 |
Il Ritalin, il
farmaco-droga che a detta della psichiatria dovrebbe
curare l'ADHD (un presunto disturbo dell'apprendimento
dovuto a iperattività spesso diagnosticato ai bambini),
sarà presto rimesso in vendita anche in Italia.
Quello che l'impero farmaceutico, tramite i suoi devoti
collaboratori, sta preparando in Italia è un attentato
alla salute di milioni di bambini al fine di instaurare
un mercato da migliaia di miliardi.
Ho
iniziato a scrivere articoli sull'ADHD (un
presunto disturbo dell'apprendimento dovuto
a iperattività spesso diagnosticato ai bambini)
quando appena una manciata d'Italiani sapeva
che cos'era. Ne avevo parlato con dei genitori
di bambini in età scolare e nessuno di loro
ne aveva mai sentito parlare. Quando spiegai
a loro di cosa si trattava rimasero increduli.
Nel 2000 ho creato un sito tematico sull'ADHD
ma era troppo presto perchè potesse interessare
il pubblico italiano. Ma ora i tempi sono
maturi perchè il metilfenidato, la droga
che a detta della psichiatria dovrebbe curare
l'ADHD, ormai è alle porte. Nel 1989 il
metilfenidato era stato ritirato dal mercato
italiano ma nel 2000 il Ministero della
Sanità ha richiesto espressamente alla ditta
produttrice, la multinazionale Novartis,
(fatturato nel 2003, oltre 24,8 miliardi
di dollari.) di intraprendere i passi necessari
per immetterlo sul mercato italiano. Quello
che l'impero farmaceutico, tramite i suoi
devoti collaboratori, sta preparando in
Italia è un attentato alla salute di milioni
di bambini al fine di instaurare un mercato
da migliaia di miliardi. Ho osservato le
tappe dello stesso progetto messo in atto
negli USA che ha creato milioni di bambini
assuefatti al metilfenidato, una sostanza
catalogata nella stessa classe della cocaina.
Il sapere cosa effettivamente sta succedendo
al di là della patina falsa dell'amorevole
cura per la salute dei bambini è il primo
passo per evitare una catastrofe. Poi occorrono
le azioni a difesa dei nostri bambini. E'
in corso una ricerca da parte dell'Istituto
Scientifico Eugenio Medea che viene definita
da chi la conduce, il Dr. Massimo Molteni,
come la più vasta indagine in Italia sulla
"Psicopatologia dello sviluppo del linguaggio
e dell'apprendimento" su ragazzi delle scuole
medie in varie città campione. Naturalmente
si scoprirà che moltissimi bambini sono
affetti da patologie e che saranno curate
con farmaci e psicofarmaci, anche se la
rassicurazione più comune che incontrerai
sarà che prima di arrivare al farmaco ci
saranno tutta una serie di esami da fare
e che il tutto avverrà sotto stretto controllo
medico ecc. ecc., il tutto ben descritto
con l'incomprensibile linguaggio scientifico
- spazzaturale. Ma il risultato finale sarà
che alla fine la pillola molti bambini l'ingoieranno
con grande sfregamento di mani dei beneficiari....
che non sono i nostri bambini. Una ricerca
dovrebbe essere fatta con lo scopo di verificare
se ciò che è oggetto di tale ricerca esiste
oppure no. Se cerchiamo petrolio in un'area
definita, dopo aver fatto i dovuti esami
sapremo se c'è il petrolio oppure no. Ma
con una ricerca sulle patologie dell'apprendimendo
è sicuro al 100% che troveranno molti bambini
"malati" perchè i metodi usati servono a
etichettare bambini normalissimi come mentalmente
disturbati. Lo scopo è vendere tonnellate
di pillole.
Ognuno può sentirsi leggermente depresso
di quando in quando. E' una cosa ordinaria.
La nostra attenzione può vagare, ci distraiamo,
possiamo avere difficoltà a portare a termine
un impegno. E allora? E' la vita! Ma per
convertire queste esperienze quotidiane
in malattie che possono essere comparate
al cancro o al diabete, reali entità mediche,
occorre un marketing efficace e incredibile
maestria.
