Devo dire che trovo la televisione piuttosto educativa. Nell’istante in cui qualcuno l’accende, me ne vado in biblioteca a leggere un libro. (Groucho Marx)
Archivio mensile:Marzo 2019
Quello che le TV non dicono
Notizie, prediche, markette
Un TG dovrebbe informare, dare notizia di fatti, e nei casi di fatti ambigui, offrire le diverse interpretazioni.
Quando i mezzibusti fanno moralismo o danno una sola fonte interpretativa, fanno i predicatori. Quando avvisano sullo spettacolo che si farà domani, sulla partita di calcio di dopodomani o sul film che uscirà il mese prossimo, fanno i markettari.
Brexit: bufale mediatiche
Tutti i media parlano di “catastrofe” britannica nel caso di un’uscita dalle UE, senza accordi. Sembra strano che la maggioranza che ha votato la Brexit sia composta da deficienti, che ignoravano i disastri cui andavano incontro. E’ più plausibile che i media siano al soldo dei poteri forti europei.
Programmatori deliranti
Quelli che programmano i canali televisivi lavorano in stato di alterazione mentale e dimostrano il totale dispresso per i telespettatori. Il film che stasera sta su un canale, domani sta su un altro e dopodomani su un altro ancora. I serials vengono interrotti senza pre-avviso. La stessa puntata viene ripetuta in orari diversi 2/3 volte la settimana. Le serate dedicate a un programma vengono cambiate a piacere.
Basta RAI !
Televisione che non informa, ma predica
Non abbiamo capito le ragioni di Guaidò o Maduro. Dobbiamo fidarci delle veline americane.
Non capiamo le ragioni della Brexit. Dobbiamo fidarci delle veline della UE.
Non conosciamo le ragioni di Bashar al Sadr, perchè non ce le fanno mai sentire.
Sappiamo per certo che Erdogan è cattivo, non per avere saputo quello che fa, ma perchè lo dicono i mezzibusti.
Anche gli iraniani sono cattivi, perchè lo dicono gli americani e gli israeliani.