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LA TRAGICOMMEDIA DELLA TECNOLOGIA
di Vanessa Gucci

 

2. I cellulari
Il cellulare aumenta la messaggistica mentre azzoppa la comunicazione. A tavola non si parla con gli astanti, si messaggia col telefonino. In classe non si segue la lezione, si naviga su YouPorn. Anche sul lavoro, grazie a un ridicolo diritto alla privacy, si naviga di più e si lavora di meno.
Poi c'è la delinquenza, uguale a prima dell'era tecnologica, ma molto più veloce, pervasiva e impunibile. Dalla pedofilìa al porn revenge, dai virus allo SPAM, dalle truffe telematiche ai furti di identità, dagli haters alle fake news, il cellulare è una pacchia per i malintenzionati e i malviventi. Il fenomeno è tanto inarrestabile perchè la legislazione e le Forze dell'Ordine vanno in calesse, mentre i malfattori vanno alla velocità del suono. Le forze di repressione sono nazionali, la criminalità è multinazionale.
Il cellulare può essere clonato; ti fa localizzare ovunque vai; permette a tutti di scriverti e insultarti in modo anonimo.
Poi ci sono i tempi e i costi di manutenzione e aggiornamento. Dobbiamo dedicarci alla carica della batteria, all'abbonamento al provider, alla SIM, alle Apps e appena abbiamo imparato a usare un modello di cellulare ne esce uno nuovo. Ore dedicate alla scelta del modello, con spiegazioni in anglogiapponese, cirillico o aramaico, specifiche tecniche chiare solo ai dottorandi del MIT. Altre ore dedicate alla scelta del provider (fornitore) e delle Apps (programmi).
La scelta del provider è tragicomica. Le offerte sono sulla velocità di trasmissione e sulla quantità di Giga disponibili con l'abbonamento.
Gli strilli quotidiani dei providers giurano di trasmettere alla velocità della luce, mentre la realtà non arriva ad un quinto di quanto promesso. Poi ci sono i Giga: 30, 50, 100 in aumento ogni giorno. Tanto nessuno può controllare quanto pesano una pagina, una foto o un video. A un certo punto ti avvisano che i tuoi Giga sono finiti e devi fare un atto di fede. Fidarsi e pagare.
Infine, siccome il nuovo modello di cui nessuno può fare a meno, non è compatibile col modello precedente, devi capire come recuperare il tuo materiale (indirizzi, foto, chat, mail). Non basta spostare la SIM perchè il modello nuovo non è compatibile col vecchio, e comunque ci sono dati nella memoria del cellulare. Allora? Beh, ti compri in computer dove scaricare i dati del vecchio per caricarli sul nuovo cellulare. D'altronde il computer ti serve, perchè il tuo cellulare non può contenere i 50.000 selfies che fai ogni anno. In alternativa al pc puoi utilizzare un cloud. Una "nuvola" della Rete dove archiviare i tuoi files. In un paio d'ore analizzi le offerte, impari come caricare e scaricare. Ci sono clouds gratuiti, ma che potrebbero chiudere in ogni momento. E a pagamento, più sicuri. In entrambi i casi, nessuno ti garantisce che un hacker non si copi tutto il tuo archivio.

A tutto ciò si aggiunge che quando il cellulare serve, non c'è campo. Quando c'è campo, la batteria è scarica, La carica, in media, va fatta ogni due giorni.
Quando la batteria è carica e c'è campo, è finito il credito. Siccome i tasti sono microscopici, gli errori di battitura non si contanto. Inoltre, quelli a tastiera esposta fanno partire telefonate a caso. Questo si può evitare con una password di sole 7 lettere (3 maiuscole) e 3 cifre. Se dimentichi o perdi la password, devi fare una pratica kafkiana per riaverla. Naturalmente il cellulare non serve solo a telefonare. Può fare foto e video. Ciò moltiplica l'occhio del Grande Fratello, che si espande come l'universo. Oggi non sei più solo vigilato dalla Forze dell'Ordine, ma anche dalle telecamere private e soprattutto dai cellulari di chiunque. Qualsiasi cosa tu faccia, ovunque tu sia, stai certo di essere visto, filmato e diffuso in Rete in modo che l'intero pianeta lo sappia, e per sempre (ti vedranno anche i figli dei tuoi nipoti). I cellulari hanno ammazzato paparazzi e giornalisti (il che forse è un bene) insieme alla privacy.

Naturalmente, se sei filmato e messo in Rete hai diritto a rivolgerti alle solerti autorità. Può anche darsi che dopo dieci anni e 10.000 euro spesi in avvocati, tu abbia anche diritto a un risarcimento, che il colpevole non ti verserà perchè "non abbiente". Quanto al diritto di eliminare dalla Rete il tuo filmato non è il caso di parlarne. Rumeni, brasiliani e vietnamiti hanno già scaricato il tuo video e sono pronti a rimetterlo online ogni 2-3 anni.