Occorre una nuova malattia, ma non abbiamo
il tempo necessario per scoprirne una? Nessun
problema. Abbiamo la più potente macchina
di marketing mai esistita nella storia dell'uomo.
Possiamo creare una malattia quasi dal nulla.
Ma non sarà una vera malattia. Sarà un termine
che raccoglie una serie di caratteristiche
che vengono fatti passare per sintomi e
in quanto sintomi necessiteranno di una
cura
Tim O' Shea quando iniziò a fare ricerche
sul soggetto, istintivamente dubitava dell'esistenza
dell'ADHD, e questo fin dalla prima volta
che ne aveva sentito parlare. La cosa gli
sembrava molto sospetta. Si chiedeva perchè
l'ADHD esisteva solo negli USA e non in
Scandinavia, non in Olanda, non in Francia,
non alle Fiji, e non in Giappone. Era una
malattia che rispettava i confini geografici?
Da dove è saltata fuori così all'improvviso
dal nulla fino a diventare in pochi anni
una parola di pubblico dominio? Come dice
Jack Nicholson, avendo a che fare con una
questione fondamentale, seguendo il filo
del denaro di solito ti porta più vicino
alla verità.
Un'occhiata anche superficiale alla multi-miliardaria
(in dollari) industria del Ritalin ci farà
rizzare le antenne. Quello a cui Tim non
era preparato era l'odiosa sistematica aggressione
ai bambini e i vantaggi suddivisi fra così
tanti giocolieri: genitori, insegnanti,
psichiatri, personale scolastico, lobbisti,
l'impero farmaceutico - una dinamica contorta
che ha preso vita per suo conto e ha avvolto
la coscienza della gente con il linguaggio
senza senso e inconcludente della scienza
spazzatura. Se si avesse tempo illimitato,
allo scopo di mettere il presente articolo
nella giusta prospettiva, sarebbe opportuno
fermarsi e leggere o rileggere due classici:
1984 di George Orwell e Brave New World
di Aldous Huxley. Ogni tanto occorre ricordare
la capacità dell'uomo di agire con calcolata
perfidia e di mantenere la verità così ben
nascosta quando sono in gioco grandi ricchezze.
Fare una ricerca sull'ADHD è una rivelazione:
migliaia di articoli e siti web appaiono
sullo schermo, 99% dei quali ripetono a
pappagallo lo stesso stancante, riciclato
spot sulla sicurezza, efficacia e necessità
di intervento con i farmaci per "controllare"
questa "nuova" "epidemia". La maggior parte
sono costituiti da una o due pagine, senza
alcun riferimento, infondate, che dicono
le stesse cose in circolo, quasi capaci
di fare credere che l'ADHD esista realmente,
dal modo in cui scrivono le "vittime".
Solo con la persistenza si può venirne fuori
con qualcosa di concreto. Dopo aver risposto
alla domanda che segue si può sostenere
un nuovo punto di vista che è coerente,
e a mio giudizio evidente.
Che cos'è esattamente
l'ADHD?
 |
Il
Disturbo da Deficit dell'Attenzione, secondo
l'Associazione Psichiatrica Americana, da
quì in avanti menzionata con il suo acronimo,
APA, è una malattia recente che affligge
presumibilmente quasi 5 milioni di bambini
americani, ragazzi prevalentemente giovani.(La
cifra è stata riscontrata nel 2000, ora
sono molto di più). L'ADHD è caratterizzato
generalmente da iperattività, con tendenza
a muoversi nervosamente sulla sedia, esplosioni
di grida, difficoltà d'apprendimento, e
comportamento generalmente indisciplinato.
È forse l'unica malattia nella storia americana
che può essere diagnosticata legalmente
da persone senza alcuna credenziale medica,
quasi da chiunque, includendo insegnanti,
consulenti scolastici, assistenti, direttori,
allenatori, e pure genitori. Non esistono
esami di laboratorio, esami del sangue,
analisi al microscopio, o prove diagnostiche
definitive per l'ADHD. Nessun consistente
fondamento genetico o lesioni neurologiche
organiche, o qualsiasi cambiamento fisico
verificabile sono mai stati identificati
come causa di ADHD.
