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Cari abitanti della Terra e del Futuro,
vi scrivo con infiniti brividi di emozione, un po' spaesata di fronte a questa prospettiva di vagare fino a voi per migliaia e migliaia di anni nell'Universo.
Penso a voi da quando ho saputo del Progetto Keo, nell'autunno del 2002, ma ho sempre rinviato la scrittura di questo messaggio. Chissà perché… Forse per la paura di sprecare un'opportunità come questa o di banalizzarla.
Ho iniziato a scrivervi qualche settimana fa, ma non ho saputo trovare le parole; ho scritto poche frasi e poi mi sono fermata, ma non ho rinunciato a comunicare con voi. Non potrei e non voglio. L'idea di voi, di raggiungervi, di contattarvi attraverso la scrittura e tramite questa splendida Idea di Keo è una tentazione troppo forte e troppo bella!
Scrivervi è un atto straordinariamente solenne; è un rito irripetibile, intrigante e magico come il profumo dell'essenza di bergamotto che sto facendo bruciare mentre partecipo, con l'entità di un granello di sabbia nell'oceano, alla costruzione di questa enorme opera collettiva pensata per voi. O forse più per noi, per l'umanità che ha vissuto l'alba del terzo millennio. Per non finire e per non passare del tutto.
Non so raccogliere né esternare tutto ciò che mi vibra nel cuore mentre penso a voi, ma mi piace dirvi di questo istante…
Ci sono tante cose che non mi piacciono in questo mondo: le guerre provocate e quelle dimenticate o ignorate; la pena di morte; le oligarchie travestite da democrazia; la burocrazia folle che imprigiona ogni uomo rendendolo schiavo di ogni sorta di stupido e insensato cavillo; la scuola che tenta di insegnare ma non permette assolutamente di imparare; la gente che butta le carte per strada; gli sprechi assurdi di risorse primarie come l'acqua; le famiglie finte e le convenzioni sociali nelle quali impelaghiamo i nostri cuori… L'elenco potrebbe essere lungo, ma non è di questo che voglio parlarvi. Le brutture di quest'epoca probabilmente giungeranno ai posteri sotto svariate forme documentali, e se di esse si perderanno le tracce forse non sarà un male.
Desidero invece semplicemente consegnarvi un augurio e una speranza: che l'ascolto e l'accettazione piena, gioiosa e curiosa verso ciò che è "diverso" vi rendano estranei la guerra, l'odio e l'intolleranza: in questo noi non possiamo affermare progressi significativi, nonostante le apparenze.
Eppure, desidero anche dirvi che rivivrei su questa Terra migliaia e migliaia di Vite. Le rivivrei per sentire ancora le onde di tutti i mari del mondo percorrermi il corpo e l'anima quando il mio Uomo mi stringe a sé; per cantare a squarciagola con i miei amici più cari; per fare alchimie in cucina tra i fornelli; per godere ancora del bellissimo lavoro che svolgo; per abbandonarmi ancora al suono della musica; per camminare sulla spiaggia; per sentire il sole penetrare dolcemente sulla pelle; per discutere e litigare e ridere e piangere; per abbracciare i figli che forse incontrerò; per raccogliere i sorrisi delle Persone del mio tempo e poter attraversare i loro occhi.
Le rivivrei per emozionarmi ancora, come mi succede adesso, mentre penso a voi e sento che in qualche modo, non so come, siamo parte gli uni degli altri, e siamo connessi, al di là del tempo e dello spazio.
E le rivivrei per rivedere il cielo bellissimo che stasera avvolge la mia città: è un cielo striato di rosso e di giallo e questi colori di fuoco infiammano la superficie delle onde inquiete. C'è un vento caldo che sembra soffiare dal fondo del mare. In realtà è un vento che viene dalla non troppo lontana Africa e si chiama Scirocco.
Chissà se anche voi avrete il privilegio di godere di un tale spettacolo…Ve lo auguro di tutto cuore, davvero.

Buona Strada per le vie della Vita e dell'Universo
Con affetto
Maria Grazia Manti

4 giugno 2003, Reggio Calabria Città del Bergamotto - Italia