Poliziotti & criminali USA

I film e i serial tv sono finzione. Però chi scrive le sceneggiature e i dialoghi è probabile che si ispiri a consulenti, cioè a poliziotti veri. Oppure chi scrive esprime un suo modo di vedere che non può non essere largamente condiviso. Il quadro della giustizia americana che ne esce è orripilante e spiega bene i casi come quello di Chico Forti. Dimenticate Agata Christie, il tenenete Colombo e Perry Mason.

Gli interrogatori sono deliranti ma, per fortuna, la maggioranza dei criminali è idiota.
La prima regola della polizia americana è che nessuno è innocente salvo prova contraria. Il malcapitato viene trascinato in Centrale e sottoposto a ricostruzioni fantasiose dei suoi crimini, sulla base di una multa non pagata 10 anni prima. Per fare “confessare” il sospettato gli viene ripetuto per ore che deve “collaborare” e che farlo è in cima ai suoi interessi. Viene sottoposto alla macchina della verità (che non a caso non è ammessa nei Tribunali) e se non supera la prova è sicuramente colpevole, ma se la supera non è detto che sia innocente. Se il tartassato risulta innocente (ma è raro), per l’indagine sbagliata cui è stato sottoposto, nessuna scusa. “Devi dire la verità”…”L’ho detta, sono innocente”, “No, devi dire la verità”.
L’ispiratore della polizia USA è Torquemada, il più trucido attore dell’Inquisizione spagnola.

Grazie IRIS

L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo (Trumbo) è un film del 2015 diretto da Jay Roach. Un vero capolavoro che bene descrive il fascismo insito nella natura della maggioranza del popolo americano. Per questo il film viene mandato a tarda notte.

Stupidità americana

Non esiste poliziesco nel quale non dicano: “Le prime 24 ore sono essenziali, per una indagine”: Non esiste nemmeno poliziesco in cui non dicano “Per attivarci su una denuncia di scomparsa devono passare 48 ore”.