Verso
la metà del ventesimo secolo, la psicologia americana
era dominata da due scuole importanti, Il comportamentismo
e la psicologia freudiana. La crescente insoddisfazione
riguardo questi due orientamenti che non chiarivano
in modo adeguato la natura della psiche umana condusse
allo sviluppo della psicologia umanistica.Il portavoce
principale e maggiormente rappresentativo di questa
nuova corrente è stato il noto psicologo americano Abraham
Maslow.
Egli
offriva una critica incisiva dei limiti del comportamentismo
e della psicoanalisi, ossia rispettivamente della prima
e della seconda forza in psicologia,,come era solito
definirle, e formulò i principi di un nuovo approccio
alla psicologia (A. Maslow).
L'obiezione principale di Maslow
al comportamentismo riguardava lo studio degli animali,
quali ad esempio il ratto e il piccione; egli evidenziò
i limiti di quegli studi sottolineando che essi possono
solo contribuire a chiarire quegli aspetti del funzionamento
umano che noi condividiamo con questi animali, ma non
hanno alcuna rilevanza per la comprensione di qualità
più elevate squisitamente umane, specifiche della natura
umana, quali lamore, lautocoscienza, lautodeterminazione,
la libertà personale, la moralità, larte, la filosofia,
la religione e la scienza. Tali studi sono inoltre relativamente
inutili rispetto ad altre caratteristiche negative specificamente
umane, quali lavarizia, il desiderio di potere,
la crudeltà, e la tendenza all aggressione
maligna".
Maslow
nella sua critica ha inoltre rilevato il disinteresse
dei comportamentisti per la coscienza e lintrospezione
ed il loro concentrarsi esclusivamente sullo studio
del comportamento; il loro interesse si focalizzava
con enfasi sulleffetto determinante dellambiente,
sui meccanismi di stimolo/risposta e di ricompensa/punizione;
questa visione venne sostituita nella psicologia umanistica
con una focalizzazione sulla capacità individuale dellessere
umano di essere interiormente motivato a realizzare
se stesso e a sviluppare il proprio potenziale.
L'interesse
primario della psicologia umanistica, la terza forzadi
Maslow, si concentrava sui soggetti umani, e questa
disciplina teneva in alta considerazione la coscienza
e lintrospezione come importanti complementi dellapproccio
oggettivo alla ricerca. Nella sua critica alla psicoanalisi,
Maslow indica come Freud e i suoi seguaci traessero
conclusioni circa la psiche umana principalmente dallo
studio della psicopatologia: egli non era daccordo
con il loro riduzionismo biologico di tutti
i processi psicologici ad istinti di base.
La psicologia umanistica, daltra parte, si concentrava su popolazioni sane,
o persino su individui che mostravano funzionamenti
supernormali in varie aree ("gli individui più evoluti
fra la popolazione di Maslow), sulla crescita,
sul potenziale umano e sulle funzioni più alte della
psiche. Inoltre ha enfatizzato
che la psicologia deve mostrarsi sensibile ai bisogni
umani pratici e servire interessi e obiettivi importanti
della società umana. Alcuni anni dopo Abraham Maslow
ed Anthony Sutich fondarono l'associazione per la psicologia
umanistica (AHP) e la sua rivista omonima.
Il nuovo movimento diventò estremamente popolare fra
i professionisti del settore medico-sanitario americano
della salute mentale e anche fra il grande pubblico.
La prospettiva multidimensionale
della psicologia umanistica e la sua enfasi sulla persona
nel suo complesso, ha fornito un ampio contenitore per
lo sviluppo di un ricco spettro di nuovi approcci terapeutici
efficaci che hanno notevolmente espanso la gamma di
possibilità nelloccuparsi di problemi emozionali,
psicosomatici, interpersonali e psicosociali.
