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LA PAROLA A… MICHIELIN E SARDI
Intervista al nuovo presidente dell'ORDINE degli psicologi Paolo Michielin
e al segretario generale dell'AUPI Pierangelo Sardi

PAOLO MICHIELIN è presidente del neonato ORDINE degli Psicologi.
PIERANGELO SARDI è segretario generale dell'AUPI (Associazione Unitaria Psicologi Italiani, il sindacato di categoria).
Ad entrambi gli intervistati sono state poste le stesse domande:

1-     Cos'è cambiato nel mondo degli psicologi con l'avvento dell'Ordine?
2-      Che rapporti ci sono fra AUPI e ORDINE e quali i motivi?
3-     Nelle posizioni apicali dell'ORDINE sono presenti molti soci AUPI. Come influirà questa situazione sulle strategie di AUPI e ORDINE?
4-      Quali sono gli obiettivi a breve termine dell'AUPI e dell'ORDINE nei confronti della "professione psicologo"?
5-     Quali sono i rapporti fra l'AUPI/ORDINE e SIPs e quali strategie per il futuro?

RISPOSTE DI SARDI

1-     Troppo poco.  Ci aspettavamo che l'Ordine, potendo rivendicare anche legalmente le competenze psicologiche ai soli psicologi riuscisse a ritagliare per noi una parte maggiore del lavoro illegittimamente rosicchiatoci dalle categorie confinanti, specialmente dai medici. Siamo delusi su tutti i fronti. Laddove ci siamo affidati solo agli interventi ordinistici, come nel settore degli handicap e della psicoterapia, dobbiamo assistere addirittura a degli arretramenti rispetto alle conquiste che noi avevamo già ottenuto prima da soli, con i nostri soliti mezzi sindacali e lobbistici. Se vogliamo riprendere ad espanderci, come stiamo facendo nella psicologia della sicurezza viaria, siamo ridotti a farlo nonostante gli interventi fuorvianti dell'Ordine.

2-     Dapprima abbiamo modestamente segnalato qualche problema; pi abbiamo avanzato proposte, richieste, stimoli. Infine, di fronte alle delusioni, siamo passati alle critiche.

3-     L'attuale giunta ordinistica è stata eletta con un colpo di mano dalla alleanza di vari perdenti delle elezioni: altre organizzazioni, alleatesi con la nostra minoranza interna e con inattesi transfughi della nostra maggioranza. Speriamo che almeno alle prossime elezioni avranno il coraggio di presentarsi per quel che intendono restare. Per ora tutte le nostre aspettative verso l'Ordine sono state stravolte. Difficile è anche fare previsioni, perché loro non dialogano mai con noi. Forse capiremo meglio le loro intenzioni ora che faranno un bollettino.

4-     Chi ci conosce, anche solo leggendo il nostro mensile, sa che l'AUPI è quotidianamente plasmata da ogni problema della "professione psicologo" per raggiungere le soluzioni più convenienti alla categoria. Questa settimana ad esempio sono in ballo le idoneità all'apicalità nel SSN, che saranno decisive anche per le nostre specializzazioni future. Si deve obiettare alla pessima bozza ministeriale entro il 10 novembre. Ma sinora dall'Ordine non abbiamo ricevuto segni di vita.

5-     Vorremmo migliorare i tradizionali rapporti di complementarietà, riprendendo più seriamente dopo questa fuorviante pausa per le elezioni ordinistiche. Tutti sanno che la legge vieta all'Ordine di sostituire il sindacato, ma pochi sanno che gli vieta anche di spendere una sola lira per organizzare quegli utili scambi scientifici che organizzava la SIPs e che la SIPs deve cominciare a riorganizzare, con il rinnovato sostegno di tutti noi.

