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LE POTENZIALITA' FORMATIVE DEI GIOCHI DI SIMULAZIONE (Margherita Sberna)

Una definizione

Simulazione: attività microcosmica che riflette un universo di maggiore ampiezza; con essa di possono descrivere fenomeni complessi che possono essere sperimentati sia dal punto di vista cognitivo e razionale, sia da quello emotivo e personale.

Qualità distintive

  • enfatizzazione del potere individuale anche attraverso la fantasia e l'immaginazione
  • incentivazione della sperimentazione da parte dei partecipanti
  • stimolazione di vissuti psicologici ed emotivi "reali" sui quali e possibile intervenire attraverso la riflessione
  • focalizzazione di particolari problemi o di aspetti specifici di un solo problema, magari complesso
  • bilanciamento fra contenuti e processi
  • protezione dell'intimità del partecipante pur offrendo la possibilità di una "immersione totale"
  • occultamento degli ostacoli anche attraverso il divertimento
  • semplificazione dei concetti attraverso la "prova pratica"
  • alta trasferibilità degli apprendimenti

Dal dire al fare....

Per costruire un'attività di simulazione che abbia anche caratteristiche formative occorre tener presenti alcune regole:

  1. si deve trattare di un gioco o per lo meno si devono avere le caratteristiche indicate da Caillois (libertà separazione dalla realtà, incertezza rispetto ai risultati, improduttività, regolazione della procedura, aspetto fittizio)
  2. deve essere ridotta al minimo la necessità di "interpretare"/ recitare
  3. la situazione che viene scelta per avviare la simulazione deve essere semplice e porre tutti i partecipanti allo stesso livello (per esempio non ci devono essere persone che ne sanno più delle altre rispetto all'argomento)
  4. la "scenografia" del gioco deve essere "affascinante", coinvolgente
  5. l'analogia con la situazione deve riprodurre in particolare i processi le procedure più che i contenuti di quanto si vuole far apprendere
  6. ci deve essere uno stretto rapporto tra il "modello" della simulazione e le capacità-competenze che si vogliono sviluppare e stimolare
  7. i partecipanti all'attività devono essere messi nella condizione di protagonisti e non di fruitori passivi di un "servizio"
  8. la simulazione deve comprendere un momento di verifica che consenta ad ogni partecipante di controllare di persona il raggiungimento degli obiettivi