Questo è un insieme di contributi del gruppo di ricerca
"Progetto GALSAP"

promosso da ARIPS.

Elenco dei
contributi:

Alberi di conoscenza
di Giovanni Caldara

Come misurare il capitale intellettuale
di Ferruccio Cavallin

Le Banche del Tel Tempo
di Cristina Bertazzoni

Progetto GALSAP
di Guido Contessa

 

LA BANCA DEL TEMPO di Cristina Bertazzoni

CHE COS'E' LA BdT

Le Banche del Tempo sono state inventate da donne e sono presenti in Italia a partire dalla metà degli anni 90' su ispirazione di esperienze già esistenti all’estero (Inghilterra, Francia, Germania, Canada).

Sono nate con lo scopo di mettere in contatto persone disponibili a scambiarsi servizi e prestazioni. Le BdT., infatti, offrono la possibilità di conoscersi e scambiarsi aiuti che riguardano la vita quotidiana. E’ uno scambio alla pari, che non fa differenze tra le varie attività scambiate. Lo scambio è una forma originale di baratto che è misurata in ore, prescindendo dal valore della prestazione. La tua ora vale quanto la mia ora. Negli scambi non c’è circolazione di denaro, salvo per le eventuali quote di iscrizione versate dagli aderenti (denaro utilizzato per le spese di gestione della Banca). La contabilità del tempo scambiato è tenuta con la registrazione di assegni speciali che riportano il tempo dei servizi scambiati (tratto da intervento di P.Rusin " Il tempo ci manca, apriamo una banca" in http://www.cgil.it/cittadinoritrovato/tempomat)

ALCUNI DATI
  • Al 30 novembre 2000 , in base ai dati forniti dal Censimento realizzato da Tempomat, le B.dT in Italia sono 282 in prevalenza ubicate al Centro-Nord. Il numero di B.d.T. è aumentato quasi del doppio dal 1995 ad oggi
  • Gli aderenti alle BdT sono in misura maggiore donne. Dal censimento di Tempomat -anno 2000 ( a cui hanno risposto 154 BdT su 282), emerge che su 9. 816 aderenti circa il70% sono donne (6.942) e il restante 30% sono uomini (2.2705).
  • La maggioranza degli iscritti sono donne e l’età prevalente è quella di mezzo, dai trenta ai cinquant’anni. Nel complesso si va dai ventenni ai sessantenni (sono state realizzate esperienze di BdT anche con bambini)

  • Si stima che in Italia le BdT. coinvolgano un numero di persone realisticamente tra le 15.000 e le 20.000.

  • Su un totale di 48.848 ore "versate" in 100 BdT d'Italia, ne sono state scambiate 13.611

  • Tipologia dei saperi richiesti

TIPOLOGIA SAPERI

  NUMERO B.T.

