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TERZA PAGINA

LE SIRENE, OVVERO DEL POTERE FEMMINILE

All'inizio le sirene sono deità della  morte, geni femminili, ma anche maschili che albergano vicino le tombe ed appaiono in rilievi sepolcrali come donne - uccello (quest'ultimo ricorda lo sparviero egizio simbolo dell'anima dei morti).
Il loro spazio è il cielo dove volteggiano, spesso portando un cadavere tra gli artigli, a volte sono appollaiate su rupi o colonne come la Sfinge ed hanno uno strumento musicale fra le zampe.
Omero le trasforma in donne - pesce, le qualifica come esseri di rara bellezza, simbolo della sapienza e dell'arte musicale e ne situa la dimora dal golfo di Taranto al golfo di Napoli e di Sorrento (l'antico golfo di Posidonia), dove le isolette Leucosia e Terina rinviano, la prima allo stesso  nome di una Sirena e la seconda alla fama d'aver ospitato un'altra Sirena, Licea.
Sullo scoglio dei Galli, nel mare di Sorrento, è venerato un santuario di sirene (investite di sacralità) e presso la torre Falero viene raccolto il corpo di Partenope suicida, anch'essa annoverata nel gruppo delle Sirene, punto dove, secondo la leggenda, trova origine il porto di Napoli.
Altro sito delle Sirene è lo stretto di Messina, fra Scilla e Cariddi, tratto dove perigliosa diventa la navigazione.
Dal tronco in giù le sirene non sono più donne, il loro sesso si perde nella coda di uccello o in quella di pesce; la carica libidica, pertanto, è convogliata nella capigliatura, "geroglifico dell'acqua infemmibnizzata" (Durand, '63). Il simbolismo delle sirene, legato primariamente alla morte e successivamente alla bellezza femminile, alla sete della conoscenza e dell'arte della musica, esige un'interpretazione non tanto a riguardo della duplice immagine iconografica, sebbene anche questa meriti considerazione, quanto al dato che in tutt'e due le rappresentazioni una parte del corpo femminile viene obliterata e proprio la parte preposta al piacere erotico.
La genialità è negata, ma le prerogative seduttive vengono addebitate alla voce ed alla capigliatura. La trasposizione dal basso verso l'alto che seziona il corpo in due parti autonome ed addirittura non compatibili, dovrebbe avere il senso della purificazione e della sublimazione, ma in realtà, il potere seduttivo, subendo lo spostamento, si carica di simbolismo e, paradossalmente, rinforza la sensualità al posto di diminuirla.
I capelli, come tentacoli, sollecitano il desiderio dell'unione e della fusione ed il canto melodioso diventa nenia per i sensi.
Inoltre, il mare ove dimorano e l'ora del mezzodì, l'uno con il movimento che cela e disvela e l'altra con la complicità del Sole allo zenit, completano il quadro di un irresistibile richiamo.
Ulisse cade nelle trame delle Sirene; per sfuggir loro deve riempire di cera le orecchie dei suoi compagni e farsi legare ad un albero dell'imbarcazione dal quale vuole slegarsi allorché gli giunge il canto delle ammaliatrici.
Il mito, a mio avviso, negando il sesso alle Sirene le ha rese ancor più desiderabili, come se lo scopo fosse, in ultima analisi, non quello di eludere la sessualità, ma di rinforzarla affidandone la mediazione soprattutto alla voce, alla parola, al cui fascino forse si resiste meno che ai genitali.
Il potere della Sfinge è nella parola; Edipo è assoggettato non dal sesso,  ma dalla voce. Non è una novità la constatazione che le donne più seducenti non sono  quello che liberano il corpo dal vestimento, ma quelle che lo coprono per convogliare nello sguardo, nelle movenze e nella carezza della parola l'irresistibile fascino.
Il mito è "discorso" su un dato evento e su un dato comportamento umano, reso in termini esasperati perché diventi segnale di riflessione.
Nel caso delle Sirene, sembra che il monito della leggenda  mitica sia quello di resistere alla seduzione, ma il monito non è detto svalorizzando, con accorgimenti moralistici, il potere della donna, ma anzi esltandolo; come a dire chela sensualità femminile conosce parecchie strade per giungere al desiderio maschile e forse sono proprio quelle indirette e più sofisticate, situate nelle sfere intellettive, che devono essere temute.
Questa potrebbe essere una delle tante interpretazioni circa la funzione mitica delle Sirene; non sempre sono chiari le fonti che hanno dato origine ad un mito e lo scopo che esso intende perseguire; probabilmente possiede anche qualità polisimboliche, ed è ricettacolo di più significati.
Qui basta constatare che le Sirene non sono scomparse; i favolisti ne hanno copiato il soggetto e lo ripropongono a grandi e piccoli come esseri che ridonano la vita e sono riscattati dall'amore che ne ricompose il corpo.
Le sirene si aggirano per le strade di ogni paese della terra e continuano a tendere la loro rete, perditrici ma anche depositarie  di quella forza, la seduzione, che tanta parte gioca proprio nella conservazione della specie umana.

