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TERZA PAGINA

POESIE NATE D’ESTATE

Terenzio Formenti nato a Bagolino (Brescia) il 26 marzo 1923, si laurea in Farmacia nel 1945 ed esercita la professione fino al 1972. Nel 1968 inizia corsi di formazione alla consulenza per i problemi della persona e della coppia prima a Parigi, poi a Berlino e a Berna. Effettua successivamente la formazione a psicoanalista di gruppo e a psicodrammatista moreniano. Nel 1972 costituisce in Brescia il Centro Persona Coppia Gruppi nel quale lavora tuttora come consulente per la persona e la coppia e come psicodrammatista. Dalla sua professione di persona attenta ai sogni, alle immagini, alla natura, alla vita, durante un seminario sulla comunicazione del corpo e delle emozioni a Rosano, nasce la sua prima espressione poetica.

“CIO’ CHE NON SI
PU0’ RICORDARE
E CIO’ CHE NON SI
PUO’ DIMENTICARE”

                           Frank

Un silenzio
carico
di parole
un dolore
abbarbicato
nella carne
un sogno
sospeso
nella notte
un arcobaleno
che muore
in una pozzanghera

NEBBIA

alito dell’uomo
espiro del paesaggio
gradita compagna per colui
che imbacuccato
nei suoi pensieri
vive
nel tepore
della sua anima


CAMPO DI GRANO CON PAPAVERI

le spighe
meditano
a capochino
hanno succhiato
alla terra
pepite
d’oro zecchino
i papaveri
ballerine
del vento
trapuntano
il campo
di rosso
fuoco
            datemi
            un manto
            d’oro e di fuoco
            per i miei
            sogni

IO SONO L’ARCOBALENO  DELLA NOTTE

                                                                                  a Paola

io sono l’arcobaleno della notte
nato dalle tenebre in questa sera di magia
            mi chiederete quali sono i miei colori
            chiudete gli occhi e li vedrete
sono il pianto di un bimbo nella notte
            la luce negli occhi di due innamorati che si cercano nel buio
            i sospiri, i sussurri, i baci di un incontro d’amore
            un fuoco d’artificio che nasce dal buio e muore nel buio
            sulle rive di un lago in una notte di festa
sono gli occhi di una tigre in amore che bramisce nella giungla
            le luci di Broadway e di Chinatown,
            gli occhi di un gatto che miagola alle stelle sul tetto di una baita
            una falce di luna che taglia la segala in un prato di montagna
            gli occhi di una volpe
            che ha deciso che questa notte non ammazzerà
            gli occhi di una lepre
            che rassicurata bruca l’erba di un prato tenero
            i palpiti di luce di una lucciola
            che cerca la sua compagna fra i cespugli
sono i fantasmi e i folletti buoni che compongono i sogni della notte
            uno gnomo che gioca a nascondino con le sue immagini
            la serenata di un grillo del focolare
            un fuoco fatuo che illumina le paure di un viandante
            le favole di un nonnino narrate alla luce dei tizzoni ardenti
            un pesciolino fosforescente che illumina le profondità degli oceani
            un vulcano che proietta nel cielo i suoi lapilli di gioia
            il pianto di stelle della notte di San Lorenzo
io sono un piccolo uomo
            ma sono anche l’arcobaleno di questa notte di magia
            un frammento di infinito

                        ARCOBALENO

polvere di stelle inondata di sole
colori dell’universo
ordinati nel cielo da un pittore onnipotente
ponte di magia che raccorda i confini del mondo
rigo musicale dell’armonia cosmica
taboga dell’immenso
            voglio costruire il mio arcobaleno
            scalarne la cima
            e sprofondare in un mare di colori e di stupore