Alla ricerca dell'umano scomparso Prof. Ion Manzat * (Fonte) |
1 - La Psicologia Sinergetica
La psicologia sinergetica concepisce l'essere umano come un universo
dinamico, complesso e multidimensionale, con la capacità di auto-organizzazione,
auto-trasformazione e auto-sviluppo. Il prefisso "auto" tradisce
sia la discreta influenza della "coscienza di sé" che
quella del preconscio di sé e del inconscio di sé. Quindi,
c'è la presenza attiva ed eterna del Sé - generatore dell'organizzazione,
della trasformazione e dello sviluppo della coscienza multidimensionale.
1.1 Il nuovo inquadramento mentale globale della scienza attuale e futura Per comprendere l'uomo multidimensionale e la sua coscienza multidimensionale
è necessario un cambiamento del nostro inquadramento mentale:
"bisogna imparare a guardare il mondo con un altro sguardo"
diceva Carl Sagan. M. Maruyama introduce il concetto psicologico "mind
scape" (guardare la mente) per poter descrivere l'inquadramento
mentale, corrispondente ad "una struttura intellettuale per ragionare,
conoscere, percepire, concettualizzare, progettare, pianificare e decidere
, struttura che può variare a seconda del soggetto, della professione,
della cultura e del gruppo sociale di appartenenza" (Maruyama,
1980). 1.2 La psicosinergetica nella ricerca dell'umano scomparso La sinergetica è una metascienza, un nuovo orientamento generale
della scienza, dell'arte, della tecnologia, ecc. che viene fondata nel
1971 dal fisico Hermann Haken, professore all'Università di Stuttgart.
La sinergetica studia l'auto-organizzazione dei sistemi dinamici e complessi
mediante la co-operazione sincronica dei componenti interni. 1.3 L'auto-organizzazione indice della libertà interiore L'auto-organizzazione psichica significa la capacità di creare
ed è indice della libertà . Promuovendo il concetto di
auto-organizzazione sinergetica la psicologia che è alla "ricerca
dell'umano scomparso" passa dalla genesi alla autogenesi (esigenza
compresa già nella logica di Hegel, G.W.F.,1812-1816), dallo
sviluppo all'autosviluppo, attraverso l'accento posto sulla ricerca
del Sé come generatore dello sviluppo e della crescita della
persona. Il motore motivazionale principale dello psichismo umano è
il bisogno di attività del Sé, dal quale deriva la necessità
di autosorpasso mediante l'Auto-trascendenza (Frankl, V., 1963). 1.4 Le virtù creative della psicosinergia La sinergia è l'effetto globale di cooperazione e/o la competizione
delle parti e l'accondiscendenza di quest'ultime verso l'intero. La
sinergia è prodotta dal rapporto organizzazione-movimento come
risultato del gioco delle interazioni, del "gomitolo" di invarianti
di interazione. Nella realtà accessibile della conoscenza, compaiono
dei comportamenti dell'intero che oltrepassano la somma delle parti
prese singolarmente. Quindi, a causa di questo "eccedente",
di questo effetto non lineare, che caratterizza l'intero in rapporto
con la sommazione delle possibilità delle parti, si costituisce
la causa della genesi delle nuove proprietà emergenti dell'intero. 1.5 Il laser- un modello di "pioniere" della sinergizzazione Facendo un confronto del laser con una mera nota musicale e la lampadina
con il rumore delle onde del mare, Haken H. riesce a fare una metafora
rivelatoria. La fisica quantistica si è prolungata e sviluppata
nella fisica del laser ed il laser ha servito come modello, come rappresentazione
ideale, per Haken nella costruzione della sinergetica. Dunque, non dobbiamo
trarre la conclusione erronea e frettolosa che la sinergetica sia soltanto
una "teoria del laser". Come abbiamo già sottolineato,