Una delle qualità importanti
di queste nuove terapie è stata quella di determinare
uno spostamento decisivo dalle strategie esclusivamente
verbali della psicoterapia tradizionale, verso una modalità
di espressione diretta delle emozioni,dallesplorazione
della storia individuale e della motivazione inconscia,
verso le sensazioni ed i processi di pensiero dei clienti
nel qui ed ora. Un altro aspetto
importante di questa rivoluzione terapeutica è stato
il focalizzarsi sullinterconnessione fra psiche
e corpo e il superamento del tabù del contatto
fisico che precedentemente dominava il campo della
psicoterapia; varie forme di lavoro sul corpo sono quindi
venute a costituire una parte integrante delle nuove
strategie di trattamento.
La terapia Gestalt di Fritz Perls, la bioenergetica
di Alexander Lowen ed altri metodi neo-reichiani, i
gruppi di incontro e le sessioni-maratona, possono venire
qui menzionate come esempi salienti di terapie umanistiche.
Nonostante la popolarità della
psicologia umanistica, gli stessi fondatori, Maslow
e Sutich, divennero sempre più insoddisfatti della struttura
concettuale che avevano originariamente generato. Divennero
sempre più consapevoli di aver tralasciato un elemento
estremamente importante: la dimensione spirituale della
psiche umana (Sutich).
La rinascita di interesse verso
le varie tradizioni mistiche, la meditazione, la saggezza
antica ed aborigena e le filosofie orientali, come pure
la diffusa sperimentazione psichedelica durante i tempestosi
anni 60, rese assolutamente chiaro che una psicologia
esaustiva ed interculturale, per essere completa, dovesse
includere osservazioni da aree quali stati mistici,
coscienza cosmica, esperienze psichedeliche, fenomeni
di trance, creatività ed ispirazione religiosa, artistica
e scientifica.
Nel
1967 un piccolo gruppo di lavoro comprendente Abraham
Maslow, Anthony Sutich, Stanislav Grof, James Fadiman,
Miles Vich, e Sonya Margulies si incontrò a Menlo Park
in California, con lintento di creare una nuova
psicologia che onorasse l'intero spettro dell
esperienza umana, inclusi vari stati di coscienza non-ordinari.
Durante queste discussioni Maslow e Sutich seguirono
il suggerimento di Grof e chiamarono la nuova disciplina"psicologia
transpersonale". Questo termine prese il posto dellappellativo
originario"transumanistica"o rivolta oltre le
questioni umanistiche. Subito
dopo formarono lAssociazione di Psicologia Transpersonale
(ATP) e pubblicarono il Giornale di Psicologia Transpersonale.
Parecchi anni dopo, nel 1975, Robert Frager fondò lIstituto
(Californiano) di Psicologia Transpersonale a Palo Alto,
che è rimasto la punta di diamante nei settori dell'educazione,
della ricerca e della terapia Transpersonale per oltre
trentanni. La psicologia transpersonale, o quarta
forza, ha messo in luce alcune delle maggiori concezioni
errate nei filoni psichiatrici e psicologici principali.
Ha inoltre risposto ad osservazioni importanti che provengono
dalla moderna ricerca sulla Coscienza e da parecchi
altri campi, per le quali il paradigma scientifico esistente
non aveva spiegazioni adeguate.
Michael Harner, Antropologo americano
con buone credenziali accademiche, che sperimentò, nel
suo lavoro sul campo in Amazzonia, una potente iniziazione
sciamanica, ha riassunto brevemente le imperfezioni
della psicologia accademica nella prefazione del suo
libro La via dello sciamano (Harner 1980).
Egli suggerisce che la comprensione della psiche nella
civiltà industriale è gravementedi parte, cioè
etnocentrica e cognicentrica (un termine migliore
potrebbe essere pragmacentrica).
È etnocentrica nel senso che è stata formulata
e promossa da scienziati materialistici occidentali
che considerano la propria prospettiva superiore a quella
di ogni altro gruppo umano in qualsiasi momento storico.
Secondo questi scienziati la materia
è primaria, mentre la vita, la coscienzae l'intelligenza
sono suoi prodotti secondari più o meno accidentali.
Essi ritengono che la spiritualità inqualsiasi forma
e livello, anche quella più erudita, non è che il riflesso
dell ignoranza dei fatti scientifici, della superstizione,
della credulità infantile, dell autoinganno e
del pensiero magico primitivo.
