NOTIZIE DAL FRONTE DIMENTICATO

Da un operatore del Trivulzio (7 aprile 2020)

Colpevoli sono quelli che mettono degli incompetenti a gestire le Strutture, solo perché amici e compagni di partito.
Poi colpevole è chi dirige se non è abbastanza umile da circondarsi di persone competenti e di provata esperienza.
Poi colpevoli sono alcuni medici ambiziosi frustrati dalla loro incapacità e che hanno visto l'occasione per emergere...
Poi colpevoli sono le sigle sindacali che non si sono mosse in tempo (UIL et consimili), lasciando soli i rappr. Sindacali di altre sigle con meno iscritti e dimostrando un servilismo annichilente.
Poi colpevoli sono quelli che redigono i DPCM dove le mascherine e i dispositivi di protezione individuale erano consigliati solo in certi casi e non sempre e per tutti.
Non vado avanti per non tediare. Se tutto va bene qualche testa cadrà...


Dalla Struttura CSRR - LUCE SUL MARE

1. Numero operatori : nel mio servizio, quello che coordino quasi 70 tra OSS, educatori, infermieri , personale di coordinamento. In tutta la struttura composta da più Reparti , intorno ai 240/250
2. Numero assistiti : 52 , nel mio reparto , sono Disabili adulti con diagnosi da Autismi a psicosi e ritardo medio grave, in un altro Reparto sono 75, poi in altri due Reparti per pazienti con patologie neurologiche, 30 e 25.
3. Numero contagiati e deceduti : al momento no
4. I tamponi vengono fatti solo se si hanno sintomi, come profilassi generale no, ma questo purtroppo è noto alle cronache . Abbiamo i presidi monouso , ma razionati , ma non i DPI FFP 2 o 3 ( è difficile trovarne ) . Sia i monouso che le FFP2/£ è difficile trovarne.

Inoltre :
chi può dare i dati relativi a contagio nelle Case di riposo , Comunità, Centri Residenziali per Disabili, dovrebbe essere l' ISSI e la Protezione Civile. In realtà vengono forniti dati Totali, non suddivisi per età o per contesti di cura (esempio , numero ospedali, numero case di Riposo , numero Comunità, numero Centri Residenziali per Disabili ) nella mia provincia sono tre le strutture per disabili con contagio ed altre 3/4 per anziani. Ma sono notizie da tam tam tra Coordinatori. Con il Coordinamento regionale del terzo settore, stiamo cercando come ne " Il ritorno del re " , di monitorarci .

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Tratto da ARS Toscana :
#Residenze sanitarie per anziani e per disabili, centri diurni
Sospesa attività dei centri diurni

Le misure per Rsa, residenze per disabili o altre strutture socio-sanitarie
Casi di coronavirus si sono già registrati nelle Rsa, dove vive una popolazione anziana, particolarmente fragile ed esposta al contagio. La nuova ordinanza n. 21 del 29 marzo 2020.emanata dal presidente Enrico Rossi prevede:

- Caso positivo di Covid-19 all'interno di una Rsa, Rsd o altra struttura socio-sanitaria: se positivo, se sintomatico e con condizione clinica instabile, sarà preso in carico dal SSR
- Caso positivo paucisintomatico: potrà essere mantenuto in isolamento all'interno della stessa struttura, se possibile, oppure collocato in una struttura socio-sanitaria appositamente dedicata, con livelli di assistenza infermieristica H24, supporto giornaliero di personale medico e garanzia di supporto di ossigeno, se necessario
- Se la struttura non ha un'organizzazione in moduli (separabile per aree e percorsi Covid e non Covid): quarantena, con attivazione di sorveglianza sanitaria in collaborazione con la Asl territorialmente competente
- Personale della struttura, a seguito di contatto stretto: continuerà a svolgere l'attività lavorativa, a meno che non sopraggiunga sintomatologia respiratoria o esito postivo per Covid-19. Se non insorge sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19, a fine dell'attività lavorativa giornaliera il personale potrà: rientrare al proprio domicilio (evitando contatti con altre persone); pernottare nella stessa struttura di lavoro, se possibile; alloggiare nelle strutture alberghiere allestite dalle Asl.
- Test diagnostici (tampone orofaringeo:) se nella struttura si verifica un caso confermato di Covid-19 (operatore e/o ospite), devono essere effettuati su tutti gli operatori e/o ospiti
- Accesso dei medici di medicina generale nelle strutture: fermo restando l’accesso dei componenti dell’Usca (Unità speciale di continuità assistenziale) se è necessario, nella struttura dovrà accedere un unico Mmg, a rotazione settimanale, per tutti gli ospiti di riferimento e per tutte le necessità clinico assistenziali.
- Zone Distretto dove è stata attivata l’Usca: i casi positivi sono seguiti dal team, in collaborazione con i medici di medicina generale degli ospiti stessi.
- Nuovi ingressi in Rsa, Rsd o altra struttura socio-sanitaria: possibili se la struttura ha modulo di accoglienza dedicato ai nuovi ospiti o adotta misure idonee a garantire adeguato distanziamento sociale fra gli ospiti.
Agli ospiti di nuovo ingresso, oltre alla normale verifica (effettuata dagli operatori della struttura) per rilevare lo stato di salute e l’eventuale rischio espositivo, verrà effettuato il tampone.

