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SVILUPPO, CONFLITTI

 e ruolo della SIPS nella psicologia italiana

Grandi manovre, nella psicologia italiana. Mai, nella storia travagliatissima della Legge sull’Albo, siamo stati così vicini alla vittoria. Mai le Scuole di Formazione private (post-lauream) sono state, come ora, al centro del dibattito e riconosciute nella loro importanza. Lo sviluppo della psicologia nell’Università ha iniziato in questi mesi il suo vero cammino. La società italiana sta accorgendosi della psicologia e la sta inserendo nelle sue pieghe: la vicenda degli psicologi-psichiatri e la Legge 304 per la psicologia nelle FF.AA., sono una prova.
Insomma, la psicologia italiana è in una situazione di sviluppo turbolento, e questa mi sembra la chiave di lettura più precisa, dei conflitti che si stanno profilando. La SIPs sta diventando terreno di scontro esplicito fra le diverse “truppe” in campo che si stanno scoprendo sempre più “oggettivamente” in  competizione. Che lo scontro avvenga e per di più nella SIPs non è cosa cattiva. Perché la SIPs riesca a fissare e tutelare le regole del gioco democratico.
Se tale ruolo della SIPs riesce ad imporsi. La conflittualità sarà costruttiva e quindi utile a una crescita della psicologia italiana. Se, a causa di debolezze e complicità, la SIPs non riuscisse a porsi come terreno di “lotta regolata”, allora il conflitto dovrebbe essere agito al di fuori, nella società.
Il che sarebbe un vero trauma, per la psicologia italiana.