Un vero leader
Quando un politico non capisce la psicologia del suo popolo (M.Meti)

Gli italiani sono in maggioranza cattolici, quindi soggetti a profondi e ricorrenti sensi di colpa. Adorano i colpevoli puniti e pentiti. Gli italiani sono anche vittime dell'invidia. Amano i ricchi, purchè siano modesti, silenziosi e bruttini. Amano la bellezza, ma solo quando è segregata nel mondo dello spettacolo. Amano addirittura qualche politico, se povero, brutto, modesto e silenzioso. Amano il successo, ma solo se è il proprio.
La maggioranza degli italiani non può perdonare nè i colpevoli non pentiti nè i ricchi, belli, politici e di successo.

Un vero leader che si trovi accusato, giustamente o ingiustamente, si difende finchè può poi offre la gola ai lupi, si pente e negozia una condanna minima. Espìa e, se torna al suo posto, è più forte di prima. Un vero leader, accerchiato dai magistrati e col governo sfiduciato, non si sarebbe impegolato nè con dracula Monti nè con "la vispa Teresa" Letta. Un vero leader, alla prima condanna in primo grado si sarebbe presentato spontaneamente al carcere, rinunciando ai ricorsi, gli appelli e i trucchi da azzeccagrbugli. Un po' negoziando e un po' espiando, un vero leader si sarebbe fatto un paio d'anni di carcere fra sconti di pena, amnistie e domiciliari.

Poi sarebbe uscito, avrebbe avviato una causa miliardaria di risarcimento e, come vittima redenta, avrebbe vinto le elezioni col 60% dei voti. Un vero leader..