Esempi di intermediazione (M.Meti) V. articolo
Garanzie per l'utente

C'era un tempo in cui si diceva che una laurea aveva lo scopo di offrire ai clienti una garanzia di qualità certificata dallo Stato. Poi sono venuti gli Ordini professionali, la cui motivazione principale è l'offerta di garanzie etiche ai clienti. Poi sono arrivati i Registri professionali regionali, e le iscrizioni obbligatorie alle Camere di Commercio. Poi le certificazioni di qualità. Ora siamo agli accreditamenti. Sempre in nome della qualità e la tutela dei clienti.

In questi tempi di disoccupazione estesa, e nei regimi "liberali" occidentali, un semplice curriculun non basta più. Per lavorare in certi campi occorrono una laurea, l'iscrizione ad Ordine o ad un Registro pubblico, l'iscrizione alla Camera di Commercio, una qualche Certificazione di qualità ed infine un Accreditamento.

Tutto ciò ha aumentato la qualità dei servizi ai clienti? Nemmeno un po'. In compenso questo processo soddisfa la creazione di oligarchie di intermediari, dal costo altissimo e detentori di un potere di controllo non trascurabile.

Lavoro interinale

La necessità di una maggiore flessibilità poteva essere realizzata in modo semplice e diretto. Che era quello di modificare le norme sul lavoro, consentendo ai datori di lavoro di assumere "a tempo" e licenziare "a piacere". Invece no, questo non avrebbe garantito l'intermediazione. Sono così nate le agenzie di lavoro interinale, che non garantiscono affatto il lavoratore, circa la continuità e stabilità del lavoro. Al contrario, garantiscono a se stesse un discreto reddito che è minacciato da eventuali assunzioni stabili.

Le imprese oggi possono assumere "a tempo" e licenziare "a piacere", ma devono dare una "tangente" alle agenzie interinali.

Madonna, il Malawi e la Romania

La cantante Madonna ha adottato un bambino del Malawi, lasciando 3 milioni di dollari per la costruzione di una scuola. Scandalo delle organizzazioni inglesi per le adozioni e dei mass media italiani. Scandalo per cosa? Perchè Madonna non ha pagato niente agli intermediari. Se, invece di fare da sè, si fosse rivolta a qualche organizzazione intermediaria, e, se invece di donare i soldi al Governo del Malawi, li avesse donati a qualche ente intermediario....tutto sarebbe andato liscio. Come avviene da anni con la Romania. La quale si paga le politiche sociali cedendo bambini, ma non senza fare guadagnare le organizzazioni di intermediazione, che hanno il compito di rendere accettabile il mercato delle adozioni: dai venti ai cinquantamila euro a bambino.