Dalla Struttura CSRR - LUCE SUL MARE
1. Numero operatori : nel mio servizio, quello che coordino quasi
70 tra OSS, educatori, infermieri , personale di coordinamento.
In tutta la struttura composta da più Reparti , intorno ai
240/250
2. Numero assistiti : 52 , nel mio reparto , sono Disabili
adulti con diagnosi da Autismi a psicosi e ritardo medio grave, in
un altro Reparto sono 75, poi in altri due Reparti per pazienti
con patologie neurologiche, 30 e 25.
3. Numero contagiati e deceduti : al momento no
4. I tamponi vengono fatti solo se si hanno
sintomi, come profilassi generale no, ma questo purtroppo è
noto alle cronache . Abbiamo i presidi monouso , ma razionati , ma
non i DPI FFP 2 o 3 ( è difficile trovarne ) . Sia i monouso
che le FFP2/£ è difficile trovarne.
Inoltre :
chi può dare i dati relativi a contagio nelle Case di riposo
, Comunità, Centri Residenziali per Disabili, dovrebbe essere
l' ISSI e la Protezione Civile. In realtà vengono forniti dati
Totali, non suddivisi per età o per contesti di cura (esempio
, numero ospedali, numero case di Riposo , numero Comunità,
numero Centri Residenziali per Disabili ) nella mia provincia sono
tre le strutture per disabili con contagio ed altre 3/4 per anziani.
Ma sono notizie da tam tam tra Coordinatori. Con il Coordinamento
regionale del terzo settore, stiamo cercando come ne " Il ritorno
del re " , di monitorarci .
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Tratto da ARS Toscana :
#Residenze sanitarie per anziani e per disabili, centri diurni
Sospesa attività dei centri diurni
Le misure per Rsa, residenze per disabili o altre strutture socio-sanitarie
Casi di coronavirus si sono già registrati nelle Rsa, dove
vive una popolazione anziana, particolarmente fragile ed esposta al
contagio. La nuova ordinanza n. 21 del 29 marzo 2020.emanata dal presidente
Enrico Rossi prevede:
- Caso positivo di Covid-19 all'interno di una Rsa, Rsd o altra struttura
socio-sanitaria: se positivo, se sintomatico e con condizione clinica
instabile, sarà preso in carico dal SSR
- Caso positivo paucisintomatico: potrà essere mantenuto in
isolamento all'interno della stessa struttura, se possibile, oppure
collocato in una struttura socio-sanitaria appositamente dedicata,
con livelli di assistenza infermieristica H24, supporto giornaliero
di personale medico e garanzia di supporto di ossigeno, se necessario
- Se la struttura non ha un'organizzazione in moduli (separabile per
aree e percorsi Covid e non Covid): quarantena, con attivazione di
sorveglianza sanitaria in collaborazione con la Asl territorialmente
competente
- Personale della struttura, a seguito di contatto stretto: continuerà
a svolgere l'attività lavorativa, a meno che non sopraggiunga
sintomatologia respiratoria o esito postivo per Covid-19. Se non insorge
sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19, a fine
dell'attività lavorativa giornaliera il personale potrà:
rientrare al proprio domicilio (evitando contatti con altre persone);
pernottare nella stessa struttura di lavoro, se possibile; alloggiare
nelle strutture alberghiere allestite dalle Asl.
- Test diagnostici (tampone orofaringeo:) se nella struttura si verifica
un caso confermato di Covid-19 (operatore e/o ospite), devono essere
effettuati su tutti gli operatori e/o ospiti
- Accesso dei medici di medicina generale nelle strutture: fermo restando
laccesso dei componenti dellUsca (Unità speciale
di continuità assistenziale) se è necessario, nella
struttura dovrà accedere un unico Mmg, a rotazione settimanale,
per tutti gli ospiti di riferimento e per tutte le necessità
clinico assistenziali.
- Zone Distretto dove è stata attivata lUsca: i casi
positivi sono seguiti dal team, in collaborazione con i medici di
medicina generale degli ospiti stessi.
- Nuovi ingressi in Rsa, Rsd o altra struttura socio-sanitaria: possibili
se la struttura ha modulo di accoglienza dedicato ai nuovi ospiti
o adotta misure idonee a garantire adeguato distanziamento sociale
fra gli ospiti.
Agli ospiti di nuovo ingresso, oltre alla normale verifica (effettuata
dagli operatori della struttura) per rilevare lo stato di salute e
leventuale rischio espositivo, verrà effettuato il tampone.
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REGIONE ER https://www.lepida.net/coronavirus
MISURE CHE RIGUARDANO LE ATTIVITÀ SANITARIE E SOCIO-SANITARIE
È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere
nelle sale di attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei
pronto soccorso, salvo specifiche diverse indicazioni del personale
sanitario preposto.
Laccesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità
e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture
riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti
e non, è limitata ai soli casi indicati dalla Direzione sanitaria
della struttura che è tenuta ad adottare le misure necessarie
a prevenire possibili trasmissioni di infezioni.
È disposta la sospensione dellattività dei centri
semiresidenziali per anziani e per disabili (centri diurni) e dei
centri socio-occupazionali per disabili su tutto il territorio regionale
incentivando ove possibile percorsi di domiciliarità.
È sospesa lerogazione delle prestazioni programmabili
e non urgenti da parte delle strutture del sistema sanitario privato.
Sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico,
nonché del personale le cui attività siano necessarie
a gestire le attività richieste dalle unità di crisi
costituite a livello regionale.
Vanno privilegiate, nello svolgimento di riunioni o incontri, le modalità
di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture
sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti
attivati nell'ambito dell'emergenza COVID-19.
