Grazie IENE

LeIENE di martedi 19 Ottobre ci hanno dato due inquietanti notizie:

  1. Messina è campione del mondo di “favelas”: ne ha ben 80 ! Alcune risalenti al terremoto del 1908
  2. Tutti i contatori (gas e luce) possono essere taroccati. Gli enti erogatori possono aumentare i consumi a piacere, lucrando miliardi.

Gli ubriachi del TG5

I dati epidemici migliorano a ogni TG5. Siamo l’unico Paese al mondo col Green Pass obbligatorio (anche per lavorare da casa). Ma l’imperativo categorico è “Vaccinatevi”. I vaccinati con 2 dosi sono arrivati all’85% degli italiani, ma purtroppo il 20% non è ancora vaccinato. Siamo un popolo col 105% di abitanti, neonati e moribondi esclusi. Arrivati all’80% dei vaccinati, il clown con la penna aveva ventilato l’immunità di gregge (sennò perchè fissare questo obiettivo inderogabile, per Settembre), ma questo non diminuisce l’allarme per i non ancora vaccinati.

L’economia vola e arriverà di certo al 7% di aumento l’anno, però i consumi non vanno bene perchè il popolo è malfidato e risparmia. Poi ci sono le strade piene di lavoratori inkazzati, che non capiscono che l’economia vola.

RAI5 impazzita

Ogni tanto, nella fogna di escrementi che propina, la RAI si fa scappare qualche autentica perla. Oggi pomeriggio ha mandato in onda “Quello che non ho”. Neri Marcorè ha proposto un’interpretazione del presente in bilico tra le canzoni di De Andrè e il pensiero di Pasolini.
Un testo geniale quanto ardito recitato benissimo, con musiche interpretate impeccabilmente.
Profezia: il boss di RAI5 e Marcorè saranno presto cacciati dalla RAI.

Disastro USA in onda

ITALIA1 ha mandato in onda venerdi 1 Ottobre “Lone Survivor” un film del 2013, scritto e diretto da Peter Berg.La pellicola è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo autobiografico Lone Survivor: The Eyewitness Account of Operation Redwing and the Lost Heroes of Seal Team 10 di Marcus Luttrell, ex-Navy SEAL in missione in Afghanistan, qui interpretato da Mark Wahlberg.
Ottimo film che spiega benissimo perchè gli Usa hanno perso la guerra afghana. Il regista descrive una missione che sembra organizzata dall’armata Brancaleone e finisce in disastro.
I 5 eroi arrivano sulla montagna per uccidere un simil Bin Laden. Non si sa perchè, devomo aspettare e mentre lo fanno arrivano due pastorelli col nonno, Che fare? Non c’è un protocollo, quindi si deve telefonare al quartier generale. Il telefono però non funziona. Alla partenza era previsto un contatto telefonico ogni due ore: sono passate sei ore ma nessuno al comando si pone il problema. I tre pastori non vengono uccisi, perchè i Navy Seals sono eroi buoni, Ma nemmeno legati o sedati, perchè i Navy Seals sono scemi. Così ci mettono tre minuti a scendere a valle ed avvisare 200 telebani infuriati. I nostri eroi fuggono verso la vetta della montagna…ma il telefono non prende.
Arrivano pallottole come grandine. I talebani muoiono a mazzi, i nostri vengono feriti quasi dappertutto e infine, grazie al suicidio di uno di loro, riescono a comunicare col comando e chiedono supporto aereo. Ma al comando (sorpresa!) non hanno elicotteri di combattimento, così in eroico ufficiale imbarca una ventina di soldati su un elicottero da prasposrto e atterra sul monte in appoggio a nostri, ormai moribondi. Appena a terra arriva un bazooka dei talebani. I salvatori: tutti morti.
Non raccontiamo il finale da cui si evince che gli afghani non talebani sono più eroici dei Navy Seals.
E oggi ci stupiamo per la figuraccia degli USA in Afghanistan?