Primi interventi sulla Bacheca del SENATO MAGISTRALE 20-12-2003 / 17-10-2004
zero il 17/10/2004, alle ore 18 ha scritto:
concentrazione
ciao adamus, vorrei un tuo parere sulla questione posta sulla concentrazione delle relazioni sul mio ultimo intervento

Adamus il 16/10/2004, alle ore 15 ha scritto:
Dall'autonomia al centralismo?
Mi pare che la tua proposta, Zero, sia piuttosto retro'. Un neo-centralismo? Comunque credo che tutto sia possibile ma con un accordo fra i Primi degli Organismi e un Referendum per ogni Organismo.

zero il 15/10/2004, alle ore 12 ha scritto:
proposta
mi è venuta in mente una proposta: chiudiamo tutte le istante ed apriamone una unica nuova che funga da "costituente". provo a dare delle motivazioni: girando per le istanze ho notato che sono poche partecipate e che visono poche relazione tutto ciò comporta che non vi sia una sufficente "densità" di relazione al fine di innestare un processo di crescita dell'istanza stesso: vi è troppo poco fuoco (relazione umana) affinchè si possa innescare un processo di trasformazione reale; allora propongo di chiudere le istanze e di far concentrare i possibili attori solo in un contenitori in modo da accelerare il processo relazionale....poi quando questo avverrà spontaneamente si potrebbe tornare a dividere le istanze in modo tematica.....questa mi sembra un'azione che dite Senatori?

zero il 15/10/2004, alle ore 10 ha scritto:
psicopolis deve essere un'entità acefala d necessità?
psicopolis deve essere un'entità acefala d necessità?

zero il 8/10/2004, alle ore 9 ha scritto:
partire dal corpo o partire dalla ragione?
da dove nasce l'azione? agire l'azione ?

zero il 4/10/2004, alle ore 16 ha scritto:
risposta
psicopolis è un essere pluridimensionale in via di formazione, il senato magistrale dovrebbere elaborare input startegici per fornire una vision, i primi input connettivi potrebbero giungere dalle risposte alla domande di cui sopra che sono il primo reale tentativo di connesione tra le istanze (si sta formando un nucleo di narrazione?)

Temistocle il 3/10/2004, alle ore 15 ha scritto:
Condivido
Condivido caro Adamus, Psicopolis è fantastica. Il senato magistrale, organismo politico di Psicopolis, dovrebbe tentare di trovare soluzioni a certi problemi, neppure io so come fare, però sono convinto che io+te+altri, assieme, potremme districare la matassa.

Adamus il 3/10/2004, alle ore 12 ha scritto:
Risposte
Psicopolis e' fantastica, anche se stenta a decollare nelle parti interattive. Il Senato Magistrale va bene, ma scarseggiano i momenti di dialogo fra Cittadini. Che fare? Non lo so

alfer il 12/7/2004, alle ore 20 ha scritto:
per temistocle
ciao mirco, purtroppo in urbino come più o meno ovunque molte cose hanno dei problemi per poter continuare a cresciere e svilupparsi.io da parte mia cerco di collaborare anche scendendo intimamente nei rapporti con le autorità.spero di vederti presto.

Miri il 5/6/2004, alle ore 0 ha scritto:
Rispondo a zero.
Concordo pienamente con la tua idea di linguaggio. Temerlo, si a volte, quando non ne focalizzo la funzione. Probabilmente ho inserito due messaggi fini a se stessi...o forse no. Certo è che mi sono chiesta leggendo i passi riportati di Dennet: chi mai puù aver pensato che il sè è un punto matematico? (Data la mia ignoranza in materia). Il punto reale è che non facile vivere il fluire del sé, per quanto posso aver sperimentato. Che sia o non sia un punto matematico mi pare una speculazione fine a se stessa . Tutto qui.

zero il 2/6/2004, alle ore 13 ha scritto:
se
es SE SE? SESESESESESE ES/SE SE'. scrivere è linguaggio il linguaggio ha un senso ed un significato preciso, una funzione...perchè temerlo Miri?

