Esigere l'inesigibile Cos'è
e come funziona la Corte di Equità
È composta dai
cittadini di
PSICOPOLIS con il compito di amministrare non la giustizia, che riguarda
le leggi, ma l'equità popolare, che riguarda l'etica e il senso comune.
La CORTE è rappresentata da un Primo Arbiter, sorteggiato fra i membri ogni due anni, il cui compito è quello di gestire le procedure di accoglimento e smistamento dei casi. Primo Arbiter per gli anni 2000-2001 è stato il cittadino . Il sorteggio dell'Agosto 2001 ha indicato per il biennio 2002-2003 il Cittadino . Per il 2004-2005 è stato sorteggiato . Tuttavia, per ogni caso sottoposto alla CORTE, riguardante la vita dentro e fuori PSICOPOLIS, viene sorteggiato un altro primo Arbiter, che deciderà la procedura relativa allo stesso. Se i casi che vengono sottoposti alla CORTE riguardano questioni di PSICOPOLIS, basta un solo ricorrente. La CORTE può anche arbitrare casi esterni, se sottoposti da due contendenti che si impegnano a rispettarne il verdetto.
* I Primi degli Organismi hanno
deliberato, per motivi organizzativi, che il sorteggio avvenisse
in gennaio in modo che la carica coincidesse con l'anno solare
** I Primi degli Organismi hanno deliberato che il sorteggio avvenisse in dicembre. Il 2013 non ha avuto il sorteggio per la perdita di Aerre *** Il 2016 è stato gestito in prorogazio. Dal 2014 tutte le cariche saranno biennali. La filosofia della Corte di Equità La giustizia italiana è ormai del tutto impraticabile.
La grottesca giacenza di 1 milione di cause in attesa di giudizio,
dice che, a meno che la questione non riguardi somme sopra del miliardo
di lire, è del tutto insensato ricorre ai Tribunali. E' esperienza
comune che le cause civili non finiscono mai, e quando finiscono,
anche chi vince deve pagare più di quanto la sentenza gli ha riconosciuto.
E' ormai maturo il tempo di sperimentazioni alternative private di
arbitrato, giustizia e negoziazione. La Corte di Equità è una forma
di sperimentazione per la soluzione dei conflitti. Essa non si basa
sulle Leggi spesso vistosamente inique e speciose; né sulla tecnocrazia
legale che ha una funzione parassitaria collusiva con la paralisi
della Giustizia. La Corte di Equità si basa sulla "morale comune"
e il "buon senso popolare". I sostenitori del sistema giuridico moderno
sostengono che le leggi e gli avvocati sono una difesa verso le ingiustizie,
verso le prepotenze e verso i giudizi sommari. Se in astratto ciò
è vero, in concreto registriamo che l'attuale sistema giudiziario
è difficilmente superabile in quanto a ingiustizie, prepotenze concesse
ai più forti e giudizi errati. Per di più, ciò avviene a caro prezzo
e con tempi biblici. PSICOPOLIS ritiene che sia possibile sperimentare
con successo una forma di equità privata, gratuita e veloce, che magari
commetterà errori, ma non più di quelli imposti dal sistema giudiziario
in vigore. I principi della Corte di Giustizia sono tre:
1. accordo fra le parti per ricorrere alla Corte e rispettarne le sentenze, rinunciando a priori al ricorso alla Giustizia pubblica 2. giudizio popolare, senza alcuna mediazione di tecnici del diritto 3. sentenze emesse per votazione elettronica a maggioranza dei votanti Il regolamento di procedura sarà stabilito dai Cittadini membri della stessa Corte, in base all'esperienza ed in piena autonomia. Perché la Corte possa sviluppare appieno il suo potenziale, invitiamo fin d'ora tutti i i cittadini d PSICOPOLIS a inserire nei propri contratti una clausola di "impegno, in caso di contenzioso, al ricorso consensuale ala Corte di Equità ed al rispetto delle sentenze emesse". |