Non c'è alcuna prova scientifica oggettiva
che la malattia esista. Al contrario, prove
schiaccianti evidenziano che l'ADHD è stato
inventato nel 1980 dall'Associazione Psichiatrica
Americana allo scopo di rafforzare la posizione
della sua fallimentare professione. Il mondo
politico e economico hanno preso quasi immediatamente
il comando, vedendo un modo per stanziare
miliardi di dollari per farmaci e onorari
professionali per "combattere " la nuova
"epidemia". Leggendo qualsiasi cosa sull'ADHD,
è essenziale tenere in mente un concetto
fondamentale: l'ADHD non è un'entità medica:
è politica e economica.
Ho scoperto presto di non essere il solo
ad avere questa senzazione:
"L'ADHD non esiste. Questi bambini non hanno
alcun disturbo." Thomas Armstrong, PhD -
"The Myth of the ADD Child"
"Sia la FDA che la DEA hanno riconosciuto
che l'ADHD non è una malattia, nè organica
ne biologica." Dr. Fred Baughman - "The
Future of ADD"
"Abbiamo inventato una nuova malattia, con
il benestare della medicina, e ora dobbiamo
ripudiarla. Diane McGuiness - "The Limits
of Biologic Treatment for Psychiatric Distress"
"La ricerca non conferma l'esistenza della
sindrome dell'ADHD -- Non c'è alcuna giustificazione
medica, neurologica, o psichiatrica per
la diagnosi di ADHD." Peter Breggin, MD
- Toxic Psychiatry p 281
"Siete preavvertiti che l'ADHD non è una
malattia reale, ma piuttosto un'illusione
di malattia inventata, di uno strumento
di mercato." Fred Baughman, MD
Perchè è comparso l'ADHD?
Per rispondere a questa domanda, è necessario
dare un breve sguardo sull'Associazione
della Psichiatria Americana del secolo passato.
Nel suo notevole lavoro, "A Dose of Sanity",
lo psichiatra Sidney Walker offre un riepilogo
storico chiarificatore sulla professione
della psichiatria durante i passati 150
anni.
Gli psichiatri sono dottori in medicina
che si specializzano in disturbi mentali.
Tradizionalmente, studiano cause, organiche
e fisiche come tumori al cervello cervello,
infezioni, e altre malattie che potrebbero
avere una componente psicologica.
Il padre della psichiatria americana era
Benjamin Rush, un firmatario della Dichiarazione
di Independenza. Il suo libro "Le Malattie
della Mente" pubblicato nel 1812, trattava
delle cause biologiche della malattia mentale.
In altre parole, a quel tempo, la malattia
mentale è stata vista generalmente come
il risultato di un'altra malattia, come
la tubercolosi, la sifilide, o un tumore.
Nel 1800, psichiatri come Griesinger, Alzheimer,
e Kraeplin si sono concentrati sull'anatomia
del cervello e le irregolarità delle cellule
nervose come causa di disordini mentali.
Per più di un secolo gli psichiatri hanno
cercato le cause fisiche sottostanti della
malattia mentale.
Lo studio al microscopio di fette di cervello
è stato impiegato da psichiatri di fama
mondiale come Adolph Meyer verso la fine
degli anni '30, cercando lesioni al cervello
che potevano essere collegate ai problemi
mentali.
Questo approccio scientifico venne gradualmente
abbandonato con l'avvento e la diffusione
su larga scala dei concetti di Sigmund Freud
intorno al 1940. Le idee di Freud sulla
sessualità e sulla mente inconscia hanno
avuto un impatto notevole sullo studio della
mente umana, e per la prima volta il cervello
venne lasciato fuori dalla scena. I processi
delle malattie fisiche non furono più considerati
come il primo indirizzo dove cercare la
causa delle malattie mentali. La psicologia
freudiana si è concentrata sulla mente,
intesa come separata dal cervello. Per la
prima volta nella sua storia, la psichiatria
non fu più sotto la guida di medici ordinari.
Gli psicologi presero il controllo del campo,
concentrando l'attenzione sulla "psiche".
La maggior parte delle malattie mentali,
dicevano, derivano da eventi avversi, come
traumi dell'infanzia, relazioni con i genitori,
e esperienze nei primi anni. Non era mai
successo che una specialità medica venisse
assunta da operatori non prettamente medici.
Questo è stato un errore da cui gli psichiatri
ci hanno messo 40 anni per riprendersi.
