Il Mito Del Denaro Rivelato
1. I Naufraghi Sopravvissuti
La loro nave era stata distrutta da un'esplosione. In cinque
erano sopravvissuti, aggrappandosi ad una zattera in balia delle
onde. Delle altre vittime di questo disastro non c'era più
alcun segno.
Per ore ed ore i loro occhi avevano scrutato l'orizzonte. Sarebbero
mai stati visti da qualche nave che passava di là ? La
loro zattera rudimentale li avrebbe mai condotti ad un approdo
sicuro?
Tutto ad un tratto un grido si levò: "Terra!
Guardate, laggiù, nella direzione in cui ci stanno portando
le onde!"
E così, man mano che si disegnava all'orizzonte la silhouette
di quello che si rivelò essere un approdo, i naufraghi
sulla zattera esultavano.
Erano in cinque. Francesco, il carpentiere, robusto
e pieno di energie. Era stato lui ad urlare per primo,
"Terra!"
Poi c'era Paolo, un contadino. Inginocchiato
sulla zattera, un palmo sui tronchi, l'altro a reggere il rudimentale
albero maestro.
Poi Giacomo, un allevatore. Con i pantaloni
a righe, inginocchiato e proteso in direzione dell'approdo,
della terra.
Poi c'era Enrico, un agricoltore piccolo e
tozzo, seduto su una cassa scampata al naufragio.
Ed infine Tommaso tecnico minerario, un gran
pezzo d'uomo, con una mano sulla spalla del carpentiere.
2. Un'Isola Provvidenziale
Rimetter piede sulla terra ferma fu per questi cinque uomini
come risorgere a vita nuova.
Dopo essersi asciugati e riscaldati, il primo impulso fu quello
di esplorare la piccola isola in cui erano arrivati, così
lontana da ogni forma di civiltà . La ribattezzarono
subito come Isola dei Naufraghi.
Un rapido giro esplorativo sollevò di molto il loro
morale. L'isola non era una roccia arida. Nonostante fossero
gli unici esseri umani presenti, a giudicare dagli animali semi
addomesticati che avevano incontrato, qualcuno doveva averla
abitata in precedenza.
Giacomo, l'allevatore, era sicuro di riuscire
ad addomesticare completamente gli animali per utilizzarli affinchè
potessero dare loro un buon rendimento.
Paolo valutò che la maggior parte del
suolo dell'isola era abbastanza adatto alla coltivazione.
Enrico scoprì alberi da frutto che
avrebbero dato ottimi raccolti se avesse cominciato a curarli
a dovere.
Ma la cosa più importante era la presenza di foreste
con una buona varietà di tipi di legno. Francesco,
senza alcuna difficoltà , avrebbe costruito delle capanne
per la piccola comunità isolana.
Secondo Tommaso, l'esperto in mineralogia,
l'isola mostrava segni evidenti di ricchi depositi di minerali.
Nonostante la mancanza di strumenti adeguati, con il suo ingegno
e un po' di iniziativa Tommaso avrebbe estratto i metalli per
costruire degli attrezzi.
Ognuno di loro poteva si mise pertanto all'opera, ringraziando
la Provvidenza per il lieto fine inaspettato che aveva avuto
la loro tragica avventura.
3. L'Abbondanza Vera
E voilà …ecco i nostri uomini al lavoro.
Il carpentiere costruiva case e mobilia. All'inizio, cercavano
il cibo dove potevano. Ma presto i campi furono seminati e arati
e il contadino ebbe il suo raccolto.
Stagione dopo stagione, il patrimonio dell'isola cresceva.
E la prosperità non veniva dall'oro o dalle banconote,
ma ricchezza tangibile ed abbondanza di cibo, abiti, e spiritualità ,
tutto ciò di cui un essere umano può avere bisogno.
Ognuno di loro lavorava per sè e per gli altri. Tutto
quello che non gli serviva veniva scambiato con quanto gli altri
possedevano in eccesso.
La vita non poteva certo dirsi completa come
avrebbero voluto. Mancavano loro tutte quelle cose a cui la
civiltà li aveva abituati. Ma non avrebbero potuto avere
di meglio. Tutti e cinque avevano vissuto la Depressione in
Canada. Ricordavano ancora le pance vuote da una parte e i magazzini
pieni di cibo dall'altra.
Comunque, almeno sull'Isola della Salvezza,
non erano costretti a vedere marcire il cibo sotto i loro occhi.
E non c'erano neanche più le tasse, nè vivevano
con il timore dei sequestri. Lavoravano duro ma godevano del
frutto del loro lavoro.
Così l'isola continuò a svilupparsi, e loro possedevano
ancora la vita e la salute (le due più grandi benedizioni),
e continuavano a ringraziare Dio sperando di riuscire a riunirsi
un giorno con le loro famiglie.
