Giornalisti di parte o babbei


Non è chiaro se lo fanno per stupidità o per partigianeria mascherata. Continuano a riferire di conflitti e controversie fra Lega e M5S, con un tono di preoccupazione e riprovazione. O sono sostenitori mascherati dei due partiti di governo, o sono dei babbei. Sottolineare i dissapori fra Salvini e DiMaio può solo andare a favore dei rispettivi elettorati, e del governo. I due non possono mostrare una eccessiva familiarità perchè perderebbero il consenso dei loro sostenitori più “duri e puri”. Lega e 5MS sono partiti diversi, in ovvia competizione, e marceranno divisi nelle future consultazioni elettorali: non possono mostrare ai loro possibili elettori una eccessiva unità di intenti. Non solo. Quando Salvini si mostra a favore dei grandi imprenditori, il governo ottiene una tregua dai poteri forti. Quando DiMaio si oppone alle grandi opere, il governo ottiene credibilità da parte dei NoTAV, degli ambientalisti, di parecchia sinistra. Quando Salvini si presenta come amico di Israele, il governo attenua l’opposizione della comunità ebraica italiana. Quando DiMaio difende i militari il governo ottiene credito dai guerrafondai.
Insomma, il dissenso fra i partner di governo non solo è naturale, ma non fa che rafforzare il governo. E i giornalisti che continuano a sottolinearlo, magari credendo di indebolirlo, non fanno che rafforzarlo.