Negli anni '50 e '60 abbiamo visto la crescita
della psicoanalisi: i medici del colloquio.
Le loro speranze per curare le malattie
mentali risiedevano nella psicoterapia.
Sidney Walker attribuisce il declino di
psichiatria anteriore al 1980 al fallimento
della psicoanalisi e della psicoterapia
nel dare quanto promettevano. Tutto sommato
non hanno ottenuto risultati apprezzabili.
Secondo il Dr. Walker la ragione risiede
nel non aver minimamente considerato la
possibilità che la malattia mentale potesse
anche avere cause biologiche e organiche.
La professione aveva abbandonato le sue
radici, che itenevano che la malattia mentale
fosse generalmente "una reazione a" un disturbo
fisico sottostante di qualche tipo. Avevano
barattato un approccio scientifico con uno
non scientifico.
Gli anni '70 videro l'insorgenza del precursore
dell'ADHD: il Disturbo Cerebrale Minimo,
con gli stessi puntelli pseudo-scientifici
per l'ADHD e vaghi fondamenti sostenuti
dalle case farmaceutiche per puntare a un
nuovo mercato vulnerabile suscettibile al
"trattamento". Lo psicologo personale di
Nixon, il Dr. Hutschnecker, nel 1970 compose
un famoso memorandum in cui raccomandava
la verifica di massa dei bambini allo scopo
di accertare possibili schemi di comportamento
"pre-delinquenziale". Sebbene il memorandum
venne discreditato dall'APA stessa, onde
evitare di venire accusata di complicità
in una operazione che se attuata le avrebbe
portato enormi benefici economici, il sostegno
politico crebbe con un effetto a valanga
e divenne il fulcro per la linea di condotta
per il decennio successivo. Le nuove parole
magiche erano disabilità e solidarietà.
Era giunta l'alba dell'era della Vittima
Professionista.
La storia è raccontata nei dettagli e con
chiarezza nel libro di Peter Schrag The
Myth of the Hyperactive Child. Non essendo
riuscita la riforma delle istituzioni mal
funzionanti, il nuovo gioco diventò riformare
l'individuo. Senza alcun fondamento scientifico,
nuove parole sono entrate in uso come "Dislessia"
"pre-delinquente" e "incapace do apprendere".
Nel 1995, più del 50% dei bambini americani
è stato identificato come affetto da difficoltà
nell'apprendimento o ADHD! Schrag descrive
come un intero impero di potere sociale,
didattico, politico, medico, e economico
è sorto in pochi anni. Gli studi scientifici
più scadenti sono stati messi insieme, finanziati
dalle aziende farmaceutiche, a sostegno
della nuova politica del diritto dello stato
di definire emozioni e comportamenti "normali".Sebbene
la maggior parte di questi studi alla fine
siano stati discreditati, sono comunque
serviti per porre le fondamenta di una "documentazione
scientifica" analoga durante gli anni '80,
nella quale l'anticonformismo è diventato
improvvisamente una condizione medica che
necessita di essere curata.
Durante gli anni 70, la gente si rivolgeva
al medico di famiglia, allo psicologo, agli
assistenti sociali, sacerdoti, e consulenti
matrimoniali per i loro problemi, ma nessuno
prescriveva farmaci per piccole lamentele.
Con il passare degli anni gli psichiatri
non riuscivano a attrarre pazienti volontari,
semplicemente perché la necessità, se pur
discutibile non era percepita dalla maggior
parte della gente.
Entra in scena l'ADHD
 |
Con
le azioni dell'APA perennemente in ribasso,
arriviamo al famoso raduno del Comitato
dell'APA del 1980. Fu a questa riunione
che l'APA decise di "ri-medicalizzarsi.
Fu presa la decisione di mollare tutta quella
roba della cura del colloquio psico - analitico
che stava portando la professione al falimento
totale, e di riaffermarsi come veri professionisti
medicicon il diritto di avere successo e
vendere tonnellate di farmaci. Come potreste
immaginare, nessuno è stato più lieto di
sentire queste notizie dell'industria farmaceutica.