4. Un Serio Inconveniente
I nostri cinque uomini si riunivano spesso per parlare d'affari.
In questo semplice sistema economico che avevano sviluppato,
c'era una sola cosa che li cominciava ad infastidire ogni giorno
che passava: non utilizzavano alcuna forma di denaro.
Il baratto, lo scambio diretto di merci con altre merci, aveva
molti inconvenienti. I prodotti scambiati non sempre erano disponibili
contemporaneamente, quando si discuteva di un affare o di uno
scambio. Ad esempio, il legno consegnato al contadino in inverno
poteva essere pagato in legumi soltanto sei mesi dopo. A volte
uno di loro poteva possedeva qualcosa di grande valore, che
poteva scambiare solo con vari prodotti degli altri uomini perfino
in epoche differenti.
Questo sistema era troppo complicato sino
a fargli comprendere quanto fosse più semplice utilizzare
il denaro. Con un sistema monetario, ognuno di loro avrebbe
potuto vendere i suoi prodotti agli altri per la cifra esatta
di denaro e comprare le cose desiderate dagli altri quando realmente
erano necessarie e soprattutto quando erano disponibili.
Si convenì che un sistema monetario poteva essere
loro utile, ma nessuno di loro sapeva come crearlo.
Essi sapevano come produrre ricchezza ed beni e merci ed ma
produrre denaro (come simbolo di questa ricchezza) andava oltre
le loro possibilità .
Non avevano proprio idea di come abbia origine il denaro, tanto
meno di come si poteva produrlo. (Sicuramente, molti uomini
di cultura in quel frangente non avrebbero comunque saputo come
comportarsi in merito ed tutti i nostri governi erano nella
stesa situazione durante il decennio che precedette la guerra.
L'unica cosa di cui ogni nazione aveva bisogno a quel tempo
era il denaro, e tutti i governi apparentemente non sapevano
in che modo ottenerlo.)
5. L'Arrivo Di Un Altro Naufrago
Una sera, mentre i nostri uomini sedevano sulla spiaggia a
parlare dei loro problemi per l'ennesima volta, videro una piccola
barca che si avvicinava a riva con un uomo a bordo.
Era l'unico sopravvissuto al naufragio, si chiamava
Martin Golden.
Molto contenti di avere un nuovo compagno di sventura, misero
a sua disposizione il meglio che potevano e lo portarono a fare
un giro dell'isola da loro colonizzata.
"Nonostante viviamo qua sperduti e fuori
dal resto del mondo," gli dissero, "non abbiamo
poi molto di cui lamentarci. Il suolo e la foresta sono stati
buoni con noi. Ci manca solo una cosa. Il denaro. Ci faciliterebbe
molto lo scambio dei nostri prodotti."
"Bene, voi dovete solo ringraziare la Provvidenza,"
replicò Martin, "perchè io sono un banchiere
e in quattro e quattro otto vi metto in piedi un sistema monetario
garantito in grado di soddisfare le vostre esigenze. Così
potrete tornare ad avere tutto quello che avevate prima nel
mondo civile."
Un banchiere! UN BANCHIERE! Un angelo caduto dalle nuvole non
avrebbe potuto ispirare più riverenza e rispetto nei
nostri uomini. Dopo tutto, non siamo abituati, noi persone civilizzate,
a genufletterci davanti ai banchieri e a tutti quegli uomini
che controllano le nostre finanze?
6. Il Dio Della Civiltà
"Mr. Golden, caro il nostro banchiere, la
tua unica occupazione sulla nostra isola sarà quella
di badare al nostro denaro; non dovrai svolgere alcun lavoro
manuale."
"Mi sforzerò, come farebbe ogni buon banchiere,
di portare avanti con grande soddisfazione il mio compito
aiutandovi a far in modo che la vostra comunità continui
a prosperare."
"Mr. Golden, ti costruiremo una casa adatta e dignitosa
al tuo ruolo di banchiere. Nel frattempo speriamo non ti dispiaccia
essere alloggiato nella costruzione comune che utilizziamo
per i nostri incontri?"
"Va benissimo, miei cari amici. Ma prima di tutto,
scaricate la mia barca. C'è della carta e una pressa
per la stampa, completa di inchiostro e di caratteri tipografici,
ed un piccolo barilotto che vi chiedo la cortesia di trattare
con la massima attenzione."
Scaricarono ogni cosa dalla barca. Il piccolo barilotto suscitò
una grande curiosità nei nostri uomini.
"Questo barilotto," disse Martin, "contiene
un tesoro che va oltre ogni vostro sogno. E' pieno di... oro!"
Pieno d'oro! I cinque erano davvero stupiti. Il dio della civiltà
era appena arrivato sull'Isola dei Naufraghi. Il dio giallo,
sempre nascosto ma terribile col suo potere, la cui presenza,
assenza o minimo cambiamento d'umore poteva decidere il destino
di tutte le nazioni civili!