Miri il 1/6/2004, alle ore 22 ha scritto:
Rispondo allo stimolo
Opinione puramente personale. Mi spaventa molto la tentazione di riflettere e dare una definizione concettuale sul ''sé''. Attualmente sono convinta che il sé non si possa fare altro che vivere, specularci sopra ne rappresenta un tradimento. Domani, non so di cosa sarò convinta.

antonia il 30/5/2004, alle ore 11 ha scritto:
Fuori tema
Mi scuso se non intervengo sullo stimolo proposto, ma c'è una cosa che mi colpisce in questo "tempo di elezioni". Ho scoperto che molti candidati alle provinciali -per lo meno in Lombardia- sono amministratori uscenti (sindaci) che non possono ricandidarsi perchè hanno già fatto 2 mandati. Ed ho anche scoperto che vale anche il contrario, cioè ci sono ex consiglieri provinciali che, non essendo riusciti a "fare carriera", tornano a concorrere a livello comunale. Il che forse significa che più che un servizio o un tentativo di incidere per migliorare la vita collettiva, fare l'amministratore è un vero e proprio lavoro con cui "benefit" interessanti e remunerativi.

Temistocle il 13/5/2004, alle ore 21 ha scritto:
URBINO E LA CENSURA
Accodandomi a quanto riportato sotto, voglio ancora una volta rimarcare quanto la politica trovi infastidente il fattore umano. Al sito: http://www.urbinoinrete.it/La%20Piazza/default.htmIl comune di Urbino metteva a disposizione uno spazio pubblico affinché i cittadini potessero dibattere. Il forum è sempre stato molto frequentato ed attivo. Uno spazio in cui tutti potevano dire la loro. Però, in un periodo in cui non è permesso a nessuno contraddire il manovratore, la mano potente e prepotente, ci fa capire che il Forum "La Piazza" del comune di Urbino ha un padrone. Ed il Padrone ha deciso che dal 3 maggio i cittadini non hanno più diritto di parola, ed ha chiuso il server senza nemmeno una riga di giustificazione. Non si possono più inviare post. Alla faccia della politica compartecipata, alla faccia di chi pensa che la censura sia solo a destra, alla faccia del forum che si "dice" pubblico. Qualcuno ha deciso per tutti. Ad Urbino esiste "qualcuno" che chiede il voto ai cittadini, ma non la parola. Ad Urbino come in Italia. Temistocle, a cui hanno tolto l'acqua su cui navigava e conduceva battaglie, ergo, Temistocle incazzato..

Temistocle il 13/5/2004, alle ore 21 ha scritto:
CENSURA?
(Legge 106/2004) Suscita già polemiche la legge 106 del 2004 che impone il deposito obbligatorio, o "deposito legale", dei documenti destinati all'uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l'ascolto e la visione, qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione. La legge - pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 27 aprile scorso - obbliga anche chi gestisce un sito web a inviarne il contenuto alle biblioteche centrali. Chi non si adeguerà rischia una sanzione pecuniaria fino a 1.500 euro. L'obbligo di depositare le pubblicazioni non è, ovviamente, nuovo - era già previsto da norme del 1939 - ma rischia di mettere in gravi difficoltà il mondo di Internet. L'applicazione pratica della legge, comunque, sarà disciplinata da un regolamento attuativo che dovrebbe uscire, il condizionale è d'obbligo, entro sei mesi. (13 maggio 2004) Legge 15 aprile 2004, n. 106 "Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all'uso pubblico" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 27 aprile 2004

alfer il 10/5/2004, alle ore 0 ha scritto:
ciao temistocle.
tu mi canosci bene,sono l'amico con qui sabato parlavi della morte.in parole povere io sono uno che e sempre stato anche testardo. faccio yoga da vari anni questo mi serve anche per vivere bene. ho affrontato una terapia psicoanalitica e bioenergetica,ho fatto e faccio ora un poco meno teatro, cammino a piedi tra la natura e questo mi da la possibilità di stare in buona salute corporalmente. posso dire che la mia vita come quella di tutte le altre persone è bella! appunto perchè io so che sono un uomo:cioè la creatura più terrificante che oggi esiste sulla faccia della terra, questo io credo. ciao a tutti.

