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CALABRIA

Vita dura per gli psicologi in Calabria, come del resto per tutti gli altri.
Poche opportunità di lavoro, pochi programmi sono operativi, pochissimi psicologi hanno l’opportunità di dimostrare le capacità inerenti la loro professione.
Il servizio degli ospedali psichiatrici è funzionale solamente in termini di trattamento con sostanze medicinali.
Rari servizi psicoterapeutici; in certi ospedali psichiatrici è predisposto l’uso di tali servizi, ma non vengono utilizzati (o poco)
In queste strutture gli psicologi non hanno grandi responsabilità e la conseguenza è l’indebolimento delle loro capacità professionali. L’arroganza medica predomina le conoscenze umane.
Quanto tempo ancora prima che questi servizi divengano operanti e che agli psicologi calabresi venga data la dovuta  credibilità?
Quanto ancora prima che i servizi psicoterapeutici offerti dagli psicologi divengano una professione medica credibile?
Al momento sembra esistere un blocco stradale per diminuire deliberatamente la professione dello psicologo, prevenendo così un maggiore impiego delle sue competenze.
Pochi gli sforzi a livello nazionale per incrementare l’immagine dello psicologo e dello psicoterapeuta e aumentare nella mentalità della gente una certa credibilità e valore.
Quando è stata l’ultima volta che si è visto uno psicologo o uno psicoterapeuta nel noto programma televisivo “Check up?”
Alla fine le vere vittime sono coloro che potrebbero ottenere benefici da quanto la psicologia può offrire. Viene fatto molto per evitare che il campo della psicologia faccia grandi passi in avanti.

Giovanni Curcio