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REGIONE ER https://www.lepida.net/coronavirus

MISURE CHE RIGUARDANO LE ATTIVITÀ SANITARIE E SOCIO-SANITARIE

È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso, salvo specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto.
L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla Direzione sanitaria della struttura che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezioni.
È disposta la sospensione dell’attività dei centri semiresidenziali per anziani e per disabili (centri diurni) e dei centri socio-occupazionali per disabili su tutto il territorio regionale incentivando ove possibile percorsi di domiciliarità.
È sospesa l’erogazione delle prestazioni programmabili e non urgenti da parte delle strutture del sistema sanitario privato.
Sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale.
Vanno privilegiate, nello svolgimento di riunioni o incontri, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell'ambito dell'emergenza COVID-19.

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Buongiorno,

ringrazio Educatori, OSS, Infermiere/i ì che stanno dando o esprimono proposte per gestire quanto stiamo tutte/i vivendo , oltre che a me, anche ai coordinamenti dello staff CSRR/Sirotti.

In linea con la mia comunicazione in azione preventiva su " Impatto emotivo " del 07/03/2020 , pervengono le idee e proposte , che mi e ci pervengono , nella ricerca di modalità valorizzanti la dimensione mentale ed emotiva degli utenti .

Occorre accanto all'esercizio costante della prudenza e prevenzione, nell'attuare quanto le raccomandazioni in materia di Emergenza COVID 19 , compito da eseguire dentro e fuori dal lavoro, concentrarsi con realismo su quanto, nonostante tutto è possibile e possiamo fare. Ridondante dire il perchè, lo viviamo ogni giorno.

Nella nostra storia passata , la guerra di liberazione si era fondata sul principio di Resistenza. Oggi e non solo da oggi , occorre rovesciare un paradigma :se fino a febbraio ci occupavamo dei processi di resilienza e di soglia di potenziale sviluppo, delle/dei nostri utenti , ora quel processo, coinvolge tutte/i noi. Come professionisti verso gli utenti, come persone, nei nostri affetti più profondi ed inalienabili.

Questa resilienza oggi, cerca una generale e non solo individuale speranza , da percorrere senza oscillare , tra incauto ottimismo o raggelante pessimismo. Resilienza e realismo ora devono stare ed essere uniti ed in questo, modificare abitudini senza perdere o alienare le nostre esistenze e quelle di chi ci stiamo occupando.

Sappiamo benissimo quali vissuti nei nostri utenti e familiari posso passare, perchè sono quelli che viviamo e sentiamo anche noi. Nel tenere contatto con colleghe/i di altre strutture, avverto questo sentimento, che si fa preoccupazione alle notizie delle strutture del territorio, dove il problema è entrato all'interno e con fatica , resistono, o dove il contagio non è arrivato, ma ci si sente comunque addosso una costante concentrazione.

Sentirsi sotto assedio , questa la sensazione più comune , che non significa precipitare nell'isolamento. Per cui tenere contatti, e scambi,con l'esterno , è un modo per essere unite/i , così come elaborare idee differenti alle prassi precedenti, che permettano di svolgere un azione di relazione e sostegno, nell'idea che quanto facciamo o proponiamo per gli utenti, tanto ed al tempo stesso, abbiamo necessità di farlo ed è importante, anche per noi , in una mutata quotidianità.

In questa logica vi avevo inviato il Link di animazione sociale in cui altre/i , operatori ed utilizzo questo termine per raggruppare ogni categoria professionale impegnati nelle CRA, CSRR , Comunità di diverse Regioni italiane , scrivono di quello che vivono e stanno facendo nonostante tutto, così come abbiamo avviato dal 14/03/2020 le video chiamate con i familiari ed altro, per mantenere contatti, dopo la sospensione delle visite e dei rientri in famiglia.

Cambiano i modi , non i contenuti e gli obiettivi. Per questa ragione, unitamente all'azione preventiva del 07/03/2020 , ho chiesto ai consulenti che collaborano sul socio riabilitativo, di realizzare video Tutorial di carattere formativo e specifico per area di competenza , in cui attivare dei forum di formazione interattiva.

Risposte, proposte, per occupare lo spazio che mai deve essere assente, quello del confronto, dell'interazione della comunicazione. Se non possibile oggi , dire quando si potrà tornare ad incontrasi insieme, è comunque possibile sviluppare e fare altro


Per la prima volta abbiamo un obiettivo generale e non solo dei luoghi di cura.
Proteggersi e proteggere , con i mezzi pratici , disposizioni/indicazioni, materiali di sicurezza che possiamo avere o avremo , ma rafforzando la consapevolezza
che molto ora è cambiato , che sarà una strada lunga e con questo atteggiamento fronteggiare timori, paure e preoccupazioni, esercitando il diritto/dovere ,di vivere le vicissitudini che la storia oggi ci impone , con premura , responsabilità , comprensione, solidarietà umana ed attuare, nel nostro lavoro , ognuna/o per specifica competenza , ma trasversale lavoro di squadra , una necessaria Resilienza/Resistenza , l'azione/competenza , che ha sempre contraddistinto il nostro lavoro
ora è la più preziosa risorsa motivazionale.

Parallelamente a questa dimensione emotiva e motivazionale , come altre colleghe/i che lavorano nelle CRA, nelle Comunità, nei CSRR, negli Ospedali , stiamo chiedendo con forza un rafforzamento di ogni linea di prevenzione , nel contrastare il COVID 19 in una lotta che ha come terreno di scontro i luoghi delle fragilità, cliniche e sociali , a tutti gli Enti , della nostra Regione e Distrettuale , impegnati in questa difficile situazione .

Vi ringrazio per la collaborazione ed il quotidiano impegno che tutte/i voi svolgete , ora più che mai.

Iacobucci Leandro

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Leandro Iacobucci - Coordinatore di Struttura CSRR -
LUCE SUL MARE
CENTRO DI RIABILITAZIONE PRIVATO ACCREDITATO
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