La debacle del centro-sinistra è facilmente spiegabile. I
cittadini da anni segnalano problemi ma il centro-sinistra mostra
solo sordità, sottovalutazione o irrisione. Quelli che sono
contrari ai vu' cumpra sono razzisti. Quelli che segnalano favelas
illegali ai bordi delle città sono xenofobi. Quelli che temono
i criminali sono visionari allucinati: le statistiche dicono che i
crimini sono diminuiti. Quelli che sono sdegnati dai privilegi della
casta non capiscono che la democrazia ha dei costi. Quelli che guadagnano
15-20 euro al giorno e inveiscono contro i 35 euro dati per mantenere
i richiedenti asilo e i migranti economici, sono contro l'accoglienza
e la carità cristiana.
Integrazione impossibile
L'Italia è un Paese nel quali la frazione di un Comune considera
stranieri gli abitanti della frazione vicina. Nel quale i siciliani
considerano stranieri i lombardi e i torinesi considerano stranieri
i pugliesi. Nel quale gli ebrei hanno cimiteri riservati e nel quale
le chiese cattoliche non vengono usate per la preghiera dei musulmani.
Ora gli italiani si trovano a dover integrarsi con milioni di europei,
africani, sudamericani , orientali e medio-orientali che spesso non
parlano italiano; che accettano lavori sottopagati, in nero e pericolosi;
che spesso hanno l'illegalità come unico mezzo per sopravvivere.
Gli immigrati a loro volta sono invitati a integrarsi in un Paese
che offre loro solo elemosine, nessun diritto, nessuna abitazione,
poco o nessun lavoro in condizioni di semi-schiavitù, due o
tre anni di limbo solo per sapere se la domanda di ingresso è
accettata.
La risposta del centro-destra sappiamo quale è, e non
ci piace granchè: ma quale è la risposta del centro-sinistra?
Accogliamo, arrangiatevi e integratevi.
Ambulanti immigrati
L'Italia è un Paese in cui un parrucchiere è stato multato
per avere "fatto i capelli" alla propria madre, senza rilasciare
scontrino. Un Oratorio è stato multato per avere fatto una
riffa senza pagare le tasse. Un gelataio è stato punito per
avere messo della panna montata omaggio sopra il cono gelato (senza
segnalarlo sullo scontrino). Di fronte a tutto ciò spiagge
e strade sono inondate da ambulanti che vendono qualsiasi cosa senza
sapere cosa sia uno scontrino. E non vendono collanine artigianali
fatte a mano nottetempo, ma prodotti cinesi e/o contraffatti, importati
o prodotti da una simil-mafia tutta italiana.
La risposta del centro-destra sappiamo quale è, e non
ci piace granchè: ma quale è la risposta del centro-sinistra?
Definire razzista chi è contro i "vu'cumprà".
Palazzoni illegali, baraccopoli e "campi" vergognosi
L'Italia è un Paese nel quale se vuoi allargare una
finestra devi avere una marea di permessi. Un tale ha costruito un
capanno degli attrezzi (di legno) nel suo giardino: la gestapo comunale
l'ha abbattuto. L'Italia è un Paese nel quale, se sei povero
o troppo anziano, ti tolgono i figli e li sbattono in qualche struttura
di affido.
L'Italia è un Paese nel quale se non fai la differenziata dei
rifiuti, ti mettono alla gogna.
Di fronte a tutto ciò, gli italiani vedono spuntare palazzoni
illegali su ogni spiaggia, senza che nessuno intervenga durante la
costruzione. Vedono nascere ed espandersi baraccopoli totalmente illegali,
spesso con bambini mandati per strada invece che a scuola, e con montagne
di rifiuti malsani che nessuno differenzia o raccoglie.
La risposta del centro-destra sappiamo quale è, e non
ci piace granchè: ma quale è la risposta del centro-sinistra?
Definire xenofobi quelli che osteggiano baraccopoli e campi.
Criminalità
L'Italia è un Paese nel quale in molte strade nessuno passeggia
più di sera. Nel quale attraversare una stazione ferroviaria
è come correre su un campo minato. Nel quale molti esercenti
hanno avuto anche 10 furti o rapine. Nel quale ci sono 1000 morti
l'anno sulle strade. Nel quale ogni 3 giorni viene uccisa una donna,
e 11 donne al giorno sono violentate
L'Italia è un Paese nel quale molte denunce per reati meno
gravi non si fanno nemmeno più. Vi hanno svaligiato la casa?
Solo nel 2,7 per cento dei casi le forze dell`ordine trovano il ladro
prima della fine dell`anno in cui è stato commesso il delitto.
Per le rapine, va un po` meglio: la media sale al 24,1 per cento.
Per i borseggi, invece, siamo proprio al disastro: il responsabile
finisce davanti al giudice solo 2 volte su 100.
Furti in generale? Il ladro viene scoperto appena nel 4,4 per cento
dei casi. Furti nei negozi? Grazie alle telecamere di sorveglianza
si arriva al 22,7 per cento dei casi. Ma se vi rubano l`automobile,
scordatevi di rivederla presto: 1,3 per cento di casi risolti. Le
rapine sono un reato più grave, implicano l`uso delle armi
e la minaccia fisica, quindi i magistrati impongono uno sforzo investigativo
maggiore che porta la media dei casi risolti entro l`anno al 24,1
per cento. Per le rapine in abitazione si arriva al 27 per cento,
nei negozi al 38,5 per cento.
La risposta del centro-destra sappiamo quale è, e non
ci piace granchè: ma quale è la risposta del centro-sinistra?
I reati diminuiscono e la paura è indotta dalla propaganda
"violenta" del centro-destra.
35 euro ai migranti
L'Italia è un Paese con 5 milioni di cittadini in condizioni
di povertà assoluta e 7 milioni in condizioni di povertà
relativa. Vuol dire che in media 12 milioni di cittadini (il
20%, cioè la stessa percentuale della casta dei paria in India)
vivono con meno di 400-500 euro ciascuno, circa 15 euro al giorno.
L'Italia è un Paese che ha ucciso il welfare state in nome
delle "necessarie" restrizioni di bilancio. Nello stesso
tempo i cittadini vengono a sapere che il costo diretto per ogni migrante
è di 35 euro al giorno, pari a 1050 euro al mese. Soldi che
non vengono dati ai migranti, ma a organizzazioni che lucrano trattando
gli "ospiti" come schiavi. Poi ci sono i costi indiretti
per il salvataggio, l'identificazione, lo smistamento, la sanità
e l'istruzioni.
La risposta del centro-destra sappiamo quale è, e non
ci piace granchè: ma quale è la risposta del centro-sinistra?
L'Italia ha l'obbligo della solidarietà per i migranti (non
per i cittadini) e molti costi vengono rimborsati dalla UE, che non
rimborsa le spese per i "parìa" italiani.
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