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E' tempo di rovesciare il corso della storia.
E' in gioco la sorte dell'umanità. I progressi scientifici e quelli
tecnici, fiore all'occhiello del sapere, anziché contribuire al
benessere di tutti sono al servizio di una minoranza. Il loro uso
schiaccia, emargina ed esclude innumerevoli esseri umani nell'intero
pianeta e deteriora l'ambiente. L'accesso alle risorse naturali,
in particolar modo quelle del Sud del mondo, rimane sotto il controllo
dei centri e costituisce l'oggetto di pressioni politiche e di minacce
di guerra.
E' tempo di rovesciare il corso della storia.
E' tempo di mettere l'economia al servizio dei popoli
Oggi l'economia non fornisce beni e servizi se non a una minoranza.
Nella sua forma contemporanea essa costringe la maggioranza dell'umanità
alla ricerca della pura sopravvivenza e arriva anche a rifiutare
il diritto alla vita a centinaia di milioni di persone. Frutto del
capitalismo neoliberista, la sua logica costruisce e accentua le
diseguaglianze. A forza di credere nella virtù autoregolatrice del
mercato, rinforza il potere economico dei ricchi aumentando il numero
dei poveri.
E' tempo di mettere l'economia al servizio dei popoli.
E' tempo di abbattere il muro tra Nord e Sud
I monopoli del sapere, della ricerca scientifica, della produzione
di punta, del credito, dell'informazione, garantiti da istanze internazionali,
creano una polarizzazione che ogni giorno cresce nel mondo e all'interno
di ogni paese. Chiusi in logiche di sviluppo culturalmente distruttrici,
fisicamente insostenibili ed economicamente dipendenti, molti popoli
non possono definire le tappe della loro evoluzione, né costruire
le basi della loro propria crescita, né assicurare l'educazione
delle loro giovani generazioni.
E' tempo di abbattere il muro tra Nord e Sud.
E' tempo di affrontare la crisi di civiltà
Gli obiettivi limitati dell'individualismo, l'universo chiuso del
consumo, l'invasione del produttivismo e per altri la ricerca assillante
della pura sopravvivenza quotidiana, occultano i grandi obiettivi
dell'umanità, quelli del diritto alla vita, della liberazione dall'oppressione
e dallo sfruttamento, delle pari opportunità, della giustizia sociale,
della pace, della spiritualità, e della fraternità. I progressi
della biotecnologia fanno rinascere i dibattiti sulla natura e le
finalità dell'esistenza umana.
E' tempo di affrontare la crisi di civiltà.
E' tempo di rifiutare il potere del denaro
La concentrazione del potere economico nelle mani delle imprese
transnazionali minaccia la sovranità degli Stati. Si tratta di una
minaccia per la democrazia, in ogni nazione e su scala universale.
La predominanza del capitale finanziario non solo mette in pericolo
l'equilibrio monetario mondiale, ma contribuisce a trasformare numerosi
Stati in vere e proprie mafie, incoraggiando le fonti occulte dell'accumulazione
capitalistica: narcotraffico, commercio di armi, giro di prostituzione.
E' tempo di rifiutare il potere del denaro.
E' tempo di trasformare il cinismo in rispetto
Le borse si impennano quando i lavoratori vengono licenziati. La
competitività si costruisce sull'eliminazione dei consumatori. La
curva di eccellenza degli indici macroeconomici corrisponde all'accrescimento
del numero dei poveri. Gli aiuti approfondiscono il solco tra le
classi e contemporaneamente moltiplicano i conflitti sociali. Le
campagne internazionali di solidarietà si riversano su quelli che
sono stati ridotti alla disperazione.
E' tempo di trasformare il cinismo in rispetto.
E' tempo di ricostruire e democratizzare lo stato
Lo smantellamento dello stato, il restringimento delle sue funzioni
e le privatizzazioni a oltranza trovano sbocco nella riduzione del
servizio pubblico, nell'indebolimento dei settori educativi e della
sanità e infine nel fatto che essi siano messi sotto tutela da parte
degli interessi economici privati. La mondializzazione neoliberista
tende ad allontanare lo Stato dalle popolazioni e incoraggia la
corruzione. Ne fa uno strumento repressivo al servizio dei suoi
obiettivi.
E' tempo di ricostruire e democratizzare lo stato.
E' tempo di ricreare i cittadini
Milioni di persone, dal momento che sono immigrati, non hanno
il diritto di voto, altri milioni non votano per risentimento, scoraggiamento,
la crisi dei partiti, un sentimento di inutilità o di esclusione
dalla vita politica. Molteplici influenze e interventi falsano spesso
il senso delle elezioni. Ma la democrazia è qualche cosa di più
delle elezioni. E' partecipazione a tutti i livelli della vita economica,
politica e culturale.
E' tempo di ricreare i cittadini.
E' tempo di porre nuovi valori collettivi
La modernità veicolata dal capitalismo e ideologizzata dal neoliberismo
ha distrutto o sconvolto le culture esistenti. Ha fatto esplodere
le solidarietà e divorato le convinzioni per mettere al loro posto
l'esaltazione dell'individuo "prestazionale" misurato alla luce
del suo successo economico. Invece di essere un fattore di emancipazione
per i popoli nel loro insieme, questa modernità sfocia in una crisi
dell'educazione, nella violenza sociale e nell'esplosione di movimenti
identitari sterili, nazionalisti, etnici e religiosi.
