Cos'e'
il t-group
Carl Rogers ha definito il T-Group "la più potente
tecnica di intervento sociale inventata nel XX°secolo".
T-Group sta per Training Group, abbreviazione di Sensivity
Training Group, cioè "gruppo di addestramento
della sensibilità".
La tecnica è stata inventata quasi per caso da Kurt
Lewin e dai suoi allievi nel 1946, e nei passati 50 anni ha
avuto diverse denominazioni: seminario di sensibilizzazione
alle dinamiche di gruppo, laboratorio di dinamiche di gruppo,
esperienza autocentrata di lavoro sul gruppo, gruppo di autodiagnosi,
gruppo di base, ecc..
Cosa
succede
I partecipanti sono invitati a immergersi personalmente nella
situazione, vivere e simultaneamente analizzare ciò
che avviene nel gruppo, nel cosiddetto "qui ed ora".
Il trainer ha un ruolo di stimolo e di interpretazione, ma
in nessun caso pedagogico: non è suo compito dire al
gruppo ciò che deve o non deve fare.
Le regole sono tre: l'esistenza di 2 soli ruoli (quello di
staff e quello di partecipante); la griglia temporale comunicata
all'inizio e lo spazio fissato per l'esperienza. Tutto il
resto viene deciso assieme in gruppo.
A
cosa serve
Le ricerche hanno dimostrato che la partecipazione ad uno
o più T-group è indispensabile per chi voglia
aumentare le proprie skills personali di osservazione, comunicazione,
leadership e lavoro di gruppo/èquipe/team.
In particolare il T-Group dovrebbe essere una tappa obbligata
per ogni tipo di operatore che lavora con le risorse umane.
Per la conduzione di gruppi di lavoro o di apprendimento o
per il comando di gruppi, specie se temporanei, o task forces,
il T group mostra una grande utilità.
IL
T-GROUP SI PROPONE DI:
a) estendere la consapevolezza delle norme implicite e delle
dinamiche che regolano la convivenza sociale organizzata,
come ad es. l'intimità e l'apertura tra le persone,
l'autorità, la leadership, le negoziazioni, le decisioni;ecc.
b) pensare e fare attraverso il principio della massima contemporaneità
possibile, cercando di apprendere più attraverso i
fenomeni presenti nel gruppo che non attraverso informazioni
ed esperienze esterne al gruppo stesso.
c) sviluppare relazioni: il T-group, che si prospetta tuttora
come la più efficace forma di apprendimento nell'ambito
delle relazioni, si fonda su tre semplici contenuti metodologici;
d) imparare a gestire l'organizzazione delle attività
che essenzialmente regolata dalle due "regole di spazio
e di tempo", di fissazione, cioè, di luoghi e
di durata delle riunioni di gruppo. All'interno di questo
spazio-tempo ogni partecipante porta il proprio libero contributo
di pensiero;
e) imparare a condurre gruppi in cui l'attività è
fortemente centrata sui processi, cioè sui modi in
cui si sviluppano le interazioni di gruppo.
f) abituarsi al confronto tra le persone in mododiretto e
non mediato da contenuti teorici.
Addestrarsi quindi alla possibilità di dare e ricevere
feed-back, al gestire le differenze, all'intervenire sul qui
ed ora, all'esercitare un potere immediato, al proporre e
realizzare cambiamenti contemporanei, al sentimento di gruppo
come stato d'animo, ecc.
IN
CONCLUSIONE
La dimensione esplorata ed utilizzata è quella dell'apprendimento
di gruppo, legata alla capacità delle persone di scambiarsi
informazioni, ascoltarsi, costruire regole di convivenza,
e apprendere, attraverso tutto questo, dall'esperienza.
L'apprendimento di gruppo, non direttivo ed esperienziale,
è inoltre primariamente basato su quello che già
ogni partecipante sa, sa essere, e sa fare.
Queste, cioè le proprie caratteristiche personali e
la propria capacità di interscambio, sono le più
importanti risorse del T-group, il concreto punto di partenza
per ogni elaborazione collettiva e personale. Ogni partecipante,
quindi, apprende dal T-group nella misura in cui esperimenterà
ciò che vuole conoscere, attraverso una modalità
definita a "finestraaperta". Quindi in continua
scelta e confronto con gli altri.
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