La figure dell'Alterità come limite,
concorrente, origine e destino (vedi)
si concretizzano all'interno di uno scenario che è
la relazione, il legame. La relazione è quel legame
emotivo che influenza il comportamento. Abbiamo una relazione
quando l'Altro "altera" il comportamento che avremmo
avuto se non fosse entrato nel nostro orizzonte, e quando
a nostra volta siamo l'Altro per l'Altro.
La relazione così intesa è un
punto di un cerchio comprendente libertà, differenza-pluralità
e realismo. Il cerchio è una forma ricorsiva senzo
un punto di inizio-fine, e dove ogni punto è insieme
causa ed effetto di ogni altro.
La libertà è quella di attuare il possibile,
concedere all'Altro ed a sè il potere di essere un
punto di cambiamento, accettare che la relazione possa dirottare
la vita. La differenza-pluralità è concepire
la relazione come incontro fra diversità, interpersonali
ed intapsichiche. Il realismo è l'importanza del soggetto
vero, concreto, carnale rispetto al soggetto ideale, astratto,
generale.
Cosa accade se la relazione assume una forma
"puntuale", ad arcipelago, in cui i soggetti non
si influenzano ma sono semplicemente "prossimi"?
E' frequente oggi sentir parlare di incontro e relazione anche
per situazioni di questo tipo. Per esempio, si dice che i
fedeli "incontrano" il Papa, quando diecimila persone
stanno sulla piazza di S.Pietro sotto la finestra del Pontefice.
Si chiamano "colleghi" coloro che fanno lo stesso
tipo di lavoro, anche se non si sono mai parlati. Si chiamano
"compagni" quelli che militano nello stesso partito
o fanno lo stesso corteo. Partecipare allo stesso concerto
della rock star di turno, fa sentire "vicini" i
presenti. Come "prossimi" si sentono quelli che
assistono insieme allo stesso struggente tramonto.
Spesso si usano termini come "relazione
e "Altro" in quelle situazioni in cui esiste solo
una "contemporaneità emozionale". Avere emozioni
simili sembra sufficiente per definire la relazione. Questa
relazione non è un legame, si scioglie allontanandosi,
nè implica influenza reciproca o cambiamento. La figura
prevalente qui non è il cerchio, ma l'insieme di punti
inseriti in uno stesso "campo" spazio-temporale.
Anzi, spesso basta lo stesso "campo" psicologico,
cioè il vissuto di continguità e prossimità,
a prescindere dalle variabili spazio-temporali. Ci possiamo
sentire in prossimità coi trapassati, ma anche con
soggetti lontani che non abbiamo mai visto.
Il passaggio dalla relazione-legame alla relazione-prossimità
è caratterizzato da tre elementi.
Uno è la sostituzione della dimensione reale alla dimensione
ideale. Abbiamo sempre meno relazioni fra persone e sempre
più relazioni fra idee. Solidarizziamo coi "disabili",
senza avere alcun legame con l'anziana in carrozzina del piano
di sotto. Manifestiamo per i diritti umani delle donne islamiche,
senza necessariamente portare rispetto per le donne che lavorano
nel nostro ufficio.
Un altro elemento è il prevalere dei valori simile-singolare
sui valori differente-plurale. E' "prossimo" chi
sentiamo simile, e le relazioni di similarità corrispondono
ad una concezione interpersonale e intrapsichica come mono-dimensionale.
Il terzo elemento è il determinismo, contrapposto alla
libertà. Le relazioni di prossimità danno conferme,
senza cambiare. Rassicurano, facendo prevalere la ripetizione
e l'eco sulla variazione o la biforcazione.

Il passaggio dalle relazioni-legame alle relazioni
di possimità/contiguità è insieme effetto
e causa di numerosi fenomeni che interessano la vita quotidiana
attuale. Il primo è che diminuiscono le relazioni totali
a favore di quelle parziali. Stiamo sostituendo le relazioni
intime, profonde e polidimensionali con relazioni di superficie
e monodimesionali. Le relazioni per "fare insieme"
prendono il posto delle "relazioni per essere-stare insieme".
Sempre meno legami riescono a soddisfare la pluralità
dei nostri bisogni. L'urgenza dei quali viene soddisfatta
moltiplicando gli ambienti che attraversiamo. Questo offre
una spiegazione della ansiosa mancanza di tempo che sembra
colpire tutti, malgrado il tempo di lavoro sia mediamente
diminuito. Quasi tutti lavorano -salvo alcune minoranze- meno,
e quasi tutti hanno meno tempo. Il fatto è che molti,
di fronte alla diminuzione delle relazioni-legame, cercano
di sostituirle con situazioni di prossimità che vengono
moltiplicate: abbiamo "vicini" che condividono con
noi le esperienze di fitness, "prossimi" con cui
balliamo, "contingui" che vivono un viaggio con
noi, "simili" con cui abbiamo idee uguali. Rincorriamo
una miriade di figure di prossimità, per sostituire
le relazioni-legame che non siamo più in grado di,
o vogliamo sempre meno, intrecciare.
Adamus
|