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LAGGRESSIVITA IN MEDICINA PSICOSOMATICA
Il mistero e la realtà dellaggressività
rappresentano oggi uno dei temi più affascinanti ed avvincenti della dinamica
del comportamento umano. Laggressività può essere identificata con
listinto, con una pulsione endogena con un costrutto psicosociale
o cognitivo-culturale, con una risposta, con un comportamento appreso, con
un modello, con una intenzione, con un significato, e così via di seguito,
eppure non è tutto questo. Essa è definibile come variabile di comportamento,
che è al contempo esterna ed interna, corporea e mentale, corrompente e
controllata, potenziale attuale, latente o manifesta, neurofisiologica i
psicodinamica; o che., essendo in una fase solo di queste alternative, può
rapidamente cambiare nellaltra. Si tratta di una realtà teoricamente
vaga quanto ambigua ma che dal punto di vista operativo ha una straordinaria
importanza nella natura e nella storia delluomo ora come atteggiamento
fondante la sua distruttività, e, quindi, la sua lesività, si ain senso
personale che sociale. Il tutto, riportato in ambito psicosomatico, si riflette
in maniera pervasiva in tutti gli ambiti ed in tutti i settori sia della
vita psichica che somatica producendo espressività che transitano da limiti
perfettamente psicologici verso limiti decisamente patologici, distorcendo
fino al massimo possibile la funzionalità di un equilibrio, la cui precarietà
è sottesa da una molteplicità di accadimenti che lintervento dei meccanismi
aggressivi può determinare e realizzare. Il riferimento dellaggressività
alla medicina psicosomatica è dovuta ad una gamma di interessi che oggi
vanno sempre più estendendosi e che pare siano destinati a sempre maggiori
attenzioni in un prossimo futuro:
a) alla necessità
di un maggiore chiarimento dei fattori patogenetici del disturbo psicosomatico
mutati da meccanismi riferibili allaggressività;
b) alla
necessità di qualificare la possibilità di fattori specifici aggressivi
riferibili alla persona, ai suoi dinamismi interni ed ai suoi accadimenti
esterni ed al suo mondo relazionale per lo sviluppo del sintomo psicosomatico;
c) la
impellente presenza di un ampliarsi di una domanda sociale e terapeutica;
d)
la necessità di codificare ed evidenziare le tensioni e le problematiche
aggressive agite o a rischio psicosomatico ai fini di una corretta
profilassi psicosomatica;
e)
la necessità di lettura del sintomo psicosomatico in una ottica diversa
dal modello simbolico della nevrosi di conversione in cui i meccanismi
aggressivi vengono mediati dalla simbolizzazione.
LXI Congresso Nazionale di Medicina Psicosomatica
su: Laggressività in Medicina Psicosomatica, che si terrà
nei giorni 28-31 maggio 1987 presso lAula Magna dellUniversità
di Messina, organizzato dalla Cattedra di Igiene Mentale, diretta dal prof.
Matteo Vitetta, si articolerà nei vari aspetti neurofisiologici, neuroendocrinologici,
etologici, criminologici, antropologici, psicologici, psicoanalitici, filosofici
e sociologici e puntualizzerà specifiche tematiche: problemi psicopatologici
e clinici (aggressività e difesa dellIo, aggressività e sessualità
psicosomatica, aggressività ed adolescenza psicosomatica, interventi terapeutici
biologici e psicoterapici, la diagnosi e la prevenzione dei comportamenti
aggressivi), laggressività nella patologia internistica (patologia
gastrointestinale e aggressività, la cute come espressione e contenuto dellaggressività,
laggressività nelle sue espressioni cardiocircolatorie, medicina di
base, psichiatria e medicina psicosomatica, laggressività nel rapporto
medico-paziente), psicosomatica del cancro oltre a vari meetings satelliti
su laggressività in psicoterapia, la terapia e la mediazione
corporea, aggressività, irritabilità e alessitimia in medicina psicosomatica
e laggressività e le sue espressioni simboliche. Un programma denso,
ricco di molteplici interessi, stimolante per larticolazione interdisciplinare,
aperto a tutti i problemi ed a tutte le tematiche inerenti laggressività
nei suoi rapporti con la medicina psicosomatica, che esprime lambizioso
tentativo, sempre più apprezzabile di illusorie conquiste, di
meglio approfondire il riconoscimento del ruolo e delle funzioni dellaggressività
attraverso i quali si realizza il rischio e la disorganizzazione psicosomatica.
Matteo Vitetta