questa che si è nutrita l'idea omologante. Nessuno insomma
è contento di queste scelte "Libere", ma da fastidio
che la retorica si ponga al di sopra. Quindi proponi qualcosa di
concreto anche nei riguardi della democrazia rappresentativa ed
io ti ascolterò con interesse.(Temistocle)
boloboblo
il 14/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
viva l'arcobaleno
Anche durante i periodi più cupi della nostra civiltà
il senso di appartenenza a qualche corrente ideologica era dato
dal portare la stessa uniforme e camminare in marcia con lo stesso
passo cadenzato.Ok ,globalizziamo anche l'idea che la pace debba
avere la bandiera color dell'arcobaleno così tutti ci sentiremo
più uniti come nella allegra famiglia del mulino bianco.Il
grigiore delle città è finalmente colorato dalle simpatiche
bandiere della pace:intanto ci sono 300.000 marines armati fino
ai denti pronti a tagliare la gola a chi osa fermarli. Poi ci sono
gli italiani,popolo di poeti che eleggono LIBERAMENTE la loro classe
politica :allora tutti con la loro bella spilletta con il tricolore
sul doppio petto,negli anni '80 tutti con il cravattino rosso. Per
me il dissenso non proviene da un simbolo,ma da un'azione concreta
il più possibile in controtendenza con ciò che mi
succede attorno.Dove è finito il senso crititco?Giustifichiamo
tutto e tutti sempre e comunque. Ho inviato il mio pensiero "pace
SOLO da tutti i balconi"alla mia mailing list .Le risposte
in sintesi: "sono d'accordo ma la bandiera della pace fa parlare
più di pace..","un po' di colore in queste buoie
città","è una rivoluzione composta,civile..".Sono
felice che voi "bandieristi"siete contenti ...questa è
la cosa importante.
Temistocle
il 13/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Le bandiere
Confesso che d'apprincipio la pensavo come te. Il possibile businnes
dietro la bandiera, mi infastidiva, ritenevo fuorviante quel, seppur
esiguo esborso che toccava concedere, per manifestare un dissenso.
Poi però, andando alla ricerca della bandiera, entrai in
associazioni varie, dalle giovanili, alle Caritas, ai circoli socio-culturali.
Questi, per lo più, vendevano le bandiere. Li allora mi accorsi
che forse l'aspetto del businnes andava messo un po in secondo piano,
soprattutto nel momento in cui certi guerrafondai vedevano il businnes
della bandiera ma si infervoravano nel momento in cui ti azzardavi
ad ipotizzare il vero businnes che spinge in questa guerra alle
armi, ed è il businnes el petrolio. Mi son comprato la bandiera,
e come tutti, l'ho messa in bella vista nel mio terrazzo di casa.
Confesso che ne fui fiero, ero stranamente contento e, quando camminavo
per la strada e vedevo una bandiera simile alla mia sventolare in
qualche terrazzo avevo un certo senso di sicurezza. C'era un'altro
che come me "apparteneva" ad un'idea, e l'idea spesso,
ne ho più volte avuto conferma, travalicava l'ideale politico
ed era l'idea della pace. Si, la città piano piano si è
riempita di colori provenienti da lontano, colori che staccano dal
grigiore cittadino e che contrastano col colore della depressione,
coi colori della guerra. Insomma, quella bandiera, che mi era costata
4€ era stata un buon investimento. Mi sentivo di appartenere
ad una città che aveva liberamente speso dei soldi per infondere
l'idea di pace. Credere assieme agli altri agli stessi simboli e
miti, praticare con altri gli stessi riti da gioia, perchè
un rito è un mito espresso in azioni, un mito è un
rito espresso in parole. Cosi, con quella bandiera, si ha più
tangibile la sensazione di appartenere allo stesso mondo. Ma questa
volta, permettimi, è un mondo di disobbedienza al Potere,
è un mondo fatto di autiodeterminazione, magari confuso ma,
la bandiera non riguarda la nazione, non ha confini ed è
infinita e soprattutto non ce l'ha regalata un Capo, è quasi
come se fosse nata dal basso. Le istituzioni non la riconoscono
e non l'accettano, perchè il mito che rappresenta è
incontenibile, si io l'ho comprata ma proprio perchè è
frutto di un mio libero arbitrio, magari condizionato ma cosa non
lo è, essa è dunque libera. Temistocle
boloboblo
il 12/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
pace SOLO ai balconi
> Pace SOLO ai balconi > > In questo periodo ,girando per
le strade e le piazze d'Italia ,si notano le innumerevoli bandiere
arcobaleno che rappresentano la volontà manifesta del popolo
italiano di pace.Questo composto dissenso alla politica belligerante
degli Stati Uniti si traduce in una mera mercificazione.Per le strade
di Milano sebra di rivivere i periodi dei mondiali di calcio :banchetti
abusivi dove si possono trovare portachiavi ,bandanas,portafogli
(tra un po' anche assorbenti e carta igienica arcobaleno)bandiere
