Questo programma può nuocere ai minori

La frase viene in genere messa in calce ai titoli di testa di serie tv gialle o poliziesche. Come CSI, dove i sospettati vengono trattati duramente e il cattivo viene sempre punito entro 45 minuti. Non viene invece messa in calce a “Uomini e donne” che è una mostruosità dal punto di vista educativo. Di più, è una trasmissione che spaccia volgarità e ricette sicure per l’infelicità.

“Uomini e donne” ha una versione adulti ed una giovani. E’ spacciata come “reale” mentre si vede a occhio nudo che è una sceneggiata di infimo livello. I partecipanti sono un gruppo di comparse che nessun film accetterebbe: vecchietti strappati alle case di riposo e playboys attempati, ormai inadatti alle spiagge riminesi; giovani disoccupati e casalinghe frustrate; vecchie massaie e contadine sottratte al tombolo. Tutti motivati ufficialmente dalla ricerca dell’anima gemella. I partecipanti maschili della versione “giovani” sono tutti con la divisa militar-capitalista: jeans e t-shirt. Le partecipanti femminili di entrambe le versioni (a parte dai 70 in su) si vestono quasi sempre ispirate alla mondo delle professioniste stradali: minigonna ascellare, tacchi a spillo, e push-up. C’è anche un pubblico, sugli spalti, che è scelto fra cittadini che hanno ascendenti appartenuti alla Santa Inquisizione. La conduttrice (la prima attrice) oscilla fra uno svagato assenteismo, sfoderato quando i partecipanti si insultano, e un moralismo basato sui luoghi comuni di Liala. Poi ci sono le “spalle”, cioè i figuranti che appoggiano la conduttrice. Una pescivendola vestita da bambola bisquit è incaricata di lanciare anatemi, invettive, insulti. Un tipo patibolare, lontano cugino della famiglia Addams, lancia anche lui anatemi, invettive, insulti, ma con un tono da oltretomba. Nella versione “giovani” c’è anche una spalla di solito molto bella, con l’abbigliamento e l’eloquio tipici delle lavoratrici dei viali.

Tutto questo apparato, che ha il solo pregio di essere a costo infimo, serve a veicolare messaggi mostruosi alle giovani menti dei nostri figli. Il decalogo dei “valori” veicolati da “Uomini e donne” è più o meno il seguente:

1. Se baci o solo approfondisci la conoscenza di una donna, devi sposarla
2. Se non vuoi corteggiare qualcuno che si dichara disponibile, sei debole di mente
3. Se vuoi corteggiare qualcuno che si dichiara disponibile, stai solo fingendo
4. Se ti stanchi di qualcuno, vuol dire che fin dall’inizio della relazione mentivi
5. Se conosci qualcuno, non puoi contemporaneamente conoscere qualcun altro
6. Se preferisci frequentare le donne giovani, sei un vecchio porco
7. Se preferisci frequentare gli uomini benestanti, sei una donnaccia
8. Qualunque cosa tu faccia o dica, devi spiegarne il motivo e superare l’esame della piazza
9. Se fai l’amore con qualcuno e non ti piace non puoi dire che “scopa male”, ma devi inventare un motivo qualsiasi e superare l’esame della piazza

Puro veleno per le menti dei minori !