la sinergetica è una metascienza, una nuova mindscape. 2 - I principi della psicologia sinergetica Vengono presentati ora i principi più importanti della psicologia sinergetica, dedotti dalla fisica del laser, assunto, assieme alle altre teorie moderne dell'interpretazione delle realtà fisiche, quale modello esplicativo più adeguato alla comprensione della complessità psichica. 2.1 Il principio della psicosinergetica efficente Esso si riferisce all'azione concomitante e co-ordinata di tutti i processi ed attività psichiche che, grazie alla co-ordinazione, si potenziano reciprocamente. L'efficienza, cioè il valore, l'utilità e l'organizzazione, di tipo sinergetico è più incline verso il generare-trasformare che verso l'organizzazione pragmatica. Difatti essa consiste non tanto nella crescita quantitativa, cioè nel numero dei processi attivi o nel numero di co-operazioni psichiche, quanto nella crescita qualitativa, vale a dire attraverso la stimolazione di alcuni meccanismi combinatori e mediante l'accelerazione e la diversificazione della comunica-zione tra i processi e le operazioni psichiche. Soltanto in questo modo si spiega la forza misteriosa che compare in fenomeni quali "peak experience" e "plateau experience" descritti da A.Maslow, o nell'intuizione creatrice come spiegata della psicosinergia (Manzat, 1995). 2.2 Il principio di dominanza della variabili Esso chiede allo psicologo sperimentale di separare mentalmente le variabili di un sistema sottoposto alla ricerca in variabili dominanti, ossia instabili e dinamiche, e variabili dominate, quindi stabili e rigide. Lo psicologo ricercatore rivolge il suo interesse sia verso le variabili dipendenti e indipendenti sia verso alcuni "invarianti funzionali" (J.Piaget), come per esempio le attitudini caratteriali, le tradizioni, i riti, le concezioni, gli stereotipi, gli stili cognitivi, e così via. Contemporaneamente egli insegue la possibilità di dominio di questi sulle altri invarianti non funzionali o disfunzionali, per esempio gli algoritmi rigidamente fissati, le regole e gli schemi inoperanti, i pregiudizi, le informazioni obsolete, gli istinti, le credenze cieche, e altre ancora. Le variabili instabili e dinamiche insieme alle invarianti funzionali devono dominare in tal modo le variabili stabili e le invarianti disfunzionali, così che non si possa perdere l'informazione e la comunicazione con quest'ultima, tenendoli costantemente sotto controllo. 2.3 Il principio di organizzazione gerarchica Esso impone l'organizzazione flessibile e senza tregua delle operazioni e dei processi psichici a livelli gerarchici, inferiore - intermedio - superiore, promuovendo alcune relazioni dinamiche di subordinazione e sovraordinazione, come la relazione di comando e sottomissione (P.Janet) dal superiore all'inferiore, ma non senza ricorrenza dall'in- feriore al superiore. La psicosinergia applica, di continuo, la co-ordinazione, senza escludere la subordinazione e la sovraordinazione. Nello psichismo umano nessuna organizzazione gerarchica è definitiva ed eterna; nello spirito della psicologia sinergetica, qualsivoglia gerarchia guadagna perpetuamente in complessità e dinamismo e si adatta ai contesti culturali nei quali vive ed agisce il soggetto. L'organizzazione e la ri-organizzazione delle varie gerarchie locali o zonali segue il principio del sinergismo psichico: tutte le gerarchie comunicano e co-operano tra di loro. 2.4 Il principio della relazione complementare tra l'organizzazione e la disorganizzazione psichica L'ordine proviene dal caos, mentre il caos richiede l'ordine. L'ordine
non elimina mai totalmente il caos generatore d'ordine, cosi come il
caos non è mai tanto "caotico" da eliminare totalmente
l'ordine; la caoticità rinnova, riceve l'ordine e gli impedisce
di diventare un ordine gelato ossia statico; l'ordine "lotta"
ininterrottamente con il caos, senza però escluderlo definitivamente.
Soltanto "insieme e di colpo" l'ordine ed il caos mantengono
la vita psichica e la rinnovano, trasformandola. La trasformatività
è prioritaria ed è più importante della sistemicità.