"Oro! Mr. Golden, tu sei veramente un grande
banchiere! Oh onorevole Martin! Accetta questo nostro umile
omaggio, e ricevi i nostri giuramenti di piena fedeltà !"
"Si, amici miei, c'è abbastanza oro per un
intero continente. Ma l'oro non è fatto per circolare,
L'oro deve rimanere nascosto. L'oro è l'anima del denaro
sonante, e l'anima rimane sempre invisibile. Ma vi spiegherò
tutto quando riceverete la vostra prima fornitura in denaro."
7. La Sepoltura Segreta
Prima che si separassero per la notte, Martin pose loro un'ultima
questione: "Quanto denaro vi serve per cominciare a
facilitare i vostri scambi?"
Si guardarono l'uno con l'altro e poi guardarono deferenti
il loro banchiere. Dopo qualche calcolo, e con i consigli dell'uomo
di finanza, decisero che 200 dollari potevano andar bene.
Gli uomini si allontanarono poi commentando entusiasti l'accaduto.
E nonostante l'ora tarda, passarono la maggior parte della notte
svegli, immaginando eccitati tutto quel oro. Si addormentarono
quando arrivò il mattino.
Martin, nel frattempo non perse un solo attimo. La fatica svanì
presto fantasticando sul suo avvenire di banchiere. Alle prime
luci dell'alba, scavò una fossa in cui fece rotolare
il barilotto. Lo coprì poi con della terra e dell'erba,
e vi piantò sopra un arbusto per mimetizzarlo al meglio.
Poi mise in funzione la sua piccola presso e stampò
circa un migliaio di biglietti da $1. Guardando le sue nuove
banconote fresche di stampa, il naufrago banchiere pensò
fra sè: "Però! Quanto è facile
produrre il denaro. Tutto il suo valore poi deriva dai prodotti
che sarà in grado di acquistare.
Senza produzione, questi biglietti sono inutili. Ma i miei
cinque ingenui amici non lo sanno.
Essi pensano veramente che questo nuovo denaro derivi il suo
valore dall'oro!
La loro ignoranza mi renderà loro maestro."
E come si fece sera, i cinque corsero da Martin.
8. Di Chi Sono Questi Soldi?
C'erano cinque pacchi di nuove banconote sul tavolo.
"Prima di distribuirvi il denaro," disse
il banchiere, "vorrei avere che fossimo d'accordo su
alcune questioni.
La base di tutto il denaro è l'oro. E l'oro che
è conservato sotto le volte della mia banca è
mio. Perciò anche questo denaro è il mio denaro.
Oh! Non guardatemi così, non scoraggiatevi subito. Io
vi presterò questo denaro e voi lo utilizzerete come
vi pare.
Però dovete pagare degli interessi.
Considerando la scarsità di denaro che abbiamo
qui, Penso che l' 8% sia abbastanza ragionevole."
"Oh, si certo, è abbastanza ragionevole, Mr.
Golden."
"Un'ultima cosa ancora, amici miei. Gli affari sono
affari, persino tra compagni. Prima di avere il denaro, ognuno
di voi firmerà una carta. Servirà a far pagare
ad ognuno di voi sia gli interessi che il capitale, pena la
confisca della proprietà che verrà effettuata
dal sottoscritto. Una pura e semplice formalità ed la
vostra proprietà non mi interessa affatto. Sono soddisfatto
del denaro. E sono sicuro che riavrò il mio denaro, e
che voi manterrete le vostre proprietà ."
"Tutto ciò ha molto senso, Mr. Golden. lavoreremo
duro per ripagarla."
"Questo è proprio lo spirito giusto. Ogni volta
che avrete un problema, venite da me. Il vostro banchiere è
il vostro migliore amico. Ora eccovi duecento dollari a testa."
E i nostri cinque uomini se ne andarono con le mani piene di
banconote da dollaro e con le loro teste che nuotavano nella
felicità di essere in possesso di denaro, finalmente.
9. Un Problema D'Aritmetica
E così il denaro di Martin cominciò a circolare
sull'isola.
Il commercio, semplificato dal denaro, raddoppiò. Tutti
sembravano felici.
Il banchiere era sempre salutato con grande rispetto e gratitudine.
Ma ora, vediamo che accade... Perchè Tommaso, l'esperto
di minerali, aveva un aspetto così cupo mentre era impegnato
a fare conti con carta e matita?
Tommaso, come gli altri, aveva firmato l'accordo per ripagare
a Martin i $200 in un anno, più $16 di interesse maturato.
Man mano che si avvicinava la scadenza per il pagamento, a Tommaso
rimanevano solo pochi dollari nel suo portafoglio.
