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Lequazione
relativistica energia/momento:
Allinizio
del secolo scorso si riteneva che la soluzione negativa fosse inesistente,
uno scherzo della matematica, in quanto in base agli assunti della
relatività tale energia si sarebbe dovuta propagare a ritroso, dal
futuro verso il passato. Per dimostrare linesistenza di questa
soluzione Dirac, nel 1928, sviluppò lequazione energia/momento
nella descrizione dellelettrone arrivando con sua grande sorpresa
alla dimostrazione matematica dellesistenza dellanti-elettrone,
una particella speculare allelettrone che si muove però dal
futuro vero il passato. Nel 1932 Andersen, studiando i raggi cosmici,
provò lesistenza degli anti-elettroni ai quali fu dato il
nome di positroni; successivamente, Feynman dimostrò
lesistenza delle anti-particelle in generale, arrivando a
ciò che Enrico Fermi chiamò il mare dellantimateria. Si giunge
così alla scoperta di un universo simmetrico relativamente al verso
del tempo: da una parte la materia che scorre dal passato verso
il futuro, dallaltra lanti-materia che scorre dal futuro
verso il passato. Nel 1940
Luigi Fantappiè, uno dei maggiori matematici italiani, lavorando
sulle equazioni della meccanica quantistica e della relatività ristretta,
scoprì che le onde ritardate (che divergono dal passato verso il
futuro) sono governate dal principio dellentropia,
mentre le onde anticipate (che divergono dal futuro verso il passato
e che noi percepiamo come convergenti, attrattori) sono governate
da un principio simmetrico che Fantappiè denominò sintropia. Studiando
le qualità dei sistemi sintropici (finalità, differenziazione, ordine
e organizzazione) Fantappiè concluse che la sintropia è lessenza
stessa dei sistemi viventi: Vediamo
ora, in conclusione, che cosa si può dire per la vita. Quello che
distingue la vita dalla non vita è dunque la presenza, negli esseri
viventi, di questi fenomeni sintropici, finalistici, come fenomeni
tipici della vita. Ora come si considera essenza del mondo entropico,
meccanico, il principio di causalità, è naturale considerare
essenza del mondo sintropico il principio di finalità. Quindi l'essenza
della vita è proprio in questo principio di finalità. Vivere,
in sostanza, significa tendere a fini. [
] la legge
della vita non è dunque la legge delle cause meccaniche, questa
è la legge della non vita, è la legge della morte; la vera legge
che domina la vita è la legge dei fini. In
sintesi, la sintropia non è altro che lenergia, la forza,
che muove la vita. E la prima volta che si giunge a definire lenergia vitale in base alle leggi della fisica (teoria della relatività e fisica quantistica); ciò dà alla sintropia un potere esplicativo, operativo e teorico senza precedenti.
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