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LA COMUNITA' DI EMMANUEL

La Comunità Emmanuel è una comunità di base fondata sul volontariato per gli "ultimi". Essa nasce nel Natale 1980 da un gruppo di persone che maturano insieme un'esigenza di servizio nei confronti di chi non ha voce, dei cosiddetti "esclusi"; handicap, alcool, droga, altri tipi di disagio sociale sono le piste che essi seguono. Il fondatore è Padre Mario Marafioti s.j.. Nascono le prime case-famiglia che ospitano ragazzi  e ragazze in stato di abbandono familiare e sociale,  ragazze madri, handicappati  fisici e psichici, alcoolisti dimessi dal carcere; fra loro anche persone con problemi di salute mentale. Oggi se ne contano già diverse, alcune a Lecce, altre in provincia, altre ancora nelle regioni dell'Italia meridionale, ma anche al nord. Successivamente nascono i centri terapeutici psico-pedagogici per tossicodipendenti provenienti  da tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Per mettere in cammino terapeutico i tossicodipendenti viene sviluppata una intensa attività. Si parte dal servizio di ascolto che mira a stabilire rapporti di conoscenza e collaborazione tra il giovane, la famiglia, l'Ente Pubblico (USL, CMAS) e la Comunità. Perché sia ammesso in comunità il soggetto deve aderire alla "proposta di vita della stessa". Poi si passa al cammino vero e proprio che dura due anni e attraversa varie fasi: la pre-accoglienza, l'accoglienza, l'esser-terapia, la responsabilità, il reinserimento. Le varie fasi si svolgono nei diversi centri terapeutici; la mattinata è di solito impegnata nel lavoro manuale, il pomeriggio in quello di ricerca (personale e comunitario) e nel lavoro psicologico. Le ricerche, seguite da educatori ed esperti, sono condotte su temi e realtà  quali il progetto di vita, di libertà ecc.. Ci sono poi incontri settimanali di gruppo o individuali di vario genere, per permettere alla persona di raggiungere una maggiore conoscenza di sé, nel costante rapporto con gli altri. La Comunità Emmanuel è un impegno di solidarietà sociale che cerca di rispondere ai molteplici bisogni delle persone emarginate nel territorio. E' una scelta di vita, perché investe  i modi di essere e gli atteggiamenti delle persone che vi aderiscono. E scelta culturale e politica perché si pone come obiettivo la diffusione della cultura di solidarietà  individuando e contribuendo a rimuovere le cause di ingiustizie e disuguaglianze. In essa non si fa assistenza ma si propone un progetto culturale volto al cambiamento della società. Intorno alla comunità vera e propria, a sostegno della stessa, "strumenti" di comunicazione con il mondo sono le tre cooperative che si occupano di animazione sociale, integrazione lavorativa per gli handicappati, produzione agricola. Una particolare citazione va riservata al Centro Studi "Gli Ultimi", che vuole essere luogo di ricerca, di consultazione, di elaborazione per i problemi dell'emarginazione e del territorio, attraverso la disponibilità di appositi materiali. La Comunità ha avviato infine, attraverso la Cooperativa "La Strada", il settore culturale e di prevenzione.

Per informazioni: Coop. La strada, via don Bosco 18 - Lecce