a partire da 5 ? al pezzo.E' diventata una moda.Al supermercato
vedo persone che comprano due etti di prosciutto cotto,il vino e
una bella bandiera della pace;dal giornalaio si compra il quotidiano
e la bandiera arcobaleno;alcuni negozi di abbigliamento vendono
le magliette che regolarmente le ragazzine indossano la domenica
per le famose "vasche "nel centro città.Bimbi che
piangono e pestano i piedi istericamente davanti ad un banchetto
abusivo non per i pokemon (moda ancora più idiota) ma per
la tanto ambita bandiera della pace da appendere al balcone.Ragazzini
che snobbano i coetanei che appendono la bandiera della pace manufatta
:perchè non originale.Mi sembra di rivivere il periodo degli
swatch ,gli orologi di moda negli anni '80.Questo genere di manifestazione
è comoda perchè è attuabile da casa non bisogna
fare un corteo esposti alle intemperie :basta esporre la bandiera.La
pace è diventato un piccolo business di questa italietta
incapace politicamente di opporsi alle decisioni degli Stati Uniti.Non
esiste una scuola pubblica autorizzata ad esporre la bandiera non
esiste un palazzo comunale con la bandiera arcobaleno e gli italiani
non dicono nulla .Ci accontentiamo di esporre la nostra bandierina
arricchendo ancora una volta i commercianti .Tieniamo in piedi un
Governo incapace di riflettere e prendere decisioni proprie ,continuiamo
a pagare la benzina più dell'oro.Tutto ciò credendo
di manifestare il dissenso.Propongo a chi non ha ancora acquistato
la bandierina di farsela in casa coinvol > to " domenicale,creativo,animativo.Propongo
alle amministrazioni comunali di indire un bel concorso per la "migliore
bandiera artigianale della pace".Propongo ai singoli individui
che si ritengono ancora liberi di accantonare i 5? della bandiera
per spenderli in tempi peggiori che devono ancora arrivare. >
> Christian Contessa 12-03-2003
eva zenith
il 12/3/2003, alle ore 15 ha scritto:
Vive la France!
L'iniziativa della Francia sta aprendo nuovi scenari per l'Occidente.
Sta rendendo evidente la possibilità che un'Europa unita
si ponga come alternativa agli Usa nella leadership dell'Occidente.
Gli Usa lo temevano da tempo, ed e' anche per questo che hanno favorito
la guerra contro la Yugoslavia: per minare l'unita' e l'autorità
dell'Europa. Intanto l'asse Franco-Russo allontana per un po' il
probabile conflitto fra Islam e Occidente: meno male!
Temistocle
il 7/3/2003, alle ore 19 ha scritto:
Domande.....
E se l'Onu, in via del tutto preventiva s'intende, passando dal
processo alle intenzioni per terminare nel "giusto giudizio"
alle intenzioni, bombardasse gli USA che possiede e usa le armi
di distruzioni di massa? Se il prezzo del petrolio al barile da
15 dollari è passato a 42 dollari, chi ci ha guadagnato?
Se a guadagnarci sono stati, come mi pare ovvio poter affermare,
magnati arabi e americani, io usando l'automobile posso essere considerato
connivente ed indirettamente responsabile delle spese belliche?
E' vero che, se inoltro formale richiesta ad un organo "riconosciuto"
con regolare marca da bollo per aggredire il mio nemico, sono un
essere legittimamente autorizzato ad ammazzarlo, ma se gli do una
revolverata in fronte senza aver pagato la giusta tassa sono un
terrorista? Che differenza c'è tra un missile intelligente
che si schianta contro un edificio, ed un aereo con dentro un essere
intelligente che lo dirige verso lo stesso? Perchè è
riprovevole il governo iracheno che stermina curdi, ma non lo è
altrettanto il governo turco quando stermina le medesime persone?
Dall'ellade, l'Ammiraglio temistocle
G.Colombi
il 4/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
250 mila soldati ai confini
Vorrei sottolineare che ammassare 250mila soldati armati fino ai
denti alle frontiere di un Paese, si è sempre chiamato aggressione....Come
si puo' chiedere all'Iraq, in queste condizioni, di distruggere
le proprie armi? (Soprattutto da parte di Paesi che hanno gli arsenali
stracolmi)
mircea meti
2 il 4/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Curdi, Navajos e Irlandesi
Qualcuno mi vuole spiegare la differenza fra lo sterminio dei Curdi
operato da Saddam, quello degli inglese verso gli irlandesi e quello
Usa verso i Navajos?
mircea meti
il 4/3/2003, alle ore 20 ha scritto:
Interdizione
Resta inteso che se gli Usa attaccano l'Iraq senza una decisione
dell'ONU, questa inviera' subito una forza di interdizione: nevvero?
Guglielmo
il 19/2/2003, alle ore 18 ha scritto:
ispezioni
QUANDO INIZIANO LE ISPEZIONI DELL'ONU ALLA RICERCA DEL MATERIALE
DI DISTRUZIONE DI MASSA STOCCATO IN NEVADA, ARIZONA, NEW MEXICO
E TEXAS?
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