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stampa e prova a valutare le tue skills (inserito il 4/6/2007)
Stampa e prova a valutarti

Biodisel e olio di colza per l'auto (inserito il 11/4/2005) di Cornelia Bertolazzi
Biodisel e olio di colza * La situazione attuale Cominciamo dall'Europa. Il biodiesel e' correntemente in commercio in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovenia e Stati Uniti. In Austria e Germania viene utilizzato biodiesel puro, in Francia 7 raffinerie su 13 incorporano il biodiesel nel gasolio in percentuale del 5% e oltre 30 gruppi industriali utilizzano veicoli con biodiesel al 30% (Fonte: Coldiretti). In Germania, in particolare, vi e' una forte sensibilizzazione verso l'utilizzo del biodiesel: puo' essere utilizzato in motori che siano stati costruiti prevedendo l'utilizzo di elastomeri ad esso resistenti e un numero crescente di costruttori ha previsto la possibilita' dell'uso di biodiesel nei loro motori, incluse Mercedes-Benz, Volkswagen, Massey Ferguson e John Deere. Complessivamente si ritiene che nel mondo siano quasi un milione i veicoli alimentati con biodiesel, e la Germania detiene l'invidiabile record dei due terzi del consumo europeo. Oltre alla forte sensibilizzazione della popolazione, un ruolo fondamentale lo gioca il fatto lo stato tedesco permette la vendita di biodiesel puro, senza limiti quantitativi. In Inghilterra si parla da poco di biodiesel, posto che solo dall'aprile 2002 questo Paese ha iniziato una parziale defiscalizzazione del prodotto. L'Europa ha recentemente promosso due direttive per l'incentivazione della produzione di biocarburanti

Meravigliosa modernità imperiale! (inserito il 24/1/2005)
Sono questi i meravigliosi risultati della modernità, del capitalismo e della democrazia che vogliamo esportare in tutto il mondo?

Norman Mailer: perchè siamo in guerra? (inserito il 27/4/2004) di Massimo Virgilio
L’annientamento di Saddam Hussein, l’abbattimento del suo regime dittatoriale e l’instaurazione della democrazia in Iraq: questi sarebbero dovuti essere, almeno ufficialmente, i risultati della guerra contro l’Iraq. Un’operazione militare presentata dagli strateghi del Pentagono come semplice e rapida, seppure inserita nell’ambito di un più vasto e complesso progetto di lotta al terrorismo internazionale.

Per navigare nel sito della comunità Psicopolis (inserito il 29/3/2004)


Contributi sul lavoro precario (inserito il 2/2/2004) di tratto da
COSA CAMBIA con la legge Biagi Part-time: attualmente tale prestazione è volontaria e il datore di lavoro non può intervenire disciplinarmente o con licenziamento nei confronti del lavoratore che rifiuti di prestare lavoro supplementare. Con la riforma il ricorso al part-time non è più soggetto al consenso del lavoratore. Inoltre il part-time potrà essere distribuito verticalmente, cioè nell'arco della settimana, del mese, dell'anno. Per quanto riguarda l'art. 18, un'impresa con 28 dipendenti part-time sarebbe computata come con 14, quindi esclusa dall'applicazione

Il senso del lavoro fra crisi occupazionale e nuove professionalità (inserito il 28/1/2004) di Pierpaolo Donati
1.1. La scena mondiale è sempre più dominata dal flagello della disoccupazione. La creazione di masse di individui che, nonostante la disponibilità o addirittura il desiderio di lavorare, risulta socialmente `non richiesta', inutile a fini produttivi e quindi ­ così si dice - inutile per la società. Il fenomeno si accompagna a quello della crescente mancanza di "motivazioni al lavoro", di persone cioè che ­ per le ragioni più svariate - non hanno interesse a trovare un lavoro `regolare', e adottano stili di vita (il più delle volte di mera sopravvivenza) senza che il lavoro ne sia una dimensione portante. La disoccupazione è tale quando la mancanza di lavoro non è voluta, mentre il rifiuto del lavoro o la sostituzione di esso con azioni non lavorative sono scelte di vita ovvero preferenze soggettive. Si tratta di fenomeni diversi, ma la loro contemporanea diffusione su larga scala rivela una crisi profonda del lavoro come attività oggettiva e soggettiva. Le soluzioni a questa "crisi" vengono in genere cercate in tre direzioni: nella deregolazione (prevalente nel nord-America, per favorire la new economy), in una nuova regolazione (prevalente in Europa) e ancora nella direzione di adattare i sistemi formativi ai nuovi profili professionali emergenti da un mercato del lavoro in via di trasformazione epocale.

Legge Biagi e dintorni (inserito il 28/1/2004)
Non siamo in grado di dare un giudizio su questo Decreto Legge, che impegnerà mesi per la sua interpretazione ed anni per la sua applicazione. A parte il solito linguaggio vetero-burocratico, si tratta di 27 pagine scritte fittamente, per 86 articoli e qualche centinaio di commi. A prima vista si ha l'impressione di un prodotto del regime borbonico-sovietico, dove praticamente tutto è proibito o sottoposto a vincoli e balzelli. Può anche darsi che si tratti di una buona legge, per i comparti della industria media e grande.

