ProgettoZero
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Intervento di Carmelo Roberto |
Mi vado convincendo sempre di più dal privilegio di essere nato
in questo momento storico e in questa società del "benessere";
è unoccasione unica di sviluppa personale. Mi sento profondamente
riconoscente ai molti che hanno lavorato e sofferto per realizzarlo.
Questo comparta da parte mia una precisa responsabilità non solo per me, ma anche per i miei compagni di viaggio. Tengo nel cuore l'enorme problema dalla giustizia sociale che mi dice che questo privilegio che io e noi occidentali possiamo godere viene a scapito di miliardi di miei simili che come me hanno il diritto di usufruire delle stessa risorsa e mi lascio interrogare seriamente, (dal momento che credo che siamo un "tutt'uno ") dal come posso essere felice senza la felicità di tutti. Avere garantito il necessario, e anche il superfluo, poter usare mezzi tecnici e culturali non disponibili nel passato, mi spinge a fare un salto di qualità anche nel servizio alla società e occuparmi non solo al benessere tantomeno al superfluo (e quante energie umane vanno utilizzata sola per questo , e peggio ancora per la guerra e la distruzione!) Sento che mi devo occupare del "PIÙ ESSERE". "Non di solo pane vive l'uomo", ma di ogni cosa che a necessaria ai suoi livelli emozionali, mentali, spirituali... Se ho scelto di aiutare la società mondiale facendo "l'uomo spirituale". È si per una mia attitudine personale e la mia storia di educazione, ma è anche perché sento l'enorme esigenza che ogni uomo ha oggi di alimentare la sua "dimensione spirituale" e quanto poco tempo e passione invece investe nella sua crescita (non mi riferisco, ora, all'essere ministro di questa o quella religione, ma servitore libero e liberante, della crescita globale di ogni uomo e di tutti gli uomini). Vivo in una società ricchissima, anzi nauseata di "cose", ma poverissima di tempo per maturare umanamente e socialmente. L'uomo non e programmato per essere ricco, ma per essere felice insieme a persone felici. Non è l'avere dì più che fa felici, ma l'essere più umani cioè avere tempo e passione anche per la cultura e lo spirito. Si dice che uno è "ricco" quando possiede tante cose e mezzi di produzione, ma sarebbe meglio dire che uno e "Signore" quando trova il tempo per il suo sviluppo personale che non è mai dissociabile dall'accogliere e donare le ricchezze interiori di tutti. E noi non siamo chiamati ad essere ricchi, ma "Signori". |
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