Se non si riusciva ad ottenere pazienti
volontari, occorreva trovare il modo di
ottenere pazienti.... involontari. L'unico
problema era che, se gli psichiatri volevano
riconfermarsi con successo come medici,
avevano bisogno di una nuova malattia che
rientrasse nella loro specialità che sarebbe
stata curata con degli psicofarmaci. In
quella riunione del 1980 l'ADHD venne definito
per la prima volta come disturbo. La cosa
fondamentale era che ora l'ADHD era una
realtà: era stato definito, descritto e
inserito nella bibbia dell'APA, il Manuale
Diagnostico e Statistico, abbreviato in
DSM.
La
Bibbia Parla
Breggin, Armstrong, Wiseman, e Baughman
continuano con pagine e pagine sulla rilevanza
del Manuale Diagnostico e Statistico.
Per una comprensione più completa del
ruolo insidioso che questo libro ha avuto
e continua ad avere catapultando una professione
che stava scomparendo in una posizione
di ricchezza e rispettabilità, a costo
del benessere di milioni di bambini indifesi
ci si può rivolgere ai loro materiali.
Anche se queste accuse sembrano aspre
e forti sono affermazioni inadeguate per
difetto.
Il Manuale Diagnostico e Statistico è
stato pubblicato dall'APA per la prima
volta nel 1952. Il DSM è un catalogo di
disturbi mentali. Sotto il termine che
definisce un determinato disturbo è stampato
un elenco di sintomi che servono a diagnosticarlo.
Un paziente può essere "diagnosticato"
come affetto di un particolare disturbo
mentale se si riscontrano abbastanza sintomi
fra quelli elencati. Nonostante le istruzioni
del DSM mettano in guardia gli psichiatri
dall'impiegare il DSM come un ricettario
da cucina perché ci sono tanti altri fattori
e concause da considerare prima che una
diagnosi sostenibile possa essere fatta,
in pratica il metodo di usarlo come ricettario
è precisamente il modo in cui DSM è utilizzato
più comunemente.
Gli psichiatri si sono dati molto da fare
dal 1952. Ogni nuova edizione del DSM
è più estesa:
TITOLO |
ANNO |
N°
dei disturbi |
DSM |
1952 |
112 |
DSM
II |
1968 |
163 |
DSM
III |
1980 |
224 |
DSM
IIIR |
1987 |
253 |
DSM
IV |
1994 |
374 |
Nella possibilità che qualcuno pensi che
ognuna di queste "malattie" sia stata stata
sottoposta a ricerche e studiata nello stesso
modo scientifico come una malattia fisica
prima di entrare ne i libri di testo di
patologia, quelle che seguono sono alcune
dichiarazioni di professionisti:
Renee Garfinkel, uno psicologo e rappresentante
dell'APA che ha partecipato alle riunioni
per le periodiche revisioni del DSM, ha
riferito alla rivista Time:
"Il basso livello dello sforzo intellettuale
era sconvolgente ... le diagnosi sono state
sviluppate con il voto di maggioranza, con
la stessa faciloneria con cui sceglieremmo
un ristorante. A me piace la cucina italiana...
preferisco il ristorante cinese ...no dai,
andiamo alla cafeteria. Poi ADHD è stato
immesso in un computer. Può riflettere la
nostra ingenuità, ma la nostra opinione
era che si stava facendo davvero un tentativo
di guardare le cose scientificamente." (Walker
pg.22) Il Dr. Al Parides, uno psichiatra,
dichiara che il DSM non è per niente scientifico,
ma uno capolavoro di manovre politiche,
in cui i normali problemi della vita sono
convertiti in condizioni psichiatriche.
(Wiseman, pg. 357)
In che modo un disturbo mentale appare nel
DSM è una storia lunga e illuminante ben
esposta negli scritti di Walker e di Louise
Armstrong.
"Leggere sull'evoluzione del DSM è venire
a sapere che è un documento completamente
politico. Quello che include e quello che
non include, sono il risultato di dure lotte,
lunghe trattative, rivalità fra i vari associati,
e giochi di potere. - Louise Armstrong Un
profano non sospettoso potrebbe pensare
che siano state fatte ricerche durate anni,
della sperimentazione, studi a doppio cieco,
prima che un disturbo mentale possa essere
inserito nel manuale fondamentale della
professione autorizzata a trattare i disturbi
mentali. Ma non è così che avviene.
