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L'istruzione degli adulti e il museo. Nuove visioni, tendenze e innovazioni per l'orientamento dei visitatori dopo l'anno 2000 di Jutta Thinesse-Demel / 1 | 2
"Il museo può e deve affrontare tutti gli aspetti della vita sociale: possiede la chiave per una
migliore comprensione della società e della sua evoluzione".
Alpha Oumar Konaré, ex-presidente di ICOM, International Council of Museums

1.Un mondo che cambia:
"Negli ultimi cinquanta anni il mondo è passato dalla società industriale alla societàdell'informazione. Questo cambiamento, nonostante tutti i suoi vantaggi, ha comportato un aumentodella criminalità, una riduzione della fertilità, una maggiore instabilità nella struttura familiare, uncrollo nella fiducia verso le istituzioni, una diminuzione di fiducia in sé e di sicurezza e il trionfodell'individualismo sulla comunità ".
1-La diffusione del settore dei mass media ha permesso a un maggior numero di persone di avere accesso a più informazioni, ma con l'effetto di un isolamento crescente. Bill Gates ha cambiato il nostro mondo, finanziariamente, politicamente e socialmente. Stiamo evolvendo, trasformandoci da una società di "pianificatori" a una nuova "società a rischio".
2-Incapaci di fissare degli "schemi duraturi validi per tutta la vita" sia nell'ambito lavorativo, che in quello dei rapporti interpersonali, della classe o del gruppo sociale di appartenenza, siamo costretti a trovare nuove strategie valide per la vita quotidiana all'interno di una società in costante mutamento. In un tale contesto, i cambiamenti in atto hanno investito anche il nostro posto di lavoro, che si è trasformato da posto finalizzato alla produzione ad uno preposto al pensiero. Pensare vuol dire anche promuovere la creatività individuale, elemento che acquista un'importanza crescente sia nella vita professionale che sociale. Queste condizioni richiedono un atteggiamento creativo nei confronti della soluzione dei problemi e della presa di decisioni dando vita a competenze che permettono di adattarci alle nuove situazioni e strutture. Stiamo passando da un'epoca dell'informazione a una nuova epoca "dell'apprendimento".
3"Parlare di educazione in rapporto all'ambiente costruito significa essenzialmente far riferimento alle relazioni che s'instaurano fra l'uomo e l'ambiente circostante. In ciò rientrano considerazioni su patrimonio edilizio, architettura, pianificazione, progettazione ambientale, architettura del paesaggio, arte pubblica, edilizia, lavori pubblici e ingegneria civile. L'educazione, in tal caso, implica questioni di tutela ambientale e partecipazione.....intende promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione dell'opinione pubblica nei confronti non soltanto dell'ambiente e del perché si sono sviluppate determinate condizioni ambientali, ma anche degli interventi dell'uomo sull'ambiente, coinvolgendo il pubblico in un dibattito sulle questioni ambientali e mettendolo in condizione di partecipare attivamente ai processi che modificano e modellano l'ambiente...

4 L'educazione per un ambiente sostenibile consiste nell'acquisire quelle nozioni necessarie per mantenere e migliorare la nostra qualità di vita e la qualità di vita delle generazioni future. Consiste nel mettere gli individui, la comunità, i gruppi, le imprese e le istituzioni in condizioni di vivere ed agire in maniera sostenibile, oltre che fornire loro la consapevolezza delle questioni ambientali, sociali ed economiche coinvolte. Consiste nel preparare il mondo in cui vivremo nel prossimo secolo e nell'assicurarsi che non avremo alcun motivo per sentire di dover fare i conti con la propria coscienza."

2. La crescente importanza dell'apprendimento per tutto l'arco della vita
In tutti i paesi del mondo, l'istruzione è in transizione e in fase di espansione nel tempo e nello spazio, trasformandosi in istruzione per tutto l'arco e la durata della vita. Al di là di questo sviluppo ormai ben noto, stanno avvenendo profonde trasformazioni che vanno ben oltre il mero campo formativo. Si tratta di un processo che coinvolge organizzazioni ed istituzioni economiche, sociali e culturali.
"Alla 5° Conferenza Internazionale sull'Istruzione degli Adulti, è stata adottata una Dichiarazione che afferma che le società moderne non saranno in grado di affrontare i rischi futuri senza la partecipazione attiva e creativa dei cittadini. Queste nuove competenze così richieste non possono aspettare che si formi la nuova generazione di cittadini. Ci vorrebbero più di venticinque anni. Queste nuove competenze sono necessarie adesso, nell'arco di vita dell'attuale generazione adulta, ossia qualifiche quali la conoscenza di una seconda o terza lingua straniera, competenze base di vita, capacità di utilizzare dei dispositivi complessi, capacità di espressione e di partecipazione a un dialogo che comporti la divergenza di valori, capacità di continuare a imparare in maniera autonoma, capacità di valutare le competenze e di stimare diagnosi e pareri esperti divergenti, attitudine a lavorare in gruppo, capacità di evoluzione e di negoziazione di conflitti a tutti i livelli, capacità di vivere in modo creativo in un mondo multiculturale......Tuttavia, nonostante la domanda sociale stia aumentando e la partecipazione stia raggiungendo un nuovo livello storico, le attuali politiche relative all'istruzione e alla formazione degli adulti di tutti i paesi stanno invece creando un solco sempre più profondo fra quelli che "hanno" e quelli che "non hanno" nell'ambito dell'apprendimento per tutto l'arco della vita. Nelle condizioni attuali delle politiche culturali e delle disposizioni a favore dell'apprendimento degli adulti, le diseguaglianze dell'istruzione iniziale e lo schema stratificato delle pratiche culturali, come la tendenza a usufruire delle infrastrutture culturali, tendono a riprodursi per tutto l'arco della vita
adulta. Chi ha di più continua a ricevere di più. Chi ha goduto di una lunga istruzione iniziale e di un regolare accesso a musei e biblioteche tenderà a partecipare molto di più alle opportunità formali e informali dell'apprendimento per tutto l'arco della vita."

I processi di apprendimento organizzati, sia nell'ambito scolastico che durante l'intera durata della vita, hanno luogo in un contesto socioculturale che influenza l'aspirazione all'apprendimento, che può stimolare un effetto estetico sulla curiosità o che può inibire le persone nell'essere più attive e riflessive. Questi contesti di apprendimento, l'ambiente di vita quotidiano, il contesto della comunità locale o il posto di lavoro possono valorizzare o inibire le esperienze di apprendimento. Non possiamo ignorare la funzione pedagogica delle istituzioni, quali la famiglia, la comunità, l'ambiente di lavoro e le istituzioni culturali. Nessuna politica sull'istruzione può restare unicamente tale e ignorare nel contempo i mass media, l'industria culturali, le biblioteche, i musei,
né ignorare l'impatto culturale dei diversi ambienti fisici, sia di quello urbano che di quello rurale.
"Una politica per l'istruzione per tutto l'arco della vita non sarebbe completa ed efficiente senza la complementarità delle politiche sull'ambiente di apprendimento. Ecco perché l'istruzione e la formazione per tutto l'arco della vita non possono essere poste unicamente sotto la responsabilità dei ministeri nazionali e degli assessorati locali per l'istruzione. Ma richiedono il coinvolgimento dei ministeri culturali, sociali, degli attori culturali e di tutte le numerose istanze sociali."