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Buongiorno,
ringrazio Educatori, OSS, Infermiere/i ì che stanno dando
o esprimono proposte per gestire quanto stiamo tutte/i vivendo , oltre
che a me, anche ai coordinamenti dello staff CSRR/Sirotti.
In linea con la mia comunicazione in azione preventiva su "
Impatto emotivo " del 07/03/2020 , pervengono le idee e proposte
, che mi e ci pervengono , nella ricerca di modalità valorizzanti
la dimensione mentale ed emotiva degli utenti .
Occorre accanto all'esercizio costante della prudenza e prevenzione,
nell'attuare quanto le raccomandazioni in materia di Emergenza COVID
19 , compito da eseguire dentro e fuori dal lavoro, concentrarsi con
realismo su quanto, nonostante tutto è possibile e possiamo
fare. Ridondante dire il perchè, lo viviamo ogni giorno.
Nella nostra storia passata , la guerra di liberazione si era fondata
sul principio di Resistenza. Oggi e non solo da oggi , occorre rovesciare
un paradigma :se fino a febbraio ci occupavamo dei processi di resilienza
e di soglia di potenziale sviluppo, delle/dei nostri utenti , ora
quel processo, coinvolge tutte/i noi. Come professionisti verso gli
utenti, come persone, nei nostri affetti più profondi ed inalienabili.
Questa resilienza oggi, cerca una generale e non solo individuale
speranza , da percorrere senza oscillare , tra incauto ottimismo o
raggelante pessimismo. Resilienza e realismo ora devono stare ed essere
uniti ed in questo, modificare abitudini senza perdere o alienare
le nostre esistenze e quelle di chi ci stiamo occupando.
Sappiamo benissimo quali vissuti nei nostri utenti e familiari posso
passare, perchè sono quelli che viviamo e sentiamo anche noi.
Nel tenere contatto con colleghe/i di altre strutture, avverto questo
sentimento, che si fa preoccupazione alle notizie delle strutture
del territorio, dove il problema è entrato all'interno e con
fatica , resistono, o dove il contagio non è arrivato, ma ci
si sente comunque addosso una costante concentrazione.
Sentirsi sotto assedio , questa la sensazione più comune ,
che non significa precipitare nell'isolamento. Per cui tenere contatti,
e scambi,con l'esterno , è un modo per essere unite/i , così
come elaborare idee differenti alle prassi precedenti, che permettano
di svolgere un azione di relazione e sostegno, nell'idea che quanto
facciamo o proponiamo per gli utenti, tanto ed al tempo stesso, abbiamo
necessità di farlo ed è importante, anche per noi ,
in una mutata quotidianità.
In questa logica vi avevo inviato il Link di animazione sociale in
cui altre/i , operatori ed utilizzo questo termine per raggruppare
ogni categoria professionale impegnati nelle CRA, CSRR , Comunità
di diverse Regioni italiane , scrivono di quello che vivono e stanno
facendo nonostante tutto, così come abbiamo avviato dal 14/03/2020
le video chiamate con i familiari ed altro, per mantenere contatti,
dopo la sospensione delle visite e dei rientri in famiglia.
Cambiano i modi , non i contenuti e gli obiettivi. Per questa ragione,
unitamente all'azione preventiva del 07/03/2020 , ho chiesto ai consulenti
che collaborano sul socio riabilitativo, di realizzare video Tutorial
di carattere formativo e specifico per area di competenza , in cui
attivare dei forum di formazione interattiva.
Risposte, proposte, per occupare lo spazio che mai deve essere assente,
quello del confronto, dell'interazione della comunicazione. Se non
possibile oggi , dire quando si potrà tornare ad incontrasi
insieme, è comunque possibile sviluppare e fare altro
Per la prima volta abbiamo un obiettivo generale e non solo dei luoghi
di cura.
Proteggersi e proteggere , con i mezzi pratici , disposizioni/indicazioni,
materiali di sicurezza che possiamo avere o avremo , ma rafforzando
la consapevolezza
che molto ora è cambiato , che sarà una strada lunga
e con questo atteggiamento fronteggiare timori, paure e preoccupazioni,
esercitando il diritto/dovere ,di vivere le vicissitudini che la storia
oggi ci impone , con premura , responsabilità , comprensione,
solidarietà umana ed attuare, nel nostro lavoro , ognuna/o
per specifica competenza , ma trasversale lavoro di squadra , una
necessaria Resilienza/Resistenza , l'azione/competenza , che ha sempre
contraddistinto il nostro lavoro
ora è la più preziosa risorsa motivazionale.
Parallelamente a questa dimensione emotiva e motivazionale , come
altre colleghe/i che lavorano nelle CRA, nelle Comunità, nei
CSRR, negli Ospedali , stiamo chiedendo con forza un rafforzamento
di ogni linea di prevenzione , nel contrastare il COVID 19 in una
lotta che ha come terreno di scontro i luoghi delle fragilità,
cliniche e sociali , a tutti gli Enti , della nostra Regione e Distrettuale
, impegnati in questa difficile situazione .
Vi ringrazio per la collaborazione ed il quotidiano impegno che tutte/i
voi svolgete , ora più che mai.
Iacobucci Leandro
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Leandro Iacobucci - Coordinatore di Struttura CSRR -
LUCE SUL MARE
CENTRO DI RIABILITAZIONE PRIVATO ACCREDITATO
Soc. Coop Sociale a r.l. O.n.l.u.s. V.le Pinzon 312/314
47813 Bellaria Igea Marina (RN) - Tel 0541 338711 - Fax 0541 331868
www.lucesulmare.it
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