Grazie, RAI3

Official Secrets – Segreto di stato (2019): cercate di vedere questo capolavoro mandato da RAI3, incredibilmente, il 29 settembre.
E’ la vera storia di Katharine Gun, interprete nei Servizi Segreti Britannici, che decide di svelare alla stampa un’operazione di spionaggio illegale di Stati Uniti e Regno Unito a danno dei membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU durante l’invasione dell’Iraq del 2003. Girato magistralmente, è una grande lezione data agli sfegatati atlantisti, anglofili e militaristi.

Giornalisti patetici


Già fanno sorridere i giornalisti inglesi vestiti di nero per idolatrare una vecchia signora; che metà Gran Bretagna avrebbe voluto licenziare 30 anni fa. Senza citare le spinte separatiste, il 30% degli inglesi che vorrebbero abolire la monarchia, gli Stati del Commonwealth che stanno scappando. Come fanno ridere i cittadini inglesi che imitano i coreani ai funerali di Kim Il Sun.

Ma i giornalisti italiani sono patetici e fonte di vergogna. Sembrano non sapere che vivono in un Paese che ha cacciato la monarchìa, e che per 70 anni ha spernacchiato i cittadini monarchici e gli eredi dei Savoia; ha osannato la democrazia parlamentare considerando le monarchie come ruderi medievali; ha condannato il colonialismo vecchio e nuovo; ha sempre osteggiato le rendite parassitarie. Ma loro se ne fregano. Vanno in ginocchio a Londra come a Lourdes.

Servitù anglofona

I Tg ci ammorbano con le notizie sulla famiglia reale inglese. Come dei vecchi ruderi monarchici.
Allora vogliamo essere informati sulle nipotine del re dei Paesi Bassi Guglielmo Alessandro. Sui rapporti fra il figlio re Carlo XVI di Svezia e la zia. E quanto vanno d’accordo Leonor e Sofia, le figlie del re di Spagna?

Par condicio: defunta

I TG aprono sempre il “tour del regime” con uno sproloquio di Letta. Chissà perchè? Seguono i deliri di tutti i partiti e partitini del regime, che promettono quello che non hanno fatto degli scorsi 20 anni. I nuovi partiti che si presentano al voto? Ignorati come in Cina, Iran e Turchia.

Culto della personalità

Abbiamo ironizzato per anni sul culto della personalità dei cinesi verso Mao, dei coreani verso Kim il Sung, dei fascisti verso Mussolini. Ma non erano niente rispetto al culto della personalità del sistema massmediatico verso la regina Elisabetta.