Armstrong cita la storia dell'origine di
un disturbo chiamato "disordine della personalità
che si autosconfigge". Il presidente del
comitato, Robert Spitzer DSM, immaginò il
disturbo durante una gita di pesca, e quando
ritornò convinse abbastanza membri del comitato
per includerlo nel manuale. E da lì in poi
è rimasto nel DSM. - da: "And They Call
It Help"
Diagnosi Istantanea
Il DSM è l'unico mezzo tramite cui l'ADHD
viene diagnosticato. Questo è il modo con
cui si procede: Nel DSM, l'ADHD ha nove
sintomi elencati. Se un bambino ne mostra
sei qualsiasi della lista, l'opinione del
medico (o dell'insegnante!) è che quel bambino
può essere diagnosticato come affetto da
ADHD. Tutto quì! La cosa buffa, se non avesse
risvolti così drammatici, è che la maggior
parte dei sintomi elencati non sono sintomi
di un disturbo mentale, ma solo espressioni
del comportamento della maggior parte dei
bambini:
- Da
seduto giocherella con le mani o con
i piedi o non sta fermo o si dimena.
- Lascia
il suo posto in classe o in altre situazioni
dove dovrebbe restare seduto.
- Corre
intorno e si arrampica di continuo,
quando non è il caso di farlo
- Ha
difficoltà a giocare o a intrattenersi
tranquillamente in attività ricreative.
- E'
sempre "sotto pressione" o spesso si
comporta come se fosse azionato da un
motore.
- Non
riesce a stare in silenzio: parla troppo.
- "Spara"
le risposte prima che sia terminata
la domanda.
- Ha
difficoltà ad aspettare il suo turno.
- Interrompe
o si intromette nelle comunicazioni
di altri
Sembra
la descrizione di qualcuno che non avete
mai conosciuto? Qualcuno potrebbe chiedersi
se c'è qualsiasi bambino che non manifesti
sei di queste caratteristiche. Eppure questa
è l'unica "verifica" "diagnostica" che esiste
per determinare l'ADHD. Sei su nove. Nessuna
prova di laboratorio, nessun esame del sangue,
nessun esame fisico. Solo questi nove "sintomi".
E a differenza di qualsiasi altra malattia
nella storia, la diagnosi può essere fatta
da chiunque che sia autorizzato, anche senza
alcuna credenziale medica o qualsiasi training
di alcun genere: un'educatrice scolastica,
un consulente scolastico, un insegnante,
il direttore didattico, un allenatore.
 |
Le
diagnosi fatte con il DSM a mo' di ricettario
per qualsiasi malattia costituiscono
una eccessiva oltre che ridicola semplificazione
ed è la ragione principale per cui tanti
psichiatri moderni sono così imbarazzati
riguardo alla loro professione. Una
diagnosi di qualsiasi malattia, specialmente
un disturbo e mentale, richiede verifiche,
tempo, analisi complete e una ponderata
valutazione con il valiare molte possibilità
ad una a una per esclusione, prima di
arrivare alla diagnosi finale, che comunque
puo essere ancora soggetta a cambiamento.
Le diagnosi con il DSM, che secondo
molte fonti sarebbe la procedura standard
nella professione psichiatrica, sono
aborracciate ed estremamente superficiali
in modo assurdo. Molti pazienti sono
spesso classificati come affetti da
ADHD dopo un'intervista di 15 minuti
con un pediatra, che non è assolutamente
preparato per diagnosticare disturbi
mentali. Il DSM in realtà è un sostituto
per la diagnosi.
Secondo il Dr. Peter Breggin, la psichiatria
ha perso la sua identità come professione.
La psichiatria ha venduto la maggior
parte dei suoi valori tradizionali ed
è "dominata dagli interessi dell'industria
farmaceutica multimiliardaria (in dollari),
poiché la professione è diventa totalmente
dipendente dalle case farmaceutiche
per la sua sopravvivenza". Nel frattempo,
numerosi milioni di persone "subiranno
danni al cervello permanenti a causa
di farmaci e elettroshock mentre la
psichiatriasmentisce che tutto ciò stia
accadendo. (Toxic Psychiatry p17.)
|
|
|

|