M. Antonia Ferrante - Roma

v. C. Lazzari 15

IL MARITO, LA MOGLIE, LA SUOCERA,
L'AMANTE DELLA MOGLIE, E …..

Il marito

Sono il classico marito dei fumetti, io. Quello che ha sempre la suocera fra i piedi, che gentilmente lo aiuta, lo dirige, lo redarguisce e gli rompe le scatole. Quella stramaledetta donna io  la vorrei ammazzare. Io e mia moglie non possiamo mai stare in pace, quando c'è lei nei paraggi. Fin dal giorno del nostro matrimonio, lei è venuta a farci visita durante tutti i fine settimana, durante le feste e anche durante i normali giorni lavorativi. La vorrei ammazzare, quella sciocca petulante. Sempre fra i piedi. Per lei ci vorrebbe l'anonima omicidi. Ci vorrebbe proprio. Porca miseria.

La moglie

Sono una moglie che tradisce il marito, come nelle barzellette.
Ma come si fa a restare insieme ad uno scarafaggio come mio marito?
Io ho bisogno di qualcosa di meglio di uno dai capelli ormai grigi, e della pancetta ormai accentuata. Per questo ho perso un amante. "Lui" sì che è un uomo.
Per tenermelo attaccato gli ho detto che aspetto un figlio, anche se non è vero! Poi divorzierò da mio marito e sposerò lui. Peccato che per divorziare ci vogliono tanti soldi. Bisognerebbe eliminare mio marito, bisognerebbe. Sarebbe più semplice.

La suocera

Proprio oggi ho scoperto che mia figlia ha un amante. Leggendo il suo diario ho visto parecchie annotazioni su di lui. Anche se mia figlia non è più felice di essersi sposata con suo marito a me non interessa. In fondo è un bravo ragazzo, e non permetterò a mia figlia di andarsene con un mascalzone che l'ha messa incinta. Mia figlia è testarda. Quindi se non potrò togliere lei da lui, toglierò lui da lei.

L'amante

Sono l'amante di una donna sposata. E lei aspetta un figlio da me. Porca miseria, lei non vuole abortire e io non voglio figli. Inoltre lei non mi piace più, ormai. Non so come farò, ma mi libererò di lei. Ho da fare qualcosa di troppo importante e delicato e se la lasciassi lei mi potrebbe rovinare. Ma che cosa posso fare?…E se…

Il tenente di polizia

È un caso molto strano: il marito, la moglie, la suocera ed un altro uomo uccisi dalla stessa persona, evidentemente un esperto. Molto strano.

L'esperto

Ricordatevi. La nostra società non è molto reclamizzata, ma siamo molto coscienziosi nel lavoro.

BIPAS