Le esperienze spirituali dirette
che coinvolgono figure e reami archetipici sono viste
come prodotti patologici del cervello. Gli psichiatri moderni del filone principale interpretano
le esperienze visionarie dei fondatori delle grandi
religioni, dei santi e dei profeti, come manifestazioni
di malattie mentali gravi, sebbene essi manchino di
una spiegazione medica adeguata e di dati di laboratorio
necessari a convalidare tale posizione.
La letteratura psichiatrica contiene numerosi articoli
e libri che discutono su quale potrebbe essere la diagnosi
clinica appropriata per molte delle grandi figuredella
storia spirituale. SantAntonio è stato definito schizofrenico, San Giovanni della Croceè
stato invece etichettato come degenerato ereditario
, Santa Teresa d'Avila e stata liquidata
come una"grave psicotica isterica"e le esperienze mistiche
di Maometto sono state attribuite all'epilessia. Molti
altri personaggi religiosi e spirituali, quale il Buddha,
Gesù, Ramakrishna, e Sri Ramana Maharshi sono stati
visti come affetti da psicosi a causa delle loro esperienze
visionarie edelle loro credenze. (Franz Alexander 1931).
Allo stesso modo alcuni antropologi
formati in modo tradizionale hanno discusso della possibilità
di diagnosticare gli sciamani come schizofrenici, psicotici
ambulanti, epilettici o isterici. Il famoso psicanalista
F. Alexander, conosciuto come uno dei fondatori della
medicina psicosomatica, ha scritto un saggio in cui
persino la meditazione buddista è descritta in termini
psicopatologici e si riferisce ad essa come"catatonia
artificiale".
La
psicologia e la psichiatria occidentali descrivono i
rituali e la vita spirituale di culture antiche e native
in termini patologici, mentre i pericolosi eccessi della
civilizzazione industriale che mettono potenzialmente
in pericolo la vita sul pianeta, sonoa tal punto divenuti
parte integrante della nostra vita che raramente attraggono
lattenzione di medici e ricercatori, né vengono
riconosciuti comepatologici.
Siamo
quotidianamente testimoni di manifestazioni di insaziabile
avidità e aggressione maligna - saccheggio di risorse
non rinnovabili trasformate in inquinamento industriale,
invasione di altri paesi,generando massacri di civili
e genocidi, abuso di scoperte scientifiche per lo sviluppo
delle armi di distruzione di massa, guerra chimica e
biologica, danni alla naturaa causa di precipitazioniradioattive
e da perdite accidentali di petrolio. Gli ingegneri
ei protagonisti principali di tale scenario di distruzione,
non solo sono liberi di muoversi, ma sono anche ricchi,
famosie detengono posizioni di potere allinterno
della società, ricevendo varie onorificenze. Allo stesso
modo persone che hanno stati mistici che possono potenzialmente
trasformare una vita, finiscono ospedalizzate con diagnosi
stigmatizzanti e prescrizioni farmacologiche soppressive.
Questo é ciò a cui Michael Harner si riferiva parlando
di polarizzazione etnocentrica nel giudicare ciò che
é normale e ciò che e patologico.
Secondo Michael Harner, la psichiatria
e la psicologia occidentali mostrano anche una forte
polarizzazione cognicentrica. Con questo vuole sottolineare
che queste discipline formularono le loro teorie sulla
base di esperienze e osservazioni fatte dal punto di
vista di stati di coscienza ordinari e hanno sistematicamente
evitato o interpretato erroneamente le prove fornite
da stati non ordinari, come i risultati ottenuti da
osservazioni fatte in terapie psichedeliche, in potenti
psicoterapie esperienziali, o il lavoro svolto con individui
in crisi psicospirituali, varie ricerche meditative,
studi in campo antropologico o tanatologico. I dati
di rottura di paradigma provenienti da queste aree di
ricerca sono stati o sistematicamente ignorati o mal
giudicati e male interpretati a causa della loro fondamentale
incompatibilità con il paradigma imperante.
