
ADHD
= Attention
Deficit Hyperactivity Disorder, che in lingua italiana diviene 'Disturbo
da Deficit di Attenzione e Iperattività'
ADHD: malattia o artefatto?
Di
fronte ad ogni argomento che abbia componenti tecniche, ognuno di
noi può fare una scelta: delegare la decisione agli 'esperti' ' dicendo
a se stesso: perché io non ne capisco abbastanza ' o acquisire la
conoscenza necessaria e decidere con la propria testa.
Se
la tua scelta è la seconda e preferisci essere tu a decidere, allora
questo opuscolo è scritto proprio per te.
Buona lettura.
Cos'è l'ADHD?
ADHD
significa letteralmente Attention Deficit Hyperactivity Disorder,
che in lingua italiana diviene 'Disturbo da Deficit di Attenzione
e Iperattività'. Se un bambino è distratto,
se non segue le direttive e si agita, oggi può essere etichettato
come malato mentale.
Al fine di fare chiarezza
e di poter capire se queste affermazioni sono vere o meno, è necessario
ed indispensabile comprendere alcuni aspetti fondamentali che ci permettono
di acquisire gli strumenti di valutazione essenziali.
Cos'è la scienza?
La scienza è l'insieme delle conoscenze ottenute tramite un principio
rigoroso di verifica della loro verità. Il metodo scientifico prevede
i seguenti passaggi: osservazione, ipotesi, predizione, sperimentazione,
validazione o invalidazione dell'ipotesi, tesi.
Nella
scienza sono quindi sempre, perentoriamente, esclusi la soggettività,
il giudizio o l'opinione personale.
Nella scienza, l'onere della prova è a carico unicamente
di colui o coloro che pongono un nuovo o differente postulato.
I concetti
di causa ed effetto nella scienza.
Nella scienza le cause di ogni fenomeno, vengono
distinte dagli effetti, cioè da quello che si manifesta all'osservatore
o dal risultato finale.
Cos'è la medicina?
La medicina è quella scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie,
la loro cura e la loro prevenzione.
Cos'è una malattia?
Il vocabolario della lingua italiana, De Voto Oli, definisce malattia
come: 'anormale condizione dell'organismo
causata da alterazioni organiche o funzionali ad andamento evolutivo
verso la morte, la guarigione o una nuova, diversa condizione di vita'.
Ogni e qualunque malattia
è chiaramente identificabile attraverso esami specifici in grado di
individuare le anomalie nel corpo, organo, tessuto o cellula: non
sulla base del parere di qualcuno, né di test che debbano essere 'interpretati'.
Cosa sono i sintomi? 1
Il
SINTOMO è ciò di cui il paziente si lamenta, dice, afferma o fa di
sua volontà. Sono sensazioni soggettive.
Lamentarsi di un dolore,
stringersi l'addome, riferire di una sensazione di bruciore allo stomaco,
sono tutti sintomi. I sintomi sono importanti: servono ad indirizzare
l'indagine clinica, ma come ben sappiamo i sintomi non sono assolutamente
mai ritenuti sufficienti per fare diagnosi: possono ingannare.
Come
in un'indagine di polizia i sintomi sono semplici indizi, 'voci',
non sono prove che ci permettono di individuare il colpevole, tantomeno
sono il colpevole (malattia).
Cosa sono i segni? 1
Questi
non appartengono alle affermazioni, comportamenti o lamenti del paziente:
sono riscontri oggettivi che il medico constata,
quali un fegato che è ingrossato, un rumore cardiaco anomalo, le pustole
della varicella, una paralisi facciale o un escreato sanguinolento.
I
segni, sempre tornando al nostro paragone con l'indagine poliziesca,
sono prove (anch'essi non sono la malattia, il colpevole).
I concetti di sensibilità
e specificità
nella scienza e nella medicina in particolare
In
medicina possiamo utilizzare molti strumenti diagnostici. Tuttavia,
per essere affidabili, i nostri strumenti di diagnosi medica, devono
essere quanto più sensibili e specifici possibile. Si
dice che un esame diagnostico è SENSIBILE,
tanto quanto riesce a rivelare la presenza della malattia o alterazione.
Più è sensibile, più sarà
in grado di rilevare alterazioni anche minime.