Per molto tempo aveva affrontato questo problema da solo, senza
successo. Alla fine aveva provato a vedere le cose dalla prospettiva
della piccola comunità . "Prendendo in considerazione
ognuno di loro là sull'isola, " rifletteva,"
saremo capaci di onorare i nostri debiti?
Martin aveva elargito un totale di $1000. Ne chiedeva $1080
alla restituzione. Ma persino portandogli tutte le banconote
presenti sull'isola, ce ne mancano sempre $80. Nessuno ha prodotto
questi $80 extra. Noi produciamo beni, non banconote. Perciò
Martin si prenderà l'isola intera, dal momento che tutti
i suoi abitanti insieme non possono pagare il totale dovuto
fatto dal capitale iniziale più l'interesse maturato.
Persino se alcuni (senza pensare agli altri) fossero in
grado di pagare, gli altri non lo sarebbero. E prima o poi saremo
tutti insolventi. Il banchiere si prenderà ogni cosa.
Dovremmo proprio organizzare un incontro per decidere cosa fare
a questo punto."
Tommaso, con i suoi conti in mano, spiegò senza difficoltà
la situazione che era venuta a crearsi. Tutti concordarono che
erano stati raggirati dal loro caro banchiere.
Decisero quindi di andare da Martin a chiedere spiegazioni.
10. La Benevolenza Del Banchiere
Martin capì subito cosa avevano in mente, ma fece del
suo meglio per affrontarli. Mentre li ascoltava, Francesco l'impetuoso
iniziò a parlare a nome del gruppo.
"Come possiamo pagarti $1080 quando ci sono
solo $1000 in tutta l'isola?"
"Si chiama interesse, amici miei. Non è aumentato
il vostro tasso di produzione?"
"Certo, ma non è aumentato il denaro. Ed
è denaro che ci chiedi, non prodotti. Tu sei l'unico
che può produrre denaro. Hai fatto solo $1000, e ce
ne chiedi indietro $1080. E' impossibile!"
"Ora ascoltate, compagni. I banchieri, per il bene
della comunità , si adattano sempre alle condizioni
ed ai tempi storici. Vi richiederò solo l'interesse.
Solo $80. Continuerete a mantenere il resto del capitale."
"Tu sia benedetto, Mr Golden! Cancellerai i 200
dollari che ognuno di noi ti deve?"
"Oh no! Mi dispiace, un banchiere non cancella mai
un debito. Voi mi dovete sempre il denaro che io vi ho prestato.
Ma mi pagherete di anno in anno solo l'interesse maturato.
Se pagherete l'interesse ogni anno, non vi chiederò
il capitale.
Forse alcuni non riusciranno a ripagare l'interesse perchè
il denaro cambia continuamente mano tra di voi. Bene, organizzatevi
come una nazione. Impostate un sistema di contributi in denaro,
che chiameremo tasse.
Quelli che possiedono più denaro saranno maggiormente
tassati, i poveri pagheranno meno. Se riuscirete così
a pagare a me quanto dovuto, io sarò soddisfatto. Così
facendo la vostra piccola nazione prospererà ."
E i nostri se ne andarono un po' rassicurati ma ancora con
molti dubbi.
11. Martin Esulta
Martin è lì da solo. Sta riflettendo profondamente.
Questi i suoi pensieri: Gli affari vanno bene. Questi ragazzi
sono ottimi lavoratori, ma sono stupidi. La loro ignoranza e
la loro fiducia che pongono in me è la mia forza. Mi
chiedono soldi e io li incateno. Mi hanno coperto di fiori ed
io li ho ingannati.
Oh grande Banchiere! Sento che il genio delle operazioni bancarie
pervade tutto il mio essere! Oh, illustre maestro! Come avevi
ragione quando dicevi: "Datemi il controllo del denaro di
una nazione, e non importa sapere chi e fa le leggi." Io
sono il maestro dell'Isola della Salvezza, perchè ne
controllo tutto il denaro.
La mia anima è ebbra di entusiasmo e ambizione ed io
posso governare l'universo.
Ciò che io, Martin, ho fatto qui, potrei farlo nel resto
del mondo. Oh! se solo potessi andarmene da quest'isola, saprei
come governare il mondo senza portare nemmeno una corona regale.
La felicità più grande sarebbe per me
quella di istillare questa mia filosofia nelle menti di chi
governa la società : banchieri, industriali, politici,
riformatori, insegnanti, giornalisti ed tutti sarebbero al mio
servizio.
Le masse sono contente di vivere in schiavitù quando
una elite tra loro raccoglie tutto il consenso.
12. Il Costo Della Vita Diventa Insostenibile
Le cose andarono sempre peggio sull'Isola
dei Naufraghi. La produzione aumentava,
ma gli scambi erano ridotti al minimo.
