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Il valore della bellezza (Eva Zenith)

La bellezza è una rarità. E' questo ciò che la rende preziosa. Anche la bellezza quotidiana, come l'alba o il bosco, diventa rarità per il fatto che la scopriamo raramente e solo quando la guardiamo col giusto stato d'animo. Una delle bellezze più rare è la bellezza femminile, specialmente quando è artefatta tramite l'arte, la fotografia o il cinema.

E' patetico ascoltare ragazze stupende che si lamentano di essere apprezzate per la loro bellezza e non per la loro intelligenza. Ciò che apprezza chi guarda è la rarità. L'intelligenza delle donne è per fortuna un bene poco raro: tutti frequentiamo donne intelligenti. Pochi di noi frequentano donne bellissime.

E nessuno di noi frequenta quel tipo di bellezza che si vede solo su tela, su carta stampata o in video, per il semplice fatto che la bellezza fatta ad arte, non riproduce mai la realtà, ma la trasfigura. Ciò che tutti ammiriamo è la bellezza rara ed assoluta, l'ideale di bellezza, che deriva solo dall'artefatto. Le immagini femminili diffuse in foto o video, sono una astrazione, una esplosione di irrealtà estetica, con lo stesso valore di un'opera d'arte. Nessuno ha mai detto che la Venere di Milo, o le altre migliaia di immagini femminili nude che affollano l'arte, insultano la donna. Anzi, trasfigurata, la donna esposta nelle immagini è un inno alla bellezza e alla rarità. La scultura, il mosaico e la pittura erano i mezzi espressivi dei secoli scorsi: oggi la bellezza si esprime attraverso le foto o il cinema.

Questo spiega perchè la bellezza femminile artefatta è ammirata anche dalle donne e non solo dagli uomini. Se si trattasse di un semplice adescamento del desiderio, perchè usare una donna nuda nella pubblicità di un prodotto femminile? I publicitari affiancano i loro prodotti alla bellezza assoluta, rara ancorchè artefatta, perchè questa è un bene universalmente capito ed apprezzato.

Pochi frequentano donne belle come Angelina Jolie o Charlize Theron. Nessuno frequenta donne che assomigliano alle loro immagini su tela, carta o video, per il semplice fatto che non sono reali. Come la Primavera del Botticelli, la Gioconda di Leonardo o la Maja desnuda di Goya: tutto il mondo si ferma a guardare tanta bellezza perchè è rara nell'arte e inesistente nella realtà.

Le donne che valorizzano e sfruttano la loro bellezza, non fanno niente di diverso da coloro che valorizzano i loro muscoli per fare sport, la loro intelligenza per fare gli scienziati, le loro mani per creare alta moda. Tutti valorizzano e sfruttano i doni che possiedono, tanto più se sono rari e quindi di grande valore.

La bellezza è un dono come i geni, l'intelligenza, la famiglia, la salute. Perchè sfruttare l'intelligenza sarebbe più nobile che sfruttare la bellezza? Nessuno grida allo scandalo per qualcuno che ha successo per la sua intelligenza, o per qualcuno che fa carriera per la sua forza e forma fisica. A maggior ragione la bellezza, in quanto bene raro, può essere motivo di successo nella vita, del tutto legittimamente.