Decine di giornalisti e commentatori alle Olimpiadi, per rifilarci la solita retorica buonista e neo-romantica: solo pianti ed emozioni.
Nessuno che faccia il suo mestiere spiegando il perchè di quello che vediamo. Canoa veloce? Come se esistesse una canoa lenta. Perchè a pallanuoto i giocatori continuano a uscire ed entrare? Perchè la Ferrari è arrivata seconda e non prima? Come mai l’arco sembra una griglia da pastrami? Perchè non c’è il calcio? I nomi delle gare nautiche (canoa e vela) sono misteri gloriosi. Va bene che le gare corpo a corpo sono di origine orientale, ma non è una buona ragione per commentarle in giapponese. Nessuno ci dice cosa stanno facendo questi che saltellano qua e là, cercando di abbracciarsi. Quattro ciclisti corrono da una parte e quattro dall’altra: perchè? Non parliamo della ginnastica artistica o delle ballerine acquatiche, che sembrano tutte fare la stessa cosa.
Secondo loro il popolo italiano deve essere esperto in tutti gli sport olimpici.