Che i TG fossero solo fatti di markette e veline è chiaro da tempo, ma almeno fino ai tempi recenti veniva salvata una forma linguistica neutrale. Oggi i mezzibusti sono senza vergogna e usano un linguaggio vistosamente partigiano che mette in bella mostra le loro personali opinioni.
I russi ricchi e potenti non sono chiamati “imprenditori” o “magnati o “maggiorenti”, ma “oligarchi” (termine mai usato con Agnelli, De Benedetti o simili che hanno costituito un controllo politico permanente sull’Italia).
Trump viene chiamato “tycoon” (che significa magnate dell’industria, personaggio potente e autoritario, con una venatura di disprezzo). A parte il fatto che pochi ascoltatori sanno cosa significa la parola, non l’abbiamo mai sentita abbinata a Carter, Bush o Berlusconi.
Infine, il disgraziato Bossetti che, anche prima della condanna, viene apostrofato come il “muratore”, con un tono di malcelato razzismo. Nessun altro inquisito, sospettato o condannato è mai stato chiamato con la qualifica professionale: il dottore, l’avvocato, lo spazzino o il geometra.