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UN MISTERO PEGGIO DI TWIN PEAKS .
A
soli tre mesi dalla sua realizzazione ancora poco si sa del XXII congresso
della SIPS - Società Italiana di Psicologia. E dire che si sa poco è indice
di generosità e di disponibilità perché in realtà è arrivato solo uno scarno
avviso (datato Bologna 15-X-90) in cui si rende noto il tema proposto
("Benessere e malessere - una psicologia per l'uomo europeo")
ai ben due comitati addetti alle operazioni. Ciononostante "Le comunicazioni
e ogni altro tipo di intervento (seminari, simposi, ecc.) possono essere
proposti dagli interessati alla Segreteria Generale entro il 31-1-91 data
ultima per essere inseriti nel programma dei lavori".
La SIPS diventa finalmente democratica
e aperta? Sia mai! Basti pensare che questa informazione è pervenuta, perlomeno
alla sottoscritta, "fuori tempo massimo", cioè dopo la scadenza
del 31 gennaio. Del resto non si può spedire un'informazione di questo genere:
a) mimetizzata nella rivista Psicologia Italiana; b) in abbonamento postale.
Dunque si tratta dell'ennesima fregatura!!!
Devo dire però che la cosa è abbastanza divertente, in fondo. Da qualsiasi
prospettiva si guardi la faccenda, essa risulta squalificante soprattutto
per chi l'ha "inventata".
Il messaggio infatti ha come target privilegiato gli psicologi, i
quali fondano la loro professione soprattutto sull'uso del linguaggio che
di solito, se non sono obnubilati, riescono a decodificare. E la prima osservazione
sul messaggio "promozionale" del congresso è relativa alla creatività:
chi si sta occupando del congresso pare non averne molta sia perché ha indicato
un argomento che è il massimo della genericità, sia perché traspare la scarsità
di idee anche per quanto riguarda la organizzazione dei 5 (!!!!) giorni.
Non sarebbe stato meglio "stendere un pietoso velo" su tutto
questo per ripiegare su un'impostazione tradizionale, e magari anche più
contenuta nei tempi onde evitare uno "sbrodolamento" sull'ovvio
e lo scontato?
Ma certo c'è innegabilmente
un risvolto vantaggioso per i nostri "pensatori" e sta proprio
nell'apparente apertura ai contributi dei soci ai quali si potrà sempre
dire: "Se non sei in questo Congresso è perché non hai voluto!".
Ma io credo che anche qui, ancora una volta, dovremo "pagare il silenzio"
a questo Direttivo Nazionale assolutamente inconcludente, travagliato più
che mai da lotte di potere che hanno l'unico risultato di far colare a picco
l'immagine della psicologia italiana proprio in un momento in cui ne avrebbe
estremo bisogno anche in relazione con l'ordinamento della professione appena
ottenuto. Ma certo tutto questo può essere funzionale all'oblio della scadenza
del C.D. attualmente in carica e peraltro senza "numero legale".
D'altra parte, questa situazione è certo ridicola se paragonata ai "giochi"
usati dal nostro Parlamento per entrare in guerra contro Saddam!!!
Dunque, come sempre accade, anche gli psicologi hanno il "governo"
che si meritano.
Margherita Sberna