acarus il 17/2/2004, alle ore 17 ha scritto:
il vecchio d'occidente
questa nostra epoca e questa nostro occidente esprime un sentimento di fine, di morte, non solo della storia collettiva ma anche delle esistenze individuali. le leggi, le consuetudini, le regole implicite alla quotidianità non hanno nè esprimono una fiducia o speranza nel futuro. Solo una chiusura sul presente: come un vecchio che rimugina su di sè evitando di trasmettere quello che è per poter far si che le nuove generazioni evolvano nella ricerca di senso della vita e del mondo. Ci penseranno i "barbari" del sud del mondo a infondere nuova energia al mondo!!!

zero il 8/1/2004, alle ore 18 ha scritto:
morte
sono veramente colpito veramente dalla risposta di TEMISTOCLE,cerco di argomentare: sono convito, da qualche tempo, che legato ad un messaggio e-mail e ad un messaggio sms sia nascosto, legato, inserito un altro messaggio mentale non chiaro non apparasciente che lascia un'impronte sulla mente di chi lo riceve....nel mentre scrivevo il messaggio intitolato "grazie" avevo in mente la morte in modo molto forte a causa di una di una tragedia che stà colpendo una persona a me molto vicina, la morte aleggiava con la sua profondità tutta intorno a me e così penso che le parole di temistocle abbiano colto un appello una domanda invisibile che era nascosta nel mio messaggio....(oppure la roulette della vità gira e gira illudendo la vista e il cuore degli uomini?) grazie ancora zero

Temistocle il 8/1/2004, alle ore 13 ha scritto:
"Ballo in Fa# minore"
Proprio ieri, chiacchierando con un mio amico, prendendo a spunto questa bella canzone di Branduardi, mi vennero a mente alcune considerazioni sul Tempo e sulla Morte ad Esso connessa. "Sono Io la Morte e porto corona, io son di tutti Voi signora e padrona...". La Morte procede per linea retta, è connaturata al concetto lineare di Storia proprio del pensiero giudaico-cristiano. La Morte, nella sua accezione più propriamente medioevale, rappresentata iconograficamente da una figura incappucciata di nero avanza lentamente mietendo vittime con la sua falce. Antropologicamente, la linea ha un carattere dirompente, persegue lo scopo fendendo, ed aprendosi un varco verso tutto ciò che si trova lungo il suo cammino. Il tempo lineare ha un inizio e una fine. La genesi giovannea inizia con l' "in principio fu il verbo". La morte persegue la Fine. Poi ad un tratto, nella canzone da me proposta, la morte viene invitata a danzare nel cerchio: "Sei l'ospite d'onore del ballo che per Te suoniamo, posa la falce e danza a tondo a tondo, il giro di una danza e poi un'altra ancora, e tu del tempo non sei più signora". Il cerchio esorcizza la morte, in esso non vi è inizio né fine, si che la morte in esso non ha senso alcuno. La linea distrugge nel perseguire uno scopo ben preciso, il cerchio cerca il Suo senso nel conflitto e nella negoziazione continua. Nelle culture selvagge, senza storia, esiste il mito dell'eterno ritorno. I cacciatori ripetono con dovizia di particolari le gesta dei primi cacciatori all'infinito, ri-attualizzando un momento passato. Il Mito, almeno secondo me, rifonda la Storia. (Dopo questo piccolo stimolo, ritengo doveroso ringraziare Zero per le sue calde parole di incoraggiamento. Anche io vi sento vicini, e con certe parole mi pare anche di appartenerVi). Con affetto, Temistocle (che la forza sia con Noi)