Per questo motivo non siamo d'accordo con il termine "stati",
che è un pò infelice nella lingua rumena e nelle lingue
di derivazione latina, e proponiamo la sua sostituzione con "trasformazioni"
della coscienza. 2.5 Il principio dell'organizzazione generativa Lo strutturalismo genetico piagetiano (J.Piaget, 1973) è in
sintonia perfetta con la psicologia sinergetica quando sostiene che
qualsiasi sviluppo presuppone una organizzazione e che qualsivoglia
organizzazione conduce allo sviluppo. 2.6 Il principio della selettività multipla Esso consiste nel scegliere le condizioni ottimali di funzionamento mediante l'eliminazione concomitante dei fattori perturbanti. A secondo del contesto e delle possibilità, l'essere umano può scegliere i metodi ed i procedimenti più adatti al raggiun-gimento delle mete. L'uomo può optare nel scegliere le vie della conquista della sua libertà, come insegna l'esistenzialismo. La selettività multipla è un principio importante nei processi decisionali, quando l'individuo deve scegliere tra più motivi tenendo presente i sentimenti e le attitudini. Nella scelta di una professione, del compagno di vita come nelle scelte politiche, è necessario che l'uomo debba saper scegliere. 2.7 Il principio dello sviluppo e del processo A.N.Whitehead, nel 1929, lancia nell'epistemologia il principio del
processo. "Il modo nel quale un'entità attuale diventa,
costituisce quello che quella entità è, così che
entrambe le descrizioni dell'entità attuale non sono indipendenti.
Il suo essere è costituito dal suo divenire. Questo è
il principio del processo" (I.Parvu, 1990). 2.8 Il principio della trasferibilità Nelle nostre antecedenti ricerche (Manzat, 1979, 1981, 1994) abbiamo
dimostrato che la trasferibilità intellettuale è una capacità
che si costituisce e si sviluppa nel processo di apprendimento. Il transfert
è il passaggio dallo stadio "lontano dall'equilibrio"
allo stadio "vicino all'equilibrio" senza mai arrivare a toccare
lo stadio di equilibrio stabile. La psicologia sinergetica sostiene
che lo psichismo umano si distingue non nel raggiungimento dell'equilibrio,
bensì nella tendenza verso l'equilibrio. M.Draganescu (1990)
avanza il principio della tendenza del divenire e non il determinismo,
in quanto anche il determinismo è subordinato alle leggi delle
tendenze. Il trasfert può essere spiegato facendo un'analogia
con la "transazione di fase" della sinergetica: un'instabilità
provoca il passaggio da una fase di equilibrio verso un movimento disordinato;
ad un certo grado di accumulo di energia avviene il passaggio verso
un nuovo stato di "stabilità dinamica". 2.9 Il principio dell'ottimalità Nell'attività psichica dell'uomo l'organizzazione e lo sviluppo non devono raggiungere un livello massimo e tantomeno un livello minimo, bensì un livello ottimale, ovvero il livello che soddisfa di più lo psichismo normale, in quanto favorisce la ricostruzione e la crescita senza tregua, ininterrotta. L'americano R. Coan ha introdotto nel 1974 il concetto di personalità ottimale: l'uomo conquista un'esperienza "dolce", un'armonia interiore e un sentimento di "comfort psichico" senza asperità; egli vive un'esperienza di "adattamento interiore" libero da gravi conflitti interni, intriso di flessibilità nelle sue relazioni con il mondo e con sé stesso. 2.10 Il principio della coerenza e del sincronismo La coerenza ed il sincronismo sono gli attributi più importanti
del laser e si evidenziano anche nella sinergia psichica. La coerenza
è la compatibilità e l'unità interna degli elementi
che compongono un insieme. Nelle discipline formali, come la matematica
e la logica, ha preso forma la teoria della coerenza, un'interpretazione
epistemologica della natura della verità, la quale sostiene che
la verità è una proprietà che corrisponde sia ad