Martin raccoglieva regolarmente il suo interesse. Gli altri
pensavano a mettere da parte denaro per poi pagare lui. Così
il denaro invece di circolare liberamente, veniva accantonato.
Quelli che pagavano più tasse si lamentavano
nei confronti di chi ne pagava meno. Aumentavano i
prezzi delle loro merci per recuperare le perdite.
Il povero sfortunato che non pagava tasse
lamentava l'alto costo della vita, e comprava meno.
Se uno di loro prendeva un lavoro salariato dall'altro, continuamente
domandava aumenti di stipendio per poter affrontare il costo
della vita.
Il morale era veramente basso.
Non c'era più gioia di vivere.
Nessuno più provava interesse per il proprio lavoro.
Perchè doveva? Già non si vende tanto, e quando
lo fa, si devono poi pagare tasse a Martin. Non avevano più
nulla. Era la crisi, la vera crisi. E si accusavano vicendevolmente
di non essere più caritatevoli e di essere la causa dell'alto
costo della vita.
Un giorno, Enrico, seduto nel suo frutteto, meditava
sulla situazione.
Finalmente giunse alla conclusione che questo che chiamavano
"progresso", nato da un sistema monetario fatto da
naufraghi, aveva spogliato letteralmente l'isola. Indubbiamente,
tutti e cinque avevano le loro colpe, ma il sistema di Martin
sembrava essere stato concepito per tirare fuori da ognuno di
loro il peggio della natura umana.
Enrico decise di dimostrare tutto ai suoi
amici in modo da unire le forze per passare all'azione.
Iniziò a parlare con Giacomo, che non era difficile
convincere. "Non sarò un genio," disse,
"ma è da molto tempo che penso che il sistema
del bancario non vada affatto bene per noi."
Uno alla volta, tutti arrivarono alla stessa conclusione,
e finirono per decidere di affrontare un'atra volta Martin.
13. Schiavizzati Da Martin
E una tempesta scoppio alle orecchie del banchiere.
"Il denaro scarseggia sull'isola,
mio caro, perchè tu ce lo porti via! Noi ti
paghiamo e ti ripaghiamo, ma ti dobbiamo sempre la stessa cifra
iniziale. Lavoriamo e lavoriamo ma non basta mai! Abbiamo la
migliore terra possibile, ma le cose qui vanno sempre peggio
da quando sei arrivato tu. Debiti! Debiti! Debiti fino al collo!"
"Oh! Ma su ragazzi, siate ragionevoli!I
vostri affari sono cresciuti grazie a me. Un buon sistema
bancario è l'assetto migliore per una nazione. Perchè
il vostro lavoro continui a beneficiarne, dovete avere fiducia
nel vostro banchiere. Venite a me come fareste da vostro padre...
E' più denaro quello che volete? Benissimo. Il mio
barilotto è buono per farci altre migliaia di dollari
ancora. Ecco, ipotecherò le vostre nuove proprietà
e vi presterò qualche altro migliaio di dollari subito."
"Certo! Così il nostro debito ammonterà
a 2000 dollari! Avremo il doppio di interessi da pagarti per
il resto delle nostre vite!"
"Bene, si e ma vi presterò più denaro
man mano che il valore delle vostre proprietà aumenta.
E voi non pagherete altro che l'interesse. E potrete trasferire
tutti i debiti in un'unica soluzione e e lo chiameremo debito
consolidato. E potrete rinviare il debito all'anno successivo."
"E le tasse cresceranno anno dopo anno?"
"Ovviamente. Ma aumenteranno anche i guadagni, anno
dopo anno."
"Perciò, più la nazione si sviluppa
anno dopo anno grazie al vostro lavoro, più aumenta
il debito pubblico!"
"Ma certo! Proprio come nelle nostre
nazioni ed o in altre zone del mondo civilizzato. Il grado
di civiltà di una nazione si misura sempre dalla dimensione
del debito contratto nei confronti dei banchieri."
14. Il Lupo Divorò Gli Agnelli
"E questo sarebbe un ottimo sistema monetario,
Mr. Golden?"
"Signori, tutto il denaro sonante si basa sull'oro,
e proviene dalle banche nella forma di debito. Il debito nazionale
è una cosa positiva. Trattiene gli uomini dall'essere
troppo soddisfatti. Può soggiogare i governi con la
sua saggezza suprema e definitiva, che si incarna in ogni
banchiere. Come banchiere, io sono la torcia della civiltà
qui sulla nostra piccola isola, io detto le politiche e regolamento
gli standard di vita."
"Mr. Golden, noi siamo sicuramente saremo ignoranti,
ma non vogliamo questo tipo di civiltà qui. Non le
daremo più un centesimo. Moneta sonante o meno, non
vogliamo avere più nulla a che fare con lei."