Conversazioni in lingua straniera

42

Esercitazioni su Computer e Rete

27

Cucina

26

Hobbistica, Bricolage, Lavori artigianali

25

Taglio e Cucito

19

Musica e Canto

10

Visite culturali a Città e altro

10

Pittura e Disegno

10

Assistenza materie scolastiche

10

Ginnastica

10

Ricamo

8

Letture, Racconti e Ricordi

7

Giardinaggio

5

Astrologia

5

Lavoro a Maglia

4

Ballo

4

Informazioni su Medicina alternativa

3

Cura del corpo

3

Storia locale

3

Attività teatrali

2

Saperi vari

28

Scambio cose

4

LA FILOSOFIA DELLE BdT

  • Promuovere il passaggio da una cultura mercantile(merce-> denaro-> merce) a una cultura del "baratto" temporale (prestazione->tempo->prestazione). Sostituire il "denaro" con il "tempo" .
  • Promuovere/recuperare un'economia solidale/dello scambio/della reciprocità a fronte di un'economia competitiva/dell'accumulo/dell' individualismo
  • Recuperare e diffondere "saperi" perduti e considerati improduttivi dalle logiche del mercato odierno (piccolo artigianato, storia locale, cucito, ecc..)
  • Promuovere una nuova cultura della cooperazione attraverso la riproposizione, in forma moderna, dei rapporti di buon vicinato (che esistevano un tempo nelle case a ringhiera, nelle corti, nei paesi)
  • Far emergere l’esistenza di un’area di servizi alla persona che potrebbe anche essere organizzata e portata nel mercato. E’ quella che si compone delle tantissime piccole azioni che ruotano attorno all’organizzazione quotidiana della vita degli esseri umani e che restano tenacemente affidate alle braccia delle donne (far la spesa, portare i figli a scuola, cucinare ecc..). Non c’è più la famiglia larga, non c’è più la solidarietà di vicinato e le donne rischiano di esserne stritolate.
  • Superare la divisione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, equiparando le diverse competenze (un'ora di un ingegnere vale come un'ora di un falegname). Il metro di misura utilizzato per lo scambio è solo il tempo.
  • La ricchezza non è data dalla quantità di denaro accumulato ma dalla quantità di tempo scambiato.
  • Lo scambio non garantisce solo di ottenere una prestazioni/attività a fronte di una attività donata/prestata, ma offre una occasione di socialità (conosco nuove persone con cui stabilisco una relazione di mutuo-aiuto).

CONSIDERAZIONI:
La "marginalità" delle BdT

Le BdT scambiano quasi esclusivamente prestazioni/ servizi "residuali" e non competenze professionali presenti sul mercato(es. consulenza fiscale, giuridica ecc..). Le BdT dichiarano di non voler infatti "far concorrenza" ai Servizi e al mercato delle professioni. In questo modo si candidano a mantenere un "marginalità" che non facilita la diffusione di una "cultura del dono".   Lo scambio è relazione o la relazione è scambio? Il basso numero di ore scambiate in relazione alle ore "versate" alle Banche segnala una difficoltà nei confronti dello scambio. Dice infatti Paolo Rusin Coordinatore BdT di Milano:

" Nonostante l’entusiasmo iniziale delle persone aderenti non sempre è facile far partire gli scambi. Tutti danno la loro disponibilità per fare vari servizi, ma pochi chiedono, pur avendo magari bisogno, di ricevere un aiuto. L’analisi sin qui fatta è che manca per varie ragioni l’abitudine, la cultura della reciprocità al di fuori della famiglia. C’è quasi il pudore di chiedere, l’inconsapevole timore di sentirsi obbligati, la diffidenza verso l’altro e le sue eventuali pretese. Gli scambi, infatti, si mettono in movimento quando le persone si conoscono meglio e cadono le barriere della diffidenza. Questo risultato è possibile se sono promossi momenti di assemblea, di incontro e di festa tra tutti i soci iscritti."

Le difficoltà sembrano legate alla relazione che è connaturata nello scambio: non ci si scambia solo attività/prestazioni/servizi ma soprattutto fiducia, emozioni, modi di essere e di sentire.

La BdT affida al meccanismo dello "scambio di prestazioni" la capacità di stimolare questi aspetti affettivi ed emotivi della relazione. Non è sufficiente dire "scambiatevi le cose che sapete fare" per promuovere la solidarietà e la relazione tra persone e "vincere le diffidenze , le paure, le "resistenze" alla relazione.

Difetto di egualitarismo

Ogni attività prestata viene misurata quantitativamente (ore di tempo). Non esiste un'auto-eterovalutazione del lavoro svolto. Ad esempio: quanto si è soddisfatti della prestazione avuta in dono? Come valuto la mia prestazione?Se tutti coloro che hanno usufruito della mia prestazione esprimono un giudizio, ciò mi stimolerebbe a migliorare e potenziare le mie capacità e stimolerebbe gli altri prestatori, simili a me, a migliorarsi a loro volta.

Senza la valorizzazione delle differenze e senza feed-back non c'è relazione.

 

 

 

 

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