un sistema, in quanto costituito da proposizioni compatibili, sia ad
una qualsiasi proposizione appartenente ad un sistema, in virtù
della sua qualità di parte del sistema. 2.11 Il principio della concentrazione calma H.Rugg nel 1963 formula il teorema della concentrazione calma - "relaxed concentration" - nel quale la trasformazione ottimale porta ad un'insight profondo e alla comparsa di una moltitudine di idee co-operanti. Lo stato di concentrazione calma si porge come punto nodale nel passaggio dalla concentrazione al rilassamento e della oscillazione alla fissazione ferma. P.P.Neveanu (1977) apprezza molto la completezza del modello creativo che Rugg espone e sottolinea la predilezione del autore per il mistero e il chiaroscuro; di fatto "l'immaginazione creativa è stata trattata tradizionalmente in tonalità chiaroscuro rembrandtiano". 2.12 Il principio dell'orientamento cosciente verso uno scopo La co-operazione sinergetica è l'interazione orientata verso una meta. Nello psichismo umano la meta è frequentemente lo scopo. K.Lewin definisce lo scopo come valenza positiva oppure "un campo di forze" dove tutte le forze sono orientate verso la stessa regione. Lewin sottolinea il fatto che possono svilupparsi oppure si possono evocare delle forti tensioni. L'orientamento cosciente verso una meta si realizza mediante la volontà come la "regolazione delle regolazioni" (J.Piaget): siccome la volontà organizza tutte le regolazioni dei processo psichici, quali la regolazione cognitiva e la regolazione affettivo-motivazionale, come regolazioni di 1° grado, la regolazione delle regolazioni viene considerata regolazione di 2° grado. 3 - Le operazioni PsicoSinergetiche Vengono qui illustrate brevemente le più importanti operazioni della mente, naturali applicazioni dei principi sopraelencati, studiate dalla psicologia sinergetica. 3.1 La Sinergizzazione E' la prima operazione e consiste nella co-ordinazione e nella sincronizzazione
di tutti i processi psichici nella realizzazione del medesimo scopo;
è l'impegnare tutti i componenti dello psichismo "insieme
e di colpo" e "gli uni attraverso gli altri". Le motivazioni,
le operazioni, i processi, le strutture psichiche co-operano in modo
sinergico incrementando l'efficienza ed il dinamismo dello psichismo.
La successione si realizza cosi rapidamente che si trasforma in simultaneità:
essa rappresenta quindi la concen-trazione e la coerenza di tutte le
energie che lavorano in modo sincronico (Manzat, 1999). 3.2 La complementarizzazione La complementarizzazione delle tendenze opposte è un'operazione
di origine quantistica che prepara e sostiene la sinergizzazione. Mediante
il cambiamento di prospettiva della mente ("a new mindscape",
Maruyama), gli elementi contrari possono diventare complementari, ossia
sinergicamente co-operanti attraverso corrispondenze e reversibilità
flessibili; in questo modo, la relazione di opposizione tra i due elementi
viene vista in un'ottica diversa. La relazione non possiede più
la caratteristica opposizione dei contrari, bensì la loro complementarità,
conforme al principio elaborato da N. Bohr nel 1927 - contraria non
contradictoria sed complementa sunt - che è diventato il metodo
del pensiero sia scientifico che nel campo dell'extrafisica, aprendo
le porte del pensiero non-classico nella storia del scienza. 3.3 L'organizzazione organizzatrice E' un'operazione di secondo grado, "l'operazione sull'operazione" descritta da Piaget. Operazioni di questo tipo sono: l'analisi delle analisi, la sintesi delle sintesi, la generalizzazione delle generalizzazioni, e così via. Nella psicologia sinergetica l'organiz-zazione è un'operazione generativa, la generatività di N. Chomsky: l'organizzazione agisce permanentemente sulle organizzazioni esistenti, rinfrescandole e rinnovandole ininterrottamente. Dunque, l'organizzazione genera di continuo altre organizzazioni. 