Un
esame viene detto SPECIFICO se è in grado di rilevare
solo ed unicamente una specifica alterazione o malattia e nessun'altra.
Se un esame è sensibile
e specifico, lo si può utilizzare per fare diagnosi; se non lo è,
non serve a nulla: produce solo numeri o immagini insignificanti.
Il criterio Ab Juvantibus
in medicina
Ab
juvantibus significa 'a giovamento'. Questo criterio
viene utilizzato alcune volte in medicina, specie quando noi medici
non sappiamo esattamente cosa fare.
Di fronte ad un dubbio
irrisolvibile, si può provare a somministrare al paziente un certo
rimedio; se questi starà meglio e quindi ne avrà un beneficio, un
giovamento (da cui le parole latine 'ab juvantibus'), ne possiamo
dedurre che ' ad esempio - visto che quel farmaco è un antibiotico,
il paziente ha un'infezione batterica.
In realtà
questo criterio è un criterio estremo, che non rispetta i parametri
della scienza, valido solo in situazioni disperate o in rarissime
occasioni.
Perché questo criterio
non è scientifico?
L'esempio seguente ci aiuta
a capire:
Es.
Una persona disturba ' qualcuno lo fa smettere, dandogli una randellata
in testa. Da ciò non deriviamo che la persona che disturbava aveva
una 'carenza di randellate'.
La medicina e la psichiatria
adottano
gli stessi criteri diagnostici?
Secondo
una teoria ogni alterazione mentale sarebbe fondamentalmente organica:
una disfunzione o alterazione del cervello.
È bene ricordare che la
psichiatria è tuttavia divisa al suo interno, in varie correnti di
pensiero (biologica, psicologica, sociale, bio-psico-sociale o eclettica,
ecc.) e che la corrente biologica è solo una tra le molte. I sostenitori
della psichiatria biologica cercano di dimostrare che le malattie
mentali sono 'malattie organiche', esattamente come tutte le altre.
A tal fine occorrerebbero
tuttavia almeno alcune prove scientifiche inequivocabili:
a)
l'anatomia patologica;
b) segni patologici (vi sono solo sintomi);
c) esami strumentali con sufficiente specificità
e sensibilità;
Dopo aver compreso i termini
e la logica della scienza e della medicina, possiamo esaminare meglio
il 'fenomeno ADHD'.
La scienza e l'ADHD
Chi
ha deciso che l'ADHD è una malattia e come? L'ADHD è stata inserita
come disturbo mentale, tramite votazione di un gruppo di esperti,
nel Manuale Diagnostico e Statistico del Disturbi Mentali, in sigla
DSM. Come per tutte le altre malattie mentali, l'ADHD è di
fatto una diagnosi fondata unicamente sul riscontro di sintomi.
ADHD
significa solo un insieme di sintomi, di comportamenti. Gruppi di
psichiatri si sono messi d'accordo e hanno votato, decidendo che questa
è una malattia. Impongono la loro decisione, affermando di 'essere
gli esperti in materia'.
Cos'è il DSM,
come è nato e cosa fanno ora
La
sigla DSM significa Manuale Diagnostico e Statistico del Disturbi
Mentali (2). Ricordiamo che il catalogare,
definire e dare un nome alle cose ed ai fenomeni, non è scienza.
Nel corso degli anni il
DSM si è progressivamente accresciuto, con l'aggiunta di nuove 'patologie'
psichiatriche. Ogni nuova 'malattia' elencata nel
DSM, viene stabilita attraverso discussione e voto di gruppi di esperti.
Questo è un criterio certamente democratico e altrettanto certamente
non scientifico.
In medicina non potremmo
mai stabilire, per decisione, che il colera non è una malattia e nemmeno
che lo è: ciò dipende da prove e fatti incontrovertibili.
Come fanno a fare
la diagnosi di ADHD: i test
Gli
UNICI strumenti per fare 'diagnosi' di ADHD, sono liste di domandine.
Non ne esistono altri.
Osservano il bambino e
rispondono alle domande di un questionario, mettendo una crocetta
sul SI o sul NO.
Ecco
alcune domande dei test (2)
' Per fare 'diagnosi' bastano sei risposte affermative su nove:
- 'muove
spesso le mani o i piedi o si agita sulla sedia?'
