La trasmissione della Perego era squallida come la metà dei programmi “leggeri” che passano in tutti i canali, RAI e non. Ma la censura operata dalla RAI è ancora più squallida, da ventennio fascista.
Archivio mensile:Marzo 2017
Brave Iene !
Ieri sera Le Iene hanno messo in onda tre ottimi servizi sulle “mafie senza mitra”.
Il primo ha descritto benissimo la mafia dei taxisti: dall’intimidazione, all’evasione fiscale, dall’intermediazione forzosa, al voto di scambio. Sono oltre 50 anni che i taxisti decidono sul sindaco delle grandi città, in cambio di favori e privilegi.
Il secondo ha descritto la “mafia senza mitra” dei baroni universitari. Qui non c’è voto di scambio coi politici, ma solo fra gli accademici: io do la cattedra a tuo figlio a Roma, tu dai la cattedra alla mia fidanzata a Trento (il che avviene da oltre mezzo secolo, con o senza concorsi).
Il terzo riguarda il voto di scambio in Alto-Adige, dove i patti illegali vengono addirittura scritti e firmati: a riprova che la “mafia senza mitra” è la vera cultura del Paese.
TG1 sempre più viscido
Il TG1 non si smentisce mai. Propina ogni giorno i “rutti” di Renzi, che è solo uno dei candidati alle primarie del PD. In compenso non manca di riferire degli sbadigli di quel tristo Parisi che è stato trombato a Milano, ma pensa di avere la ricetta per salvare il Paese.
Il servilismo dei TG al culmine
Non era mai stato raggiunto un livello di servilismo dei TG come in questi tempi. Ogni giorno o anche due volte al giorno tutti i TG ci informano su quello che dice un ex premier trombato.
Interviste con la lingua
Dopo Fazio e la Gruber non poteva mancare mister lingua, cioè Bruno Vespa, accodato agli altri per sostenere Renzi, il testimonial dell’Apple.
Interviste sdraiate
La Gruber su TV7 dimostra he non ci sono solo le interviste genuflesse di Fazio a Renzi: ci sono anche le interviste sdraiate al famoso testimonial della Apple.
Interviste genuflesse
Ci voleva il re dell’intervista genuflessa, Fabio Fazio, per intervistare in ginocchio il “rottamato” Renzi, ex premier, ex segretario del PD, testimonial di Apple, mai stato parlamentare.