zero il 8/1/2004, alle ore 12 ha scritto:
grazie
apro internet, clicco preferiti da preferitia psicopolis da psicopolis a organismi da organismi a senato mgaistrale....e vi trovo, trovo i vostri concetti percepisco la vostra mente....leggo di possibilità di libertà di fede .... essere ottimista...più maturo più capisco alcune posizioni che consideravo estreme di adamus (relazione come ricerca del potere ecc....) Credevo anche che lo scorrere del tempo in avanti volesse dire per forza miglioramento (me l'ha conficcato in testa studiare l'illuminismo?)ma non è così, alla fine rimane l'intima percezione della luce che trovo in me stesso quando riesco a lasciare scorrere tutto... ma per la società? una soluzione intimistica al degrado posso trovarla ma una sociale? Voi oggi siete stati comunque una risposta: poche righe sono state scritte ma siete stati importanti e sapere che siete lì da qualche parte a lottore per stare con la schiena dritta e lo sguardo limpido mi rende felice e mi torna voglia di lottare ...avanti allora e grazie

Adamus il 7/1/2004, alle ore 15 ha scritto:
Ambivalenza
Freud una volta disse:"piu' conosco gli uomini e meno mi piaciono". Limbos invece ha detto "Sono un animatore (ma val anche per psicologo, insgenante, ecc.n.d.r.)...sono condannato all'ottimismo". Alla fine e' un problema di fede, cioe' irrazionale: continuare a credere nel riscatto del'Uomo, malgrado tutti i segni contrari.Oggi e' piu' difficile visto il senso di morte circolante ovunque.

Temistocle il 5/1/2004, alle ore 16 ha scritto:
SELEZIONE e COMPLESSITA'
In un sistema ipercomplesso selezionare è vitale. Allargandosi gli orizzonti del possibile, l'individuo si trova immerso in un viatico di possibilità tutte ugualmente percorribili. Si sta dissolvendo quindi il regno dell'ovvio. Ciò richiede ulteriori competenze individuali. Il Potere politico, il potere morale, spaventati da un processo che rischia di sfuggire al Loro controllo, tenta di dar autorevolezza al selezionatore, calpestando il libero arbitrio. Il selezionatore dovrebbe avere il compito di marcare di continuo i confini, confini oltre i quali certe "autorità" non avrebbero senso alcuno. Il selezionatore quindi è contiguo al sistema di potere in auge. Cosi, se Frankl si esprimeva con: "...liberi di essere responsabili di fronte alla propria coscienza.." capiamo bene che per i censori le responsabilità debbono per forza di cose essere riconducibili ad una colpa. La colpa spesso è riconducibile al tradimento, allo sconfinamento. Ecco allora che il "bip" serve a mascherare possibilità rischiose, serve ad occultare nuove vie, a negare le alterità. So che esistono ma, nel caso, le rendo acusticamente inservibili. Purtroppo, in questo modo, se si richiedono ulteriori competenze individuali, poi, di fatto, eliminando il conflitto e la sua elaborazione, non facciamo altro che omettere ed occultare cose di Noi stessi. Domando, a qual pro l'uomo si nega? Forse per non affrontare il rischio? E ancora: perché l'uomo obbedisce ad un comando, considerando che a volte l'obbedienza lo spinge fino alla soppressione di se stesso? Ma che..bip.. di razza è quest'uomo? Proprio uno strano "tipo". (l'ammiraglio temistocle, senatore di psicopolis)

Temistocle il 23/12/2003, alle ore 19 ha scritto:
Buone Feste
Sia che siate laici (come me) o religiosi, comunque la pensiate, buone feste.

a.raviola il 21/12/2003, alle ore 13 ha scritto:
buone feste
buone feste a tutti i senatori!

Primo Magister il 20/12/2003, alle ore 11 ha scritto:
A TUTTI I CITTADINI DI SENATO MAGISTRALE
Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti!

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