Curriculum esteso | |||||
Il MedioEvo del Sociale (operai sociali tra controllo ed emancipazione) Come può il settore immateriale chiamarsi fuori dalle dinamiche sociali attraverso le quali la società esercita il suo controllo. A fronte di scarso reddito, basso status, scarsa visibilità, il ruolo degli "operai sociali" in quali comportamenti si sostanzia: collusività, sottrazione, conflittualità, estraneità, etc., in relazione alla dinamica sociale in atto? Fino a qualche anno fa, la pratica sociale era orientata all'emancipazione dell'utente ed era governata da "parole d'ordine" quali autonomia, indipendenza, pensiero critico, socialità, responsabilità, solidarietà. Oggi il campo semantico di riferimento è rimasto tale? O sta cambiando e come sta cambiando? Quali sono i rischi e le opportunità di tener fede alle radici, in un contesto a "controllo diffuso" dove gli utenti devono rimanere dipendenti, acritici, irresponsabili, conformisti…? Pace, Guerra e ….. Conflitto In queste settimane di agonia preparatoria alla Guerra, da una parte, e di emersione altalenante di appelli, dall'altra, sono stato spesso colpito da come nella polarizzazione tra pacifisti e interventisti, fosse escluso qualsiasi riferimento al Conflitto. Unica eccezione l'utilizzo della parola conflitto come sinonimo di guerra. A mio parere non si tratta di sinonimi: le parole in gioco sono tre pace, conflitto, guerra. E la guerra non è altro che una elaborazione patologica e insana del conflitto, elaborazione paranoica del lutto, della mancanza, delle frustrazioni. ......... Per la Fine del Lavoro, per il Salario Garantito Critica impietosa dello stato assistenziale e rinnovato epos del libero mercato tengono saldamente la scena del dibattito politico. Al centro il Lavoro. Primaria fonte di preoccupazione della Politica contemporanea. I nostri governanti si affannano a ricordarci come l'opulenza dell'Occidente non si possa compiere se non con la "piena occupazione". La semantica dell'inganno è costellata da inviti a lottare contro la disoccupazione di lunga durata, a promuovere l'occupazione giovanile, ricorrere alla cassa integrazione (se necessario), incentivare il prepensionamento, inventare condoni e cercare ricette neo-qualcosa! La Politica, abbandonata da tempo una seria riflessione sul suo senso e il suo valore, si concentra su un oggetto che appare secondario e perciò degno di essere problematizzato, perché sospetto di "depistaggio" da altro di ben più importante ed urgente. Ci proviamo attraverso alcune segnalazioni e piste di riflessione. |
|
|
invia le tue riflessioni su questo tema ad Alberto Raviola | ||
|
Segnala ad amico |