- 'è distratto
facilmente da stimoli esterni?'
- 'ha difficoltà
a giocare quietamente?'
- 'spesso
chiacchiera troppo?'
- 'spesso
spiattella le risposte prima che abbiate finito di fare la domanda?'
- 'spesso
sembra non ascoltare quanto gli viene detto?'
- 'spesso
interrompe o si comporta in modo invadente verso gli altri; per
es. irrompe nei giochi degli altri bambini?'.
Esistono prove che l'ADHD
sia una vera malattia?
La
teoria dello squilibrio biochimico si fonda sul criterio 'ab juvantibus',
ed ecco come ci sono arrivati, in base alle loro stesse affermazioni.
(3)

Gli studi di neuroimaging
Questi
esami, in tema di malattie mentali e di ADHD, non sono né sensibili,
né specifici: in altre parole non sono in grado di distinguere tra
i sani ed i malati.
La teoria genetica
Alcune
correnti psichiatriche affermano che le malattie mentali sarebbero
dovute ad alterazioni genetiche. Anche per l'ADHD è stata diffusa
questa 'verità'. Se ciò fosse vero, potrebbero
fare diagnosi usando un test genetico, come facciamo oggi per qualsiasi
vera malattia genetica.
Quali
prove ci vorrebbero?
Se
l'ADHD è una vera malattia biologica, l'onere della prova è carico
di chi lo sostiene.
La prova consiste in:
alterazioni anatomo patologiche specifiche; esami clinico strumentali
(sul sangue, urine, RMN, TAC, PET, genetici, ecc.) che
rilevino le alterazioni con sufficiente sensibilità e specificità,
cioè che permettano di distinguere i sani dai malati.
Se ciò esistesse, l'ADHD
diverrebbe una malattia neurologica (non sarebbe nemmeno più di competenza
psichiatrica), vi sarebbero test specifici biologici per confermare
la diagnosi e nessuno ricorrerebbe più ai test attuali (domandine)
ai fini diagnostici.
La battaglia delle cifre:
esagerazione ed esasperazione delle statistiche
L'ADHD,
secondo i suoi sostenitori, colpirebbe almeno il 5% della popolazione,
(ma le voci più accreditate parlano di un 12 o 15%),
Certo,
ridefinendo i comportamenti umani ed etichettandoli come patologie,
ogni cosa può divenire una grave e diffusa malattia, a tre condizioni:
- che si abbiano i mezzi
economici per diffondere sufficientemente tale 'verità'.
- che si possieda un qualche
tipo di autorità 'scientifica' per imporre il 'verbo'.
- che gli interlocutori
siano sufficientemente ignoranti e creduloni.
Sulla base dei dati sinora
emersi, il fenomeno ADHD sembra obbedire, più che ad un allarme medico
scientifico, ad una precisa strategia di marketing.
L'allarme lanciato da molte associazioni ed enti a livello nazionale
ed internazionale, scaturisce unicamente dalla constatazione dei seguenti
fatti:
- quasi
8 milioni di bambini etichettati e drogati nei soli USA;
- quasi
duecento morti correlate al trattamento (4);
- un
giro di affari enorme che sostiene questo mercato.
Il principale trattamento
dell'ADHD:
il metilfenidato ' 'Ritalin'
Il
trattamento dell'ADHD consiste principalmente nella somministrazione
di uno psicofarmaco, il metilfenidato, (un anfetaminico in voga tra
alcune comunità di tossicodipendenti negli USA occidentali negli anni
70'), ma vi sono altri farmaci specifici che entreranno presto sul
mercato.
Sotto
il profilo educativo il bambino viene 'addestrato' a risolvere i problemi
della sua vita (ove questi esistono') con una pastiglia.
Riferimenti
- N.
Dioguardi, G.P. Sanna ' Moderni aspetti
di semeiotica medica ' Società editrice Universo.
- American
Psychiatric Association, Diagnostic and
Statistical Manual of Mental Disorders (Fourth Edition) 1994.
Fonti:
Ministero della Salute U.S.A.
http://www.surgeongeneral.gov/library/mentalhealth/chapter3/sec4.html
The truth behind Ritalin ' http://www.ritalindeath.com
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