La televisione educativa e pietistica, due termini per indicare il totalitarismo materno in cui siamo affogati, continua ad ammorbarci con parate di ex. Non c’è quasi trasmissione che non ospiti fra lustrini ed applausi l’ex tossico, l’ex anoressica, l’ex prostituta, l’ex alcolista, l’ex bambino soldato, l’ex carcerato. L’ex è ospite e insieme modello, indicato al popolo allo scopo dichiarato di spingere all’ottimismo ed all’impegno per uscire dal “tunnel”.
Nessuno sembra rendersi conto che ogni parata di ex è un invito a minimizzare, è un segnale che si può scendere all’inferno ed uscirne, diventando anche un ospite pagato ed applaudito, un esempio di vita. L’ex sembra testimoniare infatti che qualsiasi sciocchezza tu faccia, te la puoi cavare diventando anche un modello da imitare. Se qualcuno si droga per dieci anni poi si pente, sta bene e viene elogiato in televisione, perchè non dovrei drogarmi anch’io? Se una donna fa marchette e film porno, poi si pente e magari scopre Dio (oppure nemmeno si pente) e diventa una presenza quotidiana in tv, con applausi, popolarità, danaro, perchè una ragazza non dovrebbe farsi pagare le prestazioni sessuali? Perchè continuate a dire che l’anoressia e la bulimia sono pericolose, se poi fate sfilare in tv decine di ragazze che se la sono cavata, stanno bene, scrivono libri e fanno tournèe di ospitate su tutte le reti? Anche l’ex carcerato, meglio se per gravi reati, è un bell’esempio: ottiene un lavoro che non viene dato a chi riga dritto, scrive libri e articoli, si laurea a spese dello Stato, riceve proposte di matrimonio, e finisce come ospite in tv.
La iattura dell’ex è una forma mascherata di invito al degrado peggiore della più esplicita forma di esaltazione del non ex. peggiore perchè ricorre al pietismo. La televisione è piena di gente che dichiara di drogarsi, bere, prostituirsi, mentre sorride, balla e sembra stare benissimo. Naturalmente non manca mai il medico o il benpensante di turno che fa da “foglia di fico” dicendo che la droga o l’alcol “bruciano i neuroni cerebrali” o che la prostituzione è una “svalutazione del corpo”. Il fatto che queste parole siano contraddette dalle più convincenti immagini di benessere, allegria quando non addirittura carriera che droga, alcol e prostituzione sembrano fornire, non preoccupa nessuno.
Raramente, perchè non è “glamour”, vengono presentate le vite spezzate di tossicodipendenti, anoressiche, prostitute, alcolisti, bambini soldato o carcerati che riempiono i cimiteri o gli ospedali di tutto il mondo. Non è bello presentare in tv tombe o lettini di malati terminali: quando l’ha fatto Oliviero Toscani è stato lapidato.