E' tempo di porre nuovi valori collettivi.
E' tempo di mondializzare le lotte sociali
L'internazionalizzazione dell'economia potrebbe significare
un passo avanti considerevole per gli scambi materiali, sociali
e culturali tra gli esseri umani. Oggi, nella sua forma neoliberista,
essa costituisce un incubo che perseguita le vittime della disoccupazione,
i giovani che si interrogano sul proprio futuro, i popoli lasciati
al margine del sistema produttivo, le nazioni sottomesse agli aggiustamenti
strutturali, alla deregolamentazione del lavoro, all'erosione dei
sistemi di sicurezza sociale e all'eliminazione degli ammortizzatori
che proteggevano i più deboli.
E' tempo di mondializzare le lotte sociali.
E' tempo di risvegliare la speranza dei popoli
Dovunque nel mondo si organizza la resistenza, si conducono lotte
sociali e si prendono iniziative alternative. Dovunque donne, uomini,
bambini, disoccupati, esclusi, oppressi, operai, contadini senza
terra, comunità vittime del razzismo, poveri delle città, popoli
indigeni, intellettuali, emigranti, piccoli commercianti, fuori
casta, classi medie in declino, semplici cittadini affermano la
propria dignità, esigono i propri diritti umani, chiedono rispetto
per il patrimonio naturale e praticano la solidarietà. Alcuni hanno
dato la loro vita per queste cause, altri vivono l'eroismo della
quotidianità. Alcuni ricostruiscono un sapere legato alle situazioni
concrete, altri sperimentano le forme di un'economia rinnovata;
alcuni gettano le basi di una politica diversa, altri creano una
nuova cultura.
E' tempo di risvegliare la speranza dei popoli.
E' giunto il tempo delle convergenze
Convergenza delle lotte, convergenza dei saperi, convergenza delle
resistenze, convergenza delle iniziative, convergenza degli spiriti,
convergenza dei cuori, verso un mondo di giustizia e di uguaglianza,
di invenzione e di progresso materiale, di ottimismo e di pienezza
spirituale. Questo mondo noi possiamo costruirlo trovando alternative
percorribili al neoliberismo e alla mondializzazione unilaterale,
alternative fondate sugli interessi dei popoli e sul rispetto delle
differenze nazionali, culturali e religiose.
E' giunto il tempo delle convergenze
Il tempo di un pensiero creativo e universale si apre innanzi
a noi
L'analisi delle conseguenze economiche, sociali, ecologiche, politiche
e culturali della organizzazione economica attuale permetterà di
delegittimarla. La ricerca dell'equilibrio tra l'iniziativa personale
e il perseguimento di obiettivi collettivi aprirà la strada a formule
nuove. Lo studio dell'espansione dei settori non mercantili, quello
di tecniche di produzione che rispettino il benessere di coloro
che le usano, quello dell'organizzazione e della natura del lavoro
sono altrettanti fattori che contribuiranno a creare un'organizzazione
collettiva più umana.
Il tempo di un pensiero creativo e universale si apre innanzi
a noi.
Il tempo dell'azione è già avviato
La democrazia non è più solamente un fine dell'organizzazione sociale,
ma è anche la chiave del funzionamento dei movimenti sociali, dei
partiti politici, delle imprese, delle istituzioni, delle nazioni
e degli organismi internazionali. Essa viene progressivamente sperimentata
come un contributo essenziali per il rispetto degli interessi popolari
e la salvaguardia della sicurezza nazionale e internazionale. L'apertura
di spazi a tutte le culture, dal momento che esse costituiscono
il patrimonio dell'umanità, permette di superare progressivamente
i ripiegamenti volti alla ricerca di un'identità riduttiva. L'esistenza
di Stati democratici, competenti e trasparenti è da considerare
come base del ristabilimento del loro potere di regolazione. Raggruppamenti
economici e politici regionali basati sulla complementarità interna
sono da percepire come le migliori risposte ai bisogni reali delle
popolazioni e una solida alternativa alla mondializzazione neoliberista.
Rafforzare e democratizzare le istituzioni internazionali, regionali
e mondiali è un obiettivo realizzabile, condizione del progresso
del diritto internazionale e dell'indispensabile regolazione delle
relazioni economiche, sociali e politiche a livello mondiale, soprattutto
in campi come il capitale finanziario, la fiscalità, le migrazioni,
il disarmo.
Il tempo dell'azione è già avviato.
Ecco perché i firmatari di questa dichiarazione sostengono la creazione
del Forum mondiale delle Alternative. Si rivela oggi indispensabile
creare una rete di persone impegnate, di organizzazioni popolari,
di movimenti sociali, di centri di studio. E' giunto il momento
di costituire un "forum dei forum" che esistono nel mondo. Riflettere
e lavorare insieme, sostenere le lotte sociali portatrici di speranza
per il futuro, incoraggiare alternative percorribili alla mondializzazione
neoliberista, diffondere i risultati dei lavori e delle esperienze,
tutte queste azioni sono diventate degli imperativi. Crediamo che
sia possibile costruire una democrazia universale, rispettosa della
dignità e dell'identità di tutti gli esseri umani. Invitiamo tutti
coloro che possono farlo a firmare questa dichiarazione, ad aderire
al Forum e a far partecipare ad esso i movimenti e le istituzioni
che condividono questi ideali e di cui essi fanno parte.
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