La psicologia transpersonale
ha fatto significativi progressi verso la correzione
della polarizzazione etnocentrica e cognicentrica della
psichiatria e della psicologi, particolarmente con il
riconoscimento della natura e del valore delle esperienze
transpersonali. Alla luce delle
osservazioni che provengono dallo studio degli stati
non-ordinari di coscienza,"l'attuale irrispettosa denigrazione
e patologizzazione della spiritualità", caratteristica
del materialismo monistico, appare ora improponibile.
Negli stati non-ordinari, le dimensioni spirituali
della realtà, possono essere sperimentate direttamente
in un modo altrettanto convincente della nostra esperienza
quotidiana del mondo materiale, se non di più. E
anche possibile descrivere passo dopo passo le procedure
e i contesti appropriati che facilitano laccesso
a tali esperienze. Uno studio
accurato delle esperienze transpersonali dimostra che
esse sono ontologicamente reali e contengono informazioni
circa dimensioni di esistenza importanti e solitamente
nascoste, le quali possono essere consensualmente convalidate.
In generale lo studio degli stati
non-ordinari di coscienza conferma la visione di C.
G. Jung secondo la quale le esperienze originate a livelli
profondi della psiche, (nella mia terminologia: esperienze
perinatali e transpersonali)
hanno una certa qualità che egli chiama (riprendendo
il termine di Rudolph Otto) "Numinosità"
(Jung 1964).
Il termine Numinoso e relativamente neutrale e quindi preferibile ad altre
denominazioni simili, come religioso, mistico, magico,
santo o sacro, che sono spesso state usate in contesti
problematici e possono facilmente trarre in inganno.
Il senso di"numinosità"è basato sullapprendimento
diretto del fatto che siamo di fronte ad un reame che
appartiene ad un ordine di realtà superiore, sacro e
radicalmente diverso dal mondo materiale.
Per
prevenire incomprensioni e confusioni che hanno compromesso
molte altre discussioni simili in passato, e necessario
fare una chiara distinzione fra spiritualità e religione.
La spiritualità è basata su esperienze dirette di aspetti
e dimensioni di realtà non-ordinari e non necessita
per essere esperita di un luogo speciale o di una persona
ufficialmente preposta a mediare il contatto col divino.
I mistici non hanno bisogno di chiese o templi. Il
contesto in cui essi sperimentano la dimensione sacra
della realtà, compresa la loro stessa divinità,è il
loro corpo e la natura; e al posto
di un prete officiante, necessitano di ricercatori e
compagni a loro affini o la guida di un maestro più
evoluto di loro nel cammino interiore.
La spiritualità consiste in uno
speciale tipo di relazione fra lindividuo e il
cosmo ed è, in essenza, un fatto personale e privato.
Allo stesso modo la religione organizzata è unattività
di gruppo istituzionalizzata che ha luogo in un posto
designato, tempio o chiesa, e comprende un sistema di
officianti designati che possono o meno aver avuto esperienze
personali di realtà spirituali.
Una
volta che una religione diventa organizzata, spesso
perde completamente la connessione con la sua sorgente
spirituale e diventa unistituzione mondana che
sfrutta i bisogni spirituali umani senza soddisfarli.
Le religioni organizzate tendono a creare un sistema
gerarchico con lintento di perseguire potere,
controllo, mire politiche, denaro, possedimenti e altre
preoccupazioni mondane. In simili circostanze la gerarchia
religiosa, di regola, non vede di buon occhio e scoraggia
le esperienze spirituali dirette dei suoi membri poiché
esse portano indipendenza e non possono essere efficacemente
controllate.
Quando
questo accade la vita spirituale genuina continua solo
nei contesti mistici, negli ordini monastici e in sette
estatiche delle religioni coinvolte. Mentre è chiaro
che il fondamentalismo e il dogma religioso sono incompatibili
con la visione scientifica del mondo, sia essa Cartesiana-Newtoniana
o basata sul nuovo paradigma, enon vi e ragione
per cui non dovremmo studiare seriamente la natura e
le implicazioni delle esperienze transpersonali.
