La beneficenza che uccide il welfare e foraggia il commercio delle armi (Vanessa Gucci) |
Non passa ora in tv senza che vengano chiesti soldi in beneficenza,
per gli scopi più disparati. La sigla BRICS indica i paesi del mondo a maggiore sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Quasi tutti questi Paesi sono più ricchi dell'Italia. Dare soldi per curare le malattie o gli orfani di questi Paesi significa incentivarli a non investire nel benessere dei loro popoli. Il caso più eclatante è quello della Romania che
finanzia il welfare con le vendita dei suoi bambini. Ecco come funziona.
Lo Stato rumeno non investe nulla per gli orfani, ma li fa gestire
da organizzazioni private. Queste, tramite le adozioni internazionali,
si fanno pagare (e molto) dalle famiglie adottanti, dopo aver accantonato
un lauto profitto. La Romania ha un welfare a spese degli adottanti. Il caso più scandaloso riguarda gli Stati africani. La beneficenza si occupa dei loro problemi sociali, mentre i loro politici investono i fondi statali in armamenti. Il vecchio mantra del "dobbiamo aiutare l'Africa" ha per decenni dominato il vocabolario politico europeo ed ha creato le ONG, il cui solo scopo è quasi sempre di dare lavoro a giovani disoccupati europei. Ma questo è il frutto migliore. Il peggiore è che la maggior parte degli "aiuti" finisce in acquisti di armi europee e in tangenti ai politici locali. Col risultato che l'Africa è il continente col più alto tasso di corruzione, emigrazione e tragedie militari locali.
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