Ricerca documentale (inserito il 28/1/2004)
Ho svolto questa ricerca documentale per esplorare le questioni relative al lavoro/non lavoro che oggi sembrano sempre più urgenti. La evidente crisi economica, certo non attenuata dalla crescita "gonfiata" dalla economia di querra Usa, unitamente ai processi di globalizzazione ormai inarrestabili, fanno intravvedere un futuro in cui il lavoro dipendente sarà per pochi e di sempre minore qualità. (Mircea Meti) Materiali I materiali presentati non rappresentano una posizione ideologica nè mia nè di Psicopolis. Sono solo il risultato di un lavoro di esplorazione in Rete. Lavoro che speriamo sarà arricchito da nuove segnlazioni

Legge Biagi (inserito il 1/12/2003)
DECRETO LEGISLATIVO 10 settembre 2003, n.276 Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30. (GU n. 235 del 9-10-2003- Suppl. Ordinario n.159)

Per la Fine del Lavoro, per il Salario Garantito (inserito il 31/3/2003) di Alberto Raviola
Critica impietosa dello stato assistenziale e rinnovato epos del libero mercato tengono saldamente la scena del dibattito politico. Al centro il Lavoro. Primaria fonte di preoccupazione della Politica contemporanea. I nostri governanti si affannano a ricordarci come l'opulenza dell'Occidente non si possa compiere se non con la "piena occupazione". La semantica dell'inganno è costellata da inviti a lottare contro la disoccupazione di lunga durata, a promuovere l'occupazione giovanile, ricorrere alla cassa integrazione (se necessario), incentivare il prepensionamento, inventare condoni e cercare ricette neo-qualcosa!

Misura se sei adatto a liberarti dal lavoro dipendente! (inserito il 31/3/2003)
A - Considera una per volta le "motivazioni" sottoindicate e assegna un punteggio per ognuna di esse, sulla scala indicata, tenendo conto che 1=non sento questa motivazione; 10= sento questa motivazione al massimo. voglia di fare e di autorealizzarsi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 convinzione saper influire su eventi attitudine ad essere capo desiderio di primeggiare desiderio di apprezzamento da altri desiderio di indipendenza desiderio di profitto economico

Problemi e suggerimenti per chi sta per iniziare la libera professione (inserito il 31/3/2003)
Quando stai per passare alla libera professione, ci sono alcuni errori che devi evitare. Il lavoro è lo stesso di prima, ma molti aspetti dell'ambiente e della pratica professionale cambieranno. Ecco una lista dei più comuni errori e dei modi per evitarli. 1. Non lasciare che il curriculum invecchi Come professionista indipendente, avrai diversi contratti con vari clienti. Inoltre acquisirai nuove capacità e affronterai nuove sfide. Non devi assolutamente dimenticare di aggiornare il tuo curriculum in modo che rifletta tutti i tuoi cambiamenti. E' un lavoro da fare almeno una volta al mese.

MONDO ADULTO E FUTURO DEI GIOVANI: PROGETTO O ILLUSIONI? (inserito il 1/2/2003) di Guido Contessa
Questa serie di contributi cercherà di affrontare la questione del futuro dei giovani come viene percepito e definito dal mondo adulto. La prospettiva di fondo è che oggi la cultura degli adulti, di fronte all’impotenza di progettare il futuro delle nuove generazioni, copre questa mancanza con un’ideologia, una serie di slogan e di parole d’ordine, che servono a tacitare le coscienze ma non hanno alcun riscontro nei comportamenti reali. L’ideologia è quella che viene definita della “solidarietà” e si compone di slogan quali terzo settore, volontariato, formazione, auto–imprenditorialità.

Manuale per i candidati alla selezione del personale (inserito il 12/11/2002) di Guido Contessa
I giovani operatori dell'immateriale, neo-diplomati, laureandi o laureati in cerca di un lavoro sono quasi sempre all'oscuro di ciò che il mercato chiede loro. La inveterata abitudine mentale ai Concorsi o alle assunzioni per affiliazione, ha fatto perdere di vista gli elementi basici per i quali un datore di lavoro offre o meno un posto di lavoro o una collaborazione.

Suicidio (inserito il 12/11/2002) di APA Monitor
I suicidi negli USA con particolare riferimento al rischio di essere "operatore psy"....

Un secolo di interventi militari in USA - da Wounded Knee all'Afghanistan (inserito il 12/11/2002) di Zoltan Grossman
La spesa militare USA (343miliardi di dollari nel 2000) è del 69 % maggiore di quella delle 5 nazioni più grandi dopo gli USA. La Russia, che ha il secondo maggiore budget militare, spende meno di un sesto degli Stati Uniti. Iraq, Libya, North Korea, Cuba, Sudan, Iran, e Syria spendono 14.4 miliardi di dollari tutte insieme; combined

Povertà, cultura e tempo libero (inserito il 12/11/2002) di Guido Contessa
Cosa intendiamo per "povertà", oggi, nei riguardi della cultura e del tempo libero? Non c’è dubbio che la nostra epoca sia quella che vede "in quantità" la maggior distribuzione di informazioni e la maggior disponibilità di tempo libero. Resta da decidere cosa intendiamo per cultura e tempo libero e quale sia la discrepanza fra qualità e quantità.