I Tg della manipolazione – 4

L’Europa viene presentata come una macchina burocratica: ma si evita di ricordare che è governata dal centro-sinistra e quindi sostenuta anche dal partito del premier italiano. Si critica l’Europa come se fosse un oggetto estraneo e non come un’istituzione politica sorretta da una maggioranza di cui anche l’Italia fa parte.

I Tg della manipolazione – 2

Per riempire i tempi ed evitare di dare notizie “sgradite”, i TG si concludono con una marketta artistica (libri, disco, film da vendere) e con una commemorazione (l’anniversario del bikini, la festa della mamma, i 400 anni dalla morte di Shakespeare, ecc.)

I Tg della manipolazione – 1

Tutti i telegiornali fanno finta di dare notizie, ma in realtà fanno pubblicità a cose ma soprattutto idee. Non vogliono informarci, ma convincerci. La sfacciataggine di un Capo di Governo che fa apertamente il testimonial della Apple, durante i TG, è solo la parte minore del problema. Attraverso un uso accorto della sintassi e degli aggettivi, le notizie non sono mai neutrali, cioè non presentano solo fatti asettici, ma solo finalizzati a manipolare, omettere, travisare, convincere.
La stessa scelta delle notizie tutte uguali è una spia del ruolo manipolativo dei TG. Come mai 6 telegiornali danno/omettono ogni giorno le stesse notizie? Il Papa, il Presidente della Repubblica, e il Presidente del Consiglio sono sempre le prime notizie, ogni giorno, qualsiasi banalità facciano o dicano. Per i primi due le notizie sono arricchite da aggettivi entusiastici, senza mai un dubbio o una sfumatura velatamente critica. Per il terzo, una volta su tre, vengono date anche le reazioni delle opposizioni, ma con molta meno enfasi.

"Storie" manipolate del TG2

Sabato 14 maggio Storie ha dato un esempio vistoso del ruolo manipolativo della TV. Prima un servizio sulla Brexit che non da informazioni sui perchè dei SI e dei NO, ma si schiera apertamente con i NO intervistando solo i sostenitori di questa posizione. Subito dopo, un melenso servizio sulla Danimarca, definito non si sa da chi “il Paese più felice del mondo”. L’intero peana che descrive la meraviglia di vivere a Copenhagen dimentica di dire che la Danimarca è un Paese della UE che NON ha adottato l’euro.

Pubblicato in Rai2