La trasmissione de Le Iene del 3 Ottobre ha mostrato un servizio straziante sul mercato dei cani nel sud della Cina. Per noi che consideriamo i cani come membri della famiglia, la sola idea di mangiarne uno fa venire i brividi.
Tuttavia è evidente il fondo di colonialismo sotteso a tutte le manifestazioni, tv e web, contro l’usanza cinese. Che sottolineano la superiorità di un Occidente civile su un Oriente sadico. La Cina viene descritta come un Paese incivile, sorvolando sul fatto che noi mangiamo, senza battere ciglio, i cavalli.
Noi ci offenderemmo se un gruppo di giornalisti indiani facesse servizi tv e manifestazioni contro l’orrore della cultura occidentale basata sulla carne bovina (meravigliose bistecche di “scottona”), che in India è proibito, per legge, mangiare. Saremmo sdegnati se un gruppo di giornalisti arabi o ebrei facessero servizi tv e manifestazioni contro la “festa della porchetta”, la cui impurità definisce incivile e sporco, chiunque se ne cibi.
Ma si sa, noi colonialisti, non riusciamo a fare a meno di insegnare al mondo come deve vivere.