"Signori, sono profondamente rammaricato della decisione
sbagliata che state prendendo. Ma ricordate che non potete
rompere il contratto che avete stipulato con me, perchè
possiedo le vostre firme. Ripagate tutto in un'unica soluzione
e capitale e interesse."
"Sa bene che è impossibile, signore. Perfino
se le dessimo tutto il denaro presente sull'isola, saremmo
sempre in debito con lei."
"Non posso aiutarvi in questo. Avete o non avete
firmato? Si? Perfetto."
"In virtù della santità dei contratti,
prendo possesso delle vostre proprietà come ipoteca,
cosa su cui avete concordato all'epoca e voi sarete ben felici
di avere il mio aiuto. Se non vorrete servire l'autorità
suprema del dio denaro, allora obbedirete con la forza. Continuerete
a migliorare la nostra isola, ma stavolta agirete nel mio
interesse. Ed ora andate! Domani avrete le mie nuove disposizioni."
15. Controllo Della Stampa
Martin sapeva che chiunque controllasse il denaro di
una nazione, controllava la nazione stessa.
E sapeva anche che per continuare a mantenere questo controllo,
era necessario mantenere la gente in uno stato di ignoranza,
e distrarla con tutti i mezzi possibili.
Martin aveva osservato i cinque nostri isolani, due erano conservativi
e tre erano liberali. Molto era emerso dalle loro conversazioni,
specialmente dopo esser stati messi in schiavitù da lui.
Tra i conservativi e i liberali c'era sempre un attrito costante.
Diverse volte, Enrico, il più neutrale dei cinque, considerate
le comuni necessità ed aspirazioni del gruppo, aveva
suggerito che l'unione della gente poteva fare pressione sulle
autorità costituite. Un tipo di unione che Martin non
poteva tollerare; avrebbe significato la fine delle regole.
Nessun dittatore, uomo di finanza o che altro, poteva mantenere
unite le persone e soprattutto educarle in qualche modo.
Di conseguenza, Martin cominciò a fomentare quanto più
possibile le loro divergenze politiche.
Si mise a stampare con la stampatrice due settimanali, "The
Sun", per i Liberali, e "The Star",
per i Conservativi.
Il tenore generale di "The Sun" era: "Se
non sei più un maestro, è perchè quei traditori
dei Conservatori hanno venduto tutto ciò che era il nostro
business."
Quello di "The Star": "Lo stato
di rovina in cui si trova la nostra economia e il debito nazionale
possono essere fatti risalire alla responsabilità politica
degli innominabili Liberali."
16. Un Prezioso Relitto Galleggiante
Un giorno, Tommaso, l'esperto di minerali, trovò
in una delle piccole insenature, nascosto tra l'erba verso la
fine dell'isola, una piccola scialuppa di salvataggio, vuota,
eccetto per una cassa in buone condizioni che giaceva sul fondo.
Aprì la cassa, curiosò. tra le varie carte ivi
contenute, una specie di album catturò la sua attenzione:
"Il Primo Anno Del Credito Sociale".
Curioso, Tommaso si mise seduto sulla spiaggia e cominciò
a leggere il volume che aveva trovato. Il suo interesse aumentò
pagina dopo pagina ed il suo volto si illuminò.
"Bene, ma guarda qui!"urlò. "C'è
qualcosa che dovevamo sapere già da molto tempo."
"I soldi non acquistano valore dall'oro,
ma dai prodotti che il denaro può acquistare."
"Detto così, semplicemente, il denaro
può essere una sorta di strumento utile per la contabilità ,
con il sistema dei crediti che passa da un conto ad un altro
secondo le leggi degli acquisti e delle vendite. La somma totale
del denaro dipenderà allora dalla somma totale della
produzione."
"Ogni qual volta che aumenta la produzione, c'è
un aumento corrispondente di denaro. L'interesse non dovrà
mai essere pagato con nuovo denaro. Il progresso è segnato
non dall'incremento del debito pubblico, ma a seconda del dividendo
che viene emesso per ognuno dei singoli individui... I prezzi
sono calibrati dalla capacità di acquisto generale a
seconda di alcuni coefficienti dei prezzi. Credito Sociale..."
Ma Tommaso non potè trattenersi. Cominciò a correre
con il libro in mano, per condividere la gloriosa scoperta con
i suoi quattro compagni di sventura.
17. Il Denaro e Regole Semplici Di Contabilità
Così Tommaso divenne il loro insegnante. Insegnò
agli altri quello che aveva imparato da quella pubblicazione
sul Credito Sociale inviata loro in qualche modo dal Cielo.
"Questo," disse, "è quello
che possiamo fare senza dover stare ad aspettare il banchiere
e il suo oro, e senza dover sottoscrivere alcun tipo di debito."