La Segreteria Nazionale
dell'AUPI è composta da:
Pierangelo SARDI
Segretario Generale
Ferdano PIERUCCI
Segr. Gener. Aggiunto
Mario SELLINI
Resp. Contratto Sanità - Affari Diversi
Vito ROSSINI
Tesoriere - Resp. Rivista Scientifica
Paolo MOSCARA
Resp. Convenzioni - Uff. Stampa

RISPOSTE DI MICHIELIN

1-     L'avvio dell'Ordine, che è essenzialmente un organo di autogoverno della professione, di promozione della qualificazione e della deontologia, porta nuove possibilità e nuovi strumenti di azione. Esso fa cessare la "funzione di vicarianza" svolta nel recente  passato dalle associazioni e dal sindacato, ma non cambia il ruolo e le funzioni proprie di questa realtà, la loro necessità, l'opportunità che gli psicologi si iscrivano ad esse. Per quanto riguarda il singolo iscritto, la nascita dell'Ordine dovrebbe portare un più forte senso di appartenenza al gruppo professionale, con i vincoli che ne derivano. La formulazione e il rispetto del codice deontologico, ad esempio, porterà grandi vantaggi al nostro lavoro e all'utenza; è da aspettarsi tuttavia qualche resistenza verso le regole che necessariamente il codice introduce.

2-     Fra Ordine e AUPI, e più in generale tra Ordine e altre istanze rappresentative degli psicologi, auspico che il rapporto sia di sintonia e collaborazione nel rispetto dei diversi ruoli e dei diversi stili di comportamento. L'iniziativa per la modifica dell'atto di indirizzo per la diagnosi dell'handicap e del decreto per la sicurezza dei lavoratori, entrambi provvedimenti che mortificano la nostra professione, è un esempio di azione comune, e negli obiettivi e nei metodi. Così è accaduto anche per l'art. 34; per l'art. 35, invece, l'AUPI ha enfatizzato le aspettative dei singoli professionisti, anche quando potevano compromettere la qualificazione della psicoterapia e le garanzie dell'utenza.

3-     È stata una fortuna che parte dei quadri dell'AUPI, della SIPs, della FIP…si siano proposti e siano stati eletti nei Consigli Regionali dell'Ordine; essi hanno portato conoscenza e legami consolidati  con il mondo professionale, idee e programmi, cultura organizzativa. Desidero testimoniare che questa trasfusione di quadri è stata il vero e necessario tributo (non la paventata perdita di iscritti) pagato dalle associazioni e che senza di essa l'Ordine avrebbe avuto una nascita faticosissima. Si tratta ora di saper distinguere i diversi ruoli e maturare, almeno nei confronti dell'Ordine, quel senso dell'istituzione che è indispensabile.

4-     L'Ordine ha avuto pesantissimi adempimenti transitori da portare a termine, in particolare quelli connessi con l'art. 35. I prossimi obiettivi sono urgenti ma non di breve respiro: il regolamento interno e il codice deontologico. Auspico che quest'ultimo non consista in mere enunciazioni di principio, ma indichi precise regole di comportamento e che componga in modo equilibrato i diritti del professionista con quelli dell'utente. Altri obiettivi riguardano le iniziative di aggiornamento in settori poco conosciuti (es. responsabilità civile e penale dello psicologo) e lo sviluppo della formazione, accademica e non, anche in settori diversi dalla psicoterapia; ciò per aumentare il peso sociale e le possibilità occupazionali della professione.

5-     È interesse dell'Ordine che le associazioni culturali e il sindacato vivano, si rafforzino e abbiamo capacità d'iniziativa. Da questo punto di vista seguiamo con partecipazione il travaglio della SIPs. È anche auspicabile che vi sia un rapporto franco, proficuo e vivace tra l'Ordine e le altre realtà del mondo psicologico, purché non travalichi gli argini della deontologia e del codice penale. E purché associazioni e sindacato non cerchino di esportare nell'Ordine le conflittualità interne.

Il Consiglio Nazionale
dell'ORDINE
è così composto:
Paolo MICHIELIN
del Veneto
Presidente
Maria Laura VERONESE
delle Marche
Vicepresidente
Antonio BERTIN
dell'Umbria
Segretario
Francesco BURGIO
del Friuli
Tesoriere