Come Ken Wilber fa notare nel
suo libro A Sociable God (Wilber 1983), non ci può essere conflitto fra scienza
genuina e autentica religione. Se un conflitto sembra
esserci è molto probabile che si tratti di falsa scienza
e falsa religione, dove entrambe le parti hanno una
seria incomprensione della posizione altrui e molto
probabilmente rappresentano una versione falsadella
propria disciplina.
La
psicologia transpersonale così come è, è nata alla fine
degli anni 60, era culturalmente sensibile e trattava
i rituali e le tradizioni spirituali delle culture antiche
e native con il rispetto che esse giustamente meritavano
nella visione delle scoperte della moderna ricerca sulla
coscienza.
Essa
abbraccia ed integra anche unampia gamma di fenomeni
anomali, osservazioniche vanno a spezzare il paradigma
della scienzaaccademica e che questultima non
è ancora stata in grado di spiegare. Comunque, sebbene
fosse esaustiva e ben documentata, la nuova branca rappresentava
un tale radicale allontanamento dal pensiero accademico
nei circoli professionali, che non poteva conciliarsi
né con la psicologia e psichiatria tradizionali, né
con il paradigma Newtoniano-Cartesiano della scienza
occidentale.
Come
conseguenza di questo essa era estremamente vulnerabile
alle accuse che la tacciavano di essere irrazionale,
non-scientifica e persino traballante, particolarmente
da quegli scienziati che non erano a conoscenza dell'ampio
corpo di osservazioni e di materiale su cui il nuovo
movimento era basato.
La
situazione cambiò drasticamente durante i primi due
decenni di esistenza della psicologia transpersonale.
Come risultato di nuovi concetti e scoperte rivoluzionarie
in varie discipline scientifiche, la filosofia della
scienza occidentale tradizionale, le sue assunzioni
di base e il suo paradigma Newtoniano-Cartesiano, sono
state sempre di più seriamente messe alla prova.
Fra queste sfide vi erano quelle
poste dalle scoperte e dalle implicazioni filosofiche
della fisica quantistico-relativistica come indicato
da Fritjof Capra (Capra 1975), Fred Alan Wolf (1981),
Nick Herbert (Herbert 1979), Amit Goswami (Goswami)
e molti altri: la teoria dell olomovimento di
David Bohm (Bohm 1980), il modello olografico del cervello
di Karl Pribram (Pribram 1971), la brillante sintesi
di cibernetica, teorie dei sistemi e dell informazione,
logica, psicologia e altre discipline di Gregory Bateson
(Bateson 1979), il lavoro sui campi morfogenetici di
Rupert Sheldrake (Sheldrake 1981), gli studi sulle strutture
dissipative e ordini di fluttuazione di Prigogine (Prigogine
1980) il principio Antropico in astrofisica (Barrow
e Tripler 1986) e molti altri.
E
stato molto entusiasmante vedere come tutti questi nuovi
sviluppi, sebbene inconciliabili con il monismo materialista
ed il pensiero Newtoniano-Cartesiano del diciassettesimo
secolo, siano compatibili con la psicologia traspersonale.
E diventato sempre più possibile immaginare che
la psicologia traspersonale divenga in futuro accettata
nei circoli accademici e possa essere parte integrante
di una visione scientifica del mondo radicalmente nuova.
Mentre
i progressi rivoluzionari fatti in varie discipline
della scienza moderna continuano a demolire lormai
obsoleta visione materialistica del mondo del diciassettesimo
secolo, è già possibile veder emergere la forma generica
di una nuova comprensione di noi stessi, della natura
e delluniverso in cui viviamo.
Questo
nuovo paradigma dovrebbe essere in grado di riconciliare
la scienza con una spiritualità basata sullesperienza,
universale e onnicomprensiva della natura e capace di
portare ad una sintesi di scienza moderna e saggezza
antica. Anche a questo stadio di sviluppo, noi abbiamo
più di un mosaico di pezzi sconnessi fra loro riguardo
questa nuova visione della realtà.
Almeno
due dei maggiori tentativi intellettuali di integrare
la psicologia transpersonale in una nuova e più ampia
visione del mondo meritano di essere menzionati in questo
contesto. La prima di queste avventure pionieristiche
e stato il lavoro di Ken Wilber.
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