3.4 Il transfert strutturale E' un'estensione dei campi operatori che mette in relazione organizzazioni concettuali, operazionali o processuali (Manzat, 1979, 1988). A differenza del transfert elementare, che corrisponde ad una generalizzazione inclusiva nel quale l'intero è più povero delle parti e non le genera, il transfert strutturale corrisponde ad una generalizzazione costruttiva, mediante il quale si costruiscono classi potentemente strutturate, in modo da poter ricostruire una sottoclasse a partire da qualsivoglia sottoclasse, così come l'intero nella sua totalità. 3.5 La selezione sinergetica E' un'altra operazione psicosinergetica che, in analogia con "la selezione naturale" della biologia darwinista, agisce o simultaneamente attraverso due suboperazioni apparentemente contraddittorie ma realmente complementari : da una parte accetta nuovi acquisti mediante un tipo di inclusione attraverso quale si assimilano gli stimoli favorevoli, e d'altra parte respinge mediante un tipo di esclusione ( simile al "principio di esclusione" del quantista elvetico W. Pauli) che allontana, rifiuta o previene le informazioni obsolete, confuse o poco chiare, che non si accomodano con la situazione esistente. Ogni esclusione riduce l'indeterminazione ("relazioni di indeterminazione di W. Heisenberg, 1972), l'incertezza iniziale, ma contemporaneamente completa il contenuto semantico delle informazioni tesaurizzate e mediante questo incrementa la coerenza dei sistemi informazionali. Quindi , mediante la selezione , si riduce lo spazio problematico, diminuisce la "dissonanza cognitiva" (L. Festinger) e si amplifica la capacità dei metodi e dei processi per quello che riguarda il loro potere di generalizzazione e di transfert. 3.6 La matricializzazione creativa E' operazione psicosinergetica mediante quale la mente umana apprende
alcune "matrici da scoprire", tabelle matriciali che includono,
su righe orizzontali e su colonne verticali, tutti i componenti di una
struttura, organizzandoli secondo un criterio scientifico che è
dotato di capacità di previsione; un esempio sono le caselle
vuote della tabella periodica degli elementi di Mendeleev, che sono
state completate ulteriormente. Conclusioni L'uomo può essere concepito come un sistema sinergetico vivo di 2° grado L'essere umano può essere considerato un sistema, nel senso
classico del termine descritto dalla teoria generale dei sistemi o dalla
cibernetica, in quanto è un essere culturale, spirituale e capace
di trascendere e cosmizzare. Con alcune riserve, l'uomo può essere
concepito come un sistema sinergetico vivo e di secondo grado. Un tale
Homo Sinergeticus è sinergetico poiché dentro di sé
sono concentrate tutte le energie e i potenziali dell'universo, ed è
di secondo grado perché l'uomo può autocrearsi il sinergismo,
lo può conoscere ed amplificare in modo cosciente. La psicologia sinergetica, alla ricerca dell'umano perduto La psicologia sinergetica, alla ricerca dell'umano perduto, apre le
porte della delimitatezza e della spiritualizzazione dell'uomo, gli
rivela che nel suo spirito dimora un infinito potenziale psico-energetico;
gli dimostra che il suo psichismo, innalzato fino all'altezza difficilmente
accessibile dello spirito trascosciente, è la forza più
grande dell'universo conosciuta fino a questo momento. La grande concentrazione
di sovraenergia psichica, dimostrata dalle capacità paranormale,
dalle performance degli yoghini e di quelli che praticano arti marziali,
nonché dalle creazioni delle menti geniali, si spiegano in modo
plausibile e scientifico partendo dalle coordinate teoriche della psicologia
quantistica e della psicologia sinergetica. 1. l'integrazione dell'uomo nell'universo; * Prof. Dr. Ion Manzat(1) - Prof. Honoris Causa
/ Facoltà di Psicologia "Titu Maiorescu" Bucurest |