"Apro un conto a nome di ognuno di noi. Nella colonna
a destra ci sono i crediti che aumentano il valore del conto,
a sinistra invece i debiti che fanno diminuire il nostro conto."
"Ognuno di noi ha bisogno di $200 per cominciare.
Benissimo. Scriviamo $200 a credito di ognuno di noi. Ognuno
di noi ha immediatamente 200 disponibili."
"Francesco compra alcune merci da Paolo per $10. Io
deduco $10 da Francesco, lasciandogli $190. Aggiungo poi $10
a Paolo, che ora ne avrà $210."
"Giacomo compra da Paolo per la cifra di $8. Deduco
da Giacomo $8, lasciandogli $192. Paolo ora ne possiede $218."
"Paolo acquista legna da Francesco per $15. Deduco
$15 da Paolo, lasciandogli $203. Aggiungo i $15 al conto di
Francesco, che ritorna a $205."
"E così via; da un conto all'altro, allo stesso
modo che con le banconote di carta che passano di mano in mano."
"Se qualcuno ha bisogno di soldi per allargare la
sua produzione, gli assicureremo la somma necessaria in un nuovo
credito. Una volta che avrà venduto i suoi prodotti,
ripagherà la somma al fondo di credito. Lo stesso con
i lavori pubblici; pagati con nuovi crediti."
"In questo modo, ognuno dei nostri conti periodicamente
aumenterà , ma senza prendere crediti da nessuno, in
modo che tutti possano beneficiare dei progressi della nostra
società . Questo è il dividendo nazionale. Così
facendo, il denaro diventerà solo uno strumento di servizio."
18. Il Banchiere Si Dispera
Tutti compresero la lezione.
Tutti i componenti di questa piccola comunità isolana
diventarono Creditori Sociali.
Il giorno seguente, Martin, il banchiere, ricevette una lettera
controfirmata da tutti e cinque:
"Gentile Signore! Senza alcuna necessità
lei ci ha fatto contrarre dei debiti e ci ha sfruttato fino
a questo momento.
Non sentiamo più alcuna necessità di far funzionare
il suo sistema monetario.
Da questo momento in poi, avremo tutto il denaro che ci serve
senza bisogno di oro, debiti o tasse.
Abbiamo stabilito da questo momento un sistema di Credito
Sociale sull'isola. Il dividendo nazionale sostituirà
il debito nazionale.
Se insite ancora per essere pagato, noi
le ripagheremo tutto il denaro che lei ci ha consegnato.
Ma non un centesimo di più.
Non potrà reclamare quello che non ha
mai prodotto."
Martin era disperato. Il suo impero stava crollando. I suoi
sogni spazzati via.
Cosa poteva fare?
Ogni argomentazione sarebbe stata futile a quel punto. Ora
i cinque naufraghi erano diventati Creditori Sociali: il denaro
ed il credito non aveva più misteri per loro. Ne sapevano
quanto Martin.
"Oh!" disse Martin. "Questi uomini
avrebbero sempre vinto con il Credito Sociale! La loro dottrina
si diffonde più rapidamente della mia. Devo elemosinare
il loro perdono? Diventare uno di loro? Io, un uomo di finanza
ed un banchiere? Giammai! Piuttosto, cercherò di tenerli
alla larga da me quanto più mi sarà possibile!"
19. La Frode Viene Smascherata
Per proteggere se stessi da ogni futura possibile richiesta
di Martin, i nostri cinque uomini decisero di fargli
firmare un documento in cui avrebbe attestato che lui possedeva
ancora tutto quello che aveva al suo arrivo sull'ìsola.
Fu fatto un inventario; la barca, i remi, la piccola pressa
e il famoso barilotto d'oro.
Martin dovette rivelare dove lo aveva nascosto. I nostri ragazzi
lo dissotterrarono con meno rispetto del giorno in cui lo scaricarono
dalla barca. Il Credito Sociale aveva insegnato loro a disprezzare
l'oro.
L'esperto in minerali, che aveva aiutato a trasportare il barilotto,
lo trovò sorprendentemente pesante per essere oro. Se
il barilotto era pieno, disse agli altri, che ci doveva esser
qualcosaltro oltre all'oro là dentro.
Francesco l'impetuoso non perdette un solo secondo; con un
colpo d'ascia fece vedere a tutti il contenuto del barilotto.
Oro? Nemmeno una pagliuzza! Solo pietre e semplici pietre senza
alcun valore! I nostri uomini rimasero a bocca aperta .
"Non dirci che ci hai fregato su tutta la linea in
questo modo!"
"E noi siamo stati così ingenui da perdere
la testa quando hai nominato la parola ORO?"
"Abbiamo ipotecato tutti i nostri averi per cinque
pezzi di carta basati su una manciata di pietre? Un furto bello
e buono costruito sulle bugie!"
"Per pensare tutto ciò, il nostro banchiere
deve veramente odiarci tutti. Che imbroglio! Il Diavolo in persona!"
Furioso, Francesco alzò la sua ascia, con grande rabbia,
ma il banchiere era già fuggito via verso la foresta.
20. Addio Isola Dei Naufraghi
Dopo l'apertura del barilotto, e la rivelazione dell'inganno,
non si seppe più nulla di Martin.
Poco tempo dopo, una nave, sulla sua rotta di navigazione,
notò segni di vita su quell'isola sperduta e decise di
gettare l'ancora a poca distanza dalla riva.
Gli uomini sull'isola appresero che quella nave era diretta
in America. Decisero di andare con loro e portarsi dietro quello
che potevano, e così ritornare negli Stati Uniti.
Soprattutto, si assicurarono di portare via quel volume, "Il
Primo Anno Del Credito Sociale", che si era rivelato
come la loro salvezza dalle mani del finanziere, Martin, ed
aveva illuminato le loro menti con una luce inestinguibile.
Tutti e cinque promisero solennemente di rimanere in contatto
per gestire al meglio quelle carte importanti ed una volta rientrati
in America sarebbero diventati devoti e zelanti apostoli della
Causa del Credito Sociale nella loro nazione.
Articolo scritto originalmente da Louis Even con il titolo "The
Money Myth Exposed". La versione italiana è stata
tradotta da Caterina Policaro - per un feedback editoriale scrivi
a Robin.Good[at]masternewmedia.org.
Notizie sull'autore fondatore
de: I Pellegrini
di S. Michele | Un'opera
di stampa cattolica per la giustizia sociale
Louis Even
nato il 23 Marzo 1885, nella fattoria "La Poulanière"
a Montfort-sur-Meu, una piccola cittadina a 30 chilometri da
Rennes, in Bretagna, Francia.
Lasciò la Francia per spostarsi in Canada
nel Febbraio del 1903. Da là , fu inviato ad insegnare
agli Indiani delle Rocky Mountains, in Montana, U.S.A. Vi rimase
fino al 1906. Questo gli permise di acquisire una conoscenza
perfetta della lingua inglese, che gli sarebbe stata enormemente
utile in seguito quando avrebbe studiato il Credito Sociale
sui testi di Major C. H. Douglas.
Poi diventò sordo e non potè più
insegnare ai bambini. Fu mandato a Laprairie, nella stamperia
del fratello, molto primitiva per il tempo. Essendo un grande
lavoratore ed anche molto brillante, sviluppò la stamperia
e la ingrandì considerevolmente. Acquistò nuovi
macchinari, ed imparò il loro funzionamento studiando
anche il tedesco dal momento che i manuali erano scritti in
questa lingua. Studiò anche Latino da solo. L'apprendistato
alla stampa gli fu molto prezioso per fondare il suo Movimento.
Fu persino influenzato da molti economisti e
pensatori precedenti. Uno di loro fu il libro di I. A. Caldwell,
Soldi, cosa sono?, che fu successivamente tradotto in Francese
da Louis Even. Era un semplice libretto di 96 pagine che gli
diede la visibilità che stava cercando. Era intitolato:
Dal
Debito Alla Prosperità , di J. Crate Larkin, di Buffalo.
Era un riassunto della principale
dottrina economica di Major Douglas ” Il Credito Sociale".
"Una luce sul mio cammino," disse
Louis Even. Poi si procurò tutti i libri di Douglas,
più i libri di altri autori sullo stesso argomento. Riconobbe
il Credito Sociale in una serie di principi che una volta applicati,
avrebbero creato il sistema monetario perfetto e messo fine
alla Depressione, e si disse: "Tutti devono conoscerla."
Da allora il suo unico pensiero fu quello di realizzare questo
desiderio.
Nell'Agosto del 1936, Louis Even fondò
un altro periodico, i Quaderni del Credito Sociale (letteralmente,
Brochure del Credito Sociale), che scrisse nel corso delle sue
serate, mentre lavorava al Garden City Press durante il giorno,
e teneva conferenze in tutta la regione nei fine settimana.
Da Ottobre del 1936 ad Agosto del 1939, un totale di 16 Quaderni
del Credito Sociale furono pubblicati, per circa 2,400 abbonamenti.
In quello stesso periodo Louis Even pubblico
la sua brochure più completa, l'Isola della Salvezza
(ora intitolata Rivelato Il Mito Del Denaro, che vendeva al
prezzo di un nichelino alla fine delle sue conferenze. Ad oggi,
questa brochure è riconosciuta come l'A.B.C. del Credito
Sociale per principianti. Ora circola in tutto il mondo, in
milioni di copie, in sette lingue diverse (Inglese, Francese,
Italiano, Spagnolo, tedesco, Portoghese, e Polacco).