1. STORIA DEL PROGETTO
1.1. Razionale
Nel corso dellundicesimo Congresso Nazionale della Società
Italiana di Alcologia, Lalcologia verso il 2000,
tenutosi nel 1993, sono state delineate le prime linee di un progetto
che, in sintonia con il titolo del Congresso,ha accompagnato un gruppo
di operatori in ambito alcologico alle soglie del nuovo millennio.
Tale progetto è nato in una fase del percorso dellalcologia
in cui si sono sviluppate molte strutture alcologiche che, nel corso
di un quinquennio, hanno sperimentato e consolidato modelli di trattamento
e reti di collegamento fra di loro e con i gruppi di auto aiuto già
presenti sul territorio e che, negli stessi anni, hanno moltiplicato
la loro possibilità di accoglienza di nuovi soggetti. Il progetto
si è sviluppato quindi in un contesto in cambiamento, durante
il passaggio da una fase pionieristica ad una fase in cui i servizi
alcologici hanno generato nuovi modelli organizzativi e gli operatori
coinvolti, di diversa professionalità e formazione, hanno sentito
il bisogno di confrontare e valutare il proprio operato; questo bisogno
giustifica limpegno di energie e risorse dedicate alla messa
a punto di un progetto di monitoraggio del trattamento dellalcolismo
(ASSALT) , dà un senso agli entusiasmi ed agli inevitabili
errori e ha permesso la realizzazione di una ricerca che ha trovato
nel Gruppo Epidemiologico della Società di Alcologia (GESIA)
il proprio naturale contenitore.
1.2. Presupposti teorici
A partire dagli anni settanta la ricerca alcologica ha avuto una grande
espansione conseguentemente alla diffusione dei servizi alcologici
e allo sviluppo di differenti sistemi di trattamento. Abbiamo pertanto
preso in considerazione le principali rassegne critiche relative alla
valutazione del trattamento alcologico a partire da quegli anni. Sobell
e Sobell (1982) hanno effettuato una rassegna critica relativa al
periodo 1976-80 con particolare attenzione allesame dei progressi
metodologici nella valutazione del trattamento ed hanno segnalato
alcune costanti rispetto agli studi precedenti degne di nota , fra
le quali:
luso di fonti multiple nella raccolta
dei dati;
luso di misure multiple nella valutazione delle aree
di salute vitale come stima dellefficacia del trattamento;
limpiego di un intervallo di follow-up di ventiquattro
mesi;
luso di valutazioni multiple eseguite lungo tutto lintervallo
di follow-up.
Nonostante questi progressi sono stati riscontrati alcuni aspetti
ancora deboli o carenti da un punto di vista metodologico quali:
linadeguatezza nel riportare le caratteristiche
socio-demografiche;
linsufficiente descrizione del tipo di trattamento offerto
e delle condizioni del soggetto prima del trattamento;
la carenza di valutazioni del comportamento alcolico;
uno scarso o inappropriato